Confessioni di fede/Elvetica/28
Confessione di fede elvetica del 1566 |
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XXVIII. I beni della Chiesa
Le proprietà della Chiesa ed il loro legittimo uso
La Chiesa di Cristo possiede dei beni grazie alla generosità dei principi e alla liberalità dei fedeli, che hanno donato i loro beni alla Chiesa. Essa ha infatti a che fare con dei beni e ne ha avuto fin dall’antichità per sostenere le spese necessarie per la Chiesa. Ora il vero uso dei beni ecclesiastici è stato anticamente, come esso è ancora oggi, quello di conservare la dottrina nelle scuole e sante assemblee, con tutto il culto, le cerimonie e gli edifici sacri, come pure di provvedere ai dottori, ai discepoli e ai ministri, con tutte le altre cose necessarie e soprattutto di soccorrere i poveri e nutrirli. Si devono quindi scegliere persone timorate di Dio, sagge e che sappiano ciò che significa provvedere alla famiglia, per ben amministrare i beni della Chiesa.
L’abuso dei beni della Chiesa
Ora se i beni della Chiesa vengono trasformati in abuso per l’ingiuria del tempo e l’audacia, la follia o l’avarizia di alcuni, bisogna che siano ricondotti al loro buono e santo uso da persone timorate di Dio e prudenti. Non bisogna infatti in alcun modo rendersi conniventi o dissimulare in un abuso congiunto con un sacrilegio. Ecco perché noi insegniamo che bisogna riformare le scuole e i collegi corrotti nella dottrina, nel culto di Dio e nei costumi, e che si deve anche stabilire religiosamente con retta coscienza e prudenza un buon ordinamento per il sostentamento dei poveri.