Bibbia/Una critica della dottrina del Solo Scriptura: differenze tra le versioni

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Versione delle 16:40, 15 mag 2023

Ritorno


Una critica della dottrina del Solo Scriptura 

Sommario

La dottrina del "Solo Scriptura" (da distinguersi dal "Sola Scrittura") è una drastica alterazione della dottrina della Riforma classica del Sola Scriptura che ha preso piede nell'evangelicalismo moderno. Essa risulta inevitabilmente nell'autonomia del singolo credente (solipsismo ermeneutico). In essa la ragione individuale (fatta passare per guida dello Spirito Santo) è stata elevata alla posizione di autorità finale. Di fatto a ridefinito il Sola Scriptura in termini di razionalismo illuminista secolare e aspro democraticismo individualista. Quelli che ritengono di comprendere da se in totale autonomia le Scritture  in base a quale autorità ultima di solito formulano un simile giudizio? In realtà, tutto ciò che accade è che un cristiano misura le interpretazioni scritturali di altri cristiani rispetto allo standard della propria interpretazione scritturale. Ne risulta  il soggettivismo e il caos teologico che vediamo oggi nell'evangelicalismo moderno. Di fatto nessuno è infallibile nella sua interpretazione della Scrittura. Ognuno di noi arriva alla Scrittura con diversi presupposti, punti ciechi, ignoranza di fatti importanti e, soprattutto, peccaminosità. L'abbandono dei credi storici del Cristianesimo è una caratteristica comune della moderna nozione evangelica del Solo Scriptura. Ortodossia ed eresia sarebbero necessariamente una determinazione individualistica e soggettiva. Il "Solo Scrittura" à una dottrina della Scrittura che si basa sull'individualismo anabattista, sul razionalismo illuminista e sul populismo democratico. Essa è non biblica, illogica e impraticabile. Il seguente articolo la critica rispetto ai problemi scritturali, ermeneutici, storici, teologici e  pratici che suscita. non biblica, illogica e impraticabile.

Introduzione 

Negli anni 1980 e all'inizio degli anni '90 scoppia una controversia tra i dispensazionalisti che venne chiamata controversia sulla salvezza sulla base della signoria (Lordship Salvation). Da un lato del dibattito c'erano uomini come Zane Hodges [1] e Charles Ryrie [2] che insegnavano una dottrina riduzionista del sola fide che aveva assolutizzato l’aggettivo "sola" nella frase "giustificazione per sola fede" e l'aveva rimossa dal suo contesto teologico generale. La fede si riduceva a poco più che all'assenso alla veridicità di certe proposizioni bibliche. Si diceva che il ravvedimento, la santificazione, la sottomissione alla Signoria di Cristo, l'amore e la perseveranza non fossero necessari per la salvezza. I sostenitori di questa posizione affermavano che si trattava della classica posizione della Riforma insegnata da Martin Lutero e Giovanni Calvino. Dall'altro lato del dibattito c'era John MacArthur, il quale sostenne che questi uomini stavano chiaramente abbandonando la dottrina riformata della giustificazione per sola fede [3]. Oltre ai libri scritti dai principali partecipanti dispensazionalisti, numerosi teologi riformati scrissero libri e articoli criticando questa alterazione della dottrina del sola fide [4] Iniziava così un'accesa controversia teologica che in alcuni ambienti continua ancora oggi.

Ironia della sorte, negli ultimi 150 anni si è verificata un'analoga drastica alterazione della dottrina della Riforma classica del Sola Scriptura, eppure ciò ha suscitato poco scalpore tra gli eredi teologici della Riforma, che di solito sono stati pronti a notare qualsiasi mossa minacciosa contro i riformati dottrina della giustificazione. Sono stati spesi così tanto tempo e sforzi per proteggere la dottrina del Sola Fide da qualsiasi perversione o cambiamento che molti non sembravano aver notato che la dottrina riformata classica e fondamentale del Sola Scriptura era stata così alterata da essere praticamente irriconoscibile. Al suo posto gli evangelici erano giunti a sostenere una dottrina completamente diversa. Douglas Jones ha coniato il termine “Solo Scriptura” per riferirsi a questa aberrante versione evangelica di Sola Scriptura [5].

L'evangelicalismo moderno ha fatto al Sola Scriptura la stessa cosa che Hodges e Ryrie hanno fatto al Solo Fide. Ma sfortunatamente oggi si presta così poca attenzione alla dottrina del Sola Scriptura che anche tra i teologi esperti c'è confusione e ambiguità quando viene sollevato l'argomento. Definizioni contraddittorie e insufficienti di Sola Scriptura sono all'ordine del giorno non solo tra gli autori ampiamente evangelici, ma anche tra gli autori riformati. In questo capitolo esamineremo questo aberrante concetto evangelico moderno del Solo Scriptura e spiegheremo perché è imperativo che la chiesa evangelica riconosca che è tanto pericoloso quanto i concetti distorti di Solo Fide che prevalgono oggi nella Chiesa.

Soggettivismo evangelico 

La moderna versione evangelica del Solo Scriptura non è altro che una nuova versione della Zero Tradizione Invece di essere definita come l'unica autorità infallibile, la Bibbia è detta “l'unica base dell'autorità” [6] La Tradizione non è ammessa in alcun senso; i credi ecumenici sono virtualmente respinti; e alla Chiesa è negata ogni vera autorità. Superficialmente sembrerebbe che questa moderna dottrina evangelica non abbia nulla in comune con le dottrine dell'autorità cattolica romana o ortodossa orientale. Ma nonostante le vere differenze, la posizione evangelica moderna condivide un grosso difetto sia con la posizione cattolica romana che con quella ortodossa orientale. Ognuna di esse si traduce in autonomia. Ciascuno ha come risultato che l'autorità finale sia collocata in un luogo diverso da Dio e dalla Sua Parola. A differenza della posizione cattolica romana e della posizione ortodossa orientale, tuttavia, che invariabilmente risultano nell'autonomia della Chiesa, la posizione evangelica moderna risulta inevitabilmente nell'autonomia del singolo credente.

Abbiamo già visto che c'è una grande differenza tra il concetto di Scrittura e tradizione insegnato dai riformatori classici e il concetto insegnato dagli anabattisti e dai loro eredi. Il concetto anabattista, qui indicato come Zero Tradizione, ha tentato di negare l'autorità della tradizione in ogni senso reale. Le Scritture erano considerate non solo l'unica autorità finale e infallibile, ma l'unica autorità in assoluto. L'Illuminismo ha aggiunto il quadro filosofico in cui comprendere questo individualismo. La ragione individuale è stata elevata alla posizione di autorità finale. Gli appelli all'antichità e alla tradizione di qualsiasi tipo erano ridicolizzati. Nei primi anni degli Stati Uniti, il populismo democratico aveva travolto il popolo con il suo fervore [7]. Il risultato è un moderno evangelicalismo che ha ridefinito il Sola Scriptura in termini di razionalismo illuminista secolare e aspro democraticismo individualista.

Forse il modo migliore per spiegare il problema fondamentale con la moderna versione evangelica del Solo Scriptura sarebbe attraverso l'uso di un'illustrazione a cui molti credenti potrebbero essere in grado di rapportarsi. Quasi ogni cristiano che abbia lottato con questioni teologiche ha incontrato il problema di interpretazioni contrastanti della Scrittura. Se si chiede a un pastore dispensazionalista, ad esempio, perché insegna il pre-millenarismo, la risposta sarà: "Perché la Bibbia insegna il pre-millenarismo". Se si chiede al tipico pastore presbiteriano conservatore dall'altra parte perché insegna l'a-millenarismo (o  il pos-tmillenarismo), la risposta sarà probabilmente: "Perché questo è ciò che insegna la Bibbia". Ciascuno affermerà che l'altro è in errore, ma in base a quale autorità ultima di solito formulano un simile giudizio? Ciascuno affermerà di basare il suo giudizio sull'autorità della Bibbia, ma poiché l'interpretazione di ciascuno esclude quella dell'altro, entrambe le interpretazioni non possono essere corrette. Come facciamo allora a discernere quale interpretazione è corretta?

La tipica soluzione evangelica moderna a questo problema è dire all'interrogante di esaminare gli argomenti di entrambe le parti e decidere quale di essi sia più vicina all'insegnamento della Scrittura. Gli viene detto che questo è ciò che significa Sola Scriptura: valutare individualmente tutte le dottrine secondo l'unica autorità, la Scrittura. Tuttavia, in realtà, tutto ciò che accade è che un cristiano misura le interpretazioni scritturali di altri cristiani rispetto allo standard della propria interpretazione scritturale. Piuttosto che porre l'autorità finale nella Scrittura come intende fare, questo concetto di Scrittura pone l'autorità finale nella ragione e nel giudizio di ogni singolo credente. Il risultato è il relativismo, il soggettivismo e il caos teologico che vediamo oggi nell'evangelicalismo moderno.

Una verità fondamentale ed evidente che sembra essere inconsciamente trascurata dai fautori della moderna versione evangelica del Solo Scriptura è che nessuno è infallibile nella sua interpretazione della Scrittura. Ognuno di noi arriva alla Scrittura con diversi presupposti, punti ciechi, ignoranza di fatti importanti e, soprattutto, peccaminosità. Per questo motivo ognuno di noi legge cose nella Scrittura che non ci sono e perde cose nella Scrittura che ci sono. Sfortunatamente, un gran numero di evangelici moderni ha seguito le orme di Alexander Campbell (1788-1866), fondatore dei “Discepoli di Cristo”, che credeva ingenuamente di poter avvicinarsi alla Scrittura senza preconcetti o pregiudizi. Abbiamo già menzionato l'ingenua affermazione di Campbell: "Mi sono sforzato di leggere le Scritture come se nessuno le avesse lette prima di me, e mi guardo altrettanto bene dal leggerle oggi, attraverso il mezzo delle mie opinioni di ieri, o un una settimana fa” [8].

Le stesse idee furono espresse da Lewis Sperry Chafer, l'influentissimo fondatore e primo presidente del Dallas Theological Seminary. Chafer credeva che la sua mancanza di qualsiasi formazione teologica gli desse la capacità di avvicinarsi all'interpretazione delle Scritture senza pregiudizi. Disse: "Il fatto stesso di non aver seguito un corso prescritto di teologia mi ha permesso di affrontare l'argomento con una mente senza pregiudizi e di preoccuparmi solo di ciò che la Bibbia insegna effettivamente" [9]. Questo, tuttavia, è semplicemente impossibile. A meno che non si riesca a sfuggire agli effetti del peccato, dell'ignoranza e di tutto l'apprendimento precedente, non si possono leggere le Scritture senza pregiudizi e punti ciechi. Questo è un dato di fatto della condizione umana post-caduta.

Questa credenza ingenua nella capacità di sfuggire ai propri limiti noetici e spirituali ha portato Campbell e i suoi moderni eredi evangelici a scartare qualsiasi uso di autorità secondarie. La Chiesa, i credi e gli insegnamenti dei primi padri erano tutti considerati bizzarri nella migliore delle ipotesi. L'abbandono dei credi è una caratteristica comune della moderna nozione evangelica del Solo Scriptura. È così pervasivo che si può trovare anche negli scritti di eminenti teologi riformati. Ad esempio, in un testo di teologia sistematica riformata recentemente pubblicato e ben accolto, Robert Reymond lamenta il fatto che la maggior parte dei cristiani riformati aderisce all'ortodossia trinitaria espressa nel Credo niceno-costantinopolitano [10]. Chiede apertamente l'abbandono del concetto trinitario niceno a favore di un diverso concetto trinitario. Non si può fare a meno di chiedersi come questo sia diverso dal rifiuto degli Unitari dell'ortodossia del Credo. Chiedono il rifiuto di un aspetto del trinitarismo niceno mentre Reymond chiede il rifiuto di un altro. Perché uno è considerato eretico e l'altro pubblicato da una grande casa editrice evangelica?

Un punto importante che deve essere tenuto presente è osservato dal grande teologo di Princeton del diciannovesimo secolo Samuel Miller. Ha notato che i più zelanti oppositori dei credi "sono stati quelli che avevano opinioni corrotte" [11]. Questo è ancora oggi il caso. L'unica caratteristica comune trovata in molte difese pubblicate delle dottrine eretiche rivolte ai lettori evangelici è la ferma difesa della moderna nozione evangelica del Solo Scriptura con il suo concomitante rifiuto dell'autorità subordinata dei credi ecumenici. Il primo obiettivo di questi autori è convincere il lettore che Sola Scriptura significa Solo Scriptura. In altre parole, il loro primo obiettivo è convincere i lettori che non esistono confini dottrinali vincolanti all'interno del cristianesimo.

Nella sua difesa dell'annientamento, ad esempio, Edward Fudge afferma che la Scrittura "è l'unica fonte di dottrina indiscutibile o vincolante su questo o qualsiasi argomento" [12]. Aggiunge che l'individuo dovrebbe soppesare le interpretazioni scritturali di altri cristiani non ispirati e fallibili contro la Scrittura” [13]. Non spiega come il cristiano deve sfuggire alla propria fallibilità non ispirata. I confini dottrinali dell'ortodossia cristiana sono messi da parte in quanto storicamente condizionati e relativi [14]. Naturalmente, Caramell non nota che la sua interpretazione è storicamente condizionata e relativa come qualsiasi altra da lui criticata [15].

Un'altra eresia che è stata ampiamente promossa con l'assistenza della moderna versione evangelica del Solo Scriptura è l'iperpreterismo o pantelismo [16]. Mentre ci sono numerosi litigi interni sui dettagli, in generale i sostenitori di questa dottrina insistono sul fatto che Gesù Cristo è tornato in AD. 70 alla distruzione di Gerusalemme e che in quel tempo il peccato e la morte furono distrutti, la maledizione adamitica fu tolta, Satana fu gettato nello stagno di fuoco, avvenne il rapimento e la risurrezione generale, avvenne il giudizio finale, pianto, pianto e dolore furono abolito, e cominciò lo stato eterno. I sostenitori del pantelismo sono ancora più espliciti nel loro rifiuto dei confini dottrinali cristiani ortodossi di Caramell. Ed Stevens, per esempio, scrive:

“Anche se i credi dovessero opporsi chiaramente e definitivamente alla visione preterista (cosa che non fanno), non sarebbe un problema opprimente poiché non hanno comunque una vera autorità. Non sono più autorevoli delle nostre migliori opinioni odierne, ma sono apprezzate per la loro antichità” [17].

Questo è un segno distintivo della dottrina del Solo Scriptura, ed è una posizione che i riformatori classici rigettarono categoricamente. Stevens continua altrove,

“Non dobbiamo prendere i credi più seriamente di quanto prendiamo gli scritti e le opinioni di uomini come Lutero, Zwingli, Calvino, l'Assemblea di Westminster, Campbell, Rushdoony o CS Lewis” [18].

Qui vediamo il chiaro rifiuto delle strutture di autorità basate sulla Scrittura. Si rigetta l'autorità di chi governa nella Chiesa ponendo sullo stesso piano le decisioni di un concilio ecumenico di ministri e le parole di un qualsiasi individuo. Questo è certamente il modo democratico di fare le cose, ed è americano [il luogo da cui proviene] come la torta di mele, ma non è cristiano. Se ciò che Mr. Stevens scrive è vero, allora i cristiani non dovrebbero prendere la dottrina nicena della Trinità più seriamente di quanto prendiamo qualche dottrina idiosincratica di Alexander Campbell o CS Lewis. Se questa dottrina del Solo Scriptura e tutto ciò che comporta è vera, allora la Chiesa non ha più il diritto o l'autorità di dichiarare l'arianesimo un'eresia di quanto Cornelius Van Til avrebbe per dichiarare autorevolmente l'apologetica classica un'eresia. Ortodossia ed eresia sarebbero necessariamente una determinazione individualistica e soggettiva.

Un altro pantelista, John Noe, afferma che questo rifiuto dell'autorità dei credi ecumenici "è l' essenza della dottrina del Sola Scriptura" [19]. Come abbiamo dimostrato, questo è manifestamente falso rispetto alla classica dottrina Riformata del Sola Scriptura. La dottrina della Scrittura sposata da questi uomini è una dottrina della Scrittura che si basa sull'individualismo anabattista, sul razionalismo illuminista e sul populismo democratico. È una dottrina della Scrittura separata dal suo contesto cristiano. Non è diverso dalla dottrina della Scrittura e della tradizione sostenuta dai Testimoni di Geova in numerose pubblicazioni come “Dovresti credere nella Trinità?” in cui gli individui sono esortati a rifiutare i credi cristiani ecumenici a favore di un nuovo contesto ermeneutico [20]. Eppure la falsa idea che questa dottrina sia la dottrina della Riforma pervade il pensiero della moderna chiesa evangelica. Sfortunatamente la diffusa ignoranza della vera dottrina della Riforma rende molto più facile per i fornitori di false dottrine influenzare coloro che non sono stati in grado o non hanno voluto controllare i fatti storici.

Critica 

La moderna dottrina evangelica della Scrittura, o Solo Scriptura, è insostenibile per una serie di ragioni. [21]. A parte il fatto che si tratta di una nuova posizione basata sulla filosofia secolare razionalista, e a parte il fatto che è presentata disonestamente come se fosse la posizione della Riforma, è anche non biblica, illogica e impraticabile. A questo punto dobbiamo esaminare attentamente alcune delle molte ragioni per cui Solo Scriptura fallisce.

Problemi scritturali 

La Scrittura stessa indica che le Scritture sono proprietà della Chiesa e che l'interpretazione della Scrittura appartiene alla Chiesa nel suo insieme, come comunità. In particolare è stato affidato a uomini particolarmente dotati. Questo è già stato esaminato in dettaglio nella precedente discussione dei Bereani e del Concilio di Gerusalemme. Gli Apostoli non dissero a ogni singolo credente di prendere la propria Bibbia e decidere da sé e da sé se i giudaizzanti avevano ragione. Al contrario, si sono riuniti in un consiglio come corpo e operato discernimento rispetto alla verità della questione. La loro decisione fu poi data alle varie chiese. Il punto fondamentale è che Cristo ha stabilito la Sua Chiesa con una struttura di autorità che deve essere rispettata (Ebrei 13:7). Anche nei primi anni della Chiesa, c'erano quelli che erano appositamente designati al ministero della Parola (Atti 6:2-4). Nelle sue lettere a Timoteo e a Tito, Paolo indica che dopo la sua morte doveva continuare uno speciale ministero di insegnamento (cfr 1 Timoteo 3:1-7; 2 Timoteo 4,2; Tito 8,5-9). La moderna dottrina evangelica della Scrittura distrugge essenzialmente la reale autorità dei ministri della Parola e della Chiesa nel suo insieme.

Gli aderenti alla posizione evangelica ignorano anche i riferimenti scritturali positivi alla tradizione. L'Evangelo è stato predicato per almeno 15-20 anni prima della stesura del primo libro del Nuovo Testamento, e quel vangelo predicato era autorevole e vincolante. Questa tradizione apostolica era la fede delle chiese che ricevettero i primi libri del Nuovo Testamento, ed era il contesto entro il quale questi libri e i libri dell'Antico Testamento dovevano essere interpretati. Questa è la tradizione alla quale alle chiese fu comandato di aderire (per esempio, 2 Tessalonicesi 3:6). Abbiamo già discusso il modo in cui questo kerigma apostolico veniva insegnato ad ogni catecumeno e recitato a memoria al battesimo. È importante per i nostri scopi qui semplicemente notare che questo contesto ermeneutico della Scrittura non è stato abrogato una volta che la Scrittura è stata completata. Le Scritture furono scritte per chiese già esistenti, e questo significa che queste chiese avevano L'Evangelo prima di avere le Scritture complete.

Problemi ermeneutici 

Un problema estremamente significativo con Solo Scriptura è la soggettività in cui getta tutti gli sforzi ermeneutici. Alla fine l'interpretazione della Scrittura diventa individualistica senza possibilità di risoluzione delle differenze. Ciò accade perché gli aderenti al Solo Scriptura strappano la Scrittura dal suo contesto ecclesiastico ed ermeneutico tradizionale, lasciandola in un vuoto relativistico. Il problema è che ci sono diverse interpretazioni della Scrittura, e ai cristiani viene detto che queste possono essere risolte con un semplice appello alla Scrittura. Ma è possibile risolvere il problema delle diverse interpretazioni della Scrittura facendo appello a un'altra interpretazione della Scrittura? Il problema che gli aderenti del Solo Scriptura non ha notato è che qualsiasi appello alla Scrittura è un appello a un'interpretazione della Scrittura. L'unica domanda è: quale interpretazione? Quando ci troviamo di fronte a interpretazioni contrastanti della Scrittura, non possiamo mettere una Bibbia su un tavolo e chiederle di risolvere la nostra divergenza di opinioni come se fosse una tavola Ouija. Affinché la Scrittura possa fungere da autorità, deve essere letta, sottoposta ad esegesi e interpretata da qualcuno. Affinché lo Spirito Santo possa parlare attraverso la Scrittura, deve essere coinvolta qualche agenzia umana, anche se quell'agente umano è semplicemente un individuo che legge il testo della Scrittura.

I seguaci del Solo Scriptura respingono tutto questo affermando che la ragione e la coscienza del singolo credente è l'interprete supremo. Eppure questo non si traduce in nient'altro che un solipsismo ermeneutico [23]. Rende praticamente inutile la verità universale e oggettiva della Scrittura perché invece della Chiesa che proclama con una sola voce al mondo ciò che la Scrittura insegna, ogni individuo interpreta la Scrittura come sembra giusta ai propri occhi. Il mondo incredulo è lasciato a sentire una cacofonia di voci contrastanti piuttosto che la Parola del Dio vivente.

La dottrina del Solo Scriptura, nonostante la sua pretesa di preservare in modo univoco l'autorità della Parola di Dio, distrugge tale autorità facendo dipendere il significato della Scrittura dal giudizio di ogni individuo. Piuttosto che essere la Parola di Dio l'unica corte d'appello finale, la corte d'appello diventa le menti moltiplicate di ogni credente. Si è persuasi che il Calvinismo sia più biblico. L'altro è convinto che il dispensazionalismo sia più biblico. E in base a quale standard ognuno decide? Lo standard è l'opinione di ogni individuo su ciò che è biblico. Lo standard è necessariamente individualistico, e quindi lo standard è necessariamente relativistico.

Problemi storici 

Va da sé che Solo Scriptura non era la dottrina della Chiesa primitiva o della Chiesa medievale. Tuttavia, la maggior parte dei fautori del Solo Scriptura non sarebbe minimamente infastidita da questo fatto perché non si preoccupano di mantenere alcuna continuità con l'insegnamento della Chiesa primitiva. D'altra parte, alcuni si preoccupano di affermare che il loro insegnamento è la dottrina dei Riformatori classici. Come abbiamo già dimostrato, questo è semplicemente falso. I Riformatori classici non aderivano alla Zero Tradizione che è essenzialmente tutto ciò che è Solo Scriptura. Qualsiasi affermazione da parte degli aderenti al Solo Scriptura di portare avanti l'insegnamento dei Riformatori è errata. Si dice per ignoranza o per inganno. Le radici del Solo Scriptura non risiedeva negli Apostoli, non nella Chiesa primitiva, e non nei Riformatori, ma piuttosto nell'individualismo della Riforma radicale, nel razionalismo dell'Illuminismo e nel democraticismo populista.

Anche la dottrina della Solo Scriptura incontra seri problemi quando si consideri quale regola di fede abbia utilizzato la Chiesa negli anni tra la morte di Cristo e la diffusa disponibilità dell'intera Scrittura. Se Solo Scriptura è vero, allora gran parte della Chiesa è stata lasciata per secoli senza alcuno standard di verità. Nei primi secoli della Chiesa non era possibile recarsi in una libreria cristiana locale e acquistare una copia della Bibbia. I manoscritti della Bibbia dovevano essere copiati a mano e quindi non si trovavano nelle case di tutti i credenti. Le lettere del Nuovo Testamento furono scritte in un periodo di decenni. Alcune chiese avevano alcune porzioni, mentre altre chiese ne avevano altre. Solo gradualmente il Nuovo Testamento come lo conosciamo è stato raccolto e distribuito nel suo insieme [22]. Inoltre, ampi segmenti della Chiesa sono stati analfabeti per secoli. Se l'unico cristiano deve valutare tutto da solo e per sé secondo la sua Bibbia, come sostiene Solo Scriptura, come avrebbe funzionato nei primi secoli della Chiesa per coloro che non avevano accesso a una Bibbia? Come funzionerebbe per coloro che non potrebbero leggere una Bibbia anche se ne avessero accesso? Ancora una volta, si osserva che la dottrina del Solo Scriptura è qualcosa fatta su misura da e per i moderni cristiani alfabetizzati. Per molti cristiani in gran parte della storia della Chiesa, non sarebbe stato nemmeno possibile. La dottrina della Solo Scriptura richiede una lettura anacronistica delle condizioni moderne a ritroso in periodi della storia in cui tali condizioni non esistevano.

Problemi teologici 

Solo Scriptura è afflitto da numerosi problemi teologici, il più significativo dei quali è il problema del canone. Il canone è l'elenco dei libri ispirati da Dio. Secondo gli aderenti a Solo Scriptura, la Bibbia è l'unica autorità perché i suoi libri sono ispirati, ma la Bibbia non include da nessuna parte un elenco ispirato di libri ispirati. Ciò significa che Solo Scriptura può affermare che la Scrittura è l'unica autorità, ma non può definire con assoluta certezza cosa sia la Scrittura. Quando gli aderenti tentano di definire e difendere un particolare canone, non possono farlo usando la Bibbia come unica autorità. Per Solo Scriptura per essere vero, la Bibbia dovrebbe includere non solo tutti i libri ispirati della Bibbia, ma anche un sommario ispirato che ci dica quali libri sono stati veramente ispirati. Tuttavia, anche questo non sarebbe sufficiente, perché non sapremmo che l'indice è stato ispirato a parte un intervento divino extra-scritturale o un altro documento ispirato che ci dice che l'elenco originale è stato ispirato. Ovviamente allora sposteremmo semplicemente il problema indietro di un altro passo, e così via all'infinito.

La maggior parte dei sostenitori del Solo Scriptura semplicemente ignora il problema del canone come se le Bibbie che tengono tra le mani fossero cadute intere e complete dal cielo. Eppure questo non è quello che è successo nella storia attuale. I singoli libri della Scrittura furono scritti in un periodo di mille anni. Anche i libri del Nuovo Testamento sono stati scritti in un periodo di decenni e solo gradualmente hanno trovato la loro strada in tutte le chiese. Furono scritti numerosi vangeli ed epistole apocrifi, alcuni dei quali erano considerati autorevoli in alcune chiese. Ci è voluto del tempo perché il canone di ventisette libri del Nuovo Testamento che abbiamo oggi fosse universalmente riconosciuto. La dottrina della Solo Scriptura presuppone un canone completo e chiuso che non può spiegare o difendere in base ai propri principi. Questa auto-contraddizione fondamentale è uno dei suoi difetti più evidenti.

La dottrina della Solo Scriptura riduce anche le dottrine essenziali della fede cristiana a nient'altro che opinioni, negando ogni reale autorità ai credi ecumenici della Chiesa. Dobbiamo notare che se i credi ecumenici non sono più autorevoli delle opinioni di ogni singolo cristiano, come devono dire gli aderenti alla Solo Scriptura se vogliono rimanere coerenti, allora la dottrina nicena della Trinità e la dottrina calcedoniana di Cristo non sono più autorevole delle idee dottrinali di qualsiasi cristiano supponente. La dottrina della Trinità e della divinità di Cristo diventa aperta al dibattito quanto la dottrina della salmodia esclusiva nel culto.

È estremamente importante comprendere l'importanza di questo punto. Se gli aderenti al Solo Scriptura hanno ragione, allora non vi sarebbero veri e propri confini dottrinali oggettivi all'interno del cristianesimo. Ogni singolo cristiano è responsabile di scrutare la Scrittura (anche se non gli si può dire con certezza quali libri costituiscono la Scrittura) e giudicare da sé e da sé ciò che è e non è dottrina scritturale. In altre parole, ogni individuo è responsabile di stabilire i propri confini dottrinali, il proprio Credo.

Se i credi ecumenici non hanno una reale autorità, allora non può avere alcuna conseguenza importante se una persona decide di rifiutare alcune o tutte le dottrine di questi credi, inclusa la Trinità e la divinità di Cristo. Se l'individuo giudica la Trinità una dottrina non biblica, allora per lui è falsa. Non esiste altra autorità per correggerlo al di fuori della sua interpretazione della Scrittura. Proprio per questo Solo Scriptura sfocia inevitabilmente nel relativismo radicale e nella soggettività. Ogni persona decide da sola quali siano le dottrine essenziali del cristianesimo, ogni persona crea il proprio Credo da zero, e concetti come l'ortodossia e l'eresia diventano completamente obsoleti. Il concetto stesso di cristianesimo diventa obsoleto perché non ha più alcuna definizione oggettiva significativa. Da Solo Scriptura non si ha più mezzi con cui il contenuto dottrinale proposizionale della Scrittura possa essere definito in modo autorevole (tale definizione comporta necessariamente la creazione inaccettabile di un Credo ecumenico autorevole), il suo contenuto proposizionale può essere definito solo soggettivamente da ciascun individuo. Un individuo può considerare essenziale la Trinità, un altro può considerarla un'idea pagana importata nel cristianesimo. Senza un'affermazione autorevolmente definita del contenuto dottrinale proposizionale del cristianesimo, nessuno dei due individui può essere definitivamente e definitivamente dichiarato sbagliato. Il Solo Scriptura distrugge questa possibilità, e quindi distrugge la possibilità che il cristianesimo sia un concetto significativo. Invece, riducendo il cristianesimo al relativismo e alla soggettività, riduce il cristianesimo all'irrazionalismo e, in definitiva, al non senso.

Problemi pratici 

I problemi sopra elencati rivelano tutti problemi pratici inerenti alla dottrina della Solo Scriptura. È semplicemente impraticabile in teoria o in pratica. Abbiamo già discusso dei problemi ermeneutici pratici che sorgono da Solo Scriptura. A questo punto dobbiamo discutere come Solo Scriptura conduca necessariamente allo scisma e alla faziosità, e come indebolisca la reale autorità ecclesiastica.

La Chiesa cristiana oggi è letteralmente divisa in decine di migliaia di denominazioni con centinaia di nuove divisioni che sorgono ogni giorno. Gran parte della responsabilità di questa divisione ricade sulla dottrina del Solo Scriptura. Quando la coscienza di ogni individuo diventa l'autorità finale per quell'individuo, si verificheranno divergenze di opinione. Quando gli uomini si sentono abbastanza forti riguardo alle loro interpretazioni individuali, si separano da quelli che credono essere in errore. Nel mondo di oggi, abbiamo milioni di credenti e chiese convinte di migliaia di dottrine reciprocamente contraddittorie, e tutte affermano di basare le loro convinzioni solo sull'autorità della Scrittura.

Solo Scriptura non solo ha contribuito pesantemente a questa divisione e settarismo, ma non può offrire alcuna soluzione possibile. Solo Scriptura è l'equivalente ecclesiastico di una nazione con una costituzione ma senza tribunale per interpretare quella costituzione. Entrambi possono portare al caos. Nella migliore delle ipotesi Solo Scriptura può offrire una dichiarazione dottrinale astratta secondo cui la "Scrittura" è l'unica autorità. Ma usando solo la Scrittura, non può dirci cos'è la "Scrittura" o cosa significa. Semplicemente non può risolvere le differenze di interpretazione, e il risultato è sempre più divisione e scisma. La risoluzione delle divergenze teologiche richiede la possibilità di definire autorevolmente il contenuto dottrinale proposizionale del cristianesimo, e richiede la possibilità di un'autorevole “Suprema Corte?” ecclesiastica. Poiché nessuna di queste possibilità è consentita nell'ambito del Solo Scriptura, non può esserci alcuna possibilità di risoluzione.

Solo Scriptura mina anche la legittima autorità ecclesiastica stabilita da Cristo. Nega il dovere di sottomettersi a chi ti governa, perché toglie la possibilità di un magistero autorevole nella Chiesa. Riporre qualsiasi tipo di reale autorità ermeneutica in un anziano o in un insegnante mina la dottrina del Solo Scriptura. Quegli aderenti del Solo Scriptura che hanno pastori e insegnanti a cui cercano la guida lo fanno con la clausola che l'individuo deve prima valutare l'insegnamento del leader mediante la Scrittura. Ciò che questo significa in pratica è che l'individuo deve misurare l'interpretazione della Scrittura del suo insegnante rispetto alla sua propria interpretazione della Scrittura. Il campo di gioco è livellato quando né i credi ecumenici né la Chiesa hanno più autorità del singolo credente, ma Cristo non ha stabilito un campo di gioco equo. Non ha stabilito una democrazia. Ha fondato una Chiesa in cui uomini e donne ricevono doni diversi, alcuni dei quali comportano un dono speciale di insegnare e dirigere. Questi anziani hanno la responsabilità del gregge e una certa autorità su di esso. Le Scritture non ci chiamerebbero a sottometterci a coloro che non avevano alcuna vera autorità su di noi (Ebrei 13:17; Atti 20).

Autonomia 

In definitiva, il problema fondamentale con Solo Scriptura è lo stesso problema che esiste all'interno dei concetti cattolici romani e ortodossi orientali di Scrittura e tradizione. Tutti questi concetti si traducono in autonomia (essere legge a sé stessi). Tutto ha come risultato che l'autorità finale viene collocata in un luogo diverso da Dio e dalla Sua Parola. Le dottrine cattolica romana e ortodossa orientale risultano nell'autonomia della Chiesa. Solo Scriptura risulta nell'autonomia del singolo credente che diventa legge a se stesso. La Scrittura è interpretata secondo la coscienza e la ragione dell'individuo. Tutto viene valutato secondo lo standard finale dell'opinione individuale su ciò che è e non è scritturale. L'individuo, non la Scrittura, è la vera autorità finale secondo Solo Scriptura. Questa è autonomia ribelle, ed è usurpazione delle prerogative di Dio.

Gli aderenti a Solo Scriptura non hanno capito che "Solo Scrittura" non significa "solo io". La Bibbia non dà da nessuna parte alcun accenno al desiderio che ogni singolo credente decida da solo e da solo cosa sia e cosa non sia il vero significato della Scrittura. La dottrina riformata classica del Sola Scriptura significava che la Scrittura è l'unica autorità finale e infallibile. Non significa che sia l'unico individuo a determinare cosa significa quella Scrittura. La Scrittura è stata data alla Chiesa all'interno di un certo contesto dottrinale preesistente che era stato predicato dagli Apostoli per decenni. Solo Scrittura nega la necessità di quel contesto, e nega la necessità di quella Chiesa. In tal modo nega Cristo che ha fondato quella Chiesa e che ha insegnato quella dottrina ai suoi discepoli. È la ribellione nel nome di Dio contro l'autorità di Dio per preservare l'autorità dell'uomo

I fautori del Solo Scriptura si sono ingannati pensando di onorare l'autorità unica della Scrittura. Ma sfortunatamente, separando la Parola di Dio ispirata dallo Spirito dal popolo di Dio abitato dallo Spirito, l'hanno trasformata in un giocattolo e fonte di infinite speculazioni. Se un sostenitore della Solo Scriptura è onesto, riconosce che non è la Scrittura infallibile a cui fa appello in ultima analisi. Il suo appello è sempre alla sua propria interpretazione fallibile di quella Scrittura. Con Solo Scriptura non può essere diversamente, e questa necessaria autonomia relativistica è il difetto fatale del Solo Scriptura che lo dimostra come tradizione non cristiana degli uomini.

Note esplicative 

[1 ] Zane Hodges, “Assolutamente gratis!” (Dallas: Redención Viva, 1989).

[2] Charles Ryrie, So Great Salvation, (Wheaton: Victor Books, 1989).

[3] John MacArthur, L'Evangelo secondo Gesù, (Grand Rapids: Zondervan, 1988); La fede funziona, (Dallas: Word Books, 1993).

[4] Ad esempio, Kenneth L. Gentry, Jr., Lord of the Saved, (Phillipsburg: P&R Publishing Co. 1992); Michael S. Horton, ed., Christ the Lord: The Reformation and Lordship Salvation, (Grand Rapids: Baker Book House, 1992).

[5] Douglas Jones, Putting the Reformation “Solas” in Perspective, nastri audio, (Mosca, ID: Canon Press, 1997).

[6] Charles Ryrie, Teologia di base, (Wheaton: Victor Books, 1986), 22.

[7] Cfr. Nathan Hatch, La democratizzazione del cristianesimo americano, (New Haven: Yale University Press, 1989). Vedi anche Os Guinness, Fit Bodies Fat Minds, (Grand Rapids: Baker Book House, 1994), 44-48.

[8] Hatch, op. cit., 179.

[9] Lewis Sperry Chafer, Teologia sistematica, 8 voll. (Dallas: Dallas Seminary Press, 1948), 8:5-6.

[10] Robert L. Reymond, Una nuova teologia sistematica della fede cristiana, (Nashville: Thomas Nelson Publishers, 1998), xxi.

[11] Samuel Miller, The Utility and Importance of Creeds and Confessions, (Greenville, SC: A Press, 1991 16.

[12] Edward William Fudge, Il fuoco che consuma, Rev. ed. (Carlisle: The Paternoster Press, 1994), 2.

[13] Ibid ., 3.

[14] lbid ., 4.

[15] Per una buona critica scritturale dell'annientamento, vedi Robert A. Peterson, Hell on Trial, (Phillipsburg: P&R Publishing Company, 1995).

[16] Per un'introduzione e una critica scritturale di questa nuova eresia, vedere C. Jonathin Seraiah, The End of All Things, (Mosca, ID: Canon Press, 1999).

[17] Ed Stevens, "Credo e ortodossia preterista", documento non pubblicato. Enfasi mia.

[18] Ibid.

[19] John Noe, Al di là della fine dei tempi, (Bradford, PA: Preterist Resources, 1999), 213.

[20] Nessun autore dichiarato, (Watchtower Bible and Tract Society, 2000).

[21] In un certo senso questa sezione è già stata trattata praticamente da ogni critica cattolica romana e ortodossa orientale pubblicata di ciò che chiamano Solo Scriptura. Queste critiche pubblicate tendono a concentrarsi solo sulla Zero Tradizione o Solo Scriptura.

[22] Per uno studio eccezionale sulla canonizzazione del Nuovo Testamento, vedere Bruce Metzger, The Canon of the New Testament: Its Origin, Development, and Significance, (Oxford: Clarendon Press, 1987).

[23] Il concetto di "solipsismo ermeneutico" nell'interpretazione della Bibbia si riferisce a un approccio interpretativo che enfatizza in modo eccessivo o esclusivo l'autorità e l'interpretazione personale dell'individuo senza considerare adeguatamente il contesto storico, culturale e l'eredità interpretativa della tradizione cristiana. In questo contesto, il termine "solipsismo" viene utilizzato in senso figurato per indicare una visione interpretativa in cui l'individuo considera la propria comprensione soggettiva come l'unica guida autorevole per la comprensione della Bibbia, ignorando o respingendo le interpretazioni e l'insegnamento dei teologi e dei credenti del passato. Il "solipsismo ermeneutico" si distingue da un approccio ermeneutico più ampio che riconosce l'importanza dell'interpretazione storica, comunitaria e tradizionale della Bibbia. Questo approccio più ampio tiene conto del contesto culturale, del linguaggio, delle tradizioni interpretative e del consenso dei credenti nel corso della storia cristiana per una comprensione più completa e accurata del testo biblico. In sintesi, il concetto di "solipsismo ermeneutico" nell'interpretazione della Bibbia critica un approccio interpretativo eccessivamente individualista e isolato, che ignora o minimizza il contributo della tradizione e della comunità nella comprensione del testo sacro.

L’Autore 

Keith A. Mathison ha ricevuto il Master of Arts in Theological Studies dal Reformed Theological Seminary. È l'autore di Dispensazionalismo: giustamente dividere il popolo di Dio? e Pos-tmillenarismo: un'escatologia della speranza . Questo articolo è tratto dall'eccellente libro dell'autore, © The Shape of Sola Scriptura (Moscow, ID 83843, Canon Press, 2001) pp. 237-253.

http://www.the-highway.com/Sola_Scriptura_Mathison.html