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L'esicasmo (o hesicasmo) è una pratica mistica cristiana dell'Ortodossia orientale, basata sulla preghiera del cuore (o preghiera di Gesù). L'esicasmo si sviluppò in particolare tra i monaci del Monte Athos in Grecia durante il XIV secolo e divenne una pratica popolare tra i laici in Russia.
L'esicasmo (o hesicasmo) è una pratica mistica cristiana dell'Ortodossia orientale, basata sulla preghiera del cuore (o preghiera di Gesù). L'esicasmo si sviluppò in particolare tra i monaci del Monte Athos in Grecia durante il XIV secolo e divenne una pratica popolare tra i laici in Russia.
L'etimologia del termine "esicasmo" (o "hesicasmo" in greco) deriva dal verbo greco "hesychia", che significa "calma interiore" o "quiete interiore". Questo verbo è correlato all'aggettivo "hesychios", che significa "silenzioso" o "calmo". L'esicasmo si riferisce quindi a una pratica mistica che cerca di raggiungere la calma interiore e la quiete del cuore attraverso la preghiera, la meditazione e l'ascesi. L'obiettivo dell'esicasmo è di raggiungere l'unione con Dio attraverso la purificazione dell'anima e la contemplazione della Sua presenza. Il termine "esicasmo" è stato utilizzato per la prima volta nel IX secolo per descrivere questa pratica mistica che si stava sviluppando nell'Impero bizantino. In seguito, il termine è stato adottato anche in altre lingue, come il russo e il rumeno, per descrivere la pratica mistica ortodossa orientale basata sulla preghiera del cuore e la contemplazione di Dio. In sintesi, l'etimologia del termine "esicasmo" si riferisce alla calma interiore e alla quiete del cuore, che sono l'obiettivo di questa pratica mistica cristiana.


La pratica dell'esicasmo si basa sulla preghiera del cuore, che consiste nell'invocazione ripetuta del nome di Gesù Cristo con il respiro. I praticanti cercano di concentrarsi sulla preghiera e di escludere tutti i pensieri distrattivi, in modo da raggiungere uno stato di contemplazione e di unione con Dio.
La pratica dell'esicasmo si basa sulla preghiera del cuore, che consiste nell'invocazione ripetuta del nome di Gesù Cristo con il respiro. I praticanti cercano di concentrarsi sulla preghiera e di escludere tutti i pensieri distrattivi, in modo da raggiungere uno stato di contemplazione e di unione con Dio.

Versione delle 13:34, 15 feb 2023

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Esicasmo

L'esicasmo (o hesicasmo) è una pratica mistica cristiana dell'Ortodossia orientale, basata sulla preghiera del cuore (o preghiera di Gesù). L'esicasmo si sviluppò in particolare tra i monaci del Monte Athos in Grecia durante il XIV secolo e divenne una pratica popolare tra i laici in Russia.

L'etimologia del termine "esicasmo" (o "hesicasmo" in greco) deriva dal verbo greco "hesychia", che significa "calma interiore" o "quiete interiore". Questo verbo è correlato all'aggettivo "hesychios", che significa "silenzioso" o "calmo". L'esicasmo si riferisce quindi a una pratica mistica che cerca di raggiungere la calma interiore e la quiete del cuore attraverso la preghiera, la meditazione e l'ascesi. L'obiettivo dell'esicasmo è di raggiungere l'unione con Dio attraverso la purificazione dell'anima e la contemplazione della Sua presenza. Il termine "esicasmo" è stato utilizzato per la prima volta nel IX secolo per descrivere questa pratica mistica che si stava sviluppando nell'Impero bizantino. In seguito, il termine è stato adottato anche in altre lingue, come il russo e il rumeno, per descrivere la pratica mistica ortodossa orientale basata sulla preghiera del cuore e la contemplazione di Dio. In sintesi, l'etimologia del termine "esicasmo" si riferisce alla calma interiore e alla quiete del cuore, che sono l'obiettivo di questa pratica mistica cristiana.

La pratica dell'esicasmo si basa sulla preghiera del cuore, che consiste nell'invocazione ripetuta del nome di Gesù Cristo con il respiro. I praticanti cercano di concentrarsi sulla preghiera e di escludere tutti i pensieri distrattivi, in modo da raggiungere uno stato di contemplazione e di unione con Dio.

L'esicasmo incorpora anche alcune pratiche ascetiche, come il digiuno, la veglia e la solitudine, e promuove uno stile di vita sobrio e umile. L'obiettivo finale dell'esicasmo è la purificazione dell'anima e la visione di Dio attraverso la preghiera e la contemplazione.

L'esicasmo ha avuto una grande influenza sulla teologia e la pratica spirituale dell'Ortodossia orientale, ed è stato oggetto di dibattito e controversia all'interno della Chiesa ortodossa. Tuttavia, la pratica dell'esicasmo continua a essere un elemento importante della vita spirituale di molti cristiani ortodossi.

ecco alcuni esempi di pratiche dell'esicasmo:

  • Preghiera del cuore: la preghiera del cuore è l'elemento centrale dell'esicasmo, e consiste nell'invocare ripetutamente il nome di Gesù Cristo con il respiro, cercando di concentrarsi sulla preghiera e di escludere tutti i pensieri distrattivi.
  • Respirazione controllata: la respirazione controllata è un elemento chiave dell'esicasmo, in quanto aiuta a concentrarsi sulla preghiera del cuore e a raggiungere uno stato di calma e di contemplazione.
  • Veglia notturna: la veglia notturna è una pratica ascetica comune nell'esicasmo, in cui i praticanti si svegliano di notte per pregare e meditare, cercando di raggiungere uno stato di contemplazione e di unione con Dio.
  • Solitudine e silenzio: l'esicasmo incoraggia la solitudine e il silenzio come modi per concentrarsi sulla preghiera e sulla contemplazione di Dio, evitando le distrazioni del mondo esterno.
  • Digiuno: il digiuno è un'importante pratica ascetica nell'esicasmo, che aiuta a purificare l'anima e a concentrarsi sulla preghiera e sulla contemplazione di Dio.
  • Pellegrinaggio: il pellegrinaggio è un'altra pratica comune nell'esicasmo, in cui i praticanti si recano in luoghi sacri o a santuari religiosi per pregare e meditare, cercando di avvicinarsi a Dio e di approfondire la loro pratica spirituale.

Questi sono solo alcuni esempi di pratiche dell'esicasmo, che variano in base alla tradizione e alla pratica spirituale dei singoli praticanti. In generale, l'esicasmo promuove uno stile di vita sobrio e umile, basato sulla preghiera e sulla contemplazione di Dio, e incoraggia la purificazione dell'anima attraverso la pratica ascetica.

L'origine dell'esicasmo può essere fatta risalire ai primi secoli del Cristianesimo, quando i cristiani del deserto in Egitto e in Palestina iniziarono a praticare l'ascesi e la preghiera contemplativa come mezzo per raggiungere la visione di Dio.

Tuttavia, l'esicasmo come pratica mistica specifica si sviluppò soprattutto nell'Impero bizantino, a partire dal IX secolo. Si ritiene che il monaco Simeone il Nuovo Teologo (949-1022) abbia contribuito in modo significativo allo sviluppo dell'esicasmo come pratica mistica, promuovendo la preghiera del cuore come strumento per raggiungere l'unione con Dio.

L'esicasmo raggiunse il suo massimo sviluppo tra i monaci del Monte Athos, in Grecia, durante il XIV secolo, dove si svilupparono diverse scuole di pensiero e di pratica spirituale. Tra i monaci del Monte Athos, l'esicasmo divenne una pratica mistica popolare e influente, che si diffuse in tutta la Chiesa ortodossa.

La pratica dell'esicasmo fu in seguito influenzata anche dalla mistica russa, che la adattò alle proprie esigenze spirituali e culturali. L'esicasmo diventò una pratica spirituale molto popolare in Russia a partire dal XVIII secolo, grazie alle opere dei mistici russi come Serghij di Radonež, Nil Sorsky e Paisij Velichkovsky.

Oggi, l'esicasmo continua ad essere una pratica mistica importante nella Chiesa ortodossa e in altre tradizioni cristiane orientali, e ha avuto un impatto significativo sulla teologia e sulla spiritualità cristiana.

Ci sono state diverse influenze pagane sulla pratica dell'esicasmo nel corso della storia. In particolare, gli antichi filosofi greci, come Platone e Plotino, hanno esplorato le idee di purificazione e contemplazione come mezzo per raggiungere la conoscenza e l'unione con la divinità.

Inoltre, alcune pratiche dell'esicasmo, come la respirazione controllata e la meditazione, sono state influenzate anche dalle tradizioni spirituali indiane, come lo yoga e il buddhismo. Queste pratiche furono introdotte nell'Impero bizantino attraverso i commerci e i contatti culturali con l'Oriente, e contribuirono alla formazione dell'esicasmo come pratica mistica.

Tuttavia, è importante sottolineare che la pratica dell'esicasmo si sviluppò soprattutto all'interno della tradizione cristiana, e fu influenzata anche dalle scritture bibliche e dalle pratiche dei Padri della Chiesa. L'esicasmo è quindi una pratica mistica cristiana che si è sviluppata all'interno della cultura e della teologia cristiana, ma che ha subito anche influenze pagane e orientali.

In ogni caso, l'esicasmo come pratica spirituale è stato adattato e sviluppato all'interno della tradizione cristiana, e continua a essere una pratica importante nella Chiesa ortodossa e in altre tradizioni cristiane orientali, senza perdere il suo carattere cristiano e la sua originalità.

La citazione di Gesù a cui fai riferimento in Matteo 6:7 "Nel pregare non usate ripetizioni senza senso come fanno i pagani, i quali pensano d'essere esauditi per il gran numero delle loro parole" è spesso interpretata come una critica alla preghiera ripetitiva e meccanica, comune in alcune tradizioni religiose pagane dell'epoca. Tuttavia, la questione se questa critica di Gesù riguardi anche alcune forme di esicasmo è stata oggetto di dibattito all'interno della tradizione cristiana.

In effetti, alcune forme di esicasmo, come la preghiera del cuore, si basano sull'invocazione ripetitiva del nome di Gesù come mezzo per concentrarsi sulla preghiera e raggiungere la contemplazione di Dio. Tuttavia, gli esicasti sostengono che questa forma di preghiera non è meccanica o ripetitiva in senso negativo, ma piuttosto un modo di concentrarsi sulla presenza di Dio e di sviluppare l'amore e la devozione per Lui.

Inoltre, gli esicasti sottolineano che la preghiera ripetitiva non deve essere confusa con l'inutile ripetizione delle parole, come condannata da Gesù, ma piuttosto come un modo per mantenere una mente e un cuore concentrati sulla preghiera e sull'unione con Dio.

In generale, la relazione tra la critica di Gesù sulla preghiera ripetitiva e l'esicasmo è complessa e dibattuta, e dipende dalla comprensione specifica della preghiera del cuore e della pratica mistica dell'esicasmo in questione. Tuttavia, la maggior parte degli esicasti sostiene che la preghiera del cuore è un modo di pregare e di raggiungere l'unione con Dio che non viola le parole di Gesù, ma piuttosto le interpreta in modo corretto e in armonia con la tradizione cristiana.