Teopedia/Liturgie ortodosse greca e russa

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Liturgie ortodosse greca e russa

Le elaborate liturgie delle chiese ortodosse greca e russa affondano le loro radici nel cristianesimo orientale, che si è sviluppato nel primo millennio dopo Cristo. La loro evoluzione storica può essere compresa attraverso lo studio di tre fasi principali: l'età apostolica, il periodo bizantino e la cristianizzazione della Rus' di Kiev.

  1. L'età apostolica: La chiesa ortodossa greca fa parte della più ampia tradizione del cristianesimo orientale e trae le sue origini dall'era apostolica, quando gli apostoli di Gesù diffusero il cristianesimo in tutto il Mediterraneo. Si ritiene che San Paolo abbia fondato la chiesa di Corinto nella Grecia moderna e che San Giovanni abbia fondato la chiesa di Efeso nell'odierna Turchia. Durante questo periodo, le comunità cristiane adottarono pratiche liturgiche che erano ancora semplici e variegate.
  2. Il periodo bizantino: Nel IV secolo, l'Imperatore Costantino il Grande stabilì la sua nuova capitale a Bisanzio, ribattezzandola Costantinopoli (odierna Istanbul). La chiesa di Costantinopoli divenne un importante centro del cristianesimo orientale e si svilupparono caratteristiche liturgiche distintive. Nel corso del tempo, la liturgia di San Giovanni Crisostomo e la liturgia di San Basilio Magno divennero i due principali riti liturgici della Chiesa ortodossa orientale. Durante il periodo bizantino, le liturgie divennero più elaborate e solenni, con un'enfasi particolare sulla bellezza e la maestosità per glorificare Dio e ispirare i fedeli.
  3. La cristianizzazione della Rus' di Kiev: Nel X secolo, la Rus' di Kiev, una federazione di tribù slave orientali, adottò il cristianesimo ortodosso come religione ufficiale. Questo avvenne principalmente attraverso il battesimo del principe Vladimir il Grande nel 988 d.C., che portò alla conversione di massa del popolo russo. La Chiesa ortodossa russa adottò e adattò le tradizioni liturgiche bizantine, integrandole con gli usi e le pratiche locali. Questo processo di adattamento e sincretismo portò alla formazione di un'estetica liturgica unica e ricca, caratterizzata dall'uso di icone, canti e cerimonie elaborate.

Nel corso dei secoli, le chiese ortodosse greca e russa hanno continuato a sviluppare e affinare le loro liturgie, mantenendo però una profonda continuità con le tradizioni storiche e teologiche che le hanno originate.

La liturgia di San Giovanni Crisostomo e la liturgia di San Basilio Magno sono i due principali riti liturgici della Chiesa ortodossa orientale. Entrambe le liturgie condividono alcune caratteristiche comuni, ma presentano anche differenze specifiche. Le liturgie sono state composte rispettivamente da San Giovanni Crisostomo, patriarca di Costantinopoli nel IV secolo, e da San Basilio Magno, vescovo di Cesarea in Cappadocia nel IV secolo. Entrambe sono celebrazioni dell'Eucaristia, il sacramento centrale del cristianesimo, che commemora l'Ultima Cena di Gesù con i suoi apostoli.

Princìpi comuni:

  • Struttura liturgica: Entrambe le liturgie seguono una struttura simile, suddivisa in tre parti principali: la Liturgia dei Catecumeni, la Liturgia dei Fedeli e la Communione. La Liturgia dei Catecumeni è dedicata alla proclamazione della Parola di Dio attraverso letture bibliche, salmi e inni; la Liturgia dei Fedeli è centrata sull'offerta eucaristica e la preghiera per la Chiesa e il mondo; infine, la Communion è il momento in cui i fedeli ricevono il corpo e il sangue di Cristo sotto le specie del pane e del vino.
  • Sacramentalità: Le liturgie ortodosse enfatizzano la presenza reale di Cristo nell'Eucaristia e il mistero della trasformazione del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Cristo. Questa enfasi si riflette nelle preghiere, nei gesti e nei simboli utilizzati durante la celebrazione.
  • Bellezza e solennità: Le liturgie ortodosse sono caratterizzate da una profonda bellezza e solennità, con l'obiettivo di glorificare Dio e ispirare i fedeli. L'uso di icone, mosaici, affreschi e canti liturgici contribuisce a creare un'atmosfera di preghiera e contemplazione.

Differenze specifiche:

  • Lunghezza e complessità: La liturgia di San Basilio Magno è generalmente più lunga e complessa rispetto a quella di San Giovanni Crisostomo. Le preghiere e le litanie di San Basilio sono più estese, e la liturgia include ulteriori elementi rituali.
  • Frequenza: La liturgia di San Giovanni Crisostomo è la liturgia eucaristica più comunemente celebrata nella Chiesa ortodossa, mentre quella di San Basilio viene utilizzata principalmente durante alcune festività specifiche, come la vigilia di Natale, l'Epifania, la Quaresima e la Pentecoste.
  • Contenuto teologico: Sebbene entrambe le liturgie condividano molte preghiere e temi teologici, la liturgia di San Basilio pone un'enfasi maggiore sulla creazione, la caduta dell'umanità e la redenzione attraverso Cristo, mentre la liturgia di San Giovanni Crisostomo si concentra maggiormente sulla misericordia di Dio, la grazia e l'amore per l'umanità. Queste differenze di enfasi si riflettono nelle preghiere e nei testi liturgici di ciascuna liturgia.
  • In sintesi, la liturgia di San Giovanni Crisostomo e la liturgia di San Basilio Magno condividono molti elementi comuni, come la struttura liturgica, l'enfasi sulla sacramentalità e la bellezza, ma presentano anche alcune differenze specifiche riguardo alla lunghezza, alla complessità, alla frequenza di celebrazione e al contenuto teologico.

Riferimenti