Confessioni di fede/Westminster/Catechismo minore/cmw038

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Indice generale

Catechismo minore di Westminster

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38. D. Quali benefici percepiscono i fedeli nella Risurrezione?

R. Alla Risurrezione i fedeli, risorti nella gloria, saranno apertamente riconosciuti ed assolti nel Giorno del Giudizio e resi perfettamente beati nella piena fruizione di Dio per tutta l'eternità.

Riferimento biblico

  • "...è seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente" (1 Corinzi 15:43);
  • "Il suo padrone gli disse: "Va bene, servo buono e fedele, sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore" ... Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io riconoscerò lui davanti al Padre mio che è nei cieli (Matteo 25:23; 10:32);
  • "Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio! E tali siamo. Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui" (1 Giovanni 3:2);
  • "Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto" (1 Corinzi 13:12);
  • "...oi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore. Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole" (1 Tessalonicesi 4:17-18).

Commento

Nel momento della loro risurrezione i credenti risuscitano alla gloria, saranno apertamente riconosciuti ed assolti nel giorno del giudizio, e resi perfettamente benedetti nella gioia di Dio per tutta l'eternità. La dottrina della risurrezione del corpo è stata da sempre al centro della fede cristiana. Il corpo fisico che giace nella tomba e si corrompe, un giorno risorgerà, cioè "starà di nuovo in piedi". Irragionevole? Non possiamo però porre alla potenza di Dio i limiti della nostra attuale incapacità di comprendere. La Bibbia però lascia intendere questo: (1) il corpo di risurrezione sarà lo stesso corpo come sostanza ed identità, ma (2) sarà differente quanto a qualità ed a poteri. Dio non farà dal nulla un nuovo corpo, ma rinnoverà il vecchio, rivestendolo di incorruttibilità ed immortalità.