Letteratura/Il Regno del Signore/09

Da Tempo di Riforma Wiki.
Versione del 26 dic 2020 alle 12:05 di Pcastellina (discussione | contributi) (Creata pagina con "{{Regno del Signore}} = 2. Valutazione della Teologia dei Due Regni = La nostra valutazione della teologia 2K è triplice: (1) Per prima cosa ci rivolgiamo alla Scrittura co...")
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Indice generale

Il regno del Signore: Gesù Cristo su tutte le cose

Introduzione - Prefazione - 01 - 02 - 03 - 04 - 05 - 06 - 07 - 08 - 09 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 [

2. Valutazione della Teologia dei Due Regni

La nostra valutazione della teologia 2K è triplice: (1) Per prima cosa ci rivolgiamo alla Scrittura come nostro standard principale per esaminare l'insegnamento della Bibbia sul Mandato Culturale e sul Grande Mandato fornendo al contempo l'esegesi di passaggi specifici. (2) Successivamente consideriamo i nostri standard confessionali secondari e li confrontiamo con le altre confessioni riformate. (3) Infine valutiamo le affermazioni storiche della visione 2K concentrandoci sui punti di vista di Calvino, la tradizione riformata e il neo-calvinismo. Riassumeremo anche le opinioni di altri come Agostino e Lutero.

Il nostro approccio dimostra un metodo diverso da quello utilizzato dai promotori di 2K. Un grave difetto nella teologia 2K è stata una carenza di attenta esegesi che confermasse le sue proposizioni centrali. Lo sforzo maggiore sembra essere volto a sconfiggere il “neo-calvinismo” con quello che credono essere il calvinismo incontaminato di Calvino stesso piuttosto che fornire una sostanziale esegesi della Scrittura. Con l'eccezione di Kline, i principali teologi 2K hanno iniziato facendo appello prima alla storia della chiesa.

Recentemente, VanDrunen ha fornito un argomento biblico per la sua posizione in Divine Covenants and the Moral Order: A Biblical Theology of Natural Law. Sebbene la sua argomentazione sia formalmente costruita lungo linee pattizie, il suo metodo è quello della teologia biblica, che è spesso più “teologare” che esegesi. Ci aspetteremmo che VanDrunen fornisca un trattamento esegetico dei passaggi chiave sul regno, il mandato culturale, la cristologia, ma invece si concentra sulla ricerca della legge naturale in tutta la Bibbia. “Come sto sostenendo in questo libro, la realtà della legge naturale permea la Scrittura”<ref>David VanDrunen, Divine Covenants and the Moral Order: A Biblical Theology of Natural Law (Grand Rapids: Eerdmans, 2014), 232. </ref>.

La nostra interpretazione della Scrittura differisce in modo significativo dalla sua. Iniziamo con la creazione e ne enfatizziamo l'importanza per comprendere correttamente la legge e la successiva rivelazione del patto. Per VanDrunen, la legge mosaica e l'etica del Nuovo Testamento sono viste come una ripubblicazione della "legge naturale". Il suo accento sulla “natura” anziché sulla creazione evidenzia come una visione debole della creazione, a causa della framework hypothesis abbia implicazioni etiche.

Note