Letteratura/Preghiere di famiglia/Sesta settimana/Domenica: differenze tra le versioni
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''"E il signore di quel servo, mosso a compassione, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Ma quel servo, uscito, trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo strangolava, dicendo: 'Paga quel che devi!'"'' (Matteo 18:27-28). | ''"E il signore di quel servo, mosso a compassione, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Ma quel servo, uscito, trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo strangolava, dicendo: 'Paga quel che devi!'"'' (Matteo 18:27-28). | ||
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Signore Iddio e Padre nostro celeste, | Signore Iddio e Padre nostro celeste, Tu hai il diritto di esigere immensamente da noi, poiché Tu ci hai dato ogni cosa e ci hai fatti quali siamo; ed al tempo stesso Tu ci tratti con la più grande misericordia poiché Tu sai quanto siamo deboli, Tu sai che siamo tratti dalla polvere della terra. Quando dobbiamo comparire alla Tua santa presenza, ci tornano in mente tutti i debiti che abbiamo verso di Te e ci sentiamo allora come se la loro somma sia schiaccoiante. In quei momenti non possiamo fare altro che gettarci a terra dinnanzi a Te e gridare e supplicare affinché Tu ci voglia usare misericordia. E quando Tu ce la concedi, quasi quasi non ci pare vero, stentiamo a crederci. E... basta... basta che noi incontriamo un nostro debitore, dimentichiamo d'un tratto tutti i nostri debiti perdonati per ricordarci solo dei nostri crediti, per esigere con tanta maggior durezza ciò che ci è dovuto. Che smarrimento è mai il nostro, Signore! Non comprendiamo più quel che facciamo; abbiamo smarrito il senso della nostra umiliazione, o piuttosto l'abbiamo già dimenticata ed abbiamo dimenticata con essa la Tua generosità. Quanto siamo pronti, allora, a ricordarci dei nostri diritti, anziché dei nostri doveri! Così è fatto il cuore umano! Ma Tu, o Dio, dacci un cuore nuovo, un cuore animato dal Tuo Spirito, un cuore animato dal Tuo amore, affinché sappiamo perdonare come siamo stati perdonati. | ||
E se non sappiamo ancora comprendere la potenza dell'amore, o Dio, fa che il timore della Tua giustizia, la paura della Tua giusta punizione, ci inducano ad una salutare riflessione. La sorte del servitore spietato che perde la grazia già chiesta ed ottenuta, ci sia di solenne monito: anche noi rischiamo di perderla. O Signore, dacci un cuore umile e misericordioso, nel nome di Cristo Gesù. Amen. | |||
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Versione delle 15:04, 2 ago 2023
Sesta settimana - Domenica mattina
Potente Iddio, noi vogliamo ringraziarti per le innumerevoli espressioni della Tua misericordia di cui ci hai fatto oggetto.
Tu hai stabilito un giorno di riposo a refrigerio del Tuo popolo. Siccome in tale giorno Tu avevi separato la luce dalle tenebre, cos fa risplendere nel nostro cuore la luce del Tuo Spirito affinché Ti conosciamo sempre meglio e Ti adoriamo in comunione con il Tuo diletto Figlio. Tu hai compiuto pure l'opera del nostro riscatto aprendo al Tuo Figlio le porte del sepolcro. Vivificaci in Lui, affinché partecipiamo alla Sua risurrezione e ricerchiamo le cose eccelse dove Egli siede alla Tua destra. Fa, o Signore che noi accogliamo la Tua Parola come quella dell'Iddio vivente potendo attingervi ogni verità ed ogni vita che, infusa in noi, può salvare l'anima nostra.
Signore Iddio, autore di ogni autentica felicità, che ci hai dato i Tuoi comandamenti per regolare tutta la nostra vita, imprimili nel nostro cuore con il Tuo Spirito Santo e fa che, rinunciando ad ogni desiderio carnale e alle vanità di questo mondo, la Tua Legge ci sia di guida e di conforto per ottenere eterna salvezza grazie a Gesù Cristo.
Dio di misericordia, benedici le riunioni dei Tuo figli in questa giornata. Manda la celeste rugiada a preparare il cuore di chi parla e di chi ascolta. Benedici le adunanze del Tuo popolo in tutto il mondo. Spargi largamente la divina semenza a conforto degli afflitti ed a salute dei peccatori. Fa che, raccogliendo in questo giorno doppia misura delle Tue grazie e, rammentandoci che la pura religione sta nel visitare gli orfani e le vedove e conservarsi puri dal mondo (Giacomo 1:27) noi Tu possiamo tributare un culto che Tu sia accetto. Provvedi ai nostri bisogni dell'anima e del corpo in questa vita e nell'eternità. Sia la nostra Domenica giorno di delizia per fare le Tue opere, predicare il Tuo Evangelo, soccorrere i bisognosi, visitare gli ammalati, i sofferenti, gli orfani e le vedove.
Signore, volgi uno sguardo benigno sulla nostra nazione e promuovi in essa l'opera Tua d'amore insegnata da Gesù Cristo, nostro unico Mediatore. Amen.
Lettura biblica: Matteo 18:21-35
"E il signore di quel servo, mosso a compassione, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Ma quel servo, uscito, trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo strangolava, dicendo: 'Paga quel che devi!'" (Matteo 18:27-28).
Signore Iddio e Padre nostro celeste, Tu hai il diritto di esigere immensamente da noi, poiché Tu ci hai dato ogni cosa e ci hai fatti quali siamo; ed al tempo stesso Tu ci tratti con la più grande misericordia poiché Tu sai quanto siamo deboli, Tu sai che siamo tratti dalla polvere della terra. Quando dobbiamo comparire alla Tua santa presenza, ci tornano in mente tutti i debiti che abbiamo verso di Te e ci sentiamo allora come se la loro somma sia schiaccoiante. In quei momenti non possiamo fare altro che gettarci a terra dinnanzi a Te e gridare e supplicare affinché Tu ci voglia usare misericordia. E quando Tu ce la concedi, quasi quasi non ci pare vero, stentiamo a crederci. E... basta... basta che noi incontriamo un nostro debitore, dimentichiamo d'un tratto tutti i nostri debiti perdonati per ricordarci solo dei nostri crediti, per esigere con tanta maggior durezza ciò che ci è dovuto. Che smarrimento è mai il nostro, Signore! Non comprendiamo più quel che facciamo; abbiamo smarrito il senso della nostra umiliazione, o piuttosto l'abbiamo già dimenticata ed abbiamo dimenticata con essa la Tua generosità. Quanto siamo pronti, allora, a ricordarci dei nostri diritti, anziché dei nostri doveri! Così è fatto il cuore umano! Ma Tu, o Dio, dacci un cuore nuovo, un cuore animato dal Tuo Spirito, un cuore animato dal Tuo amore, affinché sappiamo perdonare come siamo stati perdonati.
E se non sappiamo ancora comprendere la potenza dell'amore, o Dio, fa che il timore della Tua giustizia, la paura della Tua giusta punizione, ci inducano ad una salutare riflessione. La sorte del servitore spietato che perde la grazia già chiesta ed ottenuta, ci sia di solenne monito: anche noi rischiamo di perderla. O Signore, dacci un cuore umile e misericordioso, nel nome di Cristo Gesù. Amen.