Preghiera/Meditazioni quotidiane Proverbi/Marzo: differenze tra le versioni
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<blockquote>''"La bilancia falsa è un abominio per l'Eterno, ma il peso giusto gli è gradito. Venuta la superbia, viene anche il disonore; ma la sapienza è con gli umili. L'integrità degli uomini retti li guida, ma la perversità dei perfidi è la loro rovina"'' (Proverbi 11:1-3).</blockquote>Dio ha un forte disappunto per gli affari disonesti; approva coloro che sono onesti nelle loro professioni. Amos 8:5 cita uomini d'affari disonesti che aspettano con ansia la fine delle festività religiose per poter continuare le loro pratiche commerciali disoneste. Chiedono: "Quando finirà il novilunio, perché possiamo vendere il grano? Quando finirà il sabato, perché possiamo aprire i granai, diminuire l'efa, aumentare il siclo, falsificare le bilance per frodare?". Al tempo di Salomone, le bilance venivano usate nelle transazioni commerciali e sulle bilance venivano poste delle pietre per pesare ciò che veniva venduto o acquistato. Gli uomini d'affari disonesti usavano pietre leggere quando vendevano e pietre più pesanti quando acquistavano per determinare il costo di un prodotto. Oggi, un equivalente potrebbe essere una bilancia disonesta in una macelleria o delle pompe truccate in una stazione di servizio. Spiritualmente parlando, qualsiasi atto deliberato per "approfittare" degli altri rientrerebbe nella stessa categoria. Le pratiche commerciali disoneste non sfuggono all'attenzione del Signore. | |||
Il vers. 2 contrappone orgoglio e umiltà. La parola per "orgoglio" usata qui è zā'don, che significa anche "arroganza". Questa è una persona che non vede la necessità di Dio nella sua vita. La sua eccessiva sicurezza si trasforma in una vita autoindulgente ed egocentrica. Crede di essere padrone del suo destino, ma non riesce a capire che l'orgoglio precede una caduta. Alla fine, sperimenterà l'umiliazione della realtà. Atti 12:21–23 riporta gli effetti terribili dell'orgoglio sul re Erode. Indossò le sue vesti regali, si sedette sul trono, si rivolse a una grande folla e ricevette l'adorazione della folla. Tutti gridarono che era un dio e non un uomo. Invece di deviare tali lodi, Erode le abbracciò. Immediatamente l'orgoglio di Erode si trasformò in disgrazia: "In quell'istante un angelo del Signore lo colpì, perché non aveva dato a Dio la gloria, e morì roso dai vermi" (Atti 12:23). Michea 6:8 cita uno dei requisiti del Signore per il Suo popolo: camminare umilmente con il nostro Dio. Salomone osserva qui che umiltà e vera saggezza vanno di pari passo. | |||
Secondo il vers 3 le persone morali conducono vite condotte con onore, onestà e affidabilità. La radice ebraica per "integrità" è tummah, tradotta anche "irreprensibile" in altri passaggi. Ciò indica completezza morale o assenza di qualsiasi macchia morale. Ciò non significa che una persona sia perfettamente libera da ogni peccato, di ogni tipo. Significa qualcuno la cui vita non lascia spazio alle critiche degli altri. Questa fiducia nel vivere con integrità mantiene la persona moralmente retta sulla retta via. Ciò la aiuta a evitare gran parte dei problemi che il peccato porta con sé. La completezza morale, come quella che deriva dall'onorare Dio, conduce a pascoli verdi e protegge da sentieri secondari pericolosi (Salmo 23:1–4). Tuttavia, la persona disonesta è rovinata dal proprio inganno. Il termine "corrotto" oggi implica qualcuno che mente o distorce per il proprio profitto, specialmente per quanto riguarda il denaro. Giuda Iscariota è un esempio di persona ingannevole che ha distrutto se stesso. Fingeva di amare Gesù baciandolo (Matteo 26:48–49), ma era una bugia. Il suo vero scopo era di far riconoscere Gesù ai soldati, che poi lo arrestarono e lo portarono via per processarlo e crocifiggerlo. Soffrendo di ripensamenti, ma non di un pentimento divino, Giuda gettò il denaro che gli era stato dato ai piedi dei capi religiosi che lo avevano assunto. Poi Giuda scappò per impiccarsi (Matteo 27:3–5). Proverbi 13:15 ci dice che "la via dei perfidi è la loro rovina". | |||
'''Preghiera'''. Caro Padre, grazie per l'amore e il perdono che ci mostri ogni giorno. Signore, aiutaci a superare qualsiasi peccato in cui il nemico ci tenta a impegnarci. Signore, perdonaci per le volte in cui ti deludiamo. Perdoniamo anche coloro che ci hanno ferito e hanno peccato contro di noi. Possano giungere al pentimento affinché possano conoscere anche il tuo amore perdonatore. Abbiamo tutti bisogno del tuo amore e della tua misericordia. Signore Gesù, sii misericordioso con la nostra famiglia e i nostri amici. Veglia sui nostri figli e sui nostri nipoti e tienili lontani dal male. Guidaci ogni giorno sulla retta via affinché non ci allontaniamo dalla retta via. Lo chiedo nel nome di Gesù Cristo. Amen. | |||
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== 9 Marzo == |
Versione delle 22:14, 5 mar 2025
Meditazioni quotidiane basate sul libro di Proverbi
1 Marzo
"Benedizioni vengono sul capo dei giusti, ma la violenza copre la bocca degli empi. La memoria del giusto è in benedizione, ma il nome degli empi marcisce. Il cuore saggio accetta i precetti, ma le labbra stolte vanno in rovina. Chi cammina nell'integrità cammina sicuro, ma chi va per vie tortuose sarà scoperto. Chi ammicca con l'occhio causa dolore, e chi ha le labbra stolte va in rovina. La bocca del giusto è una fonte di vita, ma la bocca degli empi nasconde violenza" (Proverbi 10:6-11).
Questo brano di Proverbi mette in contrasto il destino dei giusti e quello degli empi, mostrando come la giustizia conduca alla benedizione e alla vita, mentre la malvagità porti rovina e vergogna. Il giusto è ricordato con onore perché la sua vita lascia un'eredità di bontà e verità, mentre il nome dell'empio scompare come qualcosa di marcio e privo di valore. Questo ci invita a riflettere sulla traccia che lasciamo nel mondo: stiamo costruendo una memoria che sarà una benedizione per gli altri o qualcosa che si perderà nel nulla?
L'integrità è la via della sicurezza, mentre la falsità e la doppiezza portano inevitabilmente alla scoperta e alla rovina. L’inganno e la malizia non possono rimanere nascosti per sempre: Dio, che è giusto, rivela la verità e giudica con equità. Camminare nella giustizia non significa essere perfetti, ma avere un cuore che desidera sinceramente seguire il Signore, accettando la sua Parola e vivendo secondo i suoi precetti. La vera sicurezza non si trova nell'astuzia o nell’inganno, ma nell’essere fedeli a Dio e alla sua volontà.
Infine, le parole hanno un potere enorme: la bocca del giusto è una “fonte di vita”, mentre quella degli empi è piena di violenza. Questo ci richiama alla responsabilità del nostro parlare: usiamo le nostre parole per edificare, incoraggiare e trasmettere la verità? Oppure le nostre labbra diffondono maldicenza, menzogna e discordia? Gesù ha detto che dalla pienezza del cuore la bocca parla (Luca 6:45), perciò se desideriamo che le nostre parole siano fonte di vita, dobbiamo permettere a Dio di trasformare il nostro cuore con la sua grazia.
Preghiera. Caro Padre celeste, oggi ti amo e ti sono grato per tutta la Tua bontà verso di me. Ti prego di perdonarmi quando non ho parlato gentilmente degli altri. Aiutami a proteggere la mia bocca dal dire qualsiasi tipo di male. Possano le parole della mia bocca e le meditazioni del mio cuore essere accettabili al Tuo cospetto. Signore, annullo tutte le parole che ho detto che non erano in accordo con la Parola di Dio. Cancello anche tutte le parole malvagie che sono state dette contro di me, la mia famiglia o il mio ministero. Signore, per favore perdona coloro che vorrebbero parlare male di noi. Possa il Tuo popolo ovunque stare attento a tenere a bada la propria lingua. Aiutaci tutti a dire le Tue parole e ad essere cortesi e gentili gli uni con gli altri. Te lo chiedo nel Santo nome di Gesù. Amen.
2 Marzo
"L'odio provoca liti, ma l'amore copre ogni errore. Sulle labbra dell'uomo intelligente si trova la sapienza, ma il bastone è per il dorso di chi è privo di senno. I saggi tengono in serbo la scienza, ma la bocca dello stolto è una rovina imminente" (Proverbi 10:12-14).
Il versetto 12 è un principio chiave dell'etica biblica. L'idea generale è ripetuta spesso nell'Antico Testamento (Levitico 19:18; Proverbi 15:1) ed è citata nel Nuovo (Giacomo 5:20; 1 Pietro 4:8). In breve, la ricerca della vendetta non porta mai a un buon fine. Non fa che moltiplicare la rabbia e intensificare un ciclo di rappresaglie. Scegliere di rispondere con amore, invece, è molto più potente. Quando le persone si disprezzano a vicenda, cercano di farsi del male a vicenda. Litigano e si distruggono a vicenda. Questa tragedia può verificarsi purtroppo anche in una comunità cristiana. L'odio divide e interrompe la comunione. L'odio distrugge la testimonianza di una comunità e fa sì che i non credenti screditino la nostra fede. L'odio serve il maligno. L'amore, d'altra parte, copre colpe e peccati. È importante notare che l'amore non trascura nessuno e ogni peccato, non importa quanto grave possa essere. Questo versetto non si riferisce all'ignorare il peccato o a nasconderlo!. Ma l'amore continua a cercare di trovare un terreno comune e modi per lavorare insieme. Aspetta pazientemente che un trasgressore veda l'errore della sua via e si penta. È disposto a perdonare. Nella misura in cui è possibile e ragionevole, l'amore ci porta a ricercare l'unità (Giovanni 17:21). Gesù identifica l'amore come prova di appartenenza a Lui (Giovanni 13:34–35).
Uno dei temi principali del libro dei Proverbi, come ribadisce il versetto 13, è il pericolo di ignorare la saggezza divina. Ascoltare coloro che insegnano la verità è un percorso verso la saggezza, e vale la pena seguire quegli insegnamenti. Coloro che rifiutano tali saggi consigli sono destinati a subirne le conseguenze, alla fine. Un detto popolare dice: "la vita è dura, ma è più dura quando fai cose stupide". Sia attraverso causa ed effetto, relazioni o governo, coloro che mancano di buon senso possono aspettarsi difficoltà. Quando Gesù svolse il suo ministero sulla terra, parlò saggiamente e le Sue parole portavano autorità divina. Moltitudini si radunarono per ascoltarlo insegnare perché parlava con autorità. Marco 1:22 racconta che, quando Gesù insegnò nella sinagoga di sabato, la gente si stupiva del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi. Marco 12:37 riporta che in un'altra occasione, la grande folla lo ascoltava volentieri. Coloro che Lo seguono riconoscono che le Sue parole sono quelle che portano la vita eterna (Giovanni 6:66–69). Al contrario, negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando ascolto a spiriti seduttori e a dottrine di demoni (1 Timoteo 4:1). Al Suo ritorno, il Signore punirà coloro che hanno pronunciato parole dure contro di Lui (Giuda 1:14–15). Il destino eterno di coloro che ignorano la Parola di Vita, Cristo, sarà tragico.
Un aspetto chiave della saggezza è la preparazione (versetto 14): la ricerca di ciò che è necessario prima che le difficoltà o la crisi siano a portata di mano. Coloro che cercano sinceramente la verità e la saggezza cercheranno di comprendere la volontà di Dio (Proverbi 1:7) in modo da essere pronti per le sfide della vita (Ebrei 5:14; 1 Corinzi 10:13). Inoltre, la persona con un deposito di saggezza ha buoni consigli da dare agli altri quando l'occasione lo richiede (Proverbi 11:14). Giacomo 1:5 promette che Dio fornirà saggezza a coloro che la chiedono con fede in modo che possano comprendere lo scopo delle loro prove. Ciò rende l'umiltà un aspetto chiave dell'"accumulare" saggezza, che può sfuggire a una persona anche se la sua istruzione è ammirevole. Sebbene i discepoli di Gesù non avessero un'istruzione formale, erano sapienti, perché conoscevano Cristo e predicavano il Vangelo in modo chiaro. Quando rappresentarono Cristo a una riunione del consiglio ebraico, i membri del consiglio erano rimasti stupiti, perché si eran resi conto che i discepoli erano uomini comuni e senza istruzione, ma "riconobbero che erano stati con Gesù" (Atti 4:13). Coloro che preferiscono spendere i loro sforzi resistendo alla saggezza o odiando coloro che la offrono tendono a chiacchierare con arroganza, mentre avvicinano ancora di più la propria rovina.
Preghiera. Caro Padre celeste, oggi Ti lodo per la mia salvezza. Grazie per avermi liberato dall'odio e dal male e per avermi riempito del Tuo amore. Signore, aiutami a testimoniare a chi mi sta intorno il Tuo amore per loro. Dammi la grazia di essere sempre amorevole e gentile con tutti, anche quando gli altri si comportano diversamente nei miei confronti. Aiutami a non ripetere i peccati degli altri di cui sono a conoscenza, ma piuttosto a coprirli con la preghiera, per non essere tentato anch'io. Comune nella nostra società è il gusto per il pettegolezzo e la sua sgradevole sete di scoprire il male degli altri. Che così non sia fra di noi.Signore, hai detto che ti saresti occupato tu dei malvagi. Non dobbiamo farlo noi. Hai detto che la vendetta era Tua e poiché sei giusto, farai in modo che alla fine saremo trattati equamente, se semplicemente preghiamo e confidiamo in Te. Donaci a tutti la grazia di fare questo. Nel nome di Gesù Ti prego. Amen.
3 Marzo
"I beni del ricco sono la sua città forte; la rovina dei poveri è la loro povertà. Il salario del giusto serve alla vita, le entrate dell'empio servono al peccato. Chi tiene conto della correzione, segue il cammino della vita; ma chi non fa caso della riprensione si smarrisce" (Proverbi 10:15-17).
La Scrittura non nega che ci sia un certo valore nella ricchezza mondana, ma nota solo che questo valore è temporaneo e inaffidabile. Né ignora le lotte di coloro che sono nel bisogno, sebbene non attribuisca valore a qualcuno in base al suo conto in banca (Matteo 6:19–24). Qui, come in molti proverbi, il commento di Salomone è semplicemente un riconoscimento della realtà. A volte si dice che per fare soldi, bisogna spenderli. Ecco perché il "ciclo della povertà" è difficile da spezzare: essere poveri, di per sé, crea sfide che possono essere difficili da superare. La fortuna di un uomo ricco può fornire una certa quantità di sicurezza. Ad esempio, se una tragedia colpisce e danneggia la sua casa, ha le risorse per riparare il danno. Se un nemico lo minaccia, ha le risorse per difendersi. La povertà può rendere una persona indifesa. Non è in grado di difendersi da un nemico o impotente nel migliorare la sua sorte nella vita. Il denaro non è destino, ovviamente, ma è una triste verità che essere poveri rende tutto il resto più difficile nella vita. La Bibbia mette in guardia dal confidare nelle proprie ricchezze invece che in Dio. Paolo da a Timoteo la responsabilità di incaricare i ricchi "che non siano d'animo altero, che non ripongano la loro speranza nell'incertezza delle ricchezze, ma in Dio, il quale ci fornisce abbondantemente ogni cosa perché ne godiamo" (1 Timoteo 6:17). Non è sbagliato avere ricchezze. Giuseppe di Arimatea era un uomo ricco, ma dimostrò coraggiosamente la sua lealtà a Gesù fornendo una tomba per la sepoltura di Gesù (vedere Luca 23:50–53). Tuttavia, è sbagliato che le ricchezze abbiano noi.
La parola tradotta "salario" nel versetto 16 non è sempre un riferimento letterale al denaro. Invece, si riferisce ai risultati naturali di qualcosa. In questo senso, il "salario" di accendere un fiammifero è il fuoco, e il "salario" di spegnerlo è il fumo. La ricerca della pietà, della rettitudine, conduce naturalmente a una vita significativa. Dio sorride ai giusti e gli dà una vita piena e significativa. Una persona giusta sperimenta personalmente ciò che Gesù intendeva quando disse: "Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza" (Giovanni 10:10). Morendo per i nostri peccati e risorgendo dalla tomba, Gesù ha reso possibile ai credenti di avere una quantità di giorni, persino la vita eterna, ma anche di godere della qualità dei giorni, ovvero una vita abbondante. Gesù ha paragonato la vita che dà a coloro che credono in Lui all'acqua che disseta completamente e per sempre. È un'acqua zampillante che soddisfa l'anima (Giovanni 4:13–14). Gli empi conducono una vita che produce solo peccato (Romani 6:23). Possono abbandonarsi alle passioni della loro natura peccaminosa (1 Pietro 4:2–3), ma non possono soddisfare il bisogno del loro cuore di una relazione intima con Dio (Apocalisse 7:15–17).
La persona che ascolta i consigli di Dio (v. 17) si dà una maggiore probabilità di successo e longevità rispetto a coloro che ignorano la saggezza. Coloro che seguono gli insegnamenti di Cristo possono godere di una vita veramente significativa ora (Giovanni 10:10) e della vita eterna oltre la tomba (Giovanni 10:28). La persona che rifiuta di essere corretta (Proverbi 9:7–8) e continua sulla strada sbagliata per tutta la vita dà un cattivo esempio. In molti casi, altri saranno tentati di seguire quel modello. Per questo motivo, la Scrittura mette in guardia dal diventare intimi con coloro che odiano Dio e la Sua verità (Proverbi 13:20). Sebbene le verità contenute nella Parola di Dio offrano perdono e vita (1 Corinzi 6:9–11), le persone definite "schernitori" (Proverbi 1:22) fanno una litania di scuse per rifiutare quel messaggio. Ciò avviene sotto forma di false accuse di contraddizione, critiche fuorvianti, rifiuto della moralità biblica o affermazioni di irrilevanza. Alcuni semplicemente rifiutano la Bibbia perché espone il loro peccato e li mette a disagio (Efesini 5:11–13; 2 Pietro 1:19; Salmo 119:105). Sfortunatamente, molti autoproclamatisi "esperti" con poca conoscenza legittima della Bibbia la ridicolizzano e la sostituiscono con ragionamenti umani errati. Apparentemente istruiti o meno, tali critici della Bibbia conducono gli altri fuori strada.
Preghiera. Caro Padre, sei misericordioso con tutti i Tuoi figli e Ti ringrazio per tutte le benedizioni materiali che ci hai dato. Signore, aiutaci a essere buoni amministratori di queste cose e a non usarle in modo sconsiderato. Aiutaci a essere generosi nel nostro dare e a seguirTi, per quanto riguarda le persone e le opere che vorresti che aiutassimo. Aiutaci a non essere così impegnati a godere delle nostre benedizioni, da dimenticare Colui che ci ha dato quelle benedizioni. Liberaci dallo spirito di Mammona e da ogni traccia di amore per il denaro. Signore, aiutami a prendere le mie decisioni non in base al fatto che io abbia o meno i soldi per fare qualcosa, ma piuttosto in base al fatto che sia Tua la volontà che io faccia questa cosa. So che se vuoi che io faccia qualcosa che è la Tua volontà per me, mi fornirai i mezzi per farlo, se confido e obbedisco a Te. Grazie per la fede per fare la Tua volontà. Lo chiedo nel nome di Gesù Cristo. Amen.
4 Marzo
"Chi maschera l'odio ha labbra bugiarde, e chi sparge la calunnia è uno stolto. Nella moltitudine delle parole non manca la colpa, ma chi frena le sue labbra è prudente. La lingua del giusto è argento scelto; il cuore degli empi vale poco. Le labbra del giusto nutrono molti, ma gli stolti muoiono per mancanza di senno" (Proverbi 10:18-21).
Le parole rivelano ciò che è nel cuore. Questo passo di Proverbi ci mette in guardia contro l’inganno dell’odio mascherato e il pericolo della calunnia. Chi cela rancore dietro parole false o diffonde menzogne dimostra stoltezza e distruzione. Dio ci chiama invece alla verità e all’amore sincero, affinché le nostre parole non siano strumenti di divisione, ma di edificazione e pace. Esaminiamo il nostro cuore: le nostre parole riflettono la grazia di Dio o nascondono sentimenti di rancore e inganno?
La prudenza nel parlare è segno di saggezza. Troppe parole portano spesso all’errore, mentre chi sa frenare la propria lingua dimostra discernimento. In un mondo dove si parla troppo e si ascolta poco, il credente è chiamato a praticare la saggezza del silenzio e a parlare solo con rettitudine e amore. Le nostre parole dovrebbero essere misurate e guidate dallo Spirito Santo, affinché siano strumenti di verità e non di peccato.
Infine, il passo sottolinea il valore della lingua del giusto, paragonandola all’argento scelto. Le parole del giusto hanno un peso, nutrono e incoraggiano molti, mentre gli stolti, privi di discernimento, si autodistruggono. La vera ricchezza non è nell’abbondanza delle parole, ma nella loro qualità. Che possiamo essere tra coloro che parlano con saggezza, offrendo parole di vita, conforto e verità a chi ci circonda.
Preghiera. Caro Padre, ti ringrazio per tutta la Tua bontà verso di noi come Tuoi figli. Siamo molto grati per la Tua pazienza e comprensione nei nostri confronti. Aiutaci ad avere lo stesso atteggiamento e la stessa grazia verso coloro che ci infastidiscono o ci turbano. Signore, aiutami a dire cose gentili e cortesi sugli altri. Ho letto in Isaia 6 come quando ebbe una visione della Tua santità, gridò: "Guai a me! Sono perduto; perché sono un uomo dalle labbra impure, e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; perché i miei occhi hanno visto il Re, il Signore degli eserciti". Signore, perdonaci tutti per le cose impure che abbiamo detto e che non Ti sono piaciute. Perdonaci per averci ferito a vicenda con parole scortesi e cattive. Padre, purifica i nostri cuori dalle cose che sono impure, perché le nostre labbra hanno espresso il peccato che è ancora lì. Rimuovi quelle cose e purificaci da ogni male. Chiedo questo nel nome del nostro Signore, Gesù Cristo. Amen.
5 Marzo
"Ciò che fa ricchi è la benedizione dell'Eterno e il tormento che uno si dà non le aggiunge nulla. Commettere un delitto, per lo stolto, è come uno spasso; così è la sapienza per l'uomo accorto. All'empio succede quello che teme, ma ai giusti è concesso quello che desiderano. Come tempesta che passa, l'empio non è più, ma il giusto ha un fondamento eterno. Come l'aceto ai denti e il fumo agli occhi, così è il pigro per chi lo manda" (Proverbi 10:22-26).
La vera ricchezza non viene dallo sforzo umano, ma dalla benedizione di Dio. Possiamo affannarci e cercare con ogni mezzo di accumulare beni, ma senza la grazia del Signore ogni nostro sforzo è vano. La vera prosperità non si misura in possedimenti materiali, ma nella pace e nella gioia che solo Dio può dare. Gesù stesso ci ricorda che non possiamo aggiungere un’ora alla nostra vita con le nostre preoccupazioni (Matteo 6:27), ma siamo chiamati a confidare nel Signore, sapendo che Egli provvede a ciò di cui abbiamo bisogno.
L’empio vive nella paura, e alla fine ciò che teme si abbatterà su di lui, mentre il giusto, riponendo la sua fiducia in Dio, riceverà ciò che desidera. Il contrasto tra il destino dell’empio e quello del giusto è netto: il primo è come una tempesta passeggera, destinata a svanire, mentre il secondo ha un fondamento eterno. Questa verità ci invita a costruire la nostra vita su Cristo, la Roccia sicura, anziché su ciò che è instabile e passeggero.
Infine, il pigro è paragonato all’aceto sui denti e al fumo negli occhi, immagini che evocano fastidio e danno. La pigrizia spirituale è altrettanto dannosa: chi non è diligente nel cercare Dio e nel servirlo diventa un peso, anziché una benedizione, per gli altri. Il Signore ci chiama a essere operosi nella fede, non per guadagnarci il suo favore, ma per vivere nella sua volontà, portando frutto per il suo Regno.
Preghiera. Caro Padre, grazie per averci dato un consiglio così buono nella Bibbia. Donaci la grazia di ascoltarlo. Signore, aiutami a fare un buon lavoro in ogni compito che mi si presenta. Voglio che le opere delle mie mani ti glorifichino. Signore, ti chiedo di tenere la tua mano protettiva su me, sulla mia famiglia e sui miei cari. Prego per tutti coloro che leggono questa riflessione affinché tu li protegga e li guidi. Rivelati a loro in un modo più profondo. Toccali, guariscili e benedici ognuno di loro in questo stesso giorno. Donaci la grazia di superare le cose nelle nostre vite che non ti piacciono. Sei così buono con noi, Signore. Sono molto grato per tutto ciò che stai facendo nella mia vita e per il meraviglioso lavoro che stai facendo nelle vite della tua gente in tutto il mondo. Nel nome di Gesù prego. Amen.
6 Marzo
"Il timore dell'Eterno accresce i giorni, ma gli anni degli empi saranno accorciati. L'attesa dei giusti è gioia, ma la speranza degli empi perirà. La via dell'Eterno è una fortezza per l'uomo integro, ma una rovina per i malfattori. Il giusto non sarà mai smosso, ma gli empi non abiteranno la terra" (Proverbi 10:27-30).
Il timore del Signore è fonte di vita e di longevità. Non si tratta solo di anni aggiunti alla nostra esistenza, ma di una vita vissuta nella pienezza della comunione con Dio. Chi cammina nella giustizia trova sicurezza e stabilità, mentre la vita dell’empio, priva di fondamento, è destinata a svanire. La vera felicità non si trova nelle illusioni del mondo, ma nell’intima relazione con il nostro Creatore, che guida e protegge coloro che lo temono.
La speranza dei giusti è solida e porta gioia, perché è radicata nella fedeltà di Dio. L’empio, invece, ripone le sue attese in ciò che è fragile e destinato a perire. Questo ci invita a riflettere su dove stiamo ponendo la nostra speranza: confidiamo nelle promesse del Signore o nelle incertezze del mondo? Solo chi ripone la propria fede in Dio sperimenterà una gioia che non viene meno, anche nelle difficoltà.
La via del Signore è una fortezza per i giusti e una rovina per i malvagi. Il giusto, fondato sulla Parola, non sarà mai smosso, perché Dio stesso è la sua roccia e il suo rifugio. L’empio, invece, non avrà stabilità né dimora duratura. Questo ci ricorda che solo la fedeltà al Signore garantisce una vita solida e sicura, sia in questo mondo che nell’eternità.
Preghiera. Caro Padre, grazie per le tante promesse che ci hai fatto nella Bibbia. Grazie per aver vegliato su di noi, sui nostri figli e nipoti e per averci dato una lunga vita. Signore, dammi la grazia di vivere la mia vita in accordo con la Tua Parola. Perdona i miei peccati e tienimi lontano dalla tentazione. Rafforzami per fare le cose che Ti piacciono. Voglio essere una benedizione per gli altri, quindi aiutami a essere sensibile verso coloro che mi circondano e che potrebbero aver bisogno del mio aiuto e incoraggiamento. Grazie per avermi guidato nella giusta direzione e per avermi dato la volontà di fare sempre la Tua volontà. Te lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
7 Marzo
"La bocca del giusto sgorga sapienza, ma la lingua perversa sarà soppressa. Le labbra del giusto conoscono ciò che è gradito, ma la bocca degli empi è piena di perversità" (Proverbi 10:31-32).
Proverbi collega la saggezza legittima con un'umiltà riverente davanti a Dio (Proverbi 1:7, 10:27). Il buon senso indica che ciò in cui una persona crede influenzerà il modo in cui parla e agisce (Luca 6:43–45). Proprio come un campo produttivo genera buoni raccolti, le labbra di una persona saggia producono parole preziose e veritiere. Una persona saggia dà buoni consigli. Aiuta a guidare le azioni di coloro che cercano una direzione nella vita. Loda Dio, Lo ringrazia per le Sue benedizioni, incoraggia i deboli, conforta gli afflitti e corregge coloro che si stanno allontanando. Indica la via verso Dio presentando Gesù Cristo come "la via, la verità e la vita" (Giovanni 14:6). Insegna la Parola di Dio così com'è alle persone così come sono. La persona malvagia manca di saggezza. Il suo discorso è descritto qui come "perverso". Questo deriva da una parola ebraica usata altrove nei Proverbi per indicare qualcosa di contorto, immorale o distorto (Proverbi 2:12; 6:14; 8:13; 10:32). Profana Dio e insulta gli altri. Impreca e racconta barzellette che sembrano divertenti solo perché sono sporche. Mente e distorce la verità per guadagno personale. Spaccia false dottrine. Tuttavia, un giorno il discorso di queste persone senza Dio e malvagie sarà messo a tacere e le loro parole perverse finiranno. I malvagi saranno ritenuti responsabili di ciò che dicono. Gesù disse: "Io vi dico che di ogni parola oziosa che avranno detta gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio, poiché dalle tue parole sarai giustificato e dalle tue parole sarai condannato" (Matteo 12:36-37). Ancora più drammatico è il fatto che coloro che usano le loro parole per insultare Dio saranno un giorno costretti a confessare la Sua sovranità (Isaia 45:23; Romani 14:11–12).
Nel vers. 32, ci sono due modi per interpretare il termine "conoscere" in questo contesto. Uno è l'idea di informazione e consapevolezza, l'altro è di esperienza. Entrambi si applicano alle parole che provengono naturalmente da coloro che sono spiritualmente saggi e da coloro che sono stolti. Le persone sagge sanno le cose giuste da dire (Proverbi 10:13) e quando è meglio non parlare, per niente (Proverbi 10:19). Le persone malvagie sono inclini a dire cose odiose o incendiarie (Proverbi 10:18), sapendo benissimo di essere irragionevoli (Proverbi 10:23). Quando Gesù parlò nella sinagoga di Nazareth, le Sue parole impressionarono molto gli ascoltatori. "Tutti gli rendevano testimonianza, si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca" (Luca 4:22). La Bibbia ci ha dato sufficienti insegnamenti sul parlare di grazia da sapere quali parole Gli piacciono e benedicono gli altri. Il linguaggio peccaminoso non deriva da una mancanza di conoscenza, ma da un cuore disobbediente. Anche i malvagi sanno cosa sia il linguaggio cortese, ma scelgono di usare un linguaggio perverso. Poiché i loro cuori sono corrotti, le loro bocche pronunciano un linguaggio corrotto. Il problema di questo tipo di peccato non riguarda le sillabe o i suoni. Ciò che costituisce un linguaggio inappropriato varia drasticamente a seconda della cultura e della regione. L'intento è ciò che conta, e questo è un problema importante della cultura moderna. Oggi, il linguaggio nei film, nella musica e in televisione è spesso offensivo per il gusto di essere offensivo. Lo stesso vale spesso per il linguaggio ascoltato in pubblico. La saggezza produce un linguaggio accettabile, mentre una mancanza di saggezza produce un linguaggio offensivo e perverso. Il fatto che così tante persone nel mondo moderno facciano affidamento su parole distorte è un'accusa alla salute spirituale della cultura.
Preghiera. Caro Padre, grazie per tutto quello che hai fatto per me. Signore, ti chiedo di perdonarmi per averti deluso. Signore, voglio che le mie parole siano come le tue parole. Signore, non dici mai cose scortesi. Sei gentile e amorevole. Le tue parole sono sempre la verità. Possiamo contare su di te e confidare che ciò che hai detto è la verità. Non menti mai. Signore, fa' che io sia buono per la mia parola. Aiutami a non darla alla leggera e quando dico a qualcuno che farò qualcosa, ricordami se non mantengo la mia parola così posso rimediare. Nella nostra società sembra che così tante persone, specialmente nel mondo degli affari, siano molto negligenti riguardo alle loro parole. Aiutami a essere un testimone per te come uno che mantiene la sua parola proprio come fai tu. Nel nome di Gesù Ti prego. Amen.
8 Marzo
"La bilancia falsa è un abominio per l'Eterno, ma il peso giusto gli è gradito. Venuta la superbia, viene anche il disonore; ma la sapienza è con gli umili. L'integrità degli uomini retti li guida, ma la perversità dei perfidi è la loro rovina" (Proverbi 11:1-3).
Dio ha un forte disappunto per gli affari disonesti; approva coloro che sono onesti nelle loro professioni. Amos 8:5 cita uomini d'affari disonesti che aspettano con ansia la fine delle festività religiose per poter continuare le loro pratiche commerciali disoneste. Chiedono: "Quando finirà il novilunio, perché possiamo vendere il grano? Quando finirà il sabato, perché possiamo aprire i granai, diminuire l'efa, aumentare il siclo, falsificare le bilance per frodare?". Al tempo di Salomone, le bilance venivano usate nelle transazioni commerciali e sulle bilance venivano poste delle pietre per pesare ciò che veniva venduto o acquistato. Gli uomini d'affari disonesti usavano pietre leggere quando vendevano e pietre più pesanti quando acquistavano per determinare il costo di un prodotto. Oggi, un equivalente potrebbe essere una bilancia disonesta in una macelleria o delle pompe truccate in una stazione di servizio. Spiritualmente parlando, qualsiasi atto deliberato per "approfittare" degli altri rientrerebbe nella stessa categoria. Le pratiche commerciali disoneste non sfuggono all'attenzione del Signore.
Il vers. 2 contrappone orgoglio e umiltà. La parola per "orgoglio" usata qui è zā'don, che significa anche "arroganza". Questa è una persona che non vede la necessità di Dio nella sua vita. La sua eccessiva sicurezza si trasforma in una vita autoindulgente ed egocentrica. Crede di essere padrone del suo destino, ma non riesce a capire che l'orgoglio precede una caduta. Alla fine, sperimenterà l'umiliazione della realtà. Atti 12:21–23 riporta gli effetti terribili dell'orgoglio sul re Erode. Indossò le sue vesti regali, si sedette sul trono, si rivolse a una grande folla e ricevette l'adorazione della folla. Tutti gridarono che era un dio e non un uomo. Invece di deviare tali lodi, Erode le abbracciò. Immediatamente l'orgoglio di Erode si trasformò in disgrazia: "In quell'istante un angelo del Signore lo colpì, perché non aveva dato a Dio la gloria, e morì roso dai vermi" (Atti 12:23). Michea 6:8 cita uno dei requisiti del Signore per il Suo popolo: camminare umilmente con il nostro Dio. Salomone osserva qui che umiltà e vera saggezza vanno di pari passo.
Secondo il vers 3 le persone morali conducono vite condotte con onore, onestà e affidabilità. La radice ebraica per "integrità" è tummah, tradotta anche "irreprensibile" in altri passaggi. Ciò indica completezza morale o assenza di qualsiasi macchia morale. Ciò non significa che una persona sia perfettamente libera da ogni peccato, di ogni tipo. Significa qualcuno la cui vita non lascia spazio alle critiche degli altri. Questa fiducia nel vivere con integrità mantiene la persona moralmente retta sulla retta via. Ciò la aiuta a evitare gran parte dei problemi che il peccato porta con sé. La completezza morale, come quella che deriva dall'onorare Dio, conduce a pascoli verdi e protegge da sentieri secondari pericolosi (Salmo 23:1–4). Tuttavia, la persona disonesta è rovinata dal proprio inganno. Il termine "corrotto" oggi implica qualcuno che mente o distorce per il proprio profitto, specialmente per quanto riguarda il denaro. Giuda Iscariota è un esempio di persona ingannevole che ha distrutto se stesso. Fingeva di amare Gesù baciandolo (Matteo 26:48–49), ma era una bugia. Il suo vero scopo era di far riconoscere Gesù ai soldati, che poi lo arrestarono e lo portarono via per processarlo e crocifiggerlo. Soffrendo di ripensamenti, ma non di un pentimento divino, Giuda gettò il denaro che gli era stato dato ai piedi dei capi religiosi che lo avevano assunto. Poi Giuda scappò per impiccarsi (Matteo 27:3–5). Proverbi 13:15 ci dice che "la via dei perfidi è la loro rovina".
Preghiera. Caro Padre, grazie per l'amore e il perdono che ci mostri ogni giorno. Signore, aiutaci a superare qualsiasi peccato in cui il nemico ci tenta a impegnarci. Signore, perdonaci per le volte in cui ti deludiamo. Perdoniamo anche coloro che ci hanno ferito e hanno peccato contro di noi. Possano giungere al pentimento affinché possano conoscere anche il tuo amore perdonatore. Abbiamo tutti bisogno del tuo amore e della tua misericordia. Signore Gesù, sii misericordioso con la nostra famiglia e i nostri amici. Veglia sui nostri figli e sui nostri nipoti e tienili lontani dal male. Guidaci ogni giorno sulla retta via affinché non ci allontaniamo dalla retta via. Lo chiedo nel nome di Gesù Cristo. Amen.