Teopedia/Consumazione
Consumazione
Dal latino consummatio -onis, derivato di consummare, consumazione, in accezione legale o teologica, è un termine tecnico che significa il compimento definitivo, l’attuazione, la realizzazione, il portare a termine ciò che ci si era proposti di fare, un qualche obiettivo o risultato desiderato, come ad esempio, nelle espressioni: la consumazione di un delitto, di un misfatto, di un reato, di un furto, del matrimonio [In molte tradizioni e statuti di leggi civili o religiose in tutto il mondo si riferisce al primo atto di rapporto sessuale ufficialmente accreditato tra un marito e una moglie], del sacrificio della croce. Può anche essere definito come l'obiettivo finale o il fine, come la linea di porta è la fine del campo di gioco nel calcio o nel rugby e attraversando quella linea, l'obiettivo è stato raggiunto e la squadra segna un goal.
Per comprendere etimologicamente questo concetto si può fare un esempio numerico: un risultato finale desiderato sarà raggiunto quando compariranno tutti gli elementi sommando i quali lo si otterrà esattamente. CON = assieme, SUMMA = somma, (AZ)IONE. Matteo 24:14 afferma: "E questo evangelo del regno sarà predicato per tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; allora verrà la fine". La fine (la consumazione) quando? Quando tutte le condizioni saranno soddisfatte. Quando l'Evangelo del Regno sarà annunciato efficacemente in tutto il mondo.
Nella teologia biblica, la consumazione del Regno di Dio al ritorno di Gesù Cristo, dove i regni di questo mondo saranno direttamente sottoposti al Regno di Dio sulla terra: “Poi il settimo angelo suonò e si fecero grandi voci nel cielo, che dicevano: “Il regno del mondo è passato al nostro Signore e al suo Cristo ed egli regnerà nei secoli dei secoli” (Apocalisse 11:15).
La consumazione di un matrimonio significa che i due partner sono uniti sia spiritualmente che fisicamente e la consumazione del Regno di Dio è molto simile per quanto riguarda la chiesa e Cristo che si unisce a lei al Suo ritorno. L'apostolo Paolo, nel descrivere la relazione tra la chiesa, che è la Sposa di Cristo, e lo Sposo (o Agnello), che è Gesù Cristo, scrive: “Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e s'unirà a sua moglie, e i due diverranno una stessa carne. Questo mistero è grande; dico questo riguardo a Cristo e alla Chiesa” (Efesini 5:31-32). Dopo che Dio eseguirà il Suo giudizio sul mondo (Apocalisse 18), l’apostolo Giovanni scrive: “Rallegriamoci, giubiliamo e diamo a lui la gloria, poiché sono giunte le nozze dell'Agnello e la sua sposa si è preparata. Le è stato dato di vestirsi di lino fino, risplendente e puro, poiché il lino fino sono le opere giuste dei santi” (Apocalisse 19:7-8). E poi: “E l'angelo mi disse: “Scrivi:'Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell'Agnello'”. E mi disse: “Queste sono le veritiere parole di Dio” (Apocalisse 19:9). L'Agnello indica Gesù Cristo e la sposa è la chiesa e possono partecipare al matrimonio solo se è stato concesso "di essere rivestiti di lino fino, puro e splendente", che è in definitiva la giustizia di Cristo (2 Corinzi 5:21 ). La “festa di matrimonio” sarà conclusa.
L’espressione “fino alla consumazione dei secoli” rende normalmente in italiano la frase di S. Gerolamo consummatio seculorum vale a dire la fine del mondo.