Letteratura/Istituzione/Citazioni commentate/Salmo 104:1-2: differenze tra le versioni
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== La potenza di Dio rifulge nella creazione == | == La potenza di Dio rifulge nella creazione == | ||
<blockquote>''"Anima mia, benedici l'Eterno! o Eterno, mio Dio, tu sei sommamente grande; sei vestito di splendore e di maestà. Egli si ammanta di luce come di una veste; distende i cieli come una tenda; egli costruisce le sue alte stanze sulle acque; fa delle nuvole il suo carro, avanza sulle ali del vento; fa dei venti i suoi messaggeri, delle fiamme di fuoco i suoi ministri"'' (Salmo 104:1-4)</blockquote>Dio è come il vento, l'aria che respiriamo, così vitale per l'uomo , per ogni essere vivente, per ogni pianta, fiore seme. Il vento non si vede, ma se ne percepisce la carezza lieve, in tutto il creato. Similmente Dio si rivela quotidianamente nella struttura mirabile del cielo e della terra, tanto che non possiamo aprire gli occhi senza essere costretti a percepirlo. L'occhio non vede la brezza, così l'essenza di Dio è incomprensibile e la sua maestà nascosta. L' ondeggiare delle foglie sono un segno della presenza dell'elemento aria in movimento, incolore, senza forma, invisibile, così Dio è ben lontano da tutti i nostri sensi, ma Egli ha impresso in tutte le Sue opere certi segni della Sua gloria così chiari ed evidenti che la scusa di ignoranza non regge neppure per i più incolti e i più ottusi. | <blockquote>''"Anima mia, benedici l'Eterno! o Eterno, mio Dio, tu sei sommamente grande; sei vestito di splendore e di maestà. Egli si ammanta di luce come di una veste; distende i cieli come una tenda; egli costruisce le sue alte stanze sulle acque; fa delle nuvole il suo carro, avanza sulle ali del vento; fa dei venti i suoi messaggeri, delle fiamme di fuoco i suoi ministri"'' (Salmo 104:1-4)</blockquote>La potenza di Dio rifulge nella creazione e il salmista esclama giustamente che Egli si avvolge di una veste, fa delle nuvole il Suo carro, avanza sulle ali del vento, fa dei venti i Suoi messaggeri, delle fiamme di fuoco o Suoi ministri. | ||
Dio è come il vento, l'aria che respiriamo, così vitale per l'uomo , per ogni essere vivente, per ogni pianta, fiore seme. Il vento non si vede, ma se ne percepisce la carezza lieve, in tutto il creato. Similmente Dio si rivela quotidianamente nella struttura mirabile del cielo e della terra, tanto che non possiamo aprire gli occhi senza essere costretti a percepirlo. L'occhio non vede la brezza, così l'essenza di Dio è incomprensibile e la sua maestà nascosta. L' ondeggiare delle foglie sono un segno della presenza dell'elemento aria in movimento, incolore, senza forma, invisibile, così Dio è ben lontano da tutti i nostri sensi, ma Egli ha impresso in tutte le Sue opere certi segni della Sua gloria così chiari ed evidenti che la scusa di ignoranza non regge neppure per i più incolti e i più ottusi. | |||
In qualsiasi luogo noi ci troviamo, l'aria ci circonda, siamo immersi in essa in ogni istante e durante ogni secondo della nostra esistenza; e così da qualsiasi parte vogliamo lo sguardo non c'è luogo in cui non appaia qualche scintilla della gloria di Dio, e la somma felicità e scopo della nostra vita è quello di conoscerlo. Dio si avvolge di luce come di una veste; Dio che non si vede si avvolge di un elemento che non si vede, non si afferra, non si può toccare, ma che irradia ed illumina tutto il creato. Il senso spirituale, la fede che ci permette come una luce di capire che i mondi sono stati formati dalla Parola di Dio è una dimostrazione di una realtà che non si vede (Ebrei 11:3). | In qualsiasi luogo noi ci troviamo, l'aria ci circonda, siamo immersi in essa in ogni istante e durante ogni secondo della nostra esistenza; e così da qualsiasi parte vogliamo lo sguardo non c'è luogo in cui non appaia qualche scintilla della gloria di Dio, e la somma felicità e scopo della nostra vita è quello di conoscerlo. Dio si avvolge di luce come di una veste; Dio che non si vede si avvolge di un elemento che non si vede, non si afferra, non si può toccare, ma che irradia ed illumina tutto il creato. Il senso spirituale, la fede che ci permette come una luce di capire che i mondi sono stati formati dalla Parola di Dio è una dimostrazione di una realtà che non si vede (Ebrei 11:3). | ||
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Ora la sua potenza ci deve condurre a conoscere la Sua eternità; Colui che dà origine a tutte le cose non può non essere eterno e non avere principio che in sé stesso. Del resto se ci si domanda quale causa lo abbia indotto a creare tutte le cose al principio e lo spinga a conservare ogni cosa nel suo contesto, si troverà quale unica motivazione: la Sua bontà. Essa dovrebbe bastare da sola, quand'anche tutto il resto che abbiamo detto non avesse peso ad attirarci nel Suo amore, non essendoci creatura, come dice il profeta, sulla quale non scenda la Sua misericordia ( Salmo 145). | Ora la sua potenza ci deve condurre a conoscere la Sua eternità; Colui che dà origine a tutte le cose non può non essere eterno e non avere principio che in sé stesso. Del resto se ci si domanda quale causa lo abbia indotto a creare tutte le cose al principio e lo spinga a conservare ogni cosa nel suo contesto, si troverà quale unica motivazione: la Sua bontà. Essa dovrebbe bastare da sola, quand'anche tutto il resto che abbiamo detto non avesse peso ad attirarci nel Suo amore, non essendoci creatura, come dice il profeta, sulla quale non scenda la Sua misericordia ( Salmo 145). | ||
[[Letteratura/Istituzione/1-05|Frasi Giovanni Calvino tratte dal libro primo, capitolo 5 punti 1-6]]. |
Versione attuale delle 12:11, 30 set 2024
La potenza di Dio rifulge nella creazione
"Anima mia, benedici l'Eterno! o Eterno, mio Dio, tu sei sommamente grande; sei vestito di splendore e di maestà. Egli si ammanta di luce come di una veste; distende i cieli come una tenda; egli costruisce le sue alte stanze sulle acque; fa delle nuvole il suo carro, avanza sulle ali del vento; fa dei venti i suoi messaggeri, delle fiamme di fuoco i suoi ministri" (Salmo 104:1-4)
La potenza di Dio rifulge nella creazione e il salmista esclama giustamente che Egli si avvolge di una veste, fa delle nuvole il Suo carro, avanza sulle ali del vento, fa dei venti i Suoi messaggeri, delle fiamme di fuoco o Suoi ministri.
Dio è come il vento, l'aria che respiriamo, così vitale per l'uomo , per ogni essere vivente, per ogni pianta, fiore seme. Il vento non si vede, ma se ne percepisce la carezza lieve, in tutto il creato. Similmente Dio si rivela quotidianamente nella struttura mirabile del cielo e della terra, tanto che non possiamo aprire gli occhi senza essere costretti a percepirlo. L'occhio non vede la brezza, così l'essenza di Dio è incomprensibile e la sua maestà nascosta. L' ondeggiare delle foglie sono un segno della presenza dell'elemento aria in movimento, incolore, senza forma, invisibile, così Dio è ben lontano da tutti i nostri sensi, ma Egli ha impresso in tutte le Sue opere certi segni della Sua gloria così chiari ed evidenti che la scusa di ignoranza non regge neppure per i più incolti e i più ottusi.
In qualsiasi luogo noi ci troviamo, l'aria ci circonda, siamo immersi in essa in ogni istante e durante ogni secondo della nostra esistenza; e così da qualsiasi parte vogliamo lo sguardo non c'è luogo in cui non appaia qualche scintilla della gloria di Dio, e la somma felicità e scopo della nostra vita è quello di conoscerlo. Dio si avvolge di luce come di una veste; Dio che non si vede si avvolge di un elemento che non si vede, non si afferra, non si può toccare, ma che irradia ed illumina tutto il creato. Il senso spirituale, la fede che ci permette come una luce di capire che i mondi sono stati formati dalla Parola di Dio è una dimostrazione di una realtà che non si vede (Ebrei 11:3).
Dio governa tutte le realtà naturali e vuole che ci volgiamo a Lui, che la nostra fede si rivolga a Lui, che serviamo Lui e lo invochiamo.
Ora la sua potenza ci deve condurre a conoscere la Sua eternità; Colui che dà origine a tutte le cose non può non essere eterno e non avere principio che in sé stesso. Del resto se ci si domanda quale causa lo abbia indotto a creare tutte le cose al principio e lo spinga a conservare ogni cosa nel suo contesto, si troverà quale unica motivazione: la Sua bontà. Essa dovrebbe bastare da sola, quand'anche tutto il resto che abbiamo detto non avesse peso ad attirarci nel Suo amore, non essendoci creatura, come dice il profeta, sulla quale non scenda la Sua misericordia ( Salmo 145).
Frasi Giovanni Calvino tratte dal libro primo, capitolo 5 punti 1-6.