Sionismo/Kohanim redivivi
Credono a favole giudaiche
Kohanim redivivi?
C’è chi si eccita, fra alcuni cristiani, quando ode che fervono i preparativi a Gerusalemme per la presunta costruzione del “terzo tempio” che segnerebbe l’avvento degli “ultimi tempi”. Si riorganizza così il sacerdozio ebraico, quello dei Kohanim. La Bibbia però, parla della scomparsa definitiva di tali “sacerdoti”.
Si diffonde questa notizia:
“Il ‘Temple Institute’ ha annunciato uno sviluppo notevole che ha portato Israele un passo più vicino al Terzo Tempio. Per la prima volta da quando il Tempio sorgeva a Gerusalemme 2000 anni fa, un kohen (discendente maschio del biblico Aaronne, il Sommo Sacerdote) è salito sul Monte del Tempio indossando le vesti kohaniche prescritte dalla Bibbia. Mentre era sul monte, il Kohen si è unito a un quorum di preghiera e ha impartito la benedizione sacerdotale a coloro che si erano radunati. Il Temple Institute ha preparato le vesti in preparazione del ritorno del servizio del Tempio”.
Questi credono davvero di essere discendenti di Aaronne perché il loro cognome è Cohen. I cognomi, però, sono invenzioni abbastanza recenti dell'era moderna e certamente non indicano nulla riguardo di antica discendenza.
Tornati dall’esilio in Babilonia, anche quando i rimpatriati erano rientrati nei loro precedenti ruoli dopo la prigionia - molti erano figli di prima generazione di deportati, o gli stessi deportati viventi (ad esempio Daniele fu deportato da ragazzo, essendo vivo al momento del ristabilimento) - anche allora, un'intera tranche di coloro che tornarono al sacerdozio era stata esclusa poiché i loro nomi non erano stati trovati nel registro genealogico.
Eppure questi, di fatto truffatori, presumono di essere Kohanim (sacerdoti) a causa di un cognome - nonostante Dio abbia posto fine al ruolo del sacerdozio di Aaronne esattamente 1995 anni fa. “E tra i figli dei sacerdoti: i figli di Cabaia, i figli di Accos, i figli di Barzillai, che aveva preso per moglie una delle figlie di Barzillai, il Galaadita, e fu chiamato con il loro nome. Questi cercarono i loro titoli genealogici, ma non li trovarono; furono quindi esclusi, come impuri, dal sacerdozio” (Esdra 2:61-62).
“Ora, se la perfezione fosse stata possibile per mezzo del sacerdozio levitico (perché su quello è basata la legge data al popolo), che bisogno c'era ancora che sorgesse un altro sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec e non scelto secondo l'ordine di Aaronne? Poiché, cambiato il sacerdozio, avviene per necessità anche un cambiamento di legge” (Ebrei 7:11,12).
“Questa testimonianza è vera. Riprendili perciò severamente, affinché siano sani nella fede, non dando retta a favole giudaiche né a comandamenti di uomini che voltano le spalle alla verità” (Tito 1:13-14).
“Ma quanto alle questioni stolte, alle genealogie, alle contese e alle dispute intorno alla legge, stattene lontano, perché sono inutili e vane. L'uomo settario, dopo una prima e una seconda ammonizione, evitalo, sapendo che un tal uomo è corrotto e pecca, condannandosi da sé” (Tito 3:9-11).