Teopedia/Etica calvinista del lavoro

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Etica calvinista del lavoro

L'"etica calvinista del lavoro", nota anche come "etica protestante del lavoro", è un concetto sviluppato principalmente da sociologi e storici per descrivere l'influenza del Calvinismo e più in generale del Protestantesimo sulla formazione della moderna cultura economica e lavorativa occidentale. Questo concetto è stato particolarmente elaborato da Max Weber nel suo libro "L'etica protestante e lo spirito del capitalismo" (1905). Weber sostiene che i valori e le convinzioni religiose calviniste abbiano avuto un ruolo significativo nello sviluppo del capitalismo occidentale. Ecco una delineazione dei punti principali di questa etica, le sue fonti bibliche e i principali suoi esponenti.

Punti principali dell'etica calvinista del lavoro:

  1. Vocazione e lavoro come dovere divino:
    • L'idea che ogni individuo abbia una vocazione specifica data da Dio, e che svolgere il proprio lavoro con diligenza e integrità sia un modo per glorificare Dio.
  2. Ascetismo intramondano:
    • Un comportamento ascetico che si manifesta non nel ritiro dal mondo, ma nella sobrietà, nella parsimonia e nella dedizione al lavoro quotidiano.
  3. Predestinazione:
    • La dottrina della predestinazione, che implica che solo alcuni sono scelti per la salvezza eterna, ha portato molti calvinisti a cercare segni della loro elezione nella loro vita quotidiana. Il successo nel lavoro e nella vita era visto come un possibile segno della grazia divina.
  4. Razionalizzazione della vita e del lavoro:
    • L'importanza della disciplina, della puntualità, e dell'organizzazione nella vita quotidiana e nel lavoro. Questo ha contribuito allo sviluppo di un'etica lavorativa orientata all'efficienza e alla produttività.
  5. Accumulo del capitale:
    • L'enfasi sulla parsimonia e sull'investimento dei profitti piuttosto che sul loro godimento immediato ha facilitato l'accumulo del capitale e lo sviluppo delle imprese.

Fonti Bibliche:

  1. Genesi 1:28:
    • "Dio li benedisse; e Dio disse loro: “Crescete e moltiplicatevi, riempite la terra e rendetevela soggetta, e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra”.
  2. Genesi 2:15:
    • "L'Eterno Iddio prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo lavorasse e lo custodisse".
  3. Proverbi 6:6-11:
    • Va', pigro, alla formica; considera il suo fare e diventa saggio! 7 Essa non ha né capo, né sorvegliante, né padrone; 8 prepara il suo cibo nell'estate e accumula il suo mangiare durante la raccolta. Fino a quando, o pigro, riposerai? quando ti sveglierai dal tuo sonno? Dormire un po', sonnecchiare un po', incrociare un po' le mani per riposare... e la tua povertà verrà come un ladro, e la tua miseria, come un uomo armato"
  4. 2 Tessalonicesi 3:10:
    • "Infatti, quando eravamo con voi, vi comandavamo questo: che, se alcuno non vuol lavorare, neppure deve mangiare".
  5. Colossesi 3:23-24:
    • "Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che dal Signore riceverete per ricompensa l'eredità. Servite Cristo, il Signore!"

Principali Esponenti:

  1. Giovanni Calvino (1509-1564):
    • Il riformatore protestante svizzero le cui idee hanno formato la base dell'etica calvinista del lavoro. Il suo insegnamento sulla predestinazione e la vocazione ha influenzato profondamente il pensiero protestante successivo.
  2. Richard Baxter (1615-1691):
    • Un ministro puritano inglese che ha scritto estensivamente sul dovere cristiano di lavorare diligentemente e vivere una vita disciplinata e morale.

L'etica calvinista del lavoro ha avuto un impatto duraturo sulla cultura occidentale, influenzando non solo l'economia, ma anche i valori sociali e la visione del ruolo dell'individuo nella società. Questa etica ha contribuito a formare un modello di comportamento lavorativo caratterizzato da dedizione, parsimonia, e un forte senso di responsabilità personale e comunitaria.