Discussione:Teopedia/Post-verità
Esempi (conclamati) di post-verità
Esempi di post-verità
- Campagne politiche: Durante la campagna per la Brexit nel Regno Unito (2016), uno degli slogan più famosi affermava che il Regno Unito inviava 350 milioni di sterline a settimana all'Unione Europea, una cifra rivelatasi falsa. Tuttavia, lo slogan ha avuto un impatto emotivo significativo.
- Negazionismo climatico: Nonostante il consenso scientifico sul cambiamento climatico, molte persone scelgono di credere a narrazioni che lo minimizzano o lo negano, basandosi su interessi personali o ideologici.
- Teorie del complotto: Fenomeni come il movimento anti-vaccinista o il negazionismo della pandemia di COVID-19 mostrano come credenze emotive possano superare i dati scientifici.
- Elezioni negli Stati Uniti (2020): La falsa narrativa di un’elezione "rubata" ha portato milioni di persone a dubitare del processo democratico, nonostante l'assenza di prove concrete.
Post verità descritta da Grok
Il concetto moderno di "post-verità" si riferisce a una situazione in cui i fatti oggettivi sono meno influenti nella formazione dell'opinione pubblica rispetto agli appelli emotivi e alle convinzioni personali. Questo termine ha guadagnato notorietà soprattutto a partire dal 2016, quando l'Oxford Dictionary lo ha nominato "parola dell'anno" a seguito di eventi come il referendum sulla Brexit e le elezioni presidenziali americane, dove si è osservato un uso intensivo di informazioni manipolate o false per influenzare l'opinione pubblica.
Origine: Storica: L'idea della post-verità non è nuova; concetti simili sono stati discussi in filosofia e nella critica culturale, specialmente nel contesto del postmodernismo, che mette in dubbio la nozione di una verità oggettiva universale. Tuttavia, il termine "post-verità" è stato usato per la prima volta in un contesto politico nel 1992 da Steve Tesich, in un articolo sulla rivista "The Nation", per descrivere il modo in cui la verità fattuale aveva perso rilevanza durante lo scandalo Iran-Contra e la prima guerra del Golfo. Moderna: Il termine ha assunto una nuova rilevanza con l'avvento dei social media, dove la diffusione rapida di notizie e informazioni, spesso senza verifica, ha creato un ambiente fertile per la post-verità. La manipolazione delle informazioni per scopi politici o economici è diventata più accessibile e pervasiva.
Chi ne fa uso: Politici e Campagne Elettorali: Politici di vari schieramenti hanno utilizzato strategie basate sulla post-verità per manipolare l'opinione pubblica, spesso attraverso la diffusione di "fake news" o informazioni distorte per favorire la loro agenda. Media e Giornalismo: Alcuni media, specialmente quelli orientati verso specifici punti di vista politici o culturali, possono contribuire alla diffusione di notizie non verificate o parzialmente false, spesso per attirare attenzione o per sostenere un particolare narrativo. Individui sui Social Media: La democratizzazione dell'informazione attraverso piattaforme come X, Facebook, e altre, permette a chiunque di diffondere informazioni, vere o false, con un impatto potenzialmente enorme. Questo può essere intenzionale (per propaganda o per attivismo) o involontario (condivisione di notizie senza verifica). Gruppi di Interesse: Aziende, lobby, e gruppi di attivisti possono sfruttare la post-verità per influenzare opinioni pubbliche su temi come il cambiamento climatico, la salute pubblica, o politiche sociali.
Considerazioni Finali: La post-verità è una sfida per la democrazia e per la qualità del discorso pubblico, poiché minaccia la capacità delle persone di prendere decisioni informate basate su fatti. Richiede un'attenzione crescente alla verifica delle informazioni, all'educazione mediatica e alla promozione di un pensiero critico per contrastare la diffusione di notizie false o manipolate.