Confessioni di fede/Westminster/Confessione di fede/cfw01/cfw01-6: differenze tra le versioni

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6. L'intero consiglio di Dio al riguardo di tutte le cose necessarie alla Sua propria gloria, la salvezza degli uomini, la fede e la vita, è espressamente contenuto nella Scrittura, oppure può esserne derivato come conseguenza buona e necessaria. Ad esso nulla mai potrà essere aggiunto, né per nuove rivelazioni dello Spirito o per tradizio­ne umana (12). Ciononos­tante, per la comprensione salvifica di ciò che è rivelato nella Parola (13), riconosciamo necessaria l'illumina­zione interiore dello Spirito di Dio. Ciononostante rimangono questioni concernenti il culto di Dio o il governo della Chiesa - comuni alle azioni umane ed alla società - che possono essere regolate alla luce della natura e della saggezza cristiana, secondo le regole generali della Parola, le quali devono essere osservate in perpetuo (14).
6. L'intero consiglio di Dio al riguardo di tutte le cose necessarie alla Sua propria gloria, la salvezza degli uomini, la fede e la vita, è espressamente contenuto nella Scrittura, oppure può esserne derivato come conseguenza buona e necessaria. Ad esso nulla mai potrà essere aggiunto, né per nuove rivelazioni dello Spirito o per tradizio­ne umana (12). Ciononos­tante, per la comprensione salvifica di ciò che è rivelato nella Parola (13), riconosciamo necessaria l'illumina­zione interiore dello Spirito di Dio. Ciononostante rimangono questioni concernenti il culto di Dio o il governo della Chiesa - comuni alle azioni umane ed alla società - che possono essere regolate alla luce della natura e della saggezza cristiana, secondo le regole generali della Parola, le quali devono essere osservate in perpetuo (14).
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| VI. The whole counsel of God, concerning all things necessary for his own glory, man's salvation, faith, and life, is either expressly set down in Scripture, or by good and necessary consequence may be deduced from Scripture: unto which nothing at any time is to be added, whether by new revelations of the Spirit, or traditions of men. Nevertheless we acknowledge the inward illumination of the Spirit of God to be necessary for the saving understanding of such things as are revealed in the Word; and that there are some circumstances concerning the worship of God, and government of the Church, common to human actions and societies, which are to be ordered by the light of nature and Christian prudence, according to the general rules of the Word, which are always to be observed. || VI. Consilium Dei universum de omnibus quæ ad suam ipsius gloriam, quæque ad hominum salutem, fidem, vitamque sunt necessaria, aut expresse in Scriptura continetur, aut consequentia bona et necessaria derivari potest a Scriptura; cui nihil deinceps addendum est, seu novis a spiritu revelationibus, sive traditionibus hominum. Internam nihilominus illuminationem Spiritus Dei ad salutarem eorum perceptionem, quæ in Verbo Dei revelantur, agnoscimus esse necessariam: quin etiam nonnullas esse circumstantias cultum Dei spectantes et Ecclesiæ regimen, iis cum humanis actionibus et societatibus communes, quæ naturali lumine ac prudentia Christiana secundum generales verbi regulas (perpetuo quidem illas observandas) sunt regulandæ.
| VI. The whole counsel of God, concerning all things necessary for his own glory, man's salvation, faith, and life, is either expressly set down in Scripture, or by good and necessary consequence may be deduced from Scripture: unto which nothing at any time is to be added, whether by new revelations of the Spirit, or traditions of men. Nevertheless we acknowledge the inward illumination of the Spirit of God to be necessary for the saving understanding of such things as are revealed in the Word; and that there are some circumstances concerning the worship of God, and government of the Church, common to human actions and societies, which are to be ordered by the light of nature and Christian prudence, according to the general rules of the Word, which are always to be observed.
| VI. Consilium Dei universum de omnibus quæ ad suam ipsius gloriam, quæque ad hominum salutem, fidem, vitamque sunt necessaria, aut expresse in Scriptura continetur, aut consequentia bona et necessaria derivari potest a Scriptura; cui nihil deinceps addendum est, seu novis a spiritu revelationibus, sive traditionibus hominum. Internam nihilominus illuminationem Spiritus Dei ad salutarem eorum perceptionem, quæ in Verbo Dei revelantur, agnoscimus esse necessariam: quin etiam nonnullas esse circumstantias cultum Dei spectantes et Ecclesiæ regimen, iis cum humanis actionibus et societatibus communes, quæ naturali lumine ac prudentia Christiana secundum generales verbi regulas (perpetuo quidem illas observandas) sunt regulandæ.
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*(12) ''"...e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù. Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona"'' (2 Timoteo 3:15-17); ''"Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anatema... Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema"'' (Galati 1:8,9); ''"...di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente"'' (2 Tessalonicesi 2:2).  
*(12) ''"...e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù. Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona"'' (2 Timoteo 3:15-17); ''"Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anatema... Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema"'' (Galati 1:8,9); ''"...di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente"'' (2 Tessalonicesi 2:2).  
*(13) ''"Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me"'' (Gv. 6:45); ''"Ma com'è scritto: «Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell'uomo, sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano». A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito, perché lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. Infatti, chi, tra gli uomini, conosce le cose dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio. Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate"'' (1 Co. 2:9-12).­  
*(13) ''"Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me"'' (Gv. 6:45); ''"Ma com'è scritto: «Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell'uomo, sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano». A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito, perché lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. Infatti, chi, tra gli uomini, conosce le cose dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio. Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate"'' (1 Co. 2:9-12).­  
*(14) ''"Giudicate voi stessi: è decoroso che una donna preghi Dio senza avere il capo coperto? Non vi insegna la stessa natura che se l'uomo porta la chioma, ciò è per lui un disonore?''" (1 Co. 11:13-14); "''Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un'interpretazione, si faccia ogni cosa per l'edificazione ... ma ogni cosa sia fatta con dignità e con ordine"'' (14:26,40).ù
*(14) ''"Giudicate voi stessi: è decoroso che una donna preghi Dio senza avere il capo coperto? Non vi insegna la stessa natura che se l'uomo porta la chioma, ciò è per lui un disonore?''" (1 Co. 11:13-14); "''Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un'interpretazione, si faccia ogni cosa per l'edificazione ... ma ogni cosa sia fatta con dignità e con ordine"'' (14:26,40).ù  


== Annotazioni ==
== Annotazioni ==


Il "consiglio di Dio" è ciò che Egli ha deliberato, deciso, provveduto; la Sua volontà, le Sue intenzioni, propositi, il Suo disegno, piano, progetto, deliberazioni. L'Apostolo scrive: "...perché non mi sono tirato indietro dall'annunciarvi tutto il consiglio di Dio" (Atti 20:27), "non mi sono mai sottratto al dovere, al compito, di annunciarvi, insegnarvi, tutto quanto Dio ci ha rivelato, la Sua volontà rivelata". In greco: "πᾶσαν τὴν βουλὴν τοῦ Θεοῦ", qui "boulḗ", è le risoluzioni di Dio, l'aspetto immutabile dei Suoi piani, quelli che sovranamente dispongono tutte le circostanze e condizioni che garantiscono la realizzazione del Suo proposito eterno, in particolare il proposito di Dio al riguardo della salvezza in Cristo.
Il "consiglio di Dio" è ciò che Egli ha deliberato, deciso, provveduto; la Sua volontà, le Sue intenzioni, propositi, il Suo disegno, piano, progetto, deliberazioni. L'Apostolo scrive: "...perché non mi sono tirato indietro dall'annunciarvi tutto il consiglio di Dio" (Atti 20:27), "non mi sono mai sottratto al dovere, al compito, di annunciarvi, insegnarvi, tutto quanto Dio ci ha rivelato, la Sua volontà rivelata". In greco: "πᾶσαν τὴν βουλὴν τοῦ Θεοῦ", qui "boulḗ", è le risoluzioni di Dio, l'aspetto immutabile dei Suoi piani, quelli che sovranamente dispongono tutte le circostanze e condizioni che garantiscono la realizzazione del Suo proposito eterno, in particolare il proposito di Dio al riguardo della salvezza in Cristo.
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6. L'intero consiglio di Dio al riguardo di tutte le cose necessarie alla Sua propria gloria, la salvezza degli uomini, la fede e la vita, è espressamente contenuto nella Scrittura, oppure può esserne derivato come conseguenza buona e necessaria. Ad esso nulla mai potrà essere aggiunto, né per nuove rivelazioni dello Spirito o per tradizio­ne umana (12). Ciononos­tante, per la comprensione salvifica di ciò che è rivelato nella Parola (13), riconosciamo necessaria l'illumina­zione interiore dello Spirito di Dio. Ciononostante rimangono questioni concernenti il culto di Dio o il governo della Chiesa - comuni alle azioni umane ed alla società - che possono essere regolate alla luce della natura e della saggezza cristiana, secondo le regole generali della Parola, le quali devono essere osservate in perpetuo (14).

Testo originale

Inglese Latino
VI. The whole counsel of God, concerning all things necessary for his own glory, man's salvation, faith, and life, is either expressly set down in Scripture, or by good and necessary consequence may be deduced from Scripture: unto which nothing at any time is to be added, whether by new revelations of the Spirit, or traditions of men. Nevertheless we acknowledge the inward illumination of the Spirit of God to be necessary for the saving understanding of such things as are revealed in the Word; and that there are some circumstances concerning the worship of God, and government of the Church, common to human actions and societies, which are to be ordered by the light of nature and Christian prudence, according to the general rules of the Word, which are always to be observed. VI. Consilium Dei universum de omnibus quæ ad suam ipsius gloriam, quæque ad hominum salutem, fidem, vitamque sunt necessaria, aut expresse in Scriptura continetur, aut consequentia bona et necessaria derivari potest a Scriptura; cui nihil deinceps addendum est, seu novis a spiritu revelationibus, sive traditionibus hominum. Internam nihilominus illuminationem Spiritus Dei ad salutarem eorum perceptionem, quæ in Verbo Dei revelantur, agnoscimus esse necessariam: quin etiam nonnullas esse circumstantias cultum Dei spectantes et Ecclesiæ regimen, iis cum humanis actionibus et societatibus communes, quæ naturali lumine ac prudentia Christiana secundum generales verbi regulas (perpetuo quidem illas observandas) sunt regulandæ.

Riferimenti biblici

  • (12) "...e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù. Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona" (2 Timoteo 3:15-17); "Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anatema... Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema" (Galati 1:8,9); "...di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente" (2 Tessalonicesi 2:2).
  • (13) "Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me" (Gv. 6:45); "Ma com'è scritto: «Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell'uomo, sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano». A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito, perché lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. Infatti, chi, tra gli uomini, conosce le cose dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio. Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate" (1 Co. 2:9-12).­
  • (14) "Giudicate voi stessi: è decoroso che una donna preghi Dio senza avere il capo coperto? Non vi insegna la stessa natura che se l'uomo porta la chioma, ciò è per lui un disonore?" (1 Co. 11:13-14); "Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un'interpretazione, si faccia ogni cosa per l'edificazione ... ma ogni cosa sia fatta con dignità e con ordine" (14:26,40).ù

Annotazioni

Il "consiglio di Dio" è ciò che Egli ha deliberato, deciso, provveduto; la Sua volontà, le Sue intenzioni, propositi, il Suo disegno, piano, progetto, deliberazioni. L'Apostolo scrive: "...perché non mi sono tirato indietro dall'annunciarvi tutto il consiglio di Dio" (Atti 20:27), "non mi sono mai sottratto al dovere, al compito, di annunciarvi, insegnarvi, tutto quanto Dio ci ha rivelato, la Sua volontà rivelata". In greco: "πᾶσαν τὴν βουλὴν τοῦ Θεοῦ", qui "boulḗ", è le risoluzioni di Dio, l'aspetto immutabile dei Suoi piani, quelli che sovranamente dispongono tutte le circostanze e condizioni che garantiscono la realizzazione del Suo proposito eterno, in particolare il proposito di Dio al riguardo della salvezza in Cristo.

Coneguenze buone e necessarie