Confessioni di fede/Gallicana/36: differenze tra le versioni
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Noi confessiamo che la Santa Cena, che è il secondo sacramento, è per noi una testimonianza dell'unione che noi abbiamo con Gesù Cristo, del fatto che egli non solo è morto ed è risorto per noi una volta per tutte, ma che ci ciba e nutre veramente con la sua carne e il suo sangue, in modo che noi siamo una cosa sola con lui e che la sua vita ci sia comune. Ora, benché egli sia in cielo fino a quando verrà a giudicare il mondo, noi crediamo nondimeno che grazie alla virtù misteriosa e incomprensibile del suo Spirito egli ci nutre e vivifica con la sostanza del suo corpo e del suo sangue. Crediamo e affermiamo che questo avviene spiritualmente, non per mettere al posto dell'effetto e della verità immaginazione o pensiero, ma perché questo mistero supera per la sua altezza l'ambito dei nostri sensi e ogni ordine naturale, in breve, perché, essendo celeste, non può essere compreso che mediante la fede.<br/> <br/> ''Cf. | |||
Noi confessiamo che la Santa Cena, che è il secondo sacramento, è per noi una testimonianza dell'unione che noi abbiamo con Gesù Cristo, del fatto che egli non solo è morto ed è risorto per noi una volta per tutte, ma che ci ciba e nutre veramente con la sua carne e il suo sangue, in modo che noi siamo una cosa sola con lui e che la sua vita ci sia comune. Ora, benché egli sia in cielo fino a quando verrà a giudicare il mondo, noi crediamo nondimeno che grazie alla virtù misteriosa e incomprensibile del suo Spirito egli ci nutre e vivifica con la sostanza del suo corpo e del suo sangue. Crediamo e affermiamo che questo avviene spiritualmente, non per mettere al posto dell'effetto e della verità immaginazione o pensiero, ma perché questo mistero supera per la sua altezza l'ambito dei nostri sensi e ogni ordine naturale, in breve, perché, essendo celeste, non può essere compreso che mediante la fede.<br/> <br/> ''Cf. art. 34; Giovanni 6:56-57; 17:20-23; Efesini 5:30; Marco 16:19; Atti 1:11; 3:21; Giovanni 6:63; Giovanni 6:35; Efesini 3:17.'' |
Versione attuale delle 11:18, 14 giu 2020
Confessione di La Rochelle (o Gallicana) |
Articolo XXXVI - La Santa Cena
Noi confessiamo che la Santa Cena, che è il secondo sacramento, è per noi una testimonianza dell'unione che noi abbiamo con Gesù Cristo, del fatto che egli non solo è morto ed è risorto per noi una volta per tutte, ma che ci ciba e nutre veramente con la sua carne e il suo sangue, in modo che noi siamo una cosa sola con lui e che la sua vita ci sia comune. Ora, benché egli sia in cielo fino a quando verrà a giudicare il mondo, noi crediamo nondimeno che grazie alla virtù misteriosa e incomprensibile del suo Spirito egli ci nutre e vivifica con la sostanza del suo corpo e del suo sangue. Crediamo e affermiamo che questo avviene spiritualmente, non per mettere al posto dell'effetto e della verità immaginazione o pensiero, ma perché questo mistero supera per la sua altezza l'ambito dei nostri sensi e ogni ordine naturale, in breve, perché, essendo celeste, non può essere compreso che mediante la fede.
Cf. art. 34; Giovanni 6:56-57; 17:20-23; Efesini 5:30; Marco 16:19; Atti 1:11; 3:21; Giovanni 6:63; Giovanni 6:35; Efesini 3:17.