Letteratura/Devozioni Bavinck/Amore per il prossimo

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LXXIX. Amore per il prossimo 

“’Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s'imbatté nei ladroni?’. E quello rispose: “Colui che gli usò misericordia”. E Gesù gli disse: ‘Va' e fa' anche tu la stessa cosa’” (Luca 10:36-37).

Spesso noi pensiamo che sia facile amare. Parliamo di innamoramento - come se fosse qualcosa solo che “accade”. Abbiamo un amore naturale per la nostra famiglia e per i nostri amici. Amare vuol dire cercare il migliore interesse degli altri, cercare di aiutarli e di sostenerli in tutti i modi possibili.

Che dire, però, dell’amore verso coloro che stanno fuori del nostro circolo ristretto - come i nostri vicini, o persino dei nostri nemici (Matteo 5:44)? Queste sono persone verso le quali potremmo non sentire alcuna affinità naturale, persino persone che non ci piacciono.

La parabola di Gesù sul buon samaritano (Luca 10:25-37) racconta di un uomo che era stato bastonato e derubato da criminali. Dopo che due persone, per altro notabili, lo avevano ben visto a terra ma si erano allontanate ignorandolo, un samaritano (considerato con disprezzo ed evitato dal popolo ebraico) si ferma accanto al malcapitato, gli cura le ferite e provvede al suo ristabilimento pagandogli persino l’albergo. Mostra cioè amore concreto verso il suo prossimo - e Gesù mette questo in forte rilievo facendo eco al comandamento biblico: “Ama il tuo prossimo come te stesso” (Marco 12:31; vedi anche Levitico 19:18). Gesù conclude questa parabola dicendo: “Va' e fa' anche tu la stessa cosa”.

Perché non ci viene naturale amare il nostro prossimo? Bavinck scriveva: “L’amore per il nostro prossimo non è cosa che ci venga naturale e che sorga spontanea dal cuore umano. È un sentimento, un atto, un’attività, che richiede un immenso sforzo di volontà e che deve essere mantenuto contro il tremendo potere dell’egoismo e dei nostri interessi privati”. Certo, l’amore richiede il preciso impegno della nostra volontà manifestare amore verso estranei o anche verso nemici. È naturale considerare sé stessi prima di chiunque altro. Cercare e prendersi cura di altre persone va oltre alle nostre capacità.

Così Bavinck continua: “L’amore per il prossimo può solo essere sostenuto se, da una parte, è fondato e imposto a noi dal comandamento di Dio, e se, dall’altra , quello stesso Dio opera in noi il desiderio di comportarci in modo sincero secondo i Suoi comandamenti”. Dio ci comanda di amare il nostro prossimo, e così dobbiamo fare. Bavinck, però, afferma che Dio può pure darci il desiderio di amare il nostro prossimo e prenderci cura di esso. Noi dovremmo sempre pregare che Dio instilli in noi, nel nostro cuore,  l’amore verso il nostro prossimo ... per poi metterlo in pratica!

Spunto di riflessione. In che modo trovi difficile amare il tuo prossimo? Quali sono alcune maniere per diventare più inclini - e capaci - a compiere questo comando di Gesù?

Citazione da Magnalia Dei, 8.

[Donald K. McKim, Devozioni giornaliere con Herman Bavinck - Credere e crescere nella fede cristiana, Phillisburgh, New Jersey: P&R Publishing, 2023, capitolo LXXIX, p. 209-210].