Confessioni di fede/Westminster/Confessione di fede/cfw21/cfw21-5

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21:5 La lettura delle Scritture con pio timore (419); una sana predicazione (420); e l'ascolto religioso della Parola, in ubbidienza a Dio e con l'intelletto, fede e rispetto (421); il canto dei Salmi con la grazia nel cuore (422), come pure la dovuta amministrazione e la degna ricezione dei Sacramenti istituiti da Cristo (423); sono tutte componenti ordinarie del culto religioso di Dio (424); a ciò si aggiungono i giuramenti religiosi (425), i voti (426), i digiuni solenni (427), e il rendimento di grazie per vari avvenimenti (428), il tutto praticato, nei loro diversi tempi e opportunità [in occasioni speciali], in modo santo e religioso (429).

Testo originale

Inglese Latino
V. The reading of the Scriptures with godly fear; the sound preaching; and conscionable hearing of the Word, in obedience unto God with understanding, faith, and reverence; singing of psalms with grace in the heart; as, also, the dne administration and worthy receiving of the sacraments instituted by Christ; are all parts of the ordinary religious worship of God: besides religious oaths, vows, solemn fastings, and thanksgivings upon several occasions; which are, in their several times and seasons, to be used in an holy and religious manner. V. Scripturarum lectio cum timore pio; verbi prædicatio solida, ejusdemque auditio religiosa ex obedientia erga Deum, cum intellectu, fide et reverentia; Psalmorum cum gratia in corde cantatio, prout etiam Sacramentorum, quæ Christus instituit, debita administratio, et participatio digna, sunt divini cultus reiigiosi partes, et quidem ordinarii. Religiosa insuper juramenta, votaque; solennia jejunia, solennesque gratiarum actiones, pro varietate eventuum; suo quæque tempore ac opportunitate sancte quidem ac religiose sunt adhibenda.

Riferimenti biblici

  • (419) "Perché Mosè fin dalle antiche generazioni ha in ogni città chi lo predica nelle sinagoghe dove viene letto ogni sabato" (Atti 15:21); "Beato chi legge e beati quelli che ascoltano le parole di questa profezia e fanno tesoro delle cose che vi sono scritte, perché il tempo è vicino!" (Apocalisse 1:3).
  • (420) "Predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza" (2 Timoteo 4:2).
  • (421) "Ma mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi" (Giacomo 1:22); "Perciò, subito mandai a chiamarti, e tu hai fatto bene a venire; or dunque siamo tutti qui presenti davanti a Dio, per ascoltare tutto ciò che ti è stato comandato dal Signore" (Atti 10:33); "Tutte le volte che uno ode la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e porta via quello che è stato seminato nel cuore di lui: questi è colui che ha ricevuto il seme lungo la strada" (Matteo 13:19); "Poiché a noi come a loro è stata annunciata una buona notizia; a loro però la parola della predicazione non giovò a nulla non essendo stata assimilata per fede da quelli che l'avevano ascoltata" (Ebrei 4:2); "Tutte queste cose le ha fatte la mia mano, e così sono tutte venute all'esistenza», dice il SIGNORE. «Ecco su chi io poserò lo sguardo: su colui che è umile, che ha lo spirito afflitto e trema alla mia parola" (Isaia 66:2).
  • (422) "La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente; istruitevi ed esortatevi gli uni gli altri con ogni sapienza; cantate di cuore a Dio, sotto l'impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali" (Colossesi 3:16); "...parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore" (Efesini 5:19); "Evvi alcun di voi afflitto? ori; evvi alcuno d'animo lieto? salmeggi" (Giacomo 5:13 Diodati).
  • (423) "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo" (Matteo 28:19); " Poiché ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso; cioè, che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, e dopo aver reso grazie, lo ruppe e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me. Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga». Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore" (1 Corinzi 11:23‑29); "Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere" (Atti 2:42).
  • (424) "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo" (Matteo 28:19); "Poiché ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso; cioè, che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, e dopo aver reso grazie, lo ruppe e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me. Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga». Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore" (1 Corinzi 11:23-29); "Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere" (Atti 2:42).
  • (425) "Temerai il SIGNORE, il tuo Dio, lo servirai e giurerai nel suo nome" (Deuteronomio 6:13); "...si sono uniti ai loro fratelli più ragguardevoli, e si sono impegnati con esecrazioni e giuramenti a camminare nella legge di Dio data mediante Mosè servo di Dio, a osservare e mettere in pratica tutti i comandamenti del SIGNORE nostro Dio, le sue prescrizioni e le sue leggi" (Neemia 10:29).
  • (426) "Il SIGNORE si farà conoscere all'Egitto e gli Egiziani, in quel giorno, conosceranno il SIGNORE, gli offriranno un culto con sacrifici e offerte, faranno voti al SIGNORE e li adempiranno." (Isaia 19:21); "Quando hai fatto un voto a Dio, non indugiare ad adempierlo; perché egli non si compiace degli stolti; adempi il voto che hai fatto. Meglio è per te non far voti, che farne e poi non adempierli" (Ecclesiaste 5:4-5).
  • (427) "Infatti, prima che fossero venuti alcuni da parte di Giacomo, egli mangiava con persone non giudaiche; ma quando quelli furono arrivati, cominciò a ritirarsi e a separarsi per timore dei circoncisi" (Galati 2:12); "Va', raduna tutti i Giudei che si trovano a Susa, e digiunate per me, state senza mangiare e senza bere per tre giorni, notte e giorno. Anch'io con le mie ancelle digiunerò allo stesso modo; e dopo entrerò dal re, sebbene ciò sia contro la legge; e se io debbo perire, che io perisca!" (Ester 4:16); "Gesù disse loro: «Possono gli amici dello sposo far cordoglio finché lo sposo è con loro? Ma verranno i giorni che lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno" (Matteo 9:15); "Non privatevi l'uno dell'altro, se non di comune accordo, per un tempo, per dedicarvi alla preghiera; e poi ritornate insieme, perché Satana non vi tenti a motivo della vostra incontinenza" (1 Corinzi 7:5).
  • (428) "...come i giorni nei quali i Giudei ebbero riposo dagli attacchi dei loro nemici e il mese in cui il loro dolore venne mutato in gioia, il loro lutto in festa, e di fare di questi giorni, giorni di banchetti e di gioia, nei quali gli uni mandassero regali agli altri e si facessero doni ai bisognosi" (Ester 9:22); Leggere Salmo 107.
  • (429) "Perciò, ricevendo un regno che non può essere scosso, siamo riconoscenti, e offriamo a Dio un culto gradito, con riverenza e timore!" (Ebrei 12:28).

Commento

La lettura delle Scritture con pio timore [santo timor di Dio]; una sana [solida] predicazione; e l'ascolto religioso [attento] della Parola, in ubbidienza a Dio e con l'intelletto, fede e rispetto; il canto dei Salmi con la grazia nel cuore, come pure la dovuta amministrazione e la degna ricezione dei Sacramenti istituiti da Cristo; sono tutte componenti ordinarie del culto religioso di Dio; a ciò si aggiungono i giuramenti religiosi, i voti, i digiuni solenni, e il rendimento di grazie per vari avvenimenti, il tutto praticato, nei loro diversi tempi e opportunità [in occasioni speciali], in modo santo e religioso.