Filosofia/Filosofia riformata/Motivo religioso
Il motivo religioso della filosofia riformata
Il motivo religioso della filosofia riformata si trova in quella che confessa essere la rivelazione biblica e può essere sintetizzato nei parametri di creazione, caduta e redenzione. Questo motivo è considerato come determinante non solo della teologia, ma anche d'ogni aspetto della realtà.
- 1. La realtà nella sua diversità, nella sua coerenza e totalità, è frutto dell'attività creatrice di Dio ed esiste grazie alla sua volontà sovrana.
- 2. Tutte le creature sono quindi sottomesse a Dio come legislatore, e quindi alle sue ordinanze.
- 3. L'essere umano, culmine dell'opera creatrice di Dio, fatto a sua immagine e somiglianza, si è ribellato a Dio nella pretesa di voler essere sufficiente a sé stesso ("essere come Dio") e autonomo, cioè auto-legislatore, per determinare da sé ciò che è bene e male. È ciò che la teologia chiama la Caduta nel peccato.
- 4. Poiché l'essere umano occupa un posto centrale nella creazione, la Caduta ha coinvolto tutto il creato che si è corrotto e non è più da considerarsi "normale".
- 5. Dio ha inviato il Suo unico Figlio Gesù Cristo per riconciliare l'essere umano con sé e per salvare la creazione nella sua totalità.
Caratteristiche del creato sono l'insufficienza e la dipendenza. Non vi può essere anarchia o autonomia perché Dio è e rimane sovrano. Nulla di creato è "assoluto" (ab-solutum, da solo). In tutto ciò che esiste vi è coerenza (esseri umani, rapporti sociali, natura, manufatti, si suppongono e si riferiscono l'un l'altro, perché Dio ha ordinato ogni cosa (il cosmo) come un insieme coerente (dal macrocosmo al microcosmo).