Preghiera/Meditazioni quotidiane Proverbi/Febbraio
Meditazioni quotidiane basate sul libro di Proverbi
1 Febbraio
- "Figlio mio, sta' attento alle mie parole, inclina l'orecchio ai miei detti; non si allontanino mai dai tuoi occhi, serbali nel fondo del cuore; poiché sono vita per quelli che li trovano, e salute per tutto il loro corpo" (Proverbi 4:20-22).
L’ascolto attento della Parola di Dio. Il testo di oggi inizia con un invito pressante: "Figlio mio, sta' attento alle mie parole, inclina l'orecchio ai miei detti". Questo richiamo all’ascolto attento e rispettoso della Parola di Dio è profondamente cristocentrico, poiché Gesù stesso è la Parola fatta carne (Giovanni 1:14). Ascoltare le Sue parole non è solo un atto di obbedienza, ma un incontro personale con Lui, che ci parla attraverso le Scritture. Come discepoli, siamo chiamati a prestare orecchio alla Sua voce, a meditare sulle Sue verità e a lasciarci trasformare da esse. L’ascolto della Parola non è passivo, ma richiede un cuore aperto e desideroso di conoscere Dio più profondamente.
La custodia della Parola nel cuore. Il passaggio prosegue esortandoci a non far allontanare mai le parole di Dio dai nostri occhi e a serbarle nel fondo del cuore. Questo ci ricorda che la Parola di Dio non è solo da ascoltare, ma da custodire gelosamente nel nostro intimo. Gesù, nel Suo ministero, ha spesso sottolineato l’importanza di avere un cuore buono e fertile, dove il seme della Parola può crescere e portare frutto (Luca 8:15). Custodire la Parola nel cuore significa permettere che essa modelli i nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre scelte, diventando il fondamento della nostra vita spirituale.
La Parola come fonte di vita e guarigione. Proverbi 4:22 afferma che le parole di Dio sono "vita per quelli che li trovano, e salute per tutto il loro corpo". Questo versetto ci rivela il potere trasformativo della Parola di Dio, che è viva ed efficace (Ebrei 4:12). In Cristo, la Parola diventa per noi fonte di vita eterna e di guarigione interiore. Gesù è venuto per darci vita in abbondanza (Giovanni 10:10), e questa vita ci è donata attraverso la Sua Parola, che sana le nostre ferite, rinnova la nostra mente e ci conduce alla pienezza della comunione con Dio. La Parola non è solo un insegnamento, ma un mezzo attraverso cui Dio opera nella nostra vita, portando guarigione e restaurazione.
La Parola come guida quotidiana. Infine, questo testo ci invita a fare della Parola di Dio un punto di riferimento costante nella nostra vita. Gesù, nel deserto, ha respinto le tentazioni di Satana citando le Scritture (Matteo 4:1-11), dimostrando che la Parola è la nostra arma più potente contro il male e la nostra guida sicura nel cammino della fede. Custodire la Parola nel cuore ci permette di affrontare le sfide quotidiane con la saggezza e la forza che vengono da Dio. Essa diventa una lampada ai nostri piedi e una luce sul nostro sentiero (Salmo 119:105), guidandoci verso una vita che glorifica il Signore.
In conclusione, Proverbi 4:20-22 ci chiama a una relazione profonda e vitale con la Parola di Dio, che in Cristo si rivela come fonte di vita, guarigione e guida. Che possiamo, ogni giorno, inclinare il nostro orecchio alla Sua voce, custodire le Sue parole nel nostro cuore e fare che esse trasformino la nostra vita, portandoci sempre più vicini a Lui, la Parola vivente.
Preghiera. Caro Padre celeste, sono così felice che Tu abbia dato Tuo figlio, Gesù, affinché io potessi conoscerTi ed essere salvato dalle conseguenze fatali dei miei peccati. Non capisco sempre bene perché tu l'abbia fatto, ma sono molto grato per il dono della vita eterna. Gioisco che il mio nome sia scritto nel "Libro della vita". Signore, ho bisogno di leggere e studiare di più la Tua Parola. Aiutami a rinunciare alle cose che mi stanno derubando del tempo che dovrei trascorrere con Te. So che se riservo un posto d'nore nella mia vita alla preghiera e allo studio della Bibbia, allora Tu mi farai strada per prendermi cura di tutte le mie urgenti responsabilità. Le cose vanno semplicemente meglio quando mi prendo del tempo da trascorrere con Te. Ti ringrazio anche per la salute del mio corpo. Sono grato che Tu non sia solo il mio salvatore, ma anche colui che dà forza al mio corpo. Chiedo quindi forza e salute oggi così che io possa servire Te e coloro che mi circondano. Nel nome di Gesù, ti prego. Amen.
2 Febbraio
"Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso procedono le sorgenti della vita. Rimuovi da te la perversità della bocca, e allontana da te la falsità delle labbra. I tuoi occhi guardino bene in faccia, e le tue palpebre si dirigano dritto davanti a te. Appiana il sentiero dei tuoi piedi, e tutte le tue vie siano ben preparate. Non deviare né a destra né a sinistra; ritira il tuo piede dal male." (Proverbi 4:23-27).
Il cuore: centro della vita spirituale. Il testo inizia con un’esortazione fondamentale: "Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso procedono le sorgenti della vita". Gesù stesso ha insegnato che ciò che esce dal cuore determina la nostra vita (Matteo 15:18-19). Il cuore, nella Bibbia, rappresenta il centro delle nostre emozioni, pensieri e volontà. Custodirlo significa proteggerlo dalle influenze negative e riempirlo della presenza di Cristo, che è la fonte della vera vita (Giovanni 14:6). Solo quando il nostro cuore è rivolto a Lui, possiamo sperimentare la pienezza della vita che Egli promette.
La purezza delle parole e delle intenzioni. Il passaggio prosegue esortandoci a rimuovere la perversità della bocca e la falsità delle labbra. Le nostre parole sono un riflesso del nostro cuore, e Gesù ci ha insegnato che saremo giudicati per ogni parola oziosa (Matteo 12:36). In Cristo, siamo chiamati a parlare con verità e amore, riflettendo la grazia e la santità di Dio. Questo implica non solo evitare il male, ma anche usare le nostre parole per edificare, incoraggiare e portare luce agli altri. La purezza delle labbra è un segno di un cuore trasformato dalla presenza di Gesù.
La direzione dello sguardo e del cammino. "I tuoi occhi guardino bene in faccia, e le tue palpebre si dirigano dritto davanti a te". Questa esortazione ci ricorda l’importanza di fissare lo sguardo su Cristo, l’autore e il compitore della nostra fede (Ebrei 12:2). Il mondo offre molte distrazioni e tentazioni, ma noi siamo chiamati a mantenere lo sguardo fisso su Gesù, essendo la somiglianza a Lui la nostra meta ultima. Allo stesso modo, il nostro cammino deve essere preparato e diretto, senza deviazioni verso il male. Gesù è la Via (Giovanni 14:6), e seguire Lui significa camminare con determinazione e fedeltà, evitando ogni compromesso con il peccato.
La fermezza nel cammino di santità. "Non deviare né a destra né a sinistra; ritira il tuo piede dal male". Questa esortazione finale ci chiama a una vita di integrità e fermezza nel cammino di santità. Gesù ci ha liberati dal potere del peccato affinché possiamo vivere una vita nuova, dedicata a Lui (Romani 6:4). Ritirare il piede dal male non è solo un atto di resistenza, ma una scelta positiva di abbracciare la volontà di Dio. In Cristo, abbiamo la forza per resistere alle tentazioni e la grazia per camminare nella Sua luce. Questo cammino richiede vigilanza e impegno, ma è l’unico che conduce alla vita vera e abbondante.
In conclusione, Proverbi 4:23-27 ci invita a una vita di integrità, purezza e determinazione, radicata in Cristo. Custodire il cuore, purificare le parole, fissare lo sguardo su Gesù e camminare con fermezza nel Suo sentiero è uno stile di vita che ci permette di vivere una vita che glorifica Dio e riflette la Sua santità. Che possiamo, ogni giorno, affidare il nostro cuore a Cristo, lasciando che Egli sia la sorgente della nostra vita e la guida del nostro cammino.
Preghiera. Signore Dio e Padre mio in Gesù Cristo, faccio mie le parole di questo prezioso testo della Tua Parola. Voglio custodire diligentemente il mio cuore, purificare le parole che uso tutti i giorni affinché riflettano verità, giustizia e che siano appropriate ad un figliolo di Dio, creato e ricreato a Tua immagine. Voglio fissare lo sguardo su Gesù e camminare con fermezza nel sentiero che Egli ci ha mostrato. Che questa mia determinazione sia sostenuta dal Tuo Santo Spirito affinché sia efficace a Tua gloria e per la mia salvezza. Nel nome di Cristo Ti prego. Amen.
3 Febbraio
"Figlio mio, sta' attento alla mia sapienza, inclina l'orecchio alla mia intelligenza, affinché tu conservi la riflessione, e le tue labbra ritengano la scienza. Poiché le labbra dell'adultera stillano miele, e la sua bocca è più morbida dell'olio; ma la fine cui conduce è amara come l'assenzio, è acuta come una spada a doppio taglio. I suoi piedi scendono alla morte, i suoi passi portano al soggiorno dei morti. Lungi dal prendere il sentiero della vita, le sue vie sono erranti, e non sa dove va. Ora dunque, figlioli, ascoltatemi e non allontanatevi dalle parole della mia bocca. Tieni lontana da lei la tua via e non ti accostare alla porta della sua casa, per non dare ad altri il fiore della tua gioventù, e i tuoi anni al tiranno crudele; perché degli stranieri non si sazino dei tuoi beni, e le tue fatiche non vadano in casa di altri; perché tu non debba gemere quando verrà la tua fine, quando la tua carne e il tuo corpo saranno consumati, e tu non dica: “Come ho fatto a odiare la correzione e come ha potuto il mio cuore disprezzare la riprensione? Come ho fatto a non ascoltare la voce di chi mi ammaestrava, e a non porgere l'orecchio a chi mi insegnava?" (Proverbi 5:1-13).
Una delle cose miracolose della Bibbia è la sua rilevanza per noi oggi. Le generazioni passano, le culture vanno e vengono, ma i problemi e le questioni dell'uomo rimangono gli stessi. Uso uomo nel senso di "essere umano", e quindi comprende le donne. Sebbene l'avvertimento di cui sopra sia rivolto a un figlio da parte di suo padre, si applica ugualmente alle figlie. Il peccato nel suo cuore è stata la caduta dell'uomo da quando Adamo ed Eva hanno commesso la prima trasgressione.
C'è un'enfasi empia sul sesso in tutto il mondo. Il mondo è pieno di coloro che hanno fatto l'esperienza amara della progressione degli eventi delineati sopra. Sono attirati dalla tentazione; ma per quanto dolce sia il bacio di una tentatrice, avrà una fine sgradevole. È meglio negare il piacere profano per il momento in cambio di una ricompensa eterna. Mosè ne è un esempio, poiché aveva rinunciato ai piaceri che avrebbe potuto avere come principe d'Egitto e aveva scelto piuttosto di soffrire con il popolo di Dio (Ebrei 11:24-26). Ne era stato in grado perché aveva una prospettiva eterna.
Il maligno distrugge molti matrimoni perché il consiglio di cui sopra non viene seguito. Molti grandi uomini hanno perso il loro onore quando le loro relazioni illecite sono state scoperte. Possono ancora avere i loro matrimoni se hanno dei compagni che li perdonano, ma i loro nomi sono rovinati per sempre. Altri hanno perso famiglie, posizioni e persino la loro salute. Cedere agli appetiti immorali in un'area porta un uomo a peccare in altre aree, conducendolo in una spirale discendente. Il peccato genera peccato e il peccato porta corruzione e morte.
Il peccato, come la rettitudine, è progressivo. Ogni giorno, diventiamo più malvagi servendo il peccato o più simili al Signore servendo Lui. Dio non vuole che sprechiamo la nostra vita, ma ci dice molto chiaramente che è una nostra scelta. ".Io prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, affinché tu viva, tu e la tua progenie" (Deuteronomio 30:19).
Preghiera. Caro Padre, grazie per le tue istruzioni nella Bibbia. Dammi la grazia e l'umiltà di accettare consigli e correzioni, perché so che quando mi istruisci, è per il mio bene. Signore, prego per tutte le famiglie della nostra nazione che hanno attraversato il divorzio. Signore, questo ha ferito la nostra nazione, perché molti dei nostri figli non hanno i loro padri; alcuni non hanno le loro madri. I secondi matrimoni portano ancora le ferite dei precedenti; Signore, guarisci questi matrimoni e queste case. Perdona l'adulterio e la fornicazione che hanno portato a molti di questi fallimenti matrimoniali. Perdona i nostri giovani che convivono senza sposarsi, poiché molti di loro non sanno nemmeno che è sbagliato, e questo perché la società lo ha abbracciato come un comportamento accettabile. Ripristina l'amore nelle nostre famiglie. Guarisci le nostre case e la nostra terra. Nel nome di Gesù ti prego. Amen.
4 Febbraio
"Mancò poco che non mi trovassi immerso in ogni male, in mezzo al popolo e all'assemblea”. Bevi l'acqua della tua cisterna, l'acqua viva del tuo pozzo. Le tue fonti devono forse spargersi al di fuori? e i tuoi ruscelli devono forse scorrere per le strade? Siano solo per te, e non per degli stranieri con te. Sia benedetta la tua fonte, e vivi felice con la sposa della tua gioventù. Cerva d'amore, capriola di grazia, le sue carezze ti inebrino in ogni tempo, e sii sempre rapito nel suo amore. Perché, figlio mio, ti dovresti invaghire di un'estranea, e dovresti abbracciare il seno della donna altrui? Infatti le vie dell'uomo stanno davanti agli occhi dell'Eterno, il quale osserva tutti i suoi sentieri. L'empio sarà preso nelle proprie iniquità, e tenuto stretto dalle funi del suo peccato. Egli morirà per mancanza di correzione, andrà vacillando per la grandezza della sua follia" (Proverbi 5:14-23).
Utilizzando il simbolismo poetico, i versetti di oggi insegnano il principio della monogamia e mettono in guardia dalla distruzione che l'adulterio produce. Il matrimonio è paragonato a una cisterna d'acqua. L'acqua disseta ed è un buon simbolo di una relazione d'amore. Abbiamo tutti sete di intimità. Il vero ristoro nel matrimonio nasce dall'intimità tra un uomo e una moglie. Il Cantico dei Cantici si riferisce anche all'esclusività della relazione matrimoniale, paragonata a un giardino segreto. Salomone descrisse la sua amata come una fontana sigillata; chiusa a tutti gli altri, ma aperta a lui - una "fonte di giardini, un pozzo di acque vive e ruscelli dal Libano" (Cantico dei Cantici 4:12,15). L'intrusione di una terza parte rovina "l'acqua". La cisterna d'amore che rinfresca marito e moglie diventa amara, influenzando la relazione e tutta la famiglia.
L'adulterio può produrre figli illegittimi e una disgregazione della famiglia. I versetti sopra esaltano la gioia che si può avere all'interno di un'unità familiare indistruttibile, idealmente composta da un uomo, sua moglie e la loro prole.
A volte, la gioia per il coniuge della propria giovinezza può svanire. Il nemico cerca quindi di tentare le persone a placare la loro sete nell'abbraccio di una persona estranea. Mentre leggi questo, potresti trovarti di fronte alla tentazione di abbracciare qualcuno al di fuori del tuo matrimonio. Questi versetti mettono in guardia dalle conseguenze dell'infedeltà. Dovremmo prenderli a cuore. L'immagine finale dell'adultero è quella di essere legato ai propri peccati. Come un animale che cade in una trappola, non può scappare. Morirà. Nel matrimonio, come in ogni altra cosa nella vita, la posta in gioco è alta. Scegliamo la pace e la gioia obbedendo ai precetti di Dio, o il dolore e la confusione seguendo i desideri della nostra carne. Per grazia di Dio, scegliamo di fare il bene, non solo per il nostro bene, ma anche per quello dei nostri figli.
Preghiera. Padre, ti ringrazio per la tua grazia verso ognuno di noi, perché quando siamo tentati, ci aiuti a fare ciò che è giusto. Signore, intercedo per tutti coloro che affrontano tentazioni e lottano per fare ciò che è giusto. Signore, abbi pietà di loro. Offri loro una porta aperta per sfuggire alle trappole del nemico! Dona loro occhi per vedere la via di fuga e la convinzione e la forza per fuggire dal peccato. Prego per i matrimoni che barcollano per l'adulterio e sono sull'orlo del collasso. Dio, prego che tu conforti coloro che sono stati feriti dall'adulterio, sia colui che ha commesso adulterio, sia colui che è stato tradito. Prego per la guarigione nella loro relazione, la guarigione per i figli e la grazia per un vero pentimento e un vero perdono. Solo tu puoi ripristinare le relazioni più rotte e ti chiedo ora di mostrarti potente a nome di tutti coloro che ti invocano con un cuore sincero. Rispondi alle loro preghiere, Dio, e riempili oggi di fede, speranza e amore. Nel nome di Gesù prego! Amen.
5 Febbraio
"Figlio mio, se ti sei reso garante per il tuo prossimo, se ti sei impegnato per un estraneo, sei colto nel laccio dalle parole della tua bocca, sei preso dalle parole della tua bocca. Fa' questo, figlio mio; disimpegnati, perché sei caduto in mano del tuo prossimo. Va', gettati ai suoi piedi, insisti" (Proverbi 6:1-3).
Nell'Antico Testamento, a una persona era permesso prestare denaro a un altro israelita come un modo per aiutarlo a uscire dalla difficoltà. Tuttavia, in quei casi, il prestatore non avrebbe dovuto applicare un tasso di interesse al prestito. Esodo 22:25 afferma specificamente: "Se tu presti del denaro a qualcuno del mio popolo, al povero che è con te, non lo tratterai da usuraio; non gli imporrai interesse". Inoltre, il versetto 26 comanda: "Se prendi in pegno il vestito [lett. mantello] del tuo prossimo, glielo restituirai prima che tramonti il sole". Restituire il mantello prima del tramonto avrebbe fornito protezione contro il calo di temperatura: era un capo di vestiario di cui la persona aveva bisogno. Levitico 25:35–37 proibiva anche a un israelita di addebitare interessi o trarre profitto da un prestito a un altro israelita. La frase tradotta come "diventare garante", significa diventare un mallevadore per il prestito di qualcun altro. L'avvertimento qui non sembra essere contro tutti i prestiti, di tutti i tipi. Piuttosto, il pericolo sta nel legare le proprie finanze all'affidabilità di un'altra persona. Se il debitore non è fedele, la persona che "ha messo una garanzia" per lui rischia di perdere la propria ricchezza.
Cosa dovrebbe fare una persona che ha dato la sua parola che avrebbe garantito il prestito di un'altra persona, e poi si rende conto che la situazione è irragionevole? Salomone affronta questa situazione. Il contesto generale dei Proverbi suggerisce che il problema qui è il coinvolgimento in tassi di interesse eccessivi o nel sostenere un mutuatario inaffidabile. Il testo non condanna in modo assoluto tutte le forme di cofirmatario.Amici o genitori pot rebbero trovarsi in situazioni simili oggi. Ad esempio, cofirmare un prestito per un'auto o una casa, solo per scoprire in seguito che chi ha preso in prestito non può effettuare i pagamenti. Oppure una persona potrebbe cofirmare un prestito solo per scoprire in seguito che l'altra persona è inadempiente sul prestito. Bloccato con un prestito ad alto interesse, il cofirmatario è incaricato della responsabilità di effettuare i pagamenti e si pente di aver promesso di garantire il prestito. Sono "presi" dalle parole che hanno pronunciato nell'accettare il prestito, anche se la mancanza di pagamento non è colpa loro.
Salomone sta spiegando i pericoli del "[mettere] una garanzia" per il prestito di qualcun altro. Accettare quell'obbligo quando il mutuatario è uno sconosciuto, inaffidabile o il prestito ha un interesse eccessivo è sciocco. Se qualcuno si ritrova intrappolato in una situazione del genere, con le sue stesse parole di promessa (Proverbi 6:2), dovrebbe cercare di liberarsi chiedendo umilmente di essere liberato dall'obbligo. Salomone attribuisce un senso di urgenza a questa idea: raccomandare di agire immediatamente per uscire dalla situazione e implorare urgentemente di essere liberato dall'obbligo. In questo contesto, "il tuo prossimo" si riferisce al primo firmatario del prestito: il mutuatario effettivo. La parola "prossimo" appare nel versetto 1 come la persona per la quale il cofirmatario accetta di associare il suo nome al prestito. Invece di rimproverare il vicino per il suo mancato pagamento, è meglio trattenere la rabbia e supplicarlo umilmente di pagare il suo debito e liberarti dalla tua parte in esso. Se il garante insulta il primo firmatario, potrebbe farlo arrabbiare e renderlo poco disposto a fare ciò. Questa azione è difficile da intraprendere, ma è molto più difficile cadere preda di un prestatore avido di denaro e perdere la propria proprietà come pagamento del prestito.
Preghiera. Caro Padre, sono grato che Tu ti preoccupi delle questioni pratiche di questa vita. Signore, ti chiedo la Tua saggezza e guida nei nostri affari finanziari, così come in tutti gli ambiti della nostra vita. Padre, ti chiedo di essere il Signore delle nostre finanze. Ti chiedo di aiutarci a mettere tutti i nostri affari finanziari in ordine divino. Chiedo un cuore generoso per dare quando Tu mi dici di dare, ma chiedo anche saggezza e grazia per trattenermi dal dare, quando non dovrei dare a certe persone. Tu conosci il mio cuore, per favore rimuovi le idee sbagliate che potrei avere nell'ambito delle finanze e fammi avere la mente di Cristo in tutti i nostri rapporti finanziari con gli altri. Nel nome di Gesù Ti prego. Amen.
6 Febbraio
"Non concedere sonno ai tuoi occhi né riposo alle tue palpebre; liberati come il capriolo dalla mano del cacciatore, come l'uccello dalla mano dell'uccellatore. Va', pigro, alla formica; considera il suo fare e diventa saggio! Essa non ha né capo, né sorvegliante, né padrone; prepara il suo cibo nell'estate e accumula il suo mangiare durante la raccolta. Fino a quando, o pigro, riposerai? quando ti sveglierai dal tuo sonno? Dormire un po', sonnecchiare un po', incrociare un po' le mani per riposare... e la tua povertà verrà come un ladro, e la tua miseria, come un uomo armato" (Proverbi 6:4-11).
Il messaggio di oggi è un avvertimento per il pigro, che usa il sonno eccessivo come una via di fuga dalle responsabilità. "Pigro" nell'originale è un concetto che si avvicina a "lentezza". Un pigro è una persona abitualmente pigra che non ama lavorare. Non provvede bene alla sua famiglia. Ci viene detto di essere saggi come la formica, una delle creature più laboriose di Dio. Senza un supervisore, le formiche lavorano sodo. Alcune persone lavorano solo quando devono. Le formiche raccolgono cibo in estate e nella stagione del raccolto, così che quando arriva l'inverno hanno molto da mangiare. Tutti noi sperimentiamo "stagioni estive" di abbondanza nella vita durante le quali dovremmo risparmiare diligentemente in modo da avere molto nelle "stagioni invernali" di mancanza. Il vecchio detto "fai fieno finché splende il sole" si adatta a questi versetti.
Qui ci viene data un'idea di cosa potrebbe dire lo Spirito Santo a una persona pigra: "Quanto dormirai? Quando ti alzerai e andrai a lavorare?" e un'idea di come il maligno potrebbe tentarlo: "Solo un altro po' di sonno; unisci le mani, riposati sul cuscino e vai a dormire". Svegliamoci e mettiamoci al lavoro! Ci sono cose da fare nella vita; cose che dobbiamo fare per le nostre famiglie e cose che aspettano di essere fatte per il Signore. Chiediamo a Dio la Sua forza per farle. Gesù dichiarò che doveva fare l'opera del Padre Suo e andò in giro facendo del bene (Giovanni 9:4, Atti 10:38). Cerchiamo anche di occuparci dei Suoi affari.
L'indolenza porta alla povertà. La povertà, come un viaggiatore che si fa strada a piedi, arriva lentamente, ma inesorabilmente. Il pigro può vivere per un po' senza vedere i risultati della sua pigrizia, specialmente se ha ereditato ricchezze. Tuttavia, come un ladro che ha segnato la casa di un uomo ricco, la povertà colpirà all'improvviso, privando il pigro di lussi e necessità. La Bibbia ci insegna che dobbiamo tutti lavorare. Dobbiamo provvedere a noi stessi e alle nostre famiglie in modo da poter mangiare. "Infatti, quando eravamo con voi, vi comandavamo questo: che, se alcuno non vuol lavorare, neppure deve mangiare" (2 Tessalonicesi 3:10).
Preghiera. Carissimo Padre, grazie per avermi dato un lavoro. Perdonami se a volte mi lamento, per tutto il lavoro che comporta. Sono grato di poter lavorare e che il maligno non mi abbia intrappolato nell'indolenza. Ho bisogno della Tua forza per fare tutto ciò che mi chiedi. Signore, conosco persone che sono pigre e le sostengo nella preghiera. Non so perché si rifiutano di assumersi le proprie responsabilità, ma so che le mie critiche non le aiuteranno. Invece, prego affinché superino la loro irresponsabilità e trovino una ragione per alzarsi e darsi da fare. Togliete loro lo scoraggiamento. Date loro il desiderio di perseguire le cose giuste nelle loro vite. Aiuta tutti a lavorare nel Regno di Dio. Nel nome di Gesù Ti prego. Amen.
7 Febbraio
"L'uomo da nulla, l'uomo iniquo cammina con la falsità sulle labbra; ammicca con gli occhi, parla con i piedi, fa segni con le dita; ha la perversità nel cuore, trama il male in ogni tempo, semina discordie; perciò la sua rovina verrà a un tratto, in un attimo sarà distrutto, senza rimedio" (Proverbi 6:12-15).
Questo brano descrive un singolo tipo di persona, iniziando con termini come "uomo da nulla" e "iniquo". L'enfasi qui è su come i loro peccati gli facciano guadagnare quelle descrizioni. Salomone scrive che una persona inutile e malvagia usa un linguaggio ingannevole. In altri termini più moderni, potremmo chiamare tale persona un mascalzone o un furfante. Altri potrebbero scegliere di chiamare questa persona disonesta, un truffatore o un imbroglione, un ciarlatano. Cerca intenzionalmente di sviare le persone mentendo loro. Molti parlatori astuti mentono in modo convincente per imbrogliare gli altri e sottrarre loro denaro tramite truffe e operazioni disoneste. Molte persone malvagie si approfittano dei cristiani perché sono di buon cuore. Ho persino sentito uomini malvagi dire che i cristiani sono creduloni e credono a tutto. Dovremmo chiedere al Signore di aiutarci a discernere quando qualcuno sta cercando di imbrogliarci in modo da non essere sfruttati. Non dovremmo lasciarci spingere a dare o acquistare qualcosa senza prima chiedere allo Spirito Santo di guidarci.
La Bibbia mette in guardia dai ciarlatani; falsi profeti che fingono di essere cristiani. Solo perché uno viene nel nome di Gesù non garantisce che sia veramente Suo. "Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in vesti da pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si coglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così, ogni albero buono fa frutti buoni, ma l'albero cattivo fa frutti cattivi. Un albero buono non può fare frutti cattivi, né un albero cattivo fare frutti buoni. Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco. Voi li riconoscerete dunque dai loro frutti" (Matteo 7:15-20). Il Signore ci istruisce a esaminare i frutti di qualcuno per discernere chi sta realmente servendo. Alcune buone domande sono: Gesù agirebbe in questo modo? Farebbe questo? Se non si comporta "secondo Dio" coerentemente all'insegnamento dell'intera Bibbia, nella migliore delle ipotesi, non sta camminando nello Spirito; nella peggiore, è un emissario del maligno.
Un ciarlatano potrebbe usare molto linguaggio del corpo per esprimersi. Spesso lavora con dei partner che segnala con certe azioni per imbrogliare le persone. Questo si vede spesso nelle sale da gioco e nei casinò. I cristiani non dovrebbero andare in questi posti a meno che non vi siano chiamati da Dio per condividervi l'Evangelo. Il gioco d'azzardo è un peccato che può portare a una dipendenza che porta molta perdita e distruzione. La Bibbia ci dice che dobbiamo vivere per fede, non per caso o fortuna.
Gli uomini malvagi seminano discordia e malizia tra i loro conoscenti. Alla fine saranno sopraffatti e distrutti dalla calamità. La calamità arriverà all'improvviso e inaspettatamente; non ci sarà via d'uscita o alcun rimedio. Dobbiamo chiedere al Signore di impedirci di essere coinvolti con persone di questo tipo e di cadere nel gioco d'azzardo o in qualsiasi altra trappola che consentirebbe al nemico di derubarci.
Preghiera. Caro Padre celeste, ti ringrazio oggi per avermi tenuto lontano dalle persone malvagie che sarebbero decise a distruggere me o la mia famiglia. Signore, ho bisogno del Tuo discernimento per aiutarmi a sapere quando dare e quando non dare alle persone. Voglio essere generoso, ma non voglio che il nemico mi inganni e mi faccia sprecare i miei soldi per le cose sbagliate. Guidami con il Tuo Spirito a sapere le cose che dovrei fare e quelle che non dovrei fare. Signore, prego oggi per i miei fratelli e sorelle cristiani che sono dipendenti dal gioco d'azzardo. Aiutali a liberarsi e liberali da tutte le forme di gioco d'azzardo. Signore, mostra loro che il Lotto o simili non è la risposta ai loro problemi finanziari. Insegna loro come gestire i loro affari monetari secondo la Parola di Dio. Quando lo facciamo, ci viene promessa la benedizione da Te. Nel nome di Gesù, prego. Amen.
8 Febbraio
"Sei cose odia l'Eterno, anzi sette gli sono in abominio: gli occhi alteri, la lingua bugiarda, le mani che spargono sangue innocente, il cuore che medita disegni iniqui, i piedi che corrono frettolosi al male, il falso testimone che dice menzogne, e chi semina discordie tra fratelli" (Proverbi 6:16-19).
L'odio di Dio è diretto contro tutto ciò che contraddice la Sua santa natura e che è espresso nella Sua legge morale. L'elenco delle sette cose che Egli odia [il numero di sette è un artificio retorico] parte da uno sguardo orgoglioso. L'alterigia e l'arroganza sono state la rovina di molti. L'orgoglio porta a sopravvalutare sé stessi e a sottovalutare gli altri. Coloro che gli permettono di dominare il loro cuore aprono la porta a molti altri peccati, causando un grave autoinganno (Proverbi 16:18). Senza un cuore sottomesso, non possiamo essere guidati da Dio lo Spirito Santo.
Segue "una lingua bugiarda". Sondaggi recenti mostrano che la maggior parte delle persone nel nostro Paese mente regolarmente. Molti mentono perché temono le conseguenze della verità conosciuta o sono troppo orgogliosi per ammetterla. Dio apprezza molto la sincerità. Può essere difficile ammettere i nostri peccati, ma Dio è misericordioso con coloro che li confessano onestamente. Il racconto di Gesù del fariseo e del peccatore (Luca 18:9-14) lo illustra.
Dio odia l'omicidio, ma elenca l'orgoglio e la menzogna come prima di esso! Prima che qualcuno commetta un omicidio, cede ai peccati di orgoglio e menzogna. Dio odia lo spargimento di sangue innocente, eppure lo si vede spargere ogni giorno. Non solo persone vengono uccise e colpite, ma anche bambini innocenti vengono assassinati nel grembo materno tramite aborto, principalmente a causa dell'egoismo dei loro genitori. Ma vi sono anche governi che giustificano il bombardamento di popolazioni civili innocenti, inclusi bambini. Viene considerato "un danno collaterale" delle loro ambizioni politiche e magari vantano anche di essere "religiosi"!
Quarto, c'è un'immaginazione malvagia, che dà vita a mali come la pornografia. Il nostro mondo è pieno di sporcizia per questo. Non c'è da stupirsi che Dio la odi. Ogni anno vengono spesi miliardi per questo, e rovina milioni di vite imprimendo immagini malvagie nella mente di coloro che la guardano. Solo Dio può liberare le persone dalla schiavitù della pornografia.
Quinto, c'è essere veloci a fare del male. Mentre Dio è misericordioso verso coloro che tentano di resistere al male ma vi cadono, odia la pratica di coloro che gettano al vento la moderazione. L'immagine qui implica godimento e abilità nel fare il male, e prontezza a cogliere ogni opportunità per fare il male.
Sesto, c'è la falsa testimonianza. Mentire su ciò di cui si è assistito è un peccato grave davanti a Dio e un crimine agli occhi della società. Il pettegolezzo è un secondo cugino di questo peccato. Le storie vengono ripetute non sulla base della verità, ma semplicemente perché parlano male di qualcuno.
L'ultimo nella lista di Dio è un peccato spesso commesso persino nelle comunità cristiane; quello di seminare discordia tra i fratelli. Dobbiamo amarci l'un l'altro. Dio odia quando non riusciamo a praticare l'amore come ha comandato. Notiamo come Dio odi i primi sei peccati, ma che tutti e sette sono un abominio per Lui. Un abominio è qualcosa che Dio aborrisce con estremo disgusto. Non siamo colpevoli di fare qualcosa che Lui detesta. Invochiamo la liberazione, se siamo colpevoli di uno qualsiasi di questi peccati. Dio ci ama e ci libererà se andiamo a Lui con un cuore onesto.
Preghiera. Caro Padre celeste, non voglio mai addolorare il Tuo cuore con le mie azioni. Aiutami a superare ogni peccato nella mia vita, e specialmente, Signore, non voglio mai prendere parte a nessuno dei peccati che Tu odi. Signore, mi rendo conto che la nostra nazione è colpevole di questi peccati nel suo insieme. Perdonaci e guidaci al pentimento. Signore, so che se non ci pentiamo, il giudizio verrà sicuramente su di noi in misura maggiore. Aiutami a fare la mia parte nel cambiare il mondo intorno a me. Aiutami a condividere l'Evangelo con tutti coloro che non lo hanno mai sentito o sentito chiaramente e veracemente. Signore, dammi la grazia di camminare nell'amore verso i miei fratelli e sorelle in Cristo. Te lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
9 Febbraio
"Figlio mio, osserva i precetti di tuo padre e non trascurare gli insegnamenti di tua madre; tienili sempre legati sul cuore e attaccati al collo. Quando camminerai, ti guideranno; quando dormirai, veglieranno su te; quando ti risveglierai, ragioneranno con te" (Proverbi 6:20-22).
Salomone fa appello al figlio affinché presti molta attenzione alle lezioni impartite dai genitori. Crescere un figlio con successo richiede uno sforzo sia da parte della madre che del padre. I bambini spesso si risentono della guida dei genitori, ma imparano ad apprezzare quei messaggi più avanti nella vita. Molto spesso, coloro che ignorano la saggezza dei genitori si rendono conto, troppo tardi, che si trattava di un buon consiglio. Questa enfasi sull'accettare i consigli parla del problema serio che Salomone sta per affrontare: l'adulterio (Proverbi 6:24). Ebrei 11:23 elogia la fede dei genitori di Mosè per averlo nascosto agli assassini del faraone per tre mesi. Percepivano che il piccolo Mosè era bellissimo. Credevano che Dio avesse qualcosa di speciale in serbo per il loro bambino, quindi non temevano l'editto del faraone di uccidere tutti i bambini ebrei maschi (Esodo 1:15–16). È interessante notare come Dio disponga gli eventi in modo tale che la madre di Mosè fosse assunta dalla figlia del faraone per prendersi cura di lui fino allo svezzamento (Esodo 2:1–10)! Di conseguenza, Mosè non solo sopravvive ed è ampiamente assistito, ma ha almeno qualche opportunità di imparare da sua madre. Simpatizza chiaramente con gli Ebrei nella loro sofferenza (Esodo 2:11–12). Da adulto, rifiuta i piaceri del peccato e "considerò il vituperio di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d'Egitto" (Ebrei 11:24–26).
Nel versetto 21 Salomone sottolinea quanto suo figlio dovesse stringersi forte alle sue istruzioni. La festa dei pani azzimi di Israele era associata al dire al proprio figlio di ricordare ciò che il Signore aveva fatto per Israele nel salvarla dall'Egitto. Esodo 13:9 afferma: "E ciò sarà per te come un segno sulla tua mano, come un ricordo fra i tuoi occhi, affinché la legge dell'Eterno sia nella tua bocca; poiché l'Eterno ti ha fatto uscire dall'Egitto con mano potente". Prendere alla lettera questo testo e Deuteronomio 6:8 aveva portato alla copia di alcuni testi della Scrittura da parte degli ebrei, che li racchiudevano in custodie di pelle e li legavano al braccio sinistro e alla fronte al momento della preghiera. Il punto qui non è che dobbiamo letteralmente indossare parole scritte sul nostro corpo. Piuttosto, le parole di Salomone qui imprimono a suo figlio l'importanza di amare e obbedire alle sue istruzioni. Oggi, onoriamo queste istruzioni nascondendo la Parola di Dio nel nostro cuore e obbedendovi. La Scrittura e gli insegnamenti della vera fede dovrebbero essere sempre presenti nelle nostre vite e nei nostri pensieri.
Nel vers. 22, mentre Salomone continua ad avvertire i suoi discepoli, fa riferimento alla relativa sicurezza di seguire un buon consiglio. Questa non è una garanzia ferrea che qualcuno avrà una vita facile o prospera (Giovanni 16:33), ma il buon senso dice che le buone scelte spesso portano a risultati migliori. Lo scopo di questi versetti è di introdurre più avanti un argomento serio: l'adulterio (Proverbi 6:24). Ciò porta gravi tentazioni e spesso conduce alla catastrofe. È fondamentale che coloro che sono tentati dalla sessualità, specialmente i giovani, accettino che il consiglio dato qui vale la pena di essere seguito. In quel contesto, Salomone insegna a suo figlio che ascoltando le istruzioni di suo padre, godrà di una chiara direzione nella vita, sicurezza e promemoria costanti su cosa fare. La Parola di Dio realizza quei benefici nelle nostre vite quando la conserviamo nei nostri cuori e la obbediamo nella nostra vita quotidiana. Ci guiderà nella giusta direzione indicandoci cosa è giusto e cosa è sbagliato. Saremo in grado di scegliere di fare ciò che è giusto ed evitare ciò che è sbagliato. Alla fine della giornata, possiamo dormire sonni tranquilli con la coscienza pulita, sapendo di aver obbedito alla Parola di Dio (Salmo 3:5–6). Durante le nostre ore di veglia, ci godremo la meditazione sulla Parola di Dio e l'ascolto di Dio che ci parla dalla Sua Parola. Nel Salmo 119:59–62 Davide descrive la sua relazione con la Parola di Dio in termini simili. Scrive: "Ho riflettuto sulle mie vie e ho rivolto i miei passi verso le tue testimonianze. Mi sono affrettato, non ho indugiato a osservare i tuoi comandamenti. I lacci degli empi mi hanno avviluppato, ma io non ho dimenticato la tua legge. A mezzanotte mi alzo per lodarti a motivo dei tuoi giusti giudizi".
Preghiera. Caro Padre celeste, sono grato che Tu ci parli in molti modi diversi. Grazie per aver usato i nostri anziani per parlarci. Aiutami non solo ad ascoltare ciò che stai dicendo, ma anche a obbedire a ciò che stai dicendo. Signore, aiutami anche a trascorrere più tempo studiando e meditando sulle Tue Parole nella Bibbia. So che mentre faccio questo, avrò le risposte ai miei problemi. Ti ringrazio anche per avermi incoraggiato nella Tua Parola. Signore, benedici la mia famiglia e i miei amici oggi e possano ascoltare una Parola da Te. Parla a tutti noi affinché possiamo essere guidati dallo Spirito di Dio oggi. Chiedo questo nel nome di Gesù. Amen.
10 Febbraio
" Poiché il precetto è una lampada, l'insegnamento una luce e le correzioni della disciplina sono la via della vita, per guardarti dalla donna malvagia, dalle parole seducenti della straniera. Non bramare nel tuo cuore la sua bellezza, e non ti lasciare prendere dalle sue palpebre; perché per una donna corrotta uno si riduce a un pezzo di pane, e la donna adultera sta in agguato contro un'anima preziosa. Uno si metterà forse del fuoco in seno senza che i suoi abiti si brucino? Camminerà forse sui carboni accesi senza scottarsi i piedi? 29 Così è di chi va dalla moglie del prossimo; chi la tocca non rimarrà impunito" (Proverbi 6:23-29).
L'obbedienza ai comandamenti del Signore è come camminare alla luce di una lampada che splende in una notte buia. Se uscissimo a camminare di notte senza una luce, inciamperemmo e cadremmo. Nessuno può andare molto lontano senza una luce che lo guidi. Anche i marinai usano la luce delle stelle per navigare sui mari. La Parola di Dio è la luce guida delle nostre vite.
Obbedire alla Parola di Dio impedisce a un uomo di essere intrappolato da donne malvagie. L'adultera impoverisce la preziosa vita di un uomo. Una donna malvagia lo adesca con abiti seducenti, sguardi provocanti e lusinghe. Satana intrappola facilmente un uomo se riesce a convincerlo a impegnarsi in una rapporto con lei. Questi versetti si applicano alle donne così come agli uomini. Le donne ingenue possono essere sviate da uomini lussuriosi allo stesso modo. Un uomo non può esporsi a grandi tentazioni e aspettarsi di non cadere. Chi pensa che una scappatella con una prostituta sia innocua è ingannato. Un uomo non può cedere a questo tipo di peccato e non aspettarsi che gli faccia male. È come tenere il fuoco al petto; provoca danni fisici, emotivi e spirituali. Per evitare il peccato, un uomo deve fuggire dalla sua lusinga. Lo fa evitando situazioni in cui sa che sarebbe tentato di commettere fornicazione. "Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l'uomo commetta è fuori del corpo, ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo" (1 Corinzi 6:18). La fornicazione è qualsiasi atto sessuale illecito. La parola greca per fornicatore è pornos, la radice della nostra parola pornografia. Chiunque sia tentato di indulgere nella pornografia deve fuggirla. Alcuni modi per farlo sono: distruggere tutto il materiale pornografico posseduto; evitare i luoghi che vendono materiale pornografico; installare un programma per computer per bloccare le e-mail pornografiche. Coloro che sono intrappolati in questa schiavitù possono essere liberati dallo Spirito Santo. Dio è indulgente e porterà la liberazione, ma è meglio non cadere mai in questa trappola in primo luogo.
Ciò che è vero per la fornicazione è vero per l'adulterio. L'adulterio è definito come un atto sessuale che una persona sposata commette al di fuori del matrimonio. La Bibbia dice che un uomo che ha rapporti con qualsiasi donna oltre alla propria moglie è colpevole di adulterio. Questo peccato porta conseguenze malvagie e una coscienza turbata che tortura le emozioni.
Preghiera. Caro Padre celeste, grazie per aver affrontato questi problemi nella Tua Parola. Non dobbiamo chiederci qual è la Tua posizione sui problemi sessuali nella vita. L'hai reso molto chiaro. Signore, aiutaci, come genitori e leader, ad affrontare anche questi problemi, in modo che i nostri giovani non siano influenzati dagli standard empi della nostra società. Padre, libera coloro che sono intrappolati nella dipendenza dalla pornografia e dalle relazioni illecite. Abbi pietà di loro e mostra loro la via d'uscita. Signore, mantieni la mia mente e il mio cuore puri in un'epoca in cui così tanta sporcizia sessuale è ovunque. Proteggi anche i miei figli e nipoti dai mali di questo giorno. Lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
11 Febbraio
"Non si disprezza il ladro che ruba per saziarsi quando ha fame; se è sorpreso, restituirà anche sette volte, darà tutti i beni della sua casa. Ma chi commette un adulterio è privo di senno; chi fa questo vuole rovinare sé stesso. Troverà ferite e disonore, e la sua vergogna non sarà mai cancellata; perché la gelosia rende furioso il marito, il quale sarà senza pietà nel giorno della vendetta; non accetterà nessun tipo di riscatto, e anche se tu moltiplichi i regali, non sarà soddisfatto" (Proverbi 6:30-35).
Il libro dei Proverbi è una raccolta di sapienza pratica, nata in un contesto in cui la giustizia, la moralità e la stabilità sociale erano fondamentali per la vita della comunità. Questo brano in particolare contrappone due situazioni morali: il furto motivato dalla fame e l’adulterio. L'intento non è giustificare il furto, ma riconoscere che la società può comprenderlo e trattarlo con una certa equità. L’adulterio, invece, è descritto come un atto autodistruttivo con conseguenze irreparabili. Nell’antico Israele, il furto era condannato, ma esistevano leggi per mitigare la punizione se era motivato dalla necessità (Esodo 22:1-4). L’adulterio, invece, non era visto solo come una trasgressione individuale, ma come una violazione dell’ordine sociale e dell’alleanza matrimoniale, che aveva un valore sacro. L’ira del marito tradito rappresenta la reazione naturale a un atto che minava l’integrità della famiglia, cellula fondamentale della società biblica.
Gesù, nel Nuovo Testamento, non abroga la gravità dell’adulterio, anzi, ne svela la radice nel cuore umano: “Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore” (Matteo 5:28). Questo ci insegna che il peccato non è solo un’azione esterna, ma una realtà interiore che corrompe l’anima. Tuttavia, Cristo non si limita a condannare, ma offre la grazia e il perdono, come nel caso della donna adultera (Giovanni 8:1-11). Ciò non significa che le conseguenze terrene dell’adulterio siano eliminate: la fiducia infranta, le relazioni spezzate e il dolore causato possono lasciare ferite profonde. Anche nel nostro tempo, vediamo come il tradimento distrugga famiglie e generi rancore difficile da sanare. La saggezza biblica ci insegna quindi a riflettere sulle nostre azioni e a valutare il costo delle scelte morali, sapendo che la via della fedeltà e dell’integrità porta pace e benedizione.
Discernere tra debolezza e peccato deliberato – Il furto per fame e l’adulterio sono entrambi peccati, ma il primo è una debolezza dettata da una necessità, mentre il secondo è una scelta che nasce dall’egoismo. Nella nostra vita dobbiamo chiedere a Dio di darci un cuore saggio per non giustificare il peccato, ma anche per mostrare misericordia verso chi è caduto. (2) La fedeltà come fondamento della società – Il matrimonio è ancora oggi un pilastro della comunità. Preservarlo con impegno e lealtà è essenziale per la stabilità familiare e sociale. (3) Il perdono non cancella sempre le conseguenze – Sebbene Cristo offra il perdono, le scelte sbagliate possono lasciare segni duraturi. Questo ci invita alla prudenza e alla saggezza nelle decisioni morali.
Proverbi 6:30-35, quindi, ci insegna che ogni peccato ha delle conseguenze, ma ci invita anche a scegliere la via della saggezza, della fedeltà e della giustizia. Il cristiano, sostenuto dalla grazia di Dio, è chiamato a vivere con discernimento, evitando ciò che può portare rovina e cercando sempre la via della rettitudine.
Preghiera. Caro Padre celeste, vengo a Te nel nome di Gesù e ti chiedo di perdonarci come nazione per i peccati d'adulterio. Signore, stiamo pagando un caro prezzo per aver disobbedito alle Tue istruzioni riguardo alla santità del matrimonio. Signore, perdonaci per le relazioni, le bugie, gli imbrogli e "le scappatelle". Tutte queste cose hanno portato a divorzi e a famiglie distrutte. I figli soffrono per la mancanza di entrambi i genitori che li guidino. Signore, liberaci dalla lussuria e dall'egoismo. Abbi pietà di noi e restaura le nostre famiglie e tienile unite. Vogliamo vivere per Te, e non per noi stessi e per i nostri desideri egoistici. Prego per tutti i matrimoni che sono sotto attacco in questo momento e ti chiedo di entrare e guarire queste relazioni tese. Amen.
12 Febbraio
"Figlio mio, custodisci le mie parole, e fa' tesoro dei miei comandamenti. Osserva i miei comandamenti e vivrai; custodisci il mio insegnamento come la pupilla degli occhi. Legali alle dita, scrivili sulla tavola del tuo cuore" (Proverbi 7:1-3).
Come nei capitoli precedenti dei Proverbi, Salomone esorta il figlio a vivere secondo i suoi insegnamenti. Come qualcosa di gran valore e degno di essere protetto, queste istruzioni dovrebbero essere apprezzate. Il consiglio di Salomone al figlio segue il modello stabilito da Dio nella storia iniziale di Israele. Prima che la nazione entrasse in Canaan, era urgente che quella generazione avesse familiarità con la legge di Dio. Pertanto, il Signore istruì i padri a insegnare fedelmente le leggi ai loro figli; dovevano farlo quando erano a casa, quando viaggiavano, quando riposavano e quando lavoravano (Deuteronomio 6:7). Come il figlio di Salomone, anche noi dovremmo trattare la Parola di Dio come un tesoro. Questi insegnamenti sono più preziosi dell'oro o dell'argento. Il salmista testimonia: "La legge della tua bocca per me val meglio di migliaia di monete d'oro e d'argento" (Salmo 119:72). L'apostolo Paolo ci consiglia di lasciare che gli insegnamenti di Cristo dimorino in noi abbondantemente (Colossesi 3:16).
Gesù disse: "Sta scritto: 'Sta scritto: 'Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio'”. (Matteo 4:4). Salomone collega i suoi comandamenti alla vita. Suo figlio avrebbe vissuto una vita significativa se avesse obbedito ai comandamenti di Salomone. Come per altre affermazioni nel libro dei Proverbi, questa è un'affermazione di verità generale, non una garanzia assoluta. È simile a come un medico potrebbe dire: "mangia più sano e vivrai più a lungo". I peccatori ricevono la vita eterna rispondendo con fede a ciò che la Parola di Dio dice di Gesù: che Egli è il Figlio di Dio e l'unico Salvatore (Giovanni 3:36; Romani 10:9–10; 1 Timoteo 1:15). Inoltre, una vita abbondante è offerta a tutti coloro che credono in Gesù (Giovanni 10:10). Salomone esorta anche suo figlio a custodire questi insegnamenti come la "pupilla del [suo] occhio". Deriva dal termine ebraico i'son, che si riferisce al centro dell'occhio. Questa è una parte del corpo estremamente sensibile ed estremamente preziosa. Quando un oggetto minaccioso si avvicina agli occhi, le palpebre si chiudono rapidamente per proteggere le pupille. Proteggere le nostre vite dal male osservando la Parola di Dio è essenziale.
In 7:3 Salomone esorta il figlio a tenere le lezioni che sta imparando vicine al cuore e alla mente. Questo è paragonato all'indossare anelli o una superficie di scrittura simbolica sul cuore. A un certo punto nella cultura occidentale, era comune dire alle persone di "legare uno spago attorno al dito", come promemoria di qualcosa. Poiché ciò sarebbe stato facilmente notato e visto, avrebbe mantenuto tutto ciò che doveva essere ricordato nella parte anteriore della mente della persona. Questo è lo stesso spirito con cui Salomone parla a suo figlio. Non vuole che suo figlio dimentichi i suoi saggi detti. I credenti non dovrebbero mai dimenticare la Parola di Dio. Meditare sulla Parola ogni giorno è un buon modo per mantenerla fresca nella propria memoria. Quando il diavolo ci lancia delle tentazioni, possiamo rispondere alle tentazioni con la Scrittura, come fece Gesù. Quando fu tentato, disse al diavolo: "Sta scritto..." (Matteo 4:4, 7, 10). Se la Parola è scritta sulla tavoletta del cuore di un credente, egli si diletterà nella Parola. Amerà il Signore e gli obbedirà (Giovanni 14:15).
Preghiera. Caro Padre celeste, grazie per avermi dato la Bibbia così che io possa comprendere le Tue vie. Apprezzo anche il fatto che Tu mi abbia dato la comprensione dei versetti che leggo e studio. Aiutami a vivere la mia vita in accordo con la Tua Parola. Signore, avvertimi quando sto deviando così che io possa rimanere sulla giusta rotta con Te. Aiutami ad essere disciplinato per leggere e studiare la Bibbia ogni giorno. Ho bisogno di questa disciplina anche nella mia vita di preghiera. Guidami mentre leggo e guida le mie preghiere così che io possa pregare le cose che sono nel Tuo cuore. Te lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
13 Febbraio
"Di' alla sapienza: “Tu sei mia sorella”, e chiama l'intelligenza amica tua, affinché ti preservino dalla donna altrui, dall'estranea che usa parole seducenti. Ero alla finestra della mia casa e, dietro alla mia persiana, stavo guardando, quando vidi, tra gli sciocchi, scorsi, tra i giovani, un ragazzo privo di senno, che passava per la strada, presso l'angolo dove lei abitava, e si dirigeva verso la sua casa, al crepuscolo, sul declinare del giorno, quando la notte si faceva nera, oscura. Ed ecco farglisi incontro una donna in abito da prostituta e astuta di cuore, turbolenta e insolente, che non teneva piede in casa: ora in strada, ora per le piazze, e in agguato presso ogni angolo. Lei lo prese, lo baciò, e sfacciatamente gli disse: “Dovevo fare un sacrificio di ringraziamento; oggi ho sciolto i miei voti; perciò ti sono venuta incontro per cercarti, e ti ho trovato. Ho adornato il mio letto con morbidi tappeti, con coperte ricamate con filo d'Egitto; l'ho profumato di mirra, di aloe e di cinnamomo. Vieni inebriamoci d'amore fino al mattino, deliziamoci in amorosi piaceri; poiché mio marito non è in casa; è andato in viaggio lontano; ha preso con sé un sacchetto di denaro, non tornerà a casa che al plenilunio”. Lei lo sedusse con le sue molte lusinghe, lo trascinò con la dolcezza delle sue labbra. Egli le andò dietro subito, come un bue va al macello, come uno stolto è condotto ai ceppi che lo castigheranno, come un uccello si affretta al laccio, senza sapere che è teso contro la sua vita, finché una freccia gli trapassi il fegato. Ora dunque, figlioli, ascoltatemi e state attenti alle parole della mia bocca. Il tuo cuore non si lasci trascinare nelle vie di una tale donna; non ti sviare per i suoi sentieri; perché molti ne ha fatti cadere feriti a morte, e grande è la moltitudine di quelli che ha uccisi. La sua casa è la via del soggiorno dei morti, la strada che scende alle camere interne della morte" (Proverbi 7:4-27).
Il capitolo 7 di Proverbi presenta un monito contro la seduzione dell’adulterio, dipingendo un quadro vivido di un giovane inesperto che cade vittima delle lusinghe di una donna astuta. Il contesto originale riflette la cultura dell’antico Israele, in cui la fedeltà coniugale era fondamentale per la stabilità sociale e religiosa. La saggezza, rappresentata come una sorella e un’amica, è contrapposta alla tentazione ingannevole che porta alla rovina. Il linguaggio vivace e narrativo del brano mostra come il peccato si presenti in modo attraente, ma conduca infine alla distruzione.
Oggi, questo monito non si applica solo all’infedeltà matrimoniale, ma più in generale a ogni forma di tentazione che promette piacere immediato ma porta conseguenze devastanti. Viviamo in un’epoca in cui le seduzioni sono ovunque: nella cultura dell’immagine, nelle promesse di successo facile, nella ricerca del piacere senza responsabilità. La Scrittura ci invita a coltivare una relazione stretta con la saggezza divina, che ci aiuta a discernere il vero dal falso e a evitare i cammini che portano alla rovina.
La chiave per resistere non sta solo nella forza di volontà, ma nell’essere ancorati alla Parola di Dio e alla comunione con Lui. Cristo è la nostra Sapienza (1 Corinzi 1:30) e in Lui troviamo la forza per non lasciarci trascinare dai richiami ingannevoli del mondo. Se rimaniamo vicini a Dio, scegliendo la saggezza come nostra guida, saremo preservati dai sentieri della morte e cammineremo nella vita abbondante che Egli ha preparato per noi.
Preghiera. Caro Padre Celeste, grazie per avermi dato il potere di sconfiggere gli inganni del maligno, così che io non cada nelle sue trappole. Signore, prego per tutti i giovani che conosco, affinché siano tenuti lontani dalle vie di persone sessualmente promiscue, immorali e irresponsabili. Signore, prego anche per coloro che sono intrappolati nella schiavitù della prostituzione. Signore, so che ami e vuoi liberarne le vittime dalla loro vita di peccato. Aiuta queste donne e uomini oggi, a gridare a Te per la liberazione. Possono essere purificati dal sangue del Tuo sacrificio. Tienici tutti nella Tua mano e proteggi i nostri figli e nipoti dalle vie del nemico. Te lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
14 Febbraio
"La sapienza non chiama forse? l'intelligenza non fa udire la sua voce? Essa sta in piedi in cima ai luoghi elevati, sulla strada, agli incroci; grida presso le porte della città, all'ingresso, sulla soglia delle porte: “Chiamo voi, o uomini principali, e la mia voce si rivolge ai figli del popolo. Imparate, o semplici, l'accorgimento, e voi, stolti, diventate assennati! Ascoltate, perché dirò cose eccellenti, e le mie labbra si apriranno per insegnare cose rette. Poiché la mia bocca esprime la verità, e le mie labbra detestano la malvagità. Tutte le parole della mia bocca sono conformi a giustizia, non c'è nulla di ambiguo o di perverso in esse. Sono tutte rette per l'uomo intelligente, e giuste per quelli che hanno trovato la scienza. Ricevete la mia istruzione anziché l'argento, e la scienza invece dell'oro scelto; poiché la sapienza vale più delle perle e tutti gli oggetti preziosi non la equivalgono" (Proverbi 8:1-11).
Nel libro dei Proverbi, la Sapienza è personificata come una voce che grida nei luoghi pubblici, invitando tutti a prestarle attenzione. Nel contesto originale, questa immagine riflette l’importanza della saggezza divina nella vita quotidiana di Israele. Non è nascosta né riservata a pochi eletti, ma si offre apertamente a chiunque voglia ascoltarla, dai potenti ai più semplici. Il contrasto tra la sapienza e la stoltezza è netto: mentre la sapienza parla con rettitudine e verità, la stoltezza trascina nell’inganno e nella rovina. Il valore della saggezza è superiore a qualsiasi ricchezza materiale, poiché guida alla giustizia e alla vita.
Oggi viviamo in un mondo in cui molte voci competono per la nostra attenzione: ideologie, tendenze culturali, promesse di successo rapido. La Sapienza di Dio continua a chiamarci attraverso la Sua Parola, offrendoci discernimento e verità. Tuttavia, ascoltarla richiede una scelta consapevole: rifiutare ciò che è ambiguo e ingannevole e abbracciare ciò che è giusto e vero. Molti inseguono ricchezze e status, ma la Scrittura ci ricorda che la vera ricchezza è la conoscenza di Dio e il timore del Signore, fondamento di ogni saggezza (Proverbi 9:10).
Accogliere la sapienza significa modellare la nostra vita secondo i princìpi divini, lasciando che la verità di Dio plasmi il nostro carattere e le nostre decisioni. Cristo stesso è la Sapienza incarnata (1 Corinzi 1:24), e seguirlo significa scegliere ciò che ha valore eterno piuttosto che effimero. Se rispondiamo alla Sua chiamata, troveremo una guida sicura in un mondo pieno di incertezze e saremo capaci di vivere secondo la giustizia e la verità.
Preghiera. Signore Dio, fonte di ogni sapienza, apri il mio cuore e la mia mente per ascoltare la Tua voce. In un mondo pieno di inganno e confusione, insegnami a discernere ciò che è vero e giusto. Non lasciarmi inseguire ricchezze o valori effimeri, ma fammi desiderare la Tua conoscenza più dell’oro e dell’argento. Guida i miei passi sulla via della giustizia e rendimi attento alla Tua parola che dona vita. In Cristo, Sapienza eterna, affido il mio cammino. Amen.
15 Febbraio
"Io, la sapienza, sto con l'accorgimento e trovo la scienza della riflessione" (Proverbi 8:12).
In questo versetto la saggezza è legata a un insieme specifico di virtù: accorgimento, scienza e riflessione. Queste sono menzionate anche in Proverbi 1:4.
"Accorgimento" deriva da una parola ebraica che significa buonsenso e astuzia. Nel versetto 5, questo è stato contrapposto a una persona credulona o ingenua (Proverbi 8:5). "Scienza", nel libro dei Proverbi, significa informazioni apprese e conservate: un accumulo di fatti. "Riflessione" deriva da una parola ebraica che implica scopo, discrezione o pianificazione; il termine è strettamente correlato a "saggezza", che è una capacità di prendere decisioni divine basate sulla conoscenza.
Il mondo secolare può vantare la sua intelligenza indicando invenzioni scientifiche come smartphone e satelliti, ma il Signore dà al suo popolo discrezione per conoscere il significato della vita e la volontà di Dio (1 Corinzi 2:14). Inoltre, coloro che conoscono Cristo, la fonte della saggezza, conoscono Dio personalmente e percepiscono quale sia il suo piano per il futuro. I credenti hanno anche un potenziale guidato da Dio per prendere decisioni più responsabili. Possono scegliere tra il giusto e lo sbagliato e persino tra ciò che è buono e ciò che è migliore. In Efesini 5:15–17 Paolo esorta: "Guardate dunque con diligenza come vi comportate, non da stolti ma da saggi, riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi. Perciò non siate disavveduti, ma intendete bene quale sia la volontà del Signore".
Preghiera. Caro Padre celeste, grazie per i grandi uomini e donne del passato che hai usato per portarci a questo posto nella storia. Signore, prego che in tutte le nazioni del mondo il vero Dio e la Bibbia siano conosciuti. Signore, fa' che noi qui, portiamo Cristo, la Bibbia e la preghiera di nuovo nelle nostre scuole. Signore, senza questa influenza cristiana alcuni dei nostri bambini stanno diventando malfattori e le nostre scuole non sono sicure. Signore, fa' che non ti neghiamo nelle nostre scuole, aziende e case. Consola tutte quelle famiglie che hanno perso i loro figli a causa della violenza nelle nostre scuole e perdonaci per non aver cresciuto le nostre famiglie nell'educazione e nell'ammonimento del Signore. Aiutami a portare la luce della Tua Parola a tutti e ad aiutare a cambiare questo mondo in meglio. Nel nome di Gesù, prego. Amen.
16 Febbraio
"Il timore dell'Eterno è odiare il male; io odio la superbia, l'arroganza, la via del male e la bocca perversa" (Proverbi 8:13).
La Scrittura nota che il "timore" di Dio è un aspetto cruciale della saggezza e dell'apprendimento (Proverbi 1:7). Il termine "timore", come usato in questa espressione, non riguarda il terrore assoluto o il panico. Piuttosto, il timore di Dio implica un onore sottomesso e rispettoso. Ci può essere un senso di apprensione, proprio come si può avere una sana "paura" di cose come il fuoco o i macchinari, ma non uno spavento tremendo. Questo versetto fornisce un altro pezzo di contesto per comprendere cosa significhi realmente "il timore del SIGNORE". In sostanza, questa prospettiva significa riconoscere la santità e la bontà di Dio e perseguirla. Significa odiare e rifiutare tutto ciò che si oppone a Lui.
Il timore del Signore fa sì che il Suo popolo odi il male. Ciò include il rifiuto dell'orgoglio, dell'arroganza e del linguaggio corrotto. Il peccato non è semplicemente uno sbaglio. È un'offesa orrenda contro Dio. Non dovremmo tollerare il peccato nelle nostre vite; dovremmo odiarlo come fa Dio. L'apostolo Giovanni ci incoraggia in 1 Giovanni 1:9 a confessare i nostri peccati. "Confessare" significa dire la stessa cosa del peccato che Dio dice al riguardo: avere lo stesso atteggiamento verso il peccato che ha Lui. Il nostro odio per il peccato si intensifica se riflettiamo sul fatto che Cristo ha sofferto miseria e morte a causa del nostro peccato (1 Corinzi 15:3).
Se temiamo il Signore, odieremo anche l'orgoglio e l'arroganza. Questi atteggiamenti immorali hanno segnato la ribellione di Lucifero contro Dio. Isaia 14:12–14 registra il suo arrogante schema per spingere Dio dal Suo trono e prenderne possesso. Lucifero disse: "salirò sulle parti più alte delle nubi, sarò simile all'Altissimo'" (Isaia 14:14). La sua orgogliosa intenzione era segnata da un linguaggio corrotto e Gesù lo identifica come "un bugiardo e il padre della menzogna" (Giovanni 8:44).
Preghiera. Caro Padre nei cieli, ti sono grato per il Tuo amore e la Tua pazienza verso di me, per aiutarmi a superare le cose nella mia vita che non Ti sono gradite. Mi rendo conto che non posso farlo senza l'aiuto dello Spirito Santo. Ti invoco affinché mi dia la forza di essere quel vincitore e mi aiuti ad arrivare al punto in cui Ti amo così tanto, che non vorrò mai ferirti andando per la mia strada. Ti chiedo umilmente di rimuovere ogni orgoglio e ribellione dal mio cuore. Purificami e possa avere sempre il "timore del Signore" nel mio cuore. Te lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
17 Febbraio
"A me appartiene il consiglio e il successo; io sono l'intelligenza, a me appartiene la forza" (Proverbi 8:14).
Contrariamente alle persone arroganti che sono bugiarde e stolte, la saggezza offre una verità affidabile che ha effetti potenti. Ciò è dimostrato in un modo dal paragone in Proverbi 8:10–11. Ci sono cose che il denaro non può comprare, quindi la saggezza vale più dei metalli preziosi o dei gioielli. E tuttavia, le ricchezze sono più facili da ottenere attraverso la saggezza. Sia che si considerino questioni terrene o eterne, la saggezza divina è infinitamente più preziosa della ricchezza materiale (Marco 8:36; Luca 12:19–20).
Gesù è la personificazione della saggezza. Isaia 9:6 lo identifica come "Consigliere ammirabile" e "Dio potente". Come tale, ci istruisce sempre a perseguire la strada giusta e a fare la cosa giusta. Poiché ha intuizione infallibile e sana saggezza, sa cosa è meglio per noi e fa sì che tutto funzioni per il nostro bene (Romani 8:28–30). Poiché ha una forza incommensurabile, ci tiene nella Sua presa (Giovanni 10:28), esercita ogni autorità in cielo e in terra per nostro conto mentre diffondiamo il Vangelo (Matteo 28:18–20) e ci consente di trarre forza da Lui in ogni circostanza.
L'apostolo Paolo testimonia in Filippesi 4:12–13: "So vivere nella povertà come anche nell'abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad avere fame; a essere nell'abbondanza e a essere nella penuria". La saggezza divina posseduta da Paolo gli ha dato accesso a una forza ben oltre ciò che sarebbe stato possibile altrimenti.
Preghiera. Caro Padre celeste, ti ringrazio per avermi guidato fin qui e confido che continuerai a mostrarmi la strada giusta da prendere e le cose giuste che dovrei fare. Chiedo la tua saggezza e il tuo consiglio in tutto ciò che faccio. Tu sei tutto saggio e posso fidarmi del tuo consiglio in tutti i miei affari. Ho bisogno di te, Signore, in ogni ambito della mia vita. Signore, dammi la forza di cui ho bisogno ogni giorno, mentre lavoro e ti servo. Ti chiedo anche di toccare la mia famiglia, i miei amici e tutti i miei cari. Signore, tocca anche ognuno di coloro che leggono questa preghiera affinché possano sentire il tuo amore e la tua forza nella loro vita oggi. Benedici tutti coloro che hai messo nella mia vita. Te lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
18 Febbraio
"Per mezzo mio regnano i re, e i prìncipi decretano ciò che è giusto. Per mezzo mio governano i capi, i nobili, tutti i giudici della terra. Io amo quelli che mi amano, e quelli che mi cercano mi trovano" (Proverbi 8:15-17).
In questo brano, la saggezza parla, personificata poeticamente come una donna che chiama chiunque voglia ascoltare (Proverbi 8:1–4). La saggezza divina, vissuta e spiegata nella vita di Gesù, stabilisce i re sui loro troni e consente ai governanti di introdurre leggi giuste. La storia ha chiarito che la pietà non si trova sempre nei governanti; ma la saggezza divina è ciò che li rende giusti. Salomone aveva riconosciuto che il Signore è la fonte della saggezza, come pure che aveva bisogno della Sua saggezza per governare bene come re di Israele. Quella richiesta aveva reso Salomone un leader profondamente capace (1 Re 3:11–14). L'apostolo Paolo sottolinea in Romani 13:1 che "non c'è autorità se non da Dio". Un sovrano arrogante potrebbe non ammettere che la sua posizione di potere sia per nomina di Dio. Tuttavia, non esiste alcuna autorità terrena se non per nomina divina o, quantomeno, per tolleranza divina. Ovviamente, molti re nella storia di Israele non onoravano Dio governando secondo la Sua volontà e non erano stati disposti a sottomettersi alla Sua saggezza. Allo stesso modo, molti sovrani oggi non riescono a cercare Dio e la Sua saggezza nell'amministrazione dei loro mandati.
Salomone dice che con la saggezza "governano i principi e i nobili, tutti coloro che governano con giustizia". Ciò è vero nel senso che i governanti "giusti" sono coloro che applicano la saggezza divina. È anche vero nel senso che Dio, la fonte ultima di ogni saggezza, è in ultima analisi sovrano su chi governa. Questa verità diventa evidente quando esaminiamo le vite di Giuseppe e Mosè. Nella sua saggezza, Dio aveva stabilito che Giuseppe sarebbe stato portato dalla sua terra natale in Egitto e da una prigione in Egitto per occupare la posizione di secondo in comando in Egitto. Solo Dio poteva far sì che qualcuno passasse da una prigione a un trono. Giuseppe aveva riconosciuto la mano di Dio in tutto questo. Quando i suoi fratelli temevano per la loro vita a causa del maltrattamento che avevano riservato a Giuseppe, Giuseppe dice: "Non temete; poiché sono io forse al posto di Dio? Voi avevate pensato del male contro di me; ma Dio ha pensato di convertirlo in bene, per compiere quello che oggi avviene: per conservare in vita un popolo numeroso" (Genesi 50:19–20). Dio usa Giuseppe per mantenere in vita gli israeliti, attraverso i quali sarebbe venuto il Messia. Un altro esempio di nomina divina è Mosè. Dio lo salva dal fiume Nilo per renderlo principe in Egitto e poi capo degli Ebrei che li guida attraverso il deserto verso la Terra Promessa. Mosè riconosce di essere inadeguato per il compito di guidare Israele, ma il Signore disse: "Ora dunque vieni e io ti manderò dal Faraone perché tu faccia uscire il mio popolo, i figli d'Israele, dall'Egitto" (Esodo 3:10).
La saggezza, personificata come una donna che grida per essere ascoltata (Proverbi 8:1–4), afferma: "Amo quelli che mi amano". Nel suo antico uso, il concetto di "amore" significava più di una semplice emozione. Infatti, il significato primario di "amore" era in termini di preferenza nell'azione. In quel contesto, è facile vedere come la saggezza possa "amare" coloro che "amano" la saggezza. Quando agiamo secondo la saggezza divina, ciò che è vero (Proverbi 8:6–9), abbiamo maggiori probabilità di vedere buoni risultati (Proverbi 8:10–11, 18). L'amore, in connessione con Dio, ha anche un significato profondo. L'amore di Gesù è incomparabile. È un amore disinteressato e sacrificale. Giovanni 13:1 descrive Gesù come "avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine". Certamente, la dimostrazione più significativa dell'amore di Gesù per noi è stata la sua morte sulla croce. L'apostolo Paolo scrive in Galati 2:20: "Sono stato crocifisso con Cristo, non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me e la vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato sé stesso per me". L'amore di Gesù per noi accende in noi un amore reciproco per Lui. L'apostolo Giovanni scrive: "Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo" (1 Giovanni 4:19). La saggezza promette di essere trovata da coloro che la cercano diligentemente. Geremia 29:13 applica la stessa idea a coloro che cercano Dio, in generale, affermando: "Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore". Il versetto seguente promette: "Io sarò trovato da voi" (Geremia 29:14). Gesù, la fonte di ogni saggezza, invitava i perduti a venire a Lui. Diceva: "Tutto quello che il Padre mi dà, verrà a me e colui che viene a me, io non lo caccerò fuori" (Giovanni 6:37). La verità di Dio non è nascosta (Romani 1:18–20) a coloro che desiderano sinceramente trovarla (Matteo 7:7–8).
Preghiera. Signore Iddio, consideriamo con sgomento come siano rari i governanti che amano Dio ed intendono onorarlo legiferando e amministrando la nazione onestamente e secondo la sapienza della Tua Legge. Sembra talvolta che alcuni persino si vergognino a essere considerati credenti - a parte chi sfrutta la religione per i suoi fini. Ti preghiamo che possano sorgere amministratori coraggiosi veramente dedicati a Te, al servizio del bene della popolazione. Ti preghiamo affinché la comunità cristiana si impegni a formare tali persone nella Tua sapienza, quella che la Tua Parola pure ci insegna. Te lo chiediamo con fiducia, nel nome di Cristo. Amen.
19 Febbraio
"Con me sono ricchezze e gloria, i beni duraturi e la giustizia. Il mio frutto è migliore dell'oro fino, e il mio prodotto vale più dell'argento scelto. Io cammino per la via della giustizia, per i sentieri dell'equità, per far ereditare beni reali a quelli che mi amano, e per riempire i loro tesori" (Proverbi 8:18-21).
In Proverbi Sapienza non è solo conoscere la verità, ma anche la capacità di applicare questa conoscenza alla pratica di tutti i giorni (Proverbi 8:6–9): questo lo dobbiamo pure imparare a fare. Fatte salve le circostanze particolari in cui uno si possa trovare, è l'industriosità, l'impegno, il duro lavoro, la persistenza che sta alla base del vero successo nella vita "secondo Dio", e non le scorciatoie della disonestà. Dio onora chi intende operare "secondo le regole" - le Sue!
Quando si tratta di valori, però, in Dio vi è "una scala di valori" da considerare. Gesù menziona quali siano ricchezze più importanti in Luca 16:11 "Se dunque non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà le vere?". Mosè era considerato saggio per aver scelto correttamente Dio, come il valore più importante del successo terreno. "... stimando gli oltraggi di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d'Egitto, perché riguardava alla ricompensa" (Ebrei 11:26). Nel suo messaggio alla chiesa di Laodicea, Gesù condanna la presuntuosa fiducia della chiesa nella sua ricchezza. Afferma: "Tu dici: sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di nulla; tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo", ma e aggiunge: "Io ti consiglio di comprare da me dell'oro affinato con il fuoco, affinché tu arricchisca, e delle vesti bianche, affinché tu ti vesta e non appaia la vergogna della tua nudità e del collirio per ungertene gli occhi, affinché tu veda" (Apocalisse 3:17-18). Questo è un altro riferimento al fatto che vi sono in Dio valori superiori a qualsiasi cosa potremmo qui pensare di ottenere.
Oggi si tende a tornare all'oro come al valore di riferimento più grande. I diamanti hanno un valore ancora più grande. E' un'immagine: il valore della sapienza divina supera tutto quanto potremmo considerare "beni rifugio". La massima espressione della sapienza divina si trova nella persona di Gesù Cristo. A coloro che a Lui si affidano, Egli offre perdono, vita significativa ed eterna, certezza della salvezza, la Sua presenza costante, pace, gioia, accesso a Dio Padre, grazia per soccorreci nei momenti di bisogno, guida, provvidenza per le necessità quotidiane, sicurezza ecc. Tali ricompense includono "corone" incorruttibili e gloriose (1 Corinzi 9:25; Giacomo 1:12; 2 Timoteo 4:8; 1 Pietro 5:4). Le ricchezze materiali sono incerte e temporanee, ma la ricchezza che Gesù dà a coloro che si affidano a Lui è eterna. Pietro scrive: "...una speranza viva in vista di una eredità incorruttibile, immacolata e inalterabile, conservata nei cieli per voi" (1 Pietro 1:4). Nessuna quantità di ricchezza comunemente intesa può acquistare ciò che i discepoli di Cristo hanno in Lui.
Il testo, poi, dice: "Io cammino per la via della giustizia". Il verbo "camminare" trasmette il senso di coerenza e abitudine. Inciampare semplicemente nella verità per caso non è la stessa cosa di un approccio impegnato alla verità. Dato il valore della saggezza divina, è qualcosa che vale la pena di affrontare con impegno dedicato e perseveranza. Quando il Signore Gesù svolgeva il suo ministero terreno, si comportava costantemente in modo giusto e retto. La Sua reputazione era così sicura che poteva sfidare audacemente i Suoi nemici chiedendo: "Chi di voi mi convince di peccato?" (Giovanni 8:46). L'apostolo Paolo testimonia che Gesù "non conosceva peccato" (2 Corinzi 5:21), e l'apostolo Pietro descrive Gesù come "un agnello senza difetto o macchia" (1 Pietro 1:19). Anche Pietro dice chiaramente:"egli, che non commise peccato, e nella cui bocca non fu trovata alcuna frode" (1 Pietro 2:22). Sebbene la perfezione assoluta sia impossibile per noi, tutti coloro che si sono affidati a Gesù sono "giustizia di Dio in Lui" (2 Corinzi 5:21), ma nel contempo "... affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia" (1 Pietro 2:24). Così, sebbene il lavoro duro e fedele fatto nel rispetto dell'espressa volontà di Dio possa darci prosperità, Gesù ammonisce: "Non vi fate tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano e dove i ladri scassinano e rubano, ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano e dove i ladri non scassinano né rubano" (Matteo 6:19–20).
Preghiera. Signore Iddio, tienimi lontano dalla tentazione di "prendere delle scorciatoie" sulla via della realizzazione delle mie giuste ambizioni, materiali e spirituali, e non seguire la via della Tua sapienza, che spesso è un sentiero in salita, duro e difficile. Dammi perseveranza e certezza che, per grazia Tua, sicuramente "arriverò in cima", come ci hai mostrato in Cristo che ha compiuto ogni giustizia senza risparmio, con lacrime, sudore e sangue. Insegnami a conoscere e a vivere la Tua "scala di valori" come quella della massima sapienza. Te lo chiedo nel nome del Salvatore. Amen.