Filosofia/Filosofia riformata
La filosofia riformata (filosofia dell'idea cosmonomica)
Con il termine "filosofia riformata" si intende il movimento filosofico nato in Olanda negli anni 20 del XX secolo, il cui obiettivo era (e rimane per i suoi continuatori) l'elaborazione di un sistema filosofico fondato sui presupposti della fede cristiana così come è espressa dai principi del Calvinismo classico [1]. L'aggettivo "riformato", tradizionalmente associato al Calvinismo, è stato però recentemente riqualificato da questo movimento per indicare piuttosto una più ampia riforma del pensiero filosofico.
Indissolubilmente legato a questo movimento sono essenzialmente due nomi: il prof.Herman Dooyeweerd e il prof. Dirk H. Th. Vollenhoven, professori (entrambi dal 1926) all'Università Libera di Amsterdam. Lo sviluppo della teologia riformata è stato favorito da molti pensatori anche all'esterno dei Paesi Bassi. Per organizzare il lavoro di questo movimento è stata fondata nel 1935 l'Associazione per la Filosofia Calvinista, ora denominata Associazione per la Filosofia Riformata, con più di 500 membri. Nello stesso anno è nata pure la rivista periodica Philosophia Reformata per servire come strumento accademico per la discussione e lo sviluppo di queste idee.
- Le sue radici
- La filosofia riformata a livello internazionale
- Sinossi delle sue caratteristiche
La critica trascendentale del pensiero teoretico
Punti d'Archimede e filosofie immanenti e trascendenti
Il motivo religioso della filosofia riformata
La teoria modale
L'idea di legge
L'idea di tempo
Sovranità delle sfere di legge
Il cuore umano
Contributi ed obiezioni
La filosofia riformata ha dato importanti contributi allo sviluppo del pensiero filosofico in diversi campi: (1) l'identificazione delle motivazioni religiose di base di ogni pensiero teoretico e la contestazione del dogma della sua presunta autonomia ed oggettività; (2) la valorizzazione della "esperienza ingenua" come modalità cognitiva non inferiore al pensiero teoretico; (3) il sistema delle sfere di legge comporta promettenti implicazioni per la filosofia della scienza; (4) fornisce una sostanziale nuova critica del pensiero di Immanuel Kant; (5) la teoria del "cuore" comporta importanti implicazioni nella controversia mente-corpo.
Sono state sollevate numerose critiche a questa filosofia, sia nel suo insieme che nei suoi punti costitutivi. Fra queste critiche si possono menzionare: (1) il carattere "confessionale" della teologia riformata la rende inaccettabile da chi non condivide i suoi presupposti e contesta la normatività della Bibbia come libro ispirato da Dio, soprattutto in forza dei risultati della moderna critica storico-letteraria ed i criteri ermeneutici utilizzati dai sostenitori di questa filosofia; il fatto stesso di mescolare espressamente filosofia ed una particolare posizione teologica ha suscitato più d'una perplessità; (2) il fatto che ha cambiato il significato della tradizionale terminologia filosofica rendendo difficile la comunicazione con chi sostiene filosofie diverse; (3) il suo carattere originale, unico nel suo genere, che si distanzia dall'approccio più comune alla filosofia.
Note
[1] Traduciamo con "Filosofia riformata" il termine originale olandese olandese: Reformatorische wijsbegeerte, reso in inglese con: Reformational philosophy. In inglese si fa l'utile distinzione fra "Reformed" (associato alle chiese riformate in quanto tali) e "Reformational" (associato al movimento dell Riforma protestante in generale). La filosofia particolare risultante è pure chiamata, sulla base dell'opera originale di Dooyeweerd: "filosofia dell'idea cosmonomica" (in olandese:de Wijsbegerte der Wetsidee), abbreviato in WdW, o anche "la Scuola di Amsterdam".