Letteratura/Devozioni Bavinck/La teologia conduce all’adorazione e al culto

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 I.  La teologia conduce all’adorazione e al culto  

“Gesù disse queste cose, poi, alzàti gli occhi al cielo, disse: “Padre, l'ora è venuta; glorifica tuo Figlio, affinché il Figlio glorifichi te, perché gli hai dato autorità su ogni carne, perché egli dia vita eterna a tutti quelli che tu gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo” (Giovanni 17:1-3).

Lo studio della teologia può avvenire in diversi modi. Alcuni intraprendono studi teologici formali nei seminari. Nelle comunità cristiane i credenti studiano la loro fede focalizzandosi sulle Sacre Scritture e sulle dottrine della chiesa (insegnamenti). Nel corso della nostra vita leggere opere di teologia, dibattere su questioni teologiche o ascoltare discorsi teologici può avvenire sia informalmente che formalmente.

Qual è lo scopo ultimo di apprendere la teologia cristiana? Potremmo averne molti, ma Bavinck credeva che ve ne fosse uno che particolarmente si distingue come il più importante. Le Sacre Scritture sono la fonte della teologia - è Dio che rivela chi Egli sia e che cosa Egli ha compiuto. La conoscenza di Dio è “il dogma centrale” a cui ogni teologia punta, disse Bavinck. La teologia sempre si focalizza si Dio e su Dio soltanto. Bavinck credeva che più la teologia riflette su Dio, “maggiormente si muoverà verso l’adorazione e il culto”.

È proprio questo che rende la teologia “superlativamente fruttuosa per la vita”. Potremmo pensare forse che ci sia qualcosa di più importante che conoscere Dio - essere condotti da questa conoscenza all’adorazione e al culto di Dio? La teologia non è un discorso astratto - solo idee che non hanno a che fare con la vita reale. No! La teologia è cosa eminentemente pratica e “vivibile” perché tratta del nostro bisogno di base: conoscere chi è Dio e che cosa Egli ha compiuto.

La nostra conoscenza di Dio, di Dio così com’è rivelato in Gesù Cristo, è la pienezza della vita stessa ([=Riveduta+2020 Salmo 89:15; Isaia 11:9; Geremia 31:34]). Gesù stesso fa riferimento a questo quando dice: “Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo” (Giovanni 17:3).  Giovanni Calvino si riferiva a questo nella prima domanda e risposta del Catechismo di Ginevra del 1545: “Qual è il fine principale della vita umana? Il fine principale della vita umana è conoscere Dio, che ci ha creato”. La nostra conoscenza di Dio in quanto Creatore e Redentore ci proviene dalle Sacre Scritture ed attraverso lo studio della teologia fondato sulle Sacre Scritture.

Che il nostro studio della teologia - comunque esso avvenga - ci conduca ad una conoscenza più profonda di Dio e di Gesù Cristo, che Dio ha mandato. Che noi si possa essere condotti ad un’adorazione più profonda ed al culto di Dio.

Spunti di preghiera. Trascorrete del tempo in preghiera per lodare e ringraziare Dio nel apprendere chi Dio è e che cosa Egli ha compiuto. Rammentate le introspezioni teologiche che avete acquisito e che esse vi conducano a preghiere più profonde e al culto di Dio.

Citazione da: Reformed Dogmatics, trans. John Vriend, ed. John Bolt (Grand Rapids: Baker Academy Books, 2003-8), 2:29.

[Donald K. McKim, Devozioni giornaliere con Herman Bavinck - Credere e crescere nella fede cristiana, Phillisburgh, New Jersey: P&R Publishing, 2023, capitolo I, p. 21].