Preghiera/Preghiere Riformatori/Perché la preghiera è necessaria ai cristiani

Da Tempo di Riforma Wiki.
Versione del 26 ago 2023 alle 23:30 di Pcastellina (discussione | contributi)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Ritorno


 14. Perché la preghiera è necessaria ai cristiani? 

“Se avessi fame, non te lo direi, perché il mondo, con tutto quel che contiene, è mio. Mangio io carne di tori, o bevo io sangue di capri? Offri a Dio il sacrificio della lode, e mantieni le promesse fatte all'Altissimo; poi invocami nel giorno della sventura: io te ne trarrò fuori e tu mi glorificherai” (Salmo 50:12–15).

Questo Salmo contiene una preziosissima promessa che riguarda la preghiera: “invocami nel giorno della sventura: io te ne trarrò fuori e tu mi glorificherai” (v. 15).

Davvero questa è una promessa “per tutte le stagioni”. Potremmo aver bisogno di pregare Dio perché stiamo affrontando un “giorno di sventura”, di difficoltà. Quando lo facciamo, viene data la promessa “io te ne trarrò fuori”. Quindi, il nostro bisogno è quello di pregare per esprimere il nostro più profondo ringraziamento per ciò che Dio ha fatto liberandoci e aiutandoci. “Glorifichiamo” Dio ringraziandolo perché Egli solo ci può tirare fuori dai guai. Dopo che Gesù lo aveva liberato dalla cecità: “Nello stesso momento ricuperò la vista, e lo seguiva glorificando Dio; e tutto il popolo, visto ciò, diede lode a Dio” (Luca 18:43; cfr. Luca 5:25; 17:15).

Questo concetto è espresso bene dal Catechismo di Heidelberg. La domanda 116 chiede: “Perché la preghiera è necessaria ai cristiani?”. Così risponde: “Perché è la parte più importante della riconoscenza che Dio esige da noi ed egli vuole dare la sua grazia e il suo Santo Spirito solo a coloro che glieli chiedono con preghiere ardenti e continue e lo ringraziano per questo” [1].

Anche se dobbiamo pregare per cercare l’aiuto di Dio, dobbiamo anche, e soprattutto, pregare per esprimere i nostri più profondi ringraziamenti per l’aiuto che riceviamo. Glorifichiamo Dio con la nostra lode e il nostro ringraziamento. Glorifichiamo Dio anche attraverso ciò che facciamo per vivere la nostra gratitudine nell'impegno e nel servizio a Colui che ci libera e ci salva.

Questa risposta di ringraziamento è un segno primario del cristiano, secondo i Riformatori. Siamo persone grate. Siamo coloro che vivono avvinti dalla gratitudine verso il Dio che ci dona la salvezza in Gesù Cristo, che è morto per noi. Non possiamo fare a meno di pregare lodando il nostro Dio!

Spunto di preghiera. Prega e chiedi aiuto per i problemi della tua vita. Prega, però, anche con profonda gratitudine e lode per l’aiuto che Dio ti dà nel liberarti.

Note

[1] https://www.tempodiriforma.it/mw/index.php?title=Catechismi/Catechismo_di_Heidelberg/heid45