Letteratura/Il Regno del Signore/01
Il regno del Signore: Gesù Cristo su tutte le cose |
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1. 1. Analisi della teologia dei Due Regni
Per comprendere e valutare la teologia dei Due Regni (2K), dobbiamo inserirla nel contesto storico più ampio delle visioni riformate riguardo al cristianesimo, alla cultura e alla società. La proposta 2K con la sua associata dedizione alla “legge naturale” è nata come reazione a visioni alternative tra i cristiani riformati. La maggior parte di questi punti di vista sono in un modo o nell'altro una continuazione, una reazione o una modifica delle opinioni di Abraham Kuyper, il padre del neo-calvinismo.
Negli Stati Uniti, gli aderenti al neo-calvinismo furono inizialmente associati alla Christian Reformed Church (CRC) e al Calvin College. Un grande dibattito negli anni '20, chiamato la controversia sulla Grazia Comune, coinvolse tutti i principali pensatori della CRC mentre lottavano, in parte, con la questione di come mettere il cristianesimo in relazione con la cultura. Alcuni erano fortemente contrari a molte cose che Kuyper aveva insegnato, mentre altri erano favorevoli. Una scissione della chiesa si verificò quando il rifiuto della “grazia comune” da parte di Herman Hoeksema portò alla formazione della Protestant Reformed Church. La CRC formulò una posizione di chiesa nei suoi “Tre punti di Kalamazoo” (1924), da cui citiamo: “Dio mediante le operazioni generali del suo Spirito, senza rinnovare il cuore, trattiene il peccato nel suo dilagare senza ostacoli, il cui risultato fu che la società umana è rimasta possibile. ... Dio, senza rinnovare il cuore, esercita un’influenza sull’uomo tale da abilitarlo a compiere il bene civico” <ref>Citato in: Cornelius Van Til, Common Grace and the Gospel, ed. K. Scott Oliphint (Phillipsburg, NJ: P&R Publishing, 2015), 27, 29. </ref>.
Uomini come Louis Berkhof e R. B. Kuiper concordarono con la dichiarazione del Sinodo e promossero le opinioni di Kuyper offrendo correttivi. Questa linea di critica costruttiva fu sviluppata specialmente da Cornelius Van Til e da suo nipote Henry Van Til (1906-1961), laureato al Calvin Seminary, Westminster Seminary e alla Libera Università di Amsterdam e professore di Bibbia al Calvin College. H. Van Til fornisce una delle migliori discussioni storiche unite all'equilibrio teologico nel suo The Calvinistic Concept of Culture (1959). Questo lavoro, da molti anni un pilastro tra i calvinisti, fornisce un programma socio-culturale che ha servito bene i cristiani riformati confessionali. Purtroppo, molti hanno ignorato sia la sua analisi storica che la sua formulazione di una visione calvinista equilibrata basata su un ampio fondamento dottrinale della teologia riformata.
Un altro fu il professore del Calvin College, H. Henry Meeter (1886–1963), professore di Bibbia e Calvinismo a partire dal 1926, le cui fatiche portarono alla fondazione del Meeter Center for Calvin Studies nel 1981. Il suo lavoro: The Basic Ideas of Calvinism, fornisce un trattamento complementare a quello di Henry Van Til. Dopo aver discusso il principio fondamentale del Calvinismo e la sua teologia, fa una breve dichiarazione sul Calvinismo e sulla cultura prima di applicarla alle questioni socio-politiche. Meeter scrive: “È vostro e mio dovere lavorare con tutte le nostre forze su base cristiana, per gli ideali cristiani, in ogni sfera in cui il Signore ci chiama affinché Cristo sia il Re riconosciuto, anche nel regno della cultura. Questo è l'ideale veramente stimolante della cultura che noi come Calvinisti abbiamo” <ref>H. Henry Meeter, The Basic Ideas of Calvinism (Grand Rapids: Baker, 1990), p. 67. </ref>.
Dopo la seconda guerra mondiale, alcuni immigrati riformati olandesi che arrivarono in Canada si unirono ai seguaci del dottor Evan Runner del Calvin College per formare a Toronto l'Istituto di Studi Cristiani che promosse visioni della società e del diritto derivate dagli insegnamenti di Herman Dooyeweerd e DH Vollenhoven in Olanda. Poiché hanno formato nuove prospettive non trovate in Kuyper, è stato soprannominato movimento Neo-Kuyperiano, o “Movimento Cosmonomico” a motivo della sua enfasi sulle leggi del cosmo. Esagerando il concetto di Kuyper di sovranità sfera, hanno costruito una teoria in cui diversi aspetti della vita sono governati secondo la loro legge interna, in un modo simile alla legge naturale. Quando il movimento di Toronto raccolse seguaci appassionati negli anni '60 e '70, ebbe un impatto negativo sulle scuole cristiane e sollevò il dibattito in molte chiese confessionalmente riformate<ref>ohn Frame, The Amsterdam Philosophy: A Preliminary Critique (Pilgrim Press, 1972); 2005 versione disponibile online at frame-poythress.org.</ref>.
A. Principali Insegnanti dei Due Regni e le loro dottrine
Meredith Kline: Dicotomia tra Culto e Cultura
Per comprendere la teologia dei Due Regni [da qui in poi “2K” da Two Kingdoms] dobbiamo iniziare con uno sguardo agli insegnamenti del Dr. Meredith Kline (1922-2007), probabilmente il "nonno" dell'attuale teoria 2K. Vista in questa luce, la teologia 2K non è del tutto nuova con gli insegnamenti di David VanDrunen, o quantomeno Kline ne è la principale ispirazione americana<ref>Per un’analisi critica di Kline, rimandiamo ai commenti di John Frame’s in The Escondido Theology: A Reformed Response to Two Kingdom Theology (Whitefield Media Productions, 2011) 166–81. </ref>. Biograficamente, ha ricevuto la sua laurea dal Gordon College prima di proseguire gli studi teologici al Westminster Theological Seminary, Philadelphia (Th.M.). Dopo aver studiato assiriologia ed egittologia al Dropsie College (Ph.D.), ha insegnato Antico Testamento a Westminster, Philadelphia (1948–1977), al Gordon-Conwell Theological Seminary (1965–1993) e infine a Westminster, California (1981–2002). Ministro ordinato nella Chiesa Presbiteriana Ortodossa, era ben noto per aver proposto la “framework hypothesis” della creazione. [Anche definita interpretazione storico-artistica o “teoria della cornice”: H. Blocher: La Creazione GBU Claudiana 1979, p. 56].
Kline spiega la sua nascente teologia 2K nel suo libro Kingdom Prologue<ref>Meredith Kline, Kingdom Prologue: General Foundations for a Covenantal Worldview (Wipf & Stock, 1981, rep. 2006).</ref>, tuttavia non usa spesso la terminologia 2K. Articola invece la distinzione con la sua versione di “due città”: la santa città teocratica di Dio e la “non-santa” comune e profana città dell'uomo, che sono categoricamente diverse secondo il disegno divino<ref>La visione di Agostino della Città di Dio e Città dell’Uomo sarà discussa più tardi in questa relazione.</ref>. Egli divide il mondo dopo la Caduta usando una distinzione culto/cultura e una distinzione santo/comune. Per Kline, “non-santo” non è una categoria morale ma piuttosto lo stato oggettivo di una cosa, azione, persona o luogo. La “città di Dio” è la città cultuale ed è santa. La “città dell’uomo" ha a che fare con la cultura ed profana. Frame riassume la distinzione di culto e cultura di Kline come segue: “Kline ... stabilisce una netta distinzione tra culto (culto formale) e cultura (le altre attività dell'uomo, espresse nel Mandato Culturale di Genesi 1:28)”<ref>John Frame, Escondido Theology: A Reformed Response to Two Kingdom Theology (Whitefield Media Productions, 2011), 169.</ref>.
La versione di Kline delle due città è intrinseca alla sua comprensione della storia della redenzione e dei suoi obiettivi. Fondamentalmente, Dio ha creato l'uomo affinché fosse il suo profeta, sacerdote e re, perché s’impegnasse nel mandato culturale che implicava l'avanzamento del santo regno teocratico di Dio sulla terra. La situazione del Giardino dell'Eden era quella di una teocrazia. Culto e cultura erano una cosa sola, strutturalmente e religiosamente. Ma con la Caduta dell'uomo venne il peccato, una maledizione comune, e l'espulsione dell'uomo dall'Eden. La teocrazia edenica non c'era più.
Nel giudicare Adamo, Eva e il Serpente, Dio non diede completamente adito alla sua maledizione, ma istituì invece la sua grazia comune. Lo scopo di questa grazia era quello di limitare la maledizione. Kline scrive: “I benefici positivi realizzati in una certa misura mediante questa limitazione degli effetti del peccato e della maledizione non sono le benedizioni eterne del santo regno celeste che giungono agli eletti tramite la grazia salvifica di Dio in Cristo, ma sono benedizioni: benedizioni temporali che tutti gli uomini sperimentano in comune in virtù del loro rimanere parte del continuo ordine mondiale”<ref>Kline, Kingdom Prologue, 95. </ref>. Tale grazia è stabilita per un periodo provvisorio per mitigare o compensare la maledizione in modo che Dio possa portare a termine il suo programma di redenzione per salvare i suoi eletti e ristabilire la sua santa teocrazia.
Per quanto riguarda la maledizione di Dio, Kline dice che “... il Signore ha pronunciato una maledizione temporale e comune piuttosto che un giudizio finale contro l’umanità in generale” (Genesi 3:16-19). La grazia comune controbilancia la maledizione offrendo benefici temporali a tutti gli uomini.