Letteratura/Preghiere di famiglia/Prima settimana/Giovedì
Prima settimana - giovedì mattina
Padre di misericordia: Ti ringraziamo di tutti i benefici che continuamente riceviamo dalla Tua mano e per la salvezza offertaci nel Tuo Figlio diletto. Fa che non la respingiamo e che, morti al peccato, siamo fatti degni della gloria del cielo dove Cristo è andato a prepararci un luogo (Giovanni 14:2) e dove Egli regna con il Padre e con lo Spirito Santo, un solo Dio benedetto in eterno.
Signore, facci sentire quanto ci è necessaria la salvezza delle anime nostre; abbi pietà di noi; dacci i lumi e le forze per adoperarli alla nostra santificazione; aiutaci a prendere la nostra croce ed a seguirti ovunque Tu vada, o Agnello di Dio; ci scampi dal peccato il sentimento della Tua presenza e guidaci nelle vie dell’umiltà e della mansuetudine.
Sommo Iddio: apri i nostri cuori alla potenza dell’amor Tuo. Fa che, amando il nostro prossimo, mostriamo di essere passati dalla morte alla vita. Illuminaci con lo Spirito Santo, guidaci con la Tua parola e fa che meditiamo in essa ogni giorno, respingendo ogni aggiunta ed ogni errore degli uomini.
Signore di bontà: guidaci in tutta la vita; noi non sappiamo che cosa ogni giorno ci possa arrecare. Sii tu alla nostra destra e non saremo smossi (Salmo 16:8).
Ti chiediamo la Tua santa benedizione per tutti i nostri cari.
Conferma coloro che Ti conoscono; scuoti gli indifferenti dal funesto loro torpore onde, guidati a Gesù, al quale Tu hai sottoposto tutte le cose (Ebrei 2:8) abbiano pace nelle anime loro.
Possa la Tua divina parola regnare nelle nostre contrade e ni paesi lontani, fra tutti i popoli della terra, illuminando, confortando, santificando molti cuori e producendo i mirabili effetti per cui Tu la destinasti.
Possa lo Spirito Santo manifestarci la potenza del Signore Gesù Cristo e l’opera che Egli compie a favore del Tuo popolo, affinché Lo riconosciamo nostra vita, pace, sapienza e giustizia, nostra santificazione e redenzione, nostro rifugio e Rocca eterna, nostro unico Salvatore. Amen.
Lettura: Matteo 8:1-4, 14-17
“Poi, venuta la sera, gli presentarono molti indemoniati ed egli, con la parola, scacciò gli spiriti e guarì tutti i malati, affinché si adempisse quel che fu detto per bocca del profeta Isaia: ‘Egli stesso ha preso le nostre infermità, e ha portato le nostre malattie’” (Matteo 8:16-17).
O Dio onnipotente e misericordioso, anche noi veniamo a Te con tutti i nostri mali e le nostre infermità e ti diciamo con umiltà e con fede: Se Tu vuoi Tu puoi guarirci. La Tua potenza non ha limiti e la Tua misericordia non conosce confini. Liberaci dalla malattia che affligge il corpo e purificaci da quella che insidia l’anima; concedici, Te ne supplichiamo, la Tua grazia liberatrice.
Tante volte abbiamo cercato di curarci da noi stessi, senza pensare all’aiuto che Tu ci potevi dare ed abbiamo aspettato di essere giunti alle peggiori estremità per ricorrere a Te. Altre volte, nell’angoscia dell’anima nostra, ci siamo rivolti a chi non era in grado di darci aiuto e non abbiamo osato invocare Te perché, nel nostro orgoglio, non volevamo scoprire le piaghe segrete che ci tormentavano. Padre celeste, abbi pietà di noi, perdonaci tutti i nostri peccati di negligenza e orgoglio e sanaci dalle infermità materiali e morali.
O Dio nostro, abbi pietà di tutti gli ammalati: attira il loro pensiero a Te, ricordando loro le potenti guarigioni e i miracoli del Signore Gesù Cristo. Fuga dal loro cuore ogni disperazione ed angoscia, facendovi nascere la fiducia nel Tuo amore e nella Tua potenza. Sostieni particolarmente coloro che non possono avere tutta l’assistenza e le cure di cui avrebbero bisogno e che tanto più devono fare affidamento su di Te. Conforta quelli che patiscono nelle grandi corsie degli ospedali e sono afflitti dal proprio male e dalla vista delle sofferenze dei loro compagni di sventura. Te lo chiediamo nel nome e per le compassioni di Gesù Cristo. Amen.
Prima settimana - Giovedì sera
Dio di bontà, noi veniamo alla Tua santa presenza in nome del nostro Sommo Intercessore. Suscita in noi l’amore, la fiducia e la riverenza di figli, onde ci accostiamo con sincerità e rispetto al Trono della grazia.
Signore, le Tue benignità si rinnovano ogni giorno verso di noi, ed è soave ricordare per i nostri cuori la Tua bontà e la Tua misericordia. Tu vigilasti su di noi, Tu apristi largamente la Tua mano onde supplire ai nostri bisogni, ma noi non abbiamo corrisposto a tanto amore ed abbiamo peccato, andando dietro ai nostri vani pensieri, anziché all’Iddio vivente. Ora come potremo noi comparire dinanzi al Signore e prostrarci dinanzi all’Altissimo? Benedetto sia il Tuo nome, perché Tu stesso ci hai inviato il Giusto per rendere giusti i molti, caricandosi delle loro iniquità (Isaia 53:11). Come potremo apprezzare noi tanto sacrificio, con cui non solo Ti mostri misericordioso, ma anche fedele e giusto nel perdonare il peccato? Abbondino in noi la pace, la speranza, la gioia di chi è giustificato per fede; fa che in Cristo siamo più che vincitori di tutti quanti i nemici della nostra salute, per ricevere la corona della vita che il Signore ha promesso a quelli che Lo amano (Galati 1:12). Il Tuo Spirito ci santifichi; ci siano graditi tutti i nostro doveri, dolce il Tuo giogo. La Tua grazia ci basti in ogni distretta ed affanno; si compia la Tua forza nella nostra infermità; che il sentimento della nostra totale dipendenza dalla Tua volontà ci spinga ad essere operosi e vigilanti, anziché tardi e sterili nella Tua conoscenza, e che ogni giorno progrediamo nella Tua grazia. Siano i nostri passi come luce che va crescendo sino a chiaro e perfetto giorno onde si possa dire di noi: essi sono stati con Gesù, fermi nella fede (1 Corinzi 16:13). Fa che dopo aver camminato con Te nella nostra generazione, possiamo piacerti come Enoc (Ebrei 11:5) ed essere raccolti nel tempio della Tua gloria.
Padre celeste, veglia su di noi mentre riposiamo e dacci di svegliarci domani pensando a Te e al modo di servirti degnamente. Concedi le Tue grazie a tutti i nostri cari, conforta gli infelici e converti i peccatori, nel nome di Gesù Cristo. Amen.
Lettura biblica: Salmo 49
“Infatti la vedrà: i sapienti muoiono; lo stolto e l'ignorante periscono tutti e lasciano ad altri le loro ricchezze. (...) Perché, quando morrà, non porterà nulla con sé; la sua gloria non scenderà con lui” (Salmo 49:10,17).
Eterno Dio, Tu richiami la nostra attenzione sul pensiero della morte che viene e Tu vuoi che noi siamo preparati ad incontrarla.
Ti confessiamo di aver vissuto per settimane e mesi senza riflettervi mai, come se la vita dovesse durare in perpetuo, lieta e felice sulla terra. Abbiamo vissuto solo per il lavoro e il guadagno, come se potessimo garantirci una più lieta e beata vita soltanto con la ricchezza. Abbiamo talvolta rifiutato di consacrare a Te e al nostro prossimo una ragionevole parte di quello che possediamo, come se con quell’avaro risparmio, potessimo meglio godere o meglio assicurarci la vita di quaggiù. Quale follia il pensare solo alla vita di questa terra, quasi che non dovesse finir mai. Padre celeste, perdonaci quando ci lasciamo assorbire dalle cose terrene e insegnaci a guardare al di là della morte.
Riempici della sicurezza che Tu hai riscattata l’anima nostra e ci prenderai con Te; fuga le angosce che le ombre del trapasso suscitano in tanti cuori; liberaci dal timore del giudizio a venire, mediante la fede che ci giustifica e ci santifica. Ravviva la speranza di entrare nelle celesti dimore che Gesù ci ha preparato e risplenda la luce della Tua presenza intorno a noi.
Padre celeste, abbi pietà di tutti i morenti, sostenili con le promesse del riscatto e della vita eterna; rivolgi i loro sguardi verso il Cristo Redentore ed accogli nella pace quelli che hanno riposto in Te la loro fiducia.
Ti supplichiamo anche per tutti coloro che sono afflitti dalla dipartenza dei loro cari; ravviva in loro la visione del glorioso avvenire che Tuoi figlioli; tergi misericordioso le lacrime che l’afflitto e la separazione fanno sgorgare dai loro occhi; lenisci l’afflizione dei loro cuori. Esaudiscici nel nome di Gesù Cristo. Amen.