Teopedia/Infiltrazione

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Infiltrazione (tecniche di)

Le tecniche di infiltrazione (in inglese: "classic entryist techniques") sono tattiche utilizzate da individui o gruppi per infiltrarsi in un'organizzazione con l'obiettivo di prendere il controllo dall'interno o di influenzarne significativamente le politiche e le decisioni. Queste tecniche sono particolarmente associate al contesto politico, ma possono essere applicate in vari tipi di organizzazioni, come partiti politici, sindacati, associazioni, chiese o gruppi di interesse.

Caratteristiche principali delle "classic entryist techniques":

  1. Infiltrazione graduale: I membri del gruppo che pratica l'entrisme si uniscono all'organizzazione bersaglio come normali aderenti, evitando di rivelare immediatamente le loro vere intenzioni o affiliazioni. All'inizio, adottano un atteggiamento di basso profilo per non destare sospetti.
  2. Costituzione di una fazione interna: Una volta che il numero di membri infiltrati raggiunge una certa massa critica, iniziano a formare una fazione all'interno dell'organizzazione. Questa fazione può avere una propria agenda o visione politica, che cerca di promuovere gradualmente all'interno del gruppo più ampio.
  3. Acquisizione di posizioni di potere: Gli entrysti cercano di assumere posizioni di leadership o di influenza all'interno dell'organizzazione. Questo può avvenire attraverso elezioni interne, cooptazione o persino attraverso manovre tattiche, come sfruttare le divisioni interne per prendere il controllo.
  4. Modifica delle politiche: Con il tempo, la fazione entrysta cerca di cambiare le politiche, gli obiettivi o le attività dell'organizzazione bersaglio per allinearle alla propria agenda. In alcuni casi, questo processo può portare a un vero e proprio "colpo di mano", in cui gli infiltrati ottengono il controllo totale dell'organizzazione.
  5. Possibile frammentazione: Se l'entrisme ha successo, può portare a conflitti interni, scissioni o persino alla dissoluzione dell'organizzazione originale. In altri casi, il gruppo infiltrato può semplicemente trasformare l'organizzazione in qualcosa di completamente diverso rispetto alla sua forma originaria.

Esempi storici

Un esempio noto di entrismo è quello praticato dalla Quarta Internazionale Trotskista, che negli anni '30 e '40 cercò di infiltrarsi nei partiti socialdemocratici e comunisti per spostare le loro politiche verso il trotskismo. Un altro esempio è il caso del "Militant Tendency" nel Partito Laburista britannico negli anni '70 e '80.

Le tecniche di entrismo sono spesso criticate perché possono essere viste come manipolative o sovversive, e perché tendono a minare la democrazia interna e la trasparenza delle organizzazioni in cui vengono applicate.

Entrismo e Antonio Gramsci

Il concetto di "entryism" ha alcune somiglianze con le strategie di infiltrazione culturale elaborate da Antonio Gramsci, ma è importante notare che ci sono differenze significative tra i due approcci. Entrambi condividono l'idea di influenzare le strutture esistenti dall'interno, ma lo fanno con metodologie e obiettivi differenti.

Antonio Gramsci e l'Egemonia Culturale

Antonio Gramsci, un filosofo e politico marxista italiano, è noto per il suo concetto di egemonia culturale. Secondo Gramsci, il potere non è solo una questione di controllo economico o politico, ma è profondamente radicato nella cultura e nelle idee dominanti di una società. Per Gramsci, la classe dominante mantiene il proprio potere non solo attraverso la coercizione, ma anche attraverso il consenso che ottiene controllando la cultura, le istituzioni educative, i media e le idee prevalenti.

Strategie di Infiltrazione Culturale

Gramsci credeva che per rovesciare la classe dominante, la classe subalterna dovesse conquistare l'egemonia culturale. Questo significava creare una controcultura che sfidasse e, infine, sostituisse l'ideologia dominante. Per fare ciò, era necessario infiltrarsi nelle istituzioni culturali, come scuole, università, chiese, media e altri centri di produzione culturale, per diffondere idee alternative.

Differenze rispetto all'Entrismo

  1. Scopo a lungo termine vs. a breve termine: L'obiettivo delle strategie gramsciane di infiltrazione culturale era un cambiamento a lungo termine nella coscienza collettiva e nella cultura di una società, mentre l'entrismo è spesso mirato a ottenere il controllo o l'influenza su un'organizzazione specifica in un periodo di tempo più breve.
  2. Ambito culturale vs. politico: Gramsci si concentrava sulla sfera culturale e ideologica, cercando di cambiare le fondamenta stesse del pensiero e della percezione collettiva. L'entrismo, invece, è più strettamente legato alla sfera politica e organizzativa, con l'obiettivo di influenzare le decisioni o il controllo all'interno di un'organizzazione specifica.
  3. Approccio diretto vs. indiretto: Mentre l'entrismo prevede spesso un'infiltrazione più diretta e talvolta segreta, Gramsci immaginava un processo più graduale e organico, in cui le idee venissero integrate e diffuse in modo tale che sembrassero una naturale evoluzione del pensiero collettivo.
  4. Legittimità vs. Sovversione: L'approccio gramsciano potrebbe essere visto come più legittimo o aperto, poiché si basa sulla persuasione e sulla costruzione di un consenso attorno a nuove idee, mentre l'entrismo è spesso visto come sovversivo e manipolativo.

Conclusione

Mentre c'è una sovrapposizione tra l'entrismo e le strategie di Gramsci, specialmente nell'idea di influenzare dall'interno, le differenze nei metodi, negli obiettivi e nell'ambito di applicazione sono significative. Gramsci mirava a un cambiamento culturale ampio e duraturo, mentre l'entrismo è una tattica più limitata e spesso concentrata su risultati politici immediati.

Terminologia

Non esiste un'esatta traduzione di "entryist" in italiano, ma si possono usare diverse espressioni per rendere il concetto, a seconda del contesto. Le opzioni più comuni sono:

  1. Entrista: Questo è un neologismo che deriva direttamente dall'inglese "entryist". Non è un termine molto diffuso, ma viene usato in alcuni contesti, soprattutto accademici o giornalistici, per descrivere chi pratica l'entrisme.
  2. Infiltrato: Anche se non cattura completamente la specificità del termine "entryist", può essere usato in contesti dove si vuole enfatizzare l'aspetto dell'infiltrazione di un individuo o gruppo all'interno di un'organizzazione.
  3. Infiltratore: Simile a "infiltrato", ma con una connotazione leggermente più attiva. Può essere utilizzato per indicare qualcuno che entra in un'organizzazione con l'intenzione di influenzarla dall'interno.
  4. Sovversivo: In certi contesti, specialmente politici, si potrebbe usare "sovversivo" per indicare una persona che tenta di sovvertire le dinamiche interne di un'organizzazione dall'interno. Tuttavia, "sovversivo" ha una connotazione più ampia e può non catturare specificamente l'idea dell'entrismo.
  5. Fazioso: Questo termine può essere usato per indicare un membro di un gruppo o di una fazione che cerca di influenzare o dividere dall'interno, anche se non è specifico come "entryist".

L'uso del termine più appropriato dipenderà dal contesto specifico e dal livello di formalità del testo. "Entrista" potrebbe essere il termine più diretto e specifico, ma "infiltrato" o "infiltratore" potrebbero essere più accessibili per un pubblico generale.