Teopedia/Grande Reset

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Grande Reset

Il "Grande Reset" è un concetto introdotto da Klaus Schwab, fondatore e direttore esecutivo del World Economic Forum (WEF), noto anche come Gruppo di Davos. Nel giugno 2020, il WEF ha pubblicato un'agenda per il "Grande Reset", delineando l'idea di ripensare e ricostruire l'economia globale e la società dopo la pandemia di COVID-19.

Secondo gli scritti di Schwab e del WEF, il "Grande Reset" si basa su tre pilastri principali (intenzioni):

  1. Creazione di condizioni di mercato più giuste: ciò implica rafforzare le politiche fiscali, sociali e ambientali per affrontare le disuguaglianze, l'indebitamento e la sostenibilità. L'obiettivo è promuovere una crescita economica più equa, inclusiva e sostenibile.
  2. Garantire investimenti per la transizione verso un'economia più verde e digitale: questo pilastro prevede lo sviluppo e la promozione di tecnologie innovative e sostenibili, il passaggio a un'economia circolare e a basse emissioni di carbonio, e l'investimento in infrastrutture digitali per aumentare la connettività e ridurre il divario digitale.
  3. Rafforzare la cooperazione globale e la governance: l'ultimo pilastro si concentra sulla promozione di un maggiore coordinamento e cooperazione tra governi, organizzazioni internazionali, imprese e società civile. Ciò include la riforma delle istituzioni globali, il miglioramento delle reti di sicurezza sociale e la creazione di un ambiente più resiliente e adattabile alle future crisi.

Il "Grande Reset" è un'idea ambiziosa che mira a ridefinire il modo in cui gli individui, le imprese e i governi interagiscono e cooperano per affrontare le sfide globali. Tuttavia, è importante notare che questo concetto ha generato anche molte polemiche e discussioni, con alcuni che lo vedono come un'opportunità per un cambiamento positivo e altri che lo percepiscono come un tentativo di centralizzare il potere e controllare la popolazione.

Governo mondiale?

Il "Grande Reset" proposto dal World Economic Forum non mira direttamente a creare un governo centrale mondiale. Tuttavia, uno dei suoi pilastri principali è il rafforzamento della cooperazione globale e della governance, il che implica un maggiore coordinamento e collaborazione tra governi, organizzazioni internazionali, imprese e società civile.

Questo pilastro del Grande Reset cerca di affrontare le sfide globali che vanno oltre le frontiere nazionali, come il cambiamento climatico, le pandemie, la disuguaglianza economica e la cybersecurity. In questo contesto, è necessario un certo grado di coordinamento e cooperazione tra i diversi attori globali per affrontare efficacemente queste sfide.

Tuttavia, è importante distinguere tra la promozione della cooperazione internazionale e l'istituzione di un governo centrale mondiale. Mentre il primo si concentra sull'incoraggiare gli Stati e altre entità a collaborare e a trovare soluzioni congiunte ai problemi globali, il secondo implicherebbe una struttura di governo unica e centralizzata che avrebbe autorità e potere su tutte le nazioni.

Il Grande Reset non propone un governo mondiale centrale, ma piuttosto metodi per migliorare le istituzioni esistenti e promuovere la collaborazione tra i vari attori globali. Detto questo, le preoccupazioni e le polemiche sull'idea di un governo centrale mondiale sono spesso sollevate da coloro che vedono il Grande Reset come un tentativo di centralizzare il potere e controllare la popolazione. È importante considerare le diverse prospettive e opinioni in merito a queste questioni complesse e di grande portata.

Sfrutta le crisI?

Il "Grande Reset" non mira a sfruttare intenzionalmente le grandi crisi come pandemie o guerre per promuovere i suoi obiettivi. Tuttavia, il concetto è stato proposto in risposta alla pandemia di COVID-19, e si basa sull'idea che le crisi globali offrono opportunità per ripensare e riformare le strutture economiche e sociali esistenti. In altre parole, il "Grande Reset" cerca di trarre insegnamenti dalle crisi per creare un mondo più resiliente, sostenibile e inclusivo.

Klaus Schwab e il World Economic Forum sostengono che la pandemia ha evidenziato molte delle fragilità e delle disuguaglianze del nostro sistema globale, mettendo in luce la necessità di un cambiamento sistemico. Pertanto, l'obiettivo del "Grande Reset" è quello di utilizzare le lezioni apprese dalla pandemia e da altre crisi per costruire un futuro migliore.

Va notato, però, che l'idea del "Grande Reset" ha generato polemiche e dibattito. Alcuni critici sospettano che possa essere usata come pretesto per promuovere un'agenda politica o economica specifica, o per centralizzare il potere nelle mani di pochi. È importante considerare le diverse prospettive e opinioni sul "Grande Reset" per comprendere appieno le sue implicazioni e il suo potenziale impatto sul futuro della società globale.

Rapporto con il Transumanesimo

Il "Grande Reset" e il transumanesimo sono due concetti distinti con obiettivi e temi differenti, ma possono avere alcuni punti di contatto in termini di visione futuristica e l'uso della tecnologia per migliorare la società.

Il "Grande Reset", come abbiamo discusso, si concentra sulla ricostruzione dell'economia e della società globale in seguito alla pandemia di COVID-19. I suoi pilastri principali riguardano la creazione di condizioni di mercato più giuste, la transizione verso un'economia più verde e digitale e il rafforzamento della cooperazione globale e della governance.

Il transumanesimo, d'altro canto, è un movimento culturale, filosofico e scientifico che sostiene l'uso della tecnologia avanzata per migliorare e potenzialmente superare i limiti umani, sia fisici che mentali. Gli obiettivi del transumanesimo includono l'aumento dell'intelligenza, la longevità, la riduzione del dolore e della sofferenza e, in ultima analisi, la creazione di una forma di vita post-umana.

Il punto di contatto tra il "Grande Reset" e il transumanesimo potrebbe essere l'attenzione alla tecnologia e all'innovazione come mezzi per migliorare la società e affrontare le sfide globali. Ad esempio, il "Grande Reset" promuove la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale, che potrebbero beneficiare dall'uso di tecnologie avanzate e innovative, alcune delle quali sono anche di interesse per i transumanisti.

Tuttavia, è importante sottolineare che il "Grande Reset" e il transumanesimo hanno obiettivi, sfide e questioni etiche diverse. Mentre il "Grande Reset" si concentra sulla riforma economica e sociale globale, il transumanesimo affronta questioni più profonde riguardanti l'essenza stessa dell'umanità e il suo futuro evolutivo. Nonostante le possibili intersezioni, i due concetti non sono strettamente correlati o interdipendenti.