Confessioni di fede/Westminster/Sommario conoscenza salvifica/Sommario07: differenze tra le versioni

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Qui l'Apostolo ci insegna tre cose:
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(1) Che, a causa della nostra peccaminosità naturale, l'impossibilità che chiunque sia giustificato tramite le opere della Legge è così certa che chiunque cerchi di essere giustificato mediante le opere della legge è passibile della maledizione di Dio per aver infranta la legge. Egli dice infatti: ''"Tutti quelli che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione"''.
(1) Che, a causa della nostra peccaminosità naturale, l'impossibilità che chiunque sia giustificato tramite le opere della Legge è così certa che chiunque cerchi di essere giustificato mediante le opere della legge è passibile della maledizione di Dio per aver infranta la legge. Egli dice infatti: ''"Tutti quelli che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione"''.


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(2) Che ai fini del perfetto adempimento della Legge, l'osservanza di uno o due dei suoi precetti o il metterne in pratica alcuno (come se fosse possibile) per un certo tempo, non è sufficiente. La Legge, infatti, esige che ci si attenga: ''"a tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica"''.
(2) Che ai fini del perfetto adempimento della Legge, l'osservanza di uno o due dei suoi precetti o il metterne in pratica alcuno (come se fosse possibile) per un certo tempo, non è sufficiente. La Legge, infatti, esige che ci si attenga: ''"a tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica"''.


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(3) Che, proprio perché nessuno può raggiungere questa perfezione, ciascuno, per natura, è sottoposto alla maledizione: ''"Maledetto chiunque non si attiene a tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica"''.
(3) Che, proprio perché nessuno può raggiungere questa perfezione, ciascuno, per natura, è sottoposto alla maledizione: ''"Maledetto chiunque non si attiene a tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica"''.


Ora, essere sottoposti alla maledizione implica tutto il dispiacere di Dio, insieme al pericolo che sempre di più la Sua ira si scateni sull'anima e sul corpo, sia in questa vita che eternamente dopo la morte, se la grazia non prevenisse la sua piena esecuzione.
Ora, essere sottoposti alla maledizione implica tutto il dispiacere di Dio, insieme al pericolo che sempre di più la Sua ira si scateni sull'anima e sul corpo, sia in questa vita che eternamente dopo la morte, se la grazia non prevenisse la sua piena esecuzione.
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E' così che un uomo o una donna può essere convinto di giustizia, che non è possibile ottenerla mediante le proprie opere o mediante la Legge.
E' così che un uomo o una donna può essere convinto di giustizia, che non è possibile ottenerla mediante le proprie opere o mediante la Legge.
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Versione attuale delle 16:50, 30 mag 2020

Indice generale

Sommario della conoscenza salvifica

Capitoli: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16

 

II. Per convincere un uomo di giustizia mediante la Legge

Per convincere un uomo di giustizia mediante la Legge, si consideri Galati 3:10:

"Infatti tutti quelli che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione; perché è scritto: «Maledetto chiunque non si attiene a tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica»".

Qui l'Apostolo ci insegna tre cose:

  •  

(1) Che, a causa della nostra peccaminosità naturale, l'impossibilità che chiunque sia giustificato tramite le opere della Legge è così certa che chiunque cerchi di essere giustificato mediante le opere della legge è passibile della maledizione di Dio per aver infranta la legge. Egli dice infatti: "Tutti quelli che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione".

  •  

(2) Che ai fini del perfetto adempimento della Legge, l'osservanza di uno o due dei suoi precetti o il metterne in pratica alcuno (come se fosse possibile) per un certo tempo, non è sufficiente. La Legge, infatti, esige che ci si attenga: "a tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica".

  •  

(3) Che, proprio perché nessuno può raggiungere questa perfezione, ciascuno, per natura, è sottoposto alla maledizione: "Maledetto chiunque non si attiene a tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica".

Ora, essere sottoposti alla maledizione implica tutto il dispiacere di Dio, insieme al pericolo che sempre di più la Sua ira si scateni sull'anima e sul corpo, sia in questa vita che eternamente dopo la morte, se la grazia non prevenisse la sua piena esecuzione.

Per questa ragione, ciascuno ragioni in questo modo:

"Chiunque, secondo il Patto d'opere, è passibile della maledizione da parte di Dio per avere infranto la Legge, molte volte ed in molte maniere. Per questo non può essere giustificato o trovare giustizia attraverso le opere della Legge. Io, però, (così dica ciascuno) secondo il Patto d'opere, sono passibile della maledizione di Dio per aver infranto la legge molte volte ed in molte maniere.

"Quindi io non posso essere giustificato, o ottenere giustizia attraverso le opere della legge".

E' così che un uomo o una donna può essere convinto di giustizia, che non è possibile ottenerla mediante le proprie opere o mediante la Legge.