Confessioni di fede/cfv1662/Errori condannati
Confessione di fede valdese 1662 |
Intro - 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - Errori condannati -Atto 1894 - |
Errori condannati
Breve giustificatione intorno a quei capo de' quali i Dottori della Religione Romana sono soliti di accusare le nostre Chiese, e le altre Riformate; i quali pure da tutte sono condannati come pieni di empietà, e degni dell'abominio de' Christiani.
Siamo ordinariamente accusati di credere:
- Ch'Iddio è autore del Peccato.
- Ch'Iddio non è onnipotente.
- Che gesù Cristo non fu impeccabile.
- Che Jesu Christo nella croce cadde in disperatione.
- Che l'huomo è come uno stecco od ujna pietra nelle attioni alle quali egli è mosso per la salute dello Spirito di Dio.
- Ch'in virtù della predestinatione egli è indifferente di viver bene o male.
- Che le buone opere non sono necessarie alla salute.
- Che la penitenza e la confessione de' peccati sono tra noi assolutamente condannate.
- Che conviene ributtare i digiuni e altre mortificationi per vivere in dissolutione.
- Ch'egli è lecito ad ognuno di spiegar a suo senso la Scrittura, e secondo i movimenti d'uno spirito particolare.
- Che la Chiesa puole del tutto mancare, ed essere ridotta al niente.
- Ch'il Battesimo non è d'alcuna necessità.
- Che nel Sacramento dell'Eucaristia non c'è alcuna comunione reale a Jesu Christo, ma solo delle figure.
- Che non conviene sottoporsi alli ré, e Principi e Magistrati, ubedirgli.
- Perché non invochiamo la santa Vergine, e gli huomini già glorificati, siamo accusati di sprezzarli, là dove noi gli stimiamo beati, degni di lede et imitatione; e particolarmente teniamo la gloriosa Vergine benedetta sopra tutta le donne.
Questi capi che a noi sono imputati, sono tenuti dalle nostre Chiese per eretici e dannabili: E con tutto 'l cuore denontiamo anathema a chiunque vorrà mantenergli.