Teopedia/Complesso militare-industriale: differenze tra le versioni
(Creata pagina con " Ritorno ---- = Complesso militare-industriale = Il complesso militare-industriale è una locuzione che si riferisce alla stretta interconnessione tra le indus...") |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 29: | Riga 29: | ||
Va comunque notato che non tutti gli studiosi concordano con queste posizioni e che il ruolo dell'industria del settore militare nella promozione di conflitti è un argomento dibattuto. Tuttavia, l'argomento rimane una questione di grande interesse e dibattito pubblico. | Va comunque notato che non tutti gli studiosi concordano con queste posizioni e che il ruolo dell'industria del settore militare nella promozione di conflitti è un argomento dibattuto. Tuttavia, l'argomento rimane una questione di grande interesse e dibattito pubblico. | ||
= Altri riferimenti = | |||
*[https://www.linkiesta.it/2023/02/la-spesa-militare-degli-stati-uniti-e-di-816-miliardi-di-dollari-allanno-ma-lesercito-e-sempre-piu-sguarnito/ La spesa militare degli Stati Uniti è di 816 miliardi di dollari all’anno] | |||
[[Category:Teopedia]] | [[Category:Teopedia]] |
Versione attuale delle 11:10, 11 mar 2023
Complesso militare-industriale
Il complesso militare-industriale è una locuzione che si riferisce alla stretta interconnessione tra le industrie del settore militare e l'apparato militare di un paese. Questa relazione è caratterizzata da una combinazione di interessi economici, politici e militari che spesso finisce per influenzare la politica nazionale e internazionale.
Il termine è stato coniato negli Stati Uniti nel corso degli anni '60, durante la guerra del Vietnam, per descrivere l'interazione tra le imprese che producevano armamenti e le istituzioni militari che ne facevano uso. Il complesso militare-industriale è stato criticato per il suo potere eccessivo e per l'influenza che esercita sulle decisioni politiche nazionali e internazionali.
Questa relazione tra l'industria e il militare non è un fenomeno esclusivo degli Stati Uniti e può essere riscontrata in molti paesi in cui le attività produttive del settore militare rappresentano una parte significativa dell'economia. In generale, il termine "complesso militare-industriale" è utilizzato per indicare l'interconnessione tra le industrie del settore militare e le istituzioni militari e politiche che ne fanno uso, e il suo impatto sulla politica, sull'economia e sulla società in generale.
Ci sono state critiche e dibattiti riguardo all'influenza del complesso militare-industriale nella promozione delle guerre per promuovere i propri interessi economici. Alcuni studiosi sostengono che l'industria del settore militare abbia un incentivo economico per spingere per l'aumento della spesa militare e la promozione di conflitti, in quanto ciò comporterebbe maggiori commesse e profitti per le imprese del settore.
Tuttavia, non è corretto generalizzare che il complesso militare-industriale fomenti sempre e necessariamente le guerre. Alcune guerre sono state promosse da motivi geopolitici, ideologici, umanitari o altri, che non dipendevano direttamente dall'industria militare.
Inoltre, molte imprese del settore militare lavorano anche in altri campi, come ad esempio l'aerospaziale o la tecnologia, e non hanno necessariamente un interesse diretto nelle guerre.
In ogni caso, è importante considerare il ruolo dell'industria del settore militare nelle decisioni politiche riguardanti la spesa militare e l'impatto che ciò può avere sull'economia e sulla società nel suo insieme.
Ci sono diversi studiosi e analisti che hanno espresso preoccupazione riguardo all'influenza del complesso militare-industriale nella promozione di conflitti al fine di aumentare i profitti delle imprese del settore. Ecco alcuni esempi:
- Dwight D. Eisenhower: In un celebre discorso tenuto alla fine del suo mandato presidenziale nel 1961, Eisenhower mise in guardia contro il potere eccessivo del complesso militare-industriale e il rischio che esso rappresentava per la democrazia. Egli affermò che "l'accumulo di potere militare rappresenta una minaccia per la nostra democrazia, sia in termini di costi, sia in termini di libertà".
- Il professore di sociologia presso l'Università di Columbia, Seymour Melman, ha scritto diversi libri in cui critica l'industria del settore militare e sostiene che la spesa militare e la promozione di conflitti sono spinti principalmente dall'interesse di queste imprese di mantenere alti i profitti.
- L'economista e attivista politico Noam Chomsky ha espresso preoccupazione per l'influenza del complesso militare-industriale nella politica degli Stati Uniti, sostenendo che l'industria del settore militare spinge per l'aumento della spesa militare e promuove conflitti per ottenere maggiori profitti.
- Il giornalista e scrittore statunitense William D. Hartung ha scritto diversi libri e articoli sul complesso militare-industriale e ha criticato l'influenza delle imprese del settore sulla politica nazionale.
- L'organizzazione non governativa americana, il Progetto sulla Sorveglianza delle Industrie Militari, monitora l'industria del settore militare e sostiene che quest'ultima promuove la spesa militare e la promozione di conflitti per ottenere maggiori profitti.
Va comunque notato che non tutti gli studiosi concordano con queste posizioni e che il ruolo dell'industria del settore militare nella promozione di conflitti è un argomento dibattuto. Tuttavia, l'argomento rimane una questione di grande interesse e dibattito pubblico.