Letteratura/Grazia che abbonda/11

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Indice generale

GRAZIA CHE ABBONDA AL PRIMO DEI PECCATORI (di John Bunyan, 1666)

Capitoli: 01 - 02 - 03 - 04 - 05 - 06 - 07 - 08 - 09 - 10 - 11 - 12

 

Conclusione


1) Fra tutte le tentazioni in cui sono incorso in tutta la mia vita, la peggiore e la più dura da sopportare è mettere in dubbio l'esistenza di Dio, e la verità del suo Vangelo; quando sopraggiunge, questa tentazione rimuove le mie difese, le mie fondamenta. Ho pensato spesso a queste parole: «Vi siete preparati alla lotta con la verità?», o a queste: «Quando le fondamenta sono distrutte, che cosa possono fare i giusti?».

2) Talvolta quando, dopo aver commesso un peccato, ho cercato un duro castigo da parte di Dio, il primo che ho avuto da lui è stata la scoperta della sua grazia. Talvolta, dopo aver ricevuto conforto, mi son chiamato stolto per essermi così abbandonato alle difficoltà. E poi ancora, quando ero abbattuto, pensavo che non era saggio da parte mia abbandonarmi così alla consolazione. Con tanta forza e con tanto peso quelle due frasi mi influenzavano.

3) Mi sono molto meravigliato che, sebbene Dio avesse visitato la mia anima con una scoperta di sé che non è mai stata abbastanza benedetta, tuttavia in seguito son caduto in momenti di così profonda oscurità da non potermi subito rendere conto di che cosa fossero quel Dio e quel conforto che mi avevano dato ristoro.

4) Talvolta ho scoperto in una riga della Bibbia di più di quanto non potrei esprimere; mentre altre volte la Bibbia tutta intera mi è parsa arida come un ramo secco, o piuttosto, il mio cuore era nei suoi confronti così morto e arido, da non potervi trovare neppure un briciolo di conforto, per quanto l'abbia scorsa tutta.

5) Fra tutte le lacrime versate, le migliori sono quelle per il sangue di Cristo; e di tutte le gioie, la più dolce è quella mescolata al dolore per Cristo; che cosa meravigliosa essere in ginocchio davanti a Cristo, con Cristo fra le braccia: spero di provare qualcosa del genere.

6) Fino a questo momento, ho riscontrato sette infamie nel mio cuore: inclinazione alla miscredenza - prontezza nel dimenticare l'amore e la misericordia che Cristo manifesta - propensione verso le Opere della Legge - distrazione e freddezza nella preghiera - dimenticare di tener presente quello per cui prego - essere propenso a lamentarmi di non avere di più, e tuttavia ad abusare di quello che ho - non potete fare nessuna delle cose che Dio mi ordina di fare, senza che la mia corruzione si insinui immediatamente: quando vorrei far bene, accorre il male.

7) Io vedo e sento queste cose continuamente, e ne sono tormentato ed oppresso; tuttavia la saggezza di Dio me le impone per il mio bene:
I) esse mi fanno aborrire me stesso -
II) mi trattengono dal fidarmi del mio cuore -
III) mi convincono dell'insufficienza della giustizia dettata da esso -
IV) mi mostrano la necessità di rifugiarmi presso Gesù -
V) mi spingono a pregare Dio -
VI) mi palesano la necessità che ho di stare in guardia ed essere sobrio -
VII) infine fanno sì che io guardi a Dio attraverso Cristo perché mi aiuti, e mi conduca attraverso questo mondo. Amen.