Confessioni di fede/Westminster/Confessione di fede/cfw19/cfw19-4: differenze tra le versioni
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Che cosa si intende per "leggi giudiziarie" date all'antico Israele e che oggi non sono più per noi da considerarsi in vigore? Sono quelle che riguardano la vita civile di quella particolare antica nazione e che, una volta essa scomparsa, perdono la loro applicabilità diretta. Da esse si deve comunque trarre, dedurre, i principi generali che le avevano ispirate e che conservano una valenza universale per ogni luogo e tempo. Al tempo della CFW il termine "general equity" [communis equitas] significava "applicazione generale". Così vanno considerate quelle leggi che allora avevano un carattere cerimoniale, e quindi una "particular equity" (non generale). Così vanno considerate quelle leggi che, per esempio, imponevano al fratello deceduto senza figli, di sposare la sua vedova e quindi garantirgli una discendenza, perché implicava la preservazione della proprietà nell'ambito della famiglia o della tribù. Ancora, la legge del taglione ("occhio per occhio, dente per dente", Levitico 24:17-22) non va applicata alla lettera, ma impone il principio generale della proporzionalità della pena rispetto alla trasgressione. Oppure ancora la prescrizione di "''Non metterai la museruola al bue che trebbia"'' implica che ogni lavoro ha diritto alla sua giusta remunerazione. E così via. I principi generali, universali, sono però riassunti nel Decalogo (i Dieci Comandamenti). | Che cosa si intende per "leggi giudiziarie" date all'antico Israele e che oggi non sono più per noi da considerarsi in vigore? Sono quelle che riguardano la vita civile di quella particolare antica nazione e che, una volta essa scomparsa, perdono la loro applicabilità diretta. Da esse si deve comunque trarre, dedurre, i principi generali che le avevano ispirate e che conservano una valenza universale per ogni luogo e tempo. Al tempo della CFW il termine "general equity" [communis equitas] significava "applicazione generale". Così vanno considerate quelle leggi che allora avevano un carattere cerimoniale, e quindi una "particular equity" (non generale). Così vanno considerate quelle leggi che, per esempio, imponevano al fratello deceduto senza figli, di sposare la sua vedova e quindi garantirgli una discendenza, perché implicava la preservazione della proprietà nell'ambito della famiglia o della tribù di Israele. Ancora, la legge del taglione ("occhio per occhio, dente per dente", Levitico 24:17-22) non va applicata alla lettera, ma impone il principio generale della proporzionalità della pena rispetto alla trasgressione. Oppure ancora la prescrizione di "''Non metterai la museruola al bue che trebbia"'' implica che ogni lavoro ha diritto alla sua giusta remunerazione. E così via. I principi generali, universali, sono però riassunti nel Decalogo (i Dieci Comandamenti). | ||
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19:4 Dio ha dato loro, in quanto corpo politico, anche diverse leggi giudiziarie che non sono più in vigore da quando quella nazione ha cessato di avere un'organizzazione politica [uno stato], non obbligando ora più nessuno, al di là di ciò che esse esigono [postulano] nei termini di principi generali [comuni] di equità [e giustizia] (370).
Testo originale
Inglese | Latino |
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IV. To them also, as a body politic, he gave sundry judicial laws, which expired together with the state of that people, not obliging any other, now, further than the general equity thereof may require. | IV. Iisdem etiam tanquam corpori politico leges multas dedit judiciales, quæ una cum istius populi politeia expirarunt, nullos hodie alios obligantes supra quod generalis et communis earum æquitas postularit. |
Riferimenti biblici
- (370) "State sottomessi ad ogni istituzione umana per amore del Signore: sia al re come sovrano, sia ai governatori come ai suoi inviati per punire i malfattori e premiare i buoni" (1 Pietro 2:13-14); "Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento ... Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra" (Matteo 5:17,38-39); "Io non dico questo da un punto di vista umano; è la Legge che dice così. Sta scritto infatti nella legge di Mosè: Non metterai la museruola al bue che trebbia. Forse Dio si dà pensiero dei buoi? Oppure lo dice proprio per noi? Certamente fu scritto per noi. Poiché colui che ara deve arare nella speranza di avere la sua parte, come il trebbiatore trebbiare nella stessa speranza" (1 Corinzi 9:8‑10). Leggere anche Esodo 21,22:1-29.
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Che cosa si intende per "leggi giudiziarie" date all'antico Israele e che oggi non sono più per noi da considerarsi in vigore? Sono quelle che riguardano la vita civile di quella particolare antica nazione e che, una volta essa scomparsa, perdono la loro applicabilità diretta. Da esse si deve comunque trarre, dedurre, i principi generali che le avevano ispirate e che conservano una valenza universale per ogni luogo e tempo. Al tempo della CFW il termine "general equity" [communis equitas] significava "applicazione generale". Così vanno considerate quelle leggi che allora avevano un carattere cerimoniale, e quindi una "particular equity" (non generale). Così vanno considerate quelle leggi che, per esempio, imponevano al fratello deceduto senza figli, di sposare la sua vedova e quindi garantirgli una discendenza, perché implicava la preservazione della proprietà nell'ambito della famiglia o della tribù di Israele. Ancora, la legge del taglione ("occhio per occhio, dente per dente", Levitico 24:17-22) non va applicata alla lettera, ma impone il principio generale della proporzionalità della pena rispetto alla trasgressione. Oppure ancora la prescrizione di "Non metterai la museruola al bue che trebbia" implica che ogni lavoro ha diritto alla sua giusta remunerazione. E così via. I principi generali, universali, sono però riassunti nel Decalogo (i Dieci Comandamenti).