Preghiera/Preghiere Riformatori/Sommo rispetto per Dio

Da Tempo di Riforma Wiki.
Versione del 20 set 2023 alle 23:36 di Pcastellina (discussione | contributi)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Ritorno


33.  Sommo rispetto per Dio

Leggere il Salmo 124

Noi crediamo che la preghiera sia una conversazione con Dio - ed è così. Come accade però per le nostre conversazioni umane, potremmo accostarci a Dio in maniera casuale e troppo disinvolta senza renderci veramente conto di chi sia Dio. È vero che nella Scrittura troviamo l’esempio di Abraamo che “fu chiamato amico di Dio” (Giacomo 2:23) rapportandosi egli con Lui con piena ed amicale fiducia. Tale possiamo anche noi considerarlo se siamo come Abraamo. È pure vero che Gesù ci ha insegnato a rivolgerci a Dio come nostro Padre - ed è così. Potremmo però rivolgerci a Lui senza il dovuto rispetto e necessario “santo timore”.

Si tratta di un problema moderno, perché nelle passate generazioni persino il rapporto dei figli verso il loro padre terreno non era “da pari a pari” come spesso avviene oggi. Si dava persino del “voi” al proprio padre, non perché si avesse paura di lui, ma per esprimergli rispetto. Ci rivolgiamo noi a Dio con il necessario ed umile rispetto? Ci rendiamo conto di chi Lui sia? Per mettere le cose in prospettiva, il salmista parla di Dio nel modo più grande che si possa immaginare: “Il nostro aiuto è nel nome dell'Eterno, che ha fatto il cielo e la terra” (Sal 124:8). Colui al quale rivolgiamo le nostre preghiere – le nostre parole – è il Creatore e Signore del cielo e della terra, come dice il Credo apostolico. Pensiamoci un poco... Al riformatore scozzrese John Knox avevano chiesto: “Che cosa bisogna osservare nella preghiera”.  Come aveva risposto? “Considerando di chi stiamo alla presenza, con chi stiamo parlando e di che cosa stiamo chiedendogli. Questo dovrebbe stimolarci alla massima riverenza. Siamo alla presenza dell’onnipotente Creatore del cielo e della terra e di tutto ciò che contiene”.

Nella preghiera ci avviciniamo al Creatore di tutte le cose e osiamo rivolgerci a questo grande Dio. Questo è il privilegio più alto possibile! Veniamo dunque con la massima riverenza davanti a Dio. Nessun altro può suscitare in noi questo tipo di riverenza: stupore, adorazione e devozione. Tenete presente chi è Dio e onoratelo di conseguenza.

Spunto di riflessione. Quali immagini di Dio hai quando preghi? Che immagini hai di te stesso? In quali modi cerchi di esprimere rispetto verso Dio?