Teopedia/Poligamia

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La poligamia nell'Antico Testamento

La poligamia nell'Antico Testamento è un fenomeno ampiamente documentato e, in diversi casi, apparentemente tollerato. Molti personaggi di rilievo nella narrazione biblica avevano più di una moglie, tra cui Abramo, Giacobbe, Davide e Salomone. Tuttavia, è importante notare che la poligamia non era esplicitamente comandata o promossa dalla legge mosaica, ma piuttosto regolata.

Esempi di Poligamia nell'Antico Testamento

  1. Abramo: Sebbene inizialmente sposato con Sara, Abramo prese Agar come concubina per avere un figlio, Ismaele, poiché Sara era sterile (Genesi 16).
  2. Giacobbe: Giacobbe aveva due mogli, Lia e Rachele, e due concubine, Bila e Zilpa, dalle quali ebbe dodici figli che divennero i capostipiti delle dodici tribù di Israele (Genesi 29-30).
  3. Davide: Davide aveva diverse mogli, tra cui Mical, Abigail e Betsabea, ed ebbe numerosi figli da queste unioni (2 Samuele 3, 11).
  4. Salomone: Salomone è noto per aver avuto settecento mogli e trecento concubine, un fatto che la Bibbia critica poiché lo portò a deviare dalla fede in Yahweh e a adorare altri dèi (1 Re 11).

La Legge Mosaica

La legge mosaica non vieta esplicitamente la poligamia, ma stabilisce delle norme per la sua regolamentazione. Ecco alcuni esempi:

  1. Deuteronomio 21:15-17: Questa legge tratta del diritto di primogenitura, specificando che il figlio primogenito di un uomo con due mogli non può essere privato del suo diritto a favore del figlio della moglie amata.
  2. Esodo 21:10-11: Questo passaggio prevede che, se un uomo prende una seconda moglie, deve continuare a provvedere alla prima moglie con cibo, vestiti e diritti coniugali.
  3. Deuteronomio 17:17: In questo versetto si avverte il re di Israele di non avere molte mogli, per evitare che il suo cuore si allontani dal Signore.

Contesto Storico e Culturale

Nell'antico Vicino Oriente, la poligamia era una pratica comune e accettata. Le ragioni per cui gli uomini prendevano più mogli potevano includere:

  1. Procreazione: Garantire la continuità della linea familiare.
  2. Alleanze Politiche: Matrimoniare donne di famiglie o tribù potenti per consolidare alleanze.
  3. Status e Ricchezza: Dimostrare potere e prestigio.

Interpretazioni Teologiche

Alcuni studiosi teologici ritengono che la tolleranza della poligamia nell'Antico Testamento rifletta un'accomodazione divina alla durezza del cuore umano in un contesto culturale specifico. La monogamia come ideale emerge più chiaramente nel Nuovo Testamento, dove viene ribadito il modello di unione matrimoniale tra un uomo e una donna (Matteo 19:4-6; 1 Timoteo 3:2, 12).

Conclusione

La pratica della poligamia nell'Antico Testamento è un argomento complesso che richiede una comprensione del contesto storico e culturale dell'epoca. La legge mosaica non promuove esplicitamente la poligamia, ma la regolamenta, offrendo protezioni specifiche alle donne coinvolte. La narrazione biblica mostra una transizione verso un ideale monogamico, che viene poi enfatizzato nel Nuovo Testamento.