Teopedia/Textus receptus

Da Tempo di Riforma Wiki.
Versione del 2 mar 2023 alle 23:26 di Pcastellina (discussione | contributi) (Creata pagina con " Ritorno ---- = Textus receptus = Il '''Textus receptus''' (in latino, tradotto "testo ricevuto") è il nome dato susseguentemente alla successione d...")
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Ritorno


Textus receptus

Il Textus receptus (in latino, tradotto "testo ricevuto") è il nome dato susseguentemente alla successione dei testi greci stampati del Nuovo Testamento, che costituiscono la traduzione di base per la versione originale della Bibbia fatta da Martin Lutero, per la traduzione del Nuovo Testamento in inglese fatta da William Tyndale e per la maggior parte degli altri Nuovi Testamenti prodotti al tempo della Riforma protestante in Europa. Questa serie prende avvio con il primo Nuovo Testamento greco a stampa, opera intrapresa e pubblicata a Basilea dallo studioso cattolico ed umanista olandese Erasmo da Rotterdam nel 1516 sulla base di sei manoscritti contenenti fra loro non proprio tutto il Nuovo Testamento. Sebbene basati soprattutto sulla famiglia di manoscritti del tipo bizantino (o siriaci, o antiocheni, che sono la maggior parte dei testimoni disponibili a partire dal IX secolo), l'edizione di Erasmo differisce segnatamente dalla forma classica del testo.

Storia del Textus Receptus La prima edizione del Nuovo Testamento greco di Erasmo è preparata in tutta fretta, perché il suo editore Johann Froben vuole arrivare a stamparlo prima della versione greca del Nuovo Testamento preparata in Spagna come parte del progetto della Bibbia poliglotta complutense. Nella versione di Erasmo finiscono così per abbondare molti errori tipografici. Erasmo pure mancava di una copia completa del libro dell'Apocalisse. Così, per terminare la sua versione, è costretto a ricostruire il testo mancante ritraducendo in greco testi tratti dalla versione latina Vulgata oppure delle citazioni bibliche presenti nella Patristica. Di conseguenza, sebbene il Textus receptus sia classificato dagli studiosi come un tardo testo bizantino, esso differisce di circa 2000 particolari dalla forma standard di quella famiglia di testi, come rappresentata dal Testo di maggioranza di Hodges e Farstad (Wallace 1989). L'edizione di Erasmo diventa ben presto un successo commerciale ed è ripubblicata nel 1519 con quasi tutti gli errori tipografici corretti.
Erasmo aveva studiato i testi greci del Nuovo Testamento per anni in Olanda, Inghilterra e Svizzera, notandovi le sue molte varianti. Egli, però, aveva a disposizione a Basilea solo sei manoscritti greci. Essi risalgono solo al XII secolo o più tardi, e solo uno di essi sembra provenire da una famiglia di testi diversi da quella bizantina. E' per questo che la maggior parte degli studiosi moderni considerano questo testo di dubbia qualità.
Con la terza edizione del Nuovo Testamento greco di Erasmo (1522) viene incluso il Comma Johanneum perché si era trovato un singolo manoscritto greco del XVI secolo che lo conteneva, sebbene Erasmo avesse espresso dubbi sulla sua autenticità nelle sue Annotazioni. Una grande richiesta di Nuovi Testamenti greco conduce, nella prima parte del XVI secolo, ad una grande quantità di edizioni autorizzate e non autorizzate, quasi tutte basate sull'opera di Erasmo e che incorporano questa particolare lezione, sebbene contengano propri cambiamenti minori.

La critica testuale ed il Textus Receptus

Sebbene sia usato in generale in riferimento ad un'intera serie edizioni greche derivate da Erasmo da Rotterdam|Erasmo, il termine Textus Receptus comporta pure due riferimenti specifici nella critica testuale del Nuovo Testamento per denotare una delle due particolari edizioni del Nuovo Testamento: quella prodotta dal parigino Robertus Stephanus nel 1550 ed un'altra prodotta dai fratelli Elsevir ad Amsterdam nel 1624 (ripubblicata nel 1633). Il nome stesso deriva da una frase contenuta nella prefazione dell'editore all'edizione del 1633 del testo degli Elsevir, "textum ergo habes, nunc ab omnibus receptum" tradotta: "Ecco così che ora avete il testo ricevuto da tutti". Le due parole textum e receptum sono poi modificate dall'accusativo al nominativo per diventare textus receptus. Laddove il Nuovo Testamento greco che oggi è diventato standard sia un testo eclettico, riportante cioè la versione che agli studiosi del campo sembra, secondo criteri scientifici, la più probabile e simile ai manoscritti originali, è uno di questi due testi stampati che è stato generalmente usato come riferimento dagli editori conservatori.
La maggior parte degli studiosi di critica del testo, dal tardo XIX secolo hanno adottato un approccio eclettico al Nuovo Testamento greco, dando maggiore peso ai manoscritti più antichi disponibili che tendono ad appartenere prevalentemente alla famiglia alessandrina. Ne risulta un testo greco eclettico che si allontana dal Textus receptus in circa 6000 dettagli. Una minoranza significativa di studiosi di critica testuale, però, ritengono che sia necessario dare priorità a quelli della famiglia bizantina e, di conseguenza, preferiscono il Testo di maggioranza. Nessuna scuola di critica testuale oggi continua a difendere la priorità del Textus receptus, sebbene questa posizione trovi ancora sostenitori fra gruppi protestanti conservatori ostili ai ricercatori della critica testuale scientifica, accusati di avere un approccio umanistico al testo biblico indifferente alla dottrina della preservazione provvidenziale della Bibbia e quindi pure alle posizioni e tradizioni della Riforma protestante classica.
Frederick Nolan, storico e studioso di greco e latino del XIX secolo, passa 28 anni nel cercare di dimostrare l'aderenza del Textus receptus a quelli che si suppone essere i testi originali. Era un ardente sostenitore della supremazia del Textus receptus su tutte le altre edizioni del Nuovo Testamento greco,. e sosteneva che i primi editori del Nuovo Testamento greco a stampa avessero operato in quel modo le loro scelte in quanto ritenevano che esse fossero di gran lunga superiori ad altri tipi di testo.

Bibliografia

  • Frederick Nolan, An Inquiry into the Integrity of the Greek Vulgate, or Received Text of the New Testament; in which the Greek Manuscripts are newly classed; the Integrity of the Authorised Text vindicated; and the Various Readings traced to their Origin (London, 1815).
  • Kurt Aland, Barbara Aland: Der Text des Neuen Testaments. 2. Aufl. Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 1989 ISBN 3-438-06011-6
  • Kurt Aland, Studien zur Überlieferung des Neuen Testaments und seines Textes. 1967.
  • Rudolf Ebertshäuser Gottes zuverlässiges Wort, Esra Schriftendienst, 1. Auflage Mai 2004
  • Rudolf Ebertshäuser 300 wichtige Veränderungen im Test des NT, Esra Schriftendienst, 1. Auflage April 2004
  • Karl-Hermann Kauffmann Der Text des Neuen Testaments, Manuskriptdruck Freie Brüdergemeinde Albstadt

Collegamenti esterni