Preghiera/Meditazioni quotidiane Proverbi/Marzo: differenze tra le versioni
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<blockquote>''"Le ricchezze non servono a nulla nel giorno dell'ira, ma la giustizia salva da morte. La giustizia dell'uomo integro gli appiana la via, ma l'empio cade per la sua empietà. La giustizia degli uomini retti li libera, ma i perfidi restano presi nella loro malizi"'' (Proverbi 11:4-6).</blockquote>Nessuno può comprarsi la strada per il paradiso. La ricchezza è inutile quando Dio dirige la sua ira sui non credenti. Quando oggi si dice "non puoi portarla con te" questo trasmette solo una parte del problema. Coloro che contano sul denaro, invece che su Dio, non solo perderanno la loro ricchezza nell'eternità, perderanno tutto. Luca 16:19–31 racconta la storia di un uomo ricco che indossava abiti costosi e mangiava molto cibo di lusso ogni giorno, ma quando morì, andò in un luogo di tormento. Il suo destino era segnato e il denaro che aveva guadagnato in vita era inutile. L'ira di Dio era scesa su di lui. In una parabola simile, Gesù raffigura un ricco stolto che si consola con il suo denaro, solo per scoprire che la sua anima è in pericolo (Luca 12:13–21). Apocalisse 18 descrive la caduta della prospera Babilonia sotto l'ira di Dio. I mercanti, ''"che sono stati arricchiti da lei, se ne staranno lontani per timore del suo tormento, piangendo, facendo cordoglio"'' (Apocalisse 18:15). Gridano: ''"Ahi! ahi! La grande città che era vestita di lino fino, di porpora e di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle! Una così grande ricchezza è stata annientata in un momento"'' (Apocalisse 18:16). Tuttavia, i credenti non devono temere la morte (Giovanni 3:36). Rivestiti della giustizia di Cristo (2 Corinzi 5:21), godono della vittoria sulla morte e quando muoiono, entrano alla presenza di Cristo (2 Corinzi 5:8; Filippesi 1:21–23). | |||
Il versetto 5 contrappone lo stile di vita di coloro che perseguono la pietà a coloro che si abbandonano al peccato. Il significato è simile al versetto 6. La Scrittura parla spesso di una vita sincera e devota usando l'immagine di un sentiero dritto e chiaro (Proverbi 3:6; Isaia 26:7). Questo è il significato del termine "irreprensibile": nessuno può legittimamente accusare i giusti di aver commesso un errore. Sebbene non siano perfetti, vivono al di sopra di ogni rimprovero. Camminano con Dio in umile dipendenza da Lui. Gesù disse che le Sue pecore, coloro che sono veri credenti, conoscono la Sua voce e Lo seguono. Prendono la stessa strada che prende Lui (Giovanni 10:4). Le persone veramente giuste camminano nello Spirito (Galati 5:16). Camminano in modo degno della loro chiamata (Efesini 4:1). Camminano nell'amore (Efesini 5:1) e camminano con attenzione (Efesini 5:15). Al contrario, i malvagi si comportano in un modo che è giusto ai loro occhi, ma sbagliato agli occhi del Signore (Proverbi 14:12). Perseguono il male e sono inimicizia con Dio. Quel rifiuto della verità e della pietà spesso conduce i malvagi alla distruzione. In molti casi, se non nella maggior parte, coloro che perseguono il male nella vita subiscono le conseguenze di quei peccati. La loro malvagità porta inquietudine come le onde agitate del mare. Dio dice: ''"'Gli empi sono come il mare agitato, quando non si può calmare e le sue acque cacciano fuori fango e pantano. 'Non c'è pace per gli empi', dice il mio Dio"'' (Isaia 57:20-21). Gli empi hanno inquietudine in questa vita e anche nell'eternità. | |||
Come per il versetto precedente, il vers. 6 esprime un concetto molto simile, usando frasi diverse. Una persona giusta sfugge ai guai e alla morte. I guai non possono intrappolarla o sconfiggerla. Condurre una vita devota significa non impegnarsi nei peccati tortuosi e ingannevoli che portano a conseguenze naturali. La devozione non lascia spazio alle critiche, rendendo più difficile per le persone malvagie dire bugie sulla persona devota. La sua ricerca della rettitudine gli consente di trionfare su entrambi. Scrivendo alla chiesa di Corinto, l'apostolo Paolo promette: ''"Nessuna tentazione vi ha colti, che non sia stata umana; ma Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d'uscirne, affinché la possiate sopportare"'' (1 Corinzi 10:13). La persona giusta può confidare nel Signore affinché gli fornisca la grazia per aiutarla nel momento del bisogno (Ebrei 4:16), ma il peccatore e l'egoista non confidano in Dio. Di conseguenza, è impotente quando i guai e la morte lo colpiscono. I suoi desideri malvagi tessono una ragnatela che lo intrappola e non ha via di fuga. Giacomo scrive: ''"Ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo adesca. Poi la concupiscenza, avendo concepito, partorisce il peccato e il peccato, quando è compiuto, produce la morte"'' (Giacomo 1:14-15). È fin troppo comune che coloro che si abbandonano al peccato vengano distrutti dalle conseguenze di quel vizio. | |||
'''Preghiera'''. Caro Padre celeste, sono così grato che Tu sia mio Padre. Sei così gentile e paziente con me. Signore, voglio che Tu operi nella mia vita e mi liberi da ogni debolezza e peccato. Purifica il mio cuore e liberami da tutto ciò che Ti offende. Dammi un cuore di perdono per coloro che mi hanno ferito. Signore, voglio che la tua natura si formi in me. Ti offro di nuovo la mia vita oggi per morire al mio modo e vivere al Tuo. Confido che Tu abbia il piano migliore per me e che mi darai la grazia e la fede per camminare in quel piano. Riempimi del tuo amore oggi e usa la mia vita per portarti gloria. Te lo chiedo nel nome di Gesù. Amen. | |||
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== 10 Marzo == | |||
<blockquote>''"Quando un empio muore, la sua speranza perisce, e l'attesa degli empi è annientata. Il giusto è tratto fuori dall'avversità, e l'empio ne prende il posto. Con la sua bocca l'ipocrita rovina il suo prossimo, ma i giusti sono liberati dalla loro scienza''" (Proverbi 11:7-9).</blockquote>Secondo il versetto 7, la persona empia non ha speranza di sopravvivere alla morte. La morte pone fine alla sua ricerca di ricchezza e la sua speranza di diventare ricca muore con lei. Peggio ancora, la persona empia precipita in un'eternità senza speranza o redenzione (Giovanni 3:36). Gesù pose a una folla due domande di vitale importanza. Chiese: ''"E che giova all'uomo se guadagna tutto il mondo e perde l'anima sua? Infatti, che darebbe l'uomo in cambio dell'anima sua?"'' (Marco 8:36-37). Se fosse possibile accumulare e possedere tutta la ricchezza del mondo, il suo valore non sarebbe pari al valore dell'anima di una persona. La ricchezza non durerà per sempre, ma l'anima vive oltre la tomba, in cielo o all'inferno. Nessuna somma di denaro può acquistare la vita eterna. Pietro ricorda ai suoi lettori in 1 Pietro 1:18-19 che non sono stati redenti "non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai padri, ma con il prezioso sangue di Cristo, come d'agnello senza difetto né macchia" (1 Pietro 1:18-19). | |||
Nel versetto 8, ancora una volta, Salomone contrappone il modo in cui le persone giuste e malvagie affrontano i problemi della vita. Questo usa lo stile tipico di un "proverbio", che è un caso generale, un'affermazione di buon senso. Qui, il modello tipico è che una vita morale generalmente tiene una persona fuori dai guai, mentre una vita peccaminosa spesso porta conseguenze terribili. L'obbedienza ai comandamenti di Dio, in particolare (Proverbi 1:7), aiuta una persona devota a evitare il pericolo. Coloro che ignorano questa saggezza vanno dritti verso la propria rovina. Il libro di Ester illustra questa verità. Mardocheo, un giusto ebreo, fu liberato dalla forca che il malvagio Haman aveva costruito per lui, ma Haman fu impiccato lì (Ester 9:24–25). Uno stile di vita malvagio porta ai guai. Contaminando il corpo con droghe e sesso illecito, una persona sperimenta cattiva salute. Commettendo un crimine, una persona corteggia guai con la legge ed è probabile che finisca dietro le sbarre. Violando il comando di Dio di non commettere adulterio, una persona incontrerà problemi coniugali e potrebbe sperimentare la disgrazia pubblica. È sempre saggio obbedire a Dio e vivere sotto il sorriso della Sua approvazione. | |||
Secondo il versetto 9, coloro che rifiutano Dio e la Sua saggezza (Proverbi 1:7) lanciano attacchi verbali ai loro simili. La parola ebraica tradotta "ipocrita" è hā'nēp, che significa anche qualcosa di profano o deliberatamente opposto a Dio. È comune vedere coloro che esprimono aperto odio per Dio indulgere anche nell'odio per le altre persone. Così facendo, una persona del genere viola il comandamento di amare gli altri (Levitico 19:18). Quando un avvocato chiese a Gesù di identificare il grande comandamento nella legge, Gesù rispose: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente" (Matteo 22:37), e aggiunse: "Il secondo, simile a esso, è: '''Ama il tuo prossimo come te stesso''<nowiki/>'" (Matteo 22:39). L'uomo empio non pecca solo contro il suo prossimo profanandolo, ma pecca anche contro Dio infrangendo il secondo più grande comandamento. Al contrario, la conoscenza della persona giusta la libera dal peccato contro il suo prossimo. Sa che Dio comanda di amare il suo prossimo (Giovanni 13:34). Dovrebbe essere incline a trattare gli altri equamente (Giovanni 7:24), piuttosto che trarre conclusioni affrettate basate sulle accuse di un uomo senza Dio (Proverbi 18:13, 17). | |||
'''Preghiera'''. Caro Padre, grazie per questa giornata. Trovo che molte delle mie giornate siano difficili nel trattare con certe persone nella mia vita. Aiutami a essere sempre gentile e premuroso, e a non rispondere nel modo sbagliato alle persone che dicono cose che mi danno fastidio. Aiutami ad avere la Tua compassione per loro e a pregare per loro invece di criticarli. Inoltre, Signore, trovo che molte volte, cerco di giustificare la mia posizione in situazioni che sarebbero migliori se solo lasciassi che Tu mi difendessi. Aiutami a tenere a freno la mia lingua. Usa le mie parole per essere una benedizione per gli altri. Aiutami a superare ogni tentazione di parlare male di chiunque. Aiutami in particolar modo a essere gentile con coloro che sono nella mia famiglia e sul posto di lavoro in modo che possiamo tutti lavorare in pace e armonia. Te lo chiedo nel nome di Gesù. Amen. | |||
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== 11 Marzo == | |||
<blockquote>''"Quando i giusti prosperano, la città gioisce, ma quando periscono gli empi sono grida di esultanza. Con la benedizione degli uomini giusti si innalza una città, ma con la bocca degli empi va in rovina"'' (Proverbi 11:10-11).</blockquote>Un "proverbio" è una breve e ampia dichiarazione di buon senso. Queste brevi espressioni di saggezza spiegano il normale e previsto modo delle cose. In questo caso, le persone buone si ritrovano solitamente celebrate dagli altri, e le persone malvagie vedono il mondo festeggiare quando cadono. Ai tempi dell'Antico Testamento, l'impatto di poche persone ricche su una città era notevolmente moltiplicato, rispetto al mondo moderno. Quando quella ricchezza era nelle mani di persone devote, il loro potere d'acquisto faceva prosperare la loro città e faceva gioire la sua gente. Inoltre, coloro che perseguono la rettitudine non commettono crimini e quindi portano un senso di sicurezza e stabilità alla loro comunità. Geremia 22:1–4 racconta la promessa di Dio di stabilità e sicurezza se il re di Giuda avesse ''"praticato il diritto e la giustizia, liberato dalla mano dell'oppressore colui al quale è tolto il suo, non fatto torto né violenza allo straniero, all'orfano e alla vedova e non sparso sangue innocente in questo luogo"'' (Geremia 22:3). È anche generalmente vero che i residenti di una città celebrano apertamente la morte o la rovina di coloro che considerano malvagi. La morte dei malvagi pone fine alla loro calunnia terrena, alle loro bugie e ai loro discorsi d'odio (Proverbi 11:9). I malvagi possono tradire la loro città e divulgare informazioni segrete a un nemico (Proverbi 11:11), o partecipare a crimini o affari disonesti (Proverbi 11:1), ma tutti questi peccati finiscono quando i malvagi muoiono. | |||
Il versetto 11 continua i pensieri espressi nel versetto precedente. Una città gode di buona reputazione a causa del carattere e della condotta dei suoi cittadini giusti. I giusti pregano per la loro città. Genesi 18 mostra Abramo che prega per Sodoma dopo che il Signore disse: ''"Se trovo nella città di Sodoma cinquanta giusti, perdonerò a tutto il luogo per amor loro"'' (Genesi 18:26). Geremia 29:7 riporta le istruzioni di Geremia agli ebrei a Babilonia. Egli comanda: ''"Cercate il benessere della città dove io [Dio] vi ho mandati in esilio, e pregate il SIGNORE per essa, perché nel suo benessere troverete il vostro benessere"''. Allo stesso modo, l'apostolo Paolo ci istruisce in 1 Timoteo 2:1–2 a pregare per i nostri funzionari governativi affinché ''"possiamo condurre una vita pacifica e quieta, pia e dignitosa in ogni modo"''. Egli indica: ''"Questo è buono e gradito agli occhi di Dio, nostro Salvatore"'' (1 Timoteo 2:3). Mentre i giusti esaltano una città, i malvagi residenti la distruggono rimproverando i suoi funzionari (Proverbi 11:9), diffondendo bugie e dicerie e commettendo crimini e affari disonesti (Proverbi 11:1). | |||
'''Preghiera'''. Caro Padre, grazie per tutte le benedizioni che ci hai dato in questo giorno. Anche quando affrontiamo problemi, sappiamo di poterli affrontare con la Tua guida su come risolverli. Grazie per la promessa che sei con noi in ogni cosa. Ti amo e ti apprezzo, Signore. Sei molto buono e misericordioso con noi. Aiutami a vivere una vita retta davanti a coloro che mi hai permesso di influenzare. Che io non porti mai rimprovero alcuno di Te, Signore. Aiutami a cambiare il mio angolo di mondo in meglio attraverso il Tuo potere e il Tuo aiuto. Lo chiedo umilmente nel nome di Tuo figlio, Gesù. Amen. | |||
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== 12 Marzo == | |||
<blockquote>''"Chi disprezza il prossimo è privo di senno, ma l'uomo avveduto tace"'' (Proverbi 11:12).</blockquote>Proverbi è un ottimo libro per aiutarci a imparare come avere buoni rapporti con le persone. Chi è il mio prossimo? Generalmente pensiamo ai prossimo come ai vicini, coloro che vivono accanto a noi. La definizione di "prossimo" della Bibbia include certamente questo, ma si spinge anche oltre per includere tutti coloro con cui le nostre vite entrano in contatto. Se ci rivolgiamo a Luca 10:25-29, leggeremo come Gesù ha definito chi è il nostro prossimo, condividendo una parabola. In questa storia, sentiamo parlare di un viaggiatore che è stato aggredito dai ladri e lasciato quasi morto lungo la strada. Un sacerdote che stava passando di lì vide l'uomo, ma andò dall'altra parte della strada in modo da non doverlo aiutare. Un altro uomo religioso, un levita, passò di lì e fece la stessa cosa. Infine, arrivò un samaritano. I samaritani erano degli emarginati. Gli ebrei non volevano avere niente a che fare con loro. Nonostante l'ospitalità tra gli ebrei e la sua gente, il samaritano ebbe compassione per l'ebreo ferito, curò le sue ferite e lo portò in una locanda per essere curato a sue spese. Ebbe più compassione degli ipocriti che sostenevano di essere seguaci di Dio. Dopo aver raccontato questa parabola, Gesù chiese al dottore della legge: ''"Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s'imbatté nei ladroni?”. E quello rispose: “Colui che gli usò misericordia”. E Gesù gli disse: “Va' e fa' anche tu la stessa cosa"'' (Luca 10:36-37). Dopo aver stabilito chi è il nostro prossimo, facciamo riferimento ai Dieci Comandamenti per ulteriori istruzioni su come relazionarci correttamente con il nostro prossimo. Se rispettiamo qualcuno, non mentiamo su di lui né desidereremo ciò che è suo. Fare entrambe le cose significa disprezzarlo. Non dobbiamo permetterci di desiderare le cose che appartengono ad altri. Dio ha una generosa riserva per tutti i Suoi figli. Se Lo cerchiamo, Egli ci elargirà le nostre benedizioni speciali. | |||
Da cui, è sciocco deridere il prossimo. Questo deriva dal termine ebraico buwz, che implica disprezzo o una forma sprezzante di dispetto. Atteggiamenti sprezzanti e denigratori verso le altre persone causano attriti e risentimenti. Se un uomo ha buon giudizio, rimarrà in silenzio invece di deridere il suo vicino. Una raffica di insulti non porta mai pace; rifiutarsi di dire cose cattive su un vicino contribuisce a una relazione buona e pacifica (Proverbi 10:19; 29:20). Come minimo, la scelta di tenere a freno la lingua offre l'opportunità di ripensare prima di dire qualcosa che non può essere ritirato. L'apostolo Paolo consiglia: "Non rendete ad alcuno male per male. Applicatevi alle cose buone davanti a tutti gli uomini. Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti (...) Non essere vinto dal male, ma vinci il male con il bene" (Romani 12:17–18, 21). Nel capitolo seguente, scrive: ''"... qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola: “Ama il prossimo tuo come te stesso”. L'amore non fa alcun male al prossimo; l'amore, quindi, è l'adempimento della legge"'' (Romani 13:9–10). È stato osservato che le buone recinzioni creano buoni vicini; un certo livello di separazione e calma è importante per andare d'accordo con gli altri. Rifiutarsi di affrontare verbalmente un vicino e tenere a freno atteggiamenti come la derisione o l'arroganza è ancora più efficace di una recinzione. | |||
'''Preghiera'''. Caro Padre celeste, grazie, Signore, per essere così amorevole e gentile con noi. Sei pieno di misericordia e desideri tanto benedire ognuno di noi che è chiamato dal Tuo nome. Perdonaci per le volte in cui non siamo riusciti a essere il "Buon Samaritano". Sappiamo di aver camminato dall'altra parte della strada, perché eravamo egoisti e semplicemente non volevamo essere coinvolti nell'aiutare gli altri. Aiutami a usare qualsiasi talento e abilità che ho per essere un servitore buono e fedele nel mio lavoro, a casa e in qualsiasi situazione mi possa trovare. Aiutami a trattare gli altri come vorrei essere trattato. Signore, dai al mio corpo fisico l'energia e la forza per i compiti quotidiani che ho davanti. Nel nome di Gesù prego. Amen. | |||
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== 13 Marzo == | |||
<blockquote>''"Chi va sparlando svela i segreti, ma chi ha lo spirito leale tiene celata la cosa. Quando manca una saggia direzione, il popolo cade, ma nel grande numero dei consiglieri sta la salvezza. Chi si fa garante per un estraneo ne soffre danno, ma chi odia stringere la mano come garanzia è tranquillo"'' (Proverbi 11:13-15).</blockquote>La Scrittura condanna con forza il pettegolezzo. Una persona a cui è stato confidato un segreto, ma infrange quella confidenza condividendolo con altri, è un pettegolo. Così come la persona che passa informazioni che non sono sue o di cui non ha conoscenza personale. La Bibbia non suggerisce che non ci sia mai un momento per condividere informazioni: pastori e altri consiglieri devono a volte condividere "segreti" in casi di abuso. Tuttavia, sono anche responsabili di mantenere la fiducia di coloro che consigliano nella maggior parte dei casi. Romani 1:29 include i pettegoli in un elenco di coloro la cui mente è degradata, e Paolo insiste in 1 Timoteo 3:11 che la moglie di un diacono non deve essere una pettegola. L'apostolo Giacomo arriva a dire: ''"Se uno pensa di essere religioso e non tiene a freno la sua lingua ma seduce il cuor suo, la religione di quel tale è vana"'' (Giacomo 1:26). A differenza di un pettegolo che non riesce a mantenere un segreto è la persona che "tiene celata la cosa". Egli è descritto nel versetto 13 come una persona dallo "spirito leale". La migliore risposta all'ascolto di informazioni scandalose, imbarazzanti o personali sugli altri è tenerle per noi. | |||
Il versetto 14 elogia la ricerca di consigli da parte degli altri; fare il passo di confrontarsi con altre persone rende molto più probabile raggiungere una buona conclusione. Quando le persone si rifiutano di accettare buoni consigli e si rivolgono a "camere di risonanza", dove tutto ciò che sentono è la ripetizione delle proprie opinioni, sono più vulnerabili a bugie ed errori. La parola tradotta con "saggia direzione" qui deriva da un termine applicato alla guida di una nave. Una nave senza una guida adeguata rischia di schiantarsi sugli scogli, di scontrarsi con un'altra nave o di arenarsi. Allo stesso modo, le persone senza consigli validi (Proverbi 27:17) sperimentano un disastro. I re dell'Antico Testamento si circondavano di consiglieri. I consiglieri saggi davano buoni consigli su come affrontare un nemico, ma i consiglieri poco saggi portavano guai al re e alla nazione. Più consiglieri saggi un credente può contare su consiglieri, più forte e ricca è la sua vita. È guidato nella giusta direzione. Occasionalmente, un consiglio saggio può evidenziare le debolezze di una persona e la sua tendenza a fare la cosa sbagliata. Un buon consiglio non è sempre un consiglio piacevole, ma i veri amici non si limiteranno a dire a una persona ciò che vuole sentirsi dire. Dare cattivi consigli solo per fare amicizia è il segno di un falso insegnante. Paolo consiglia a Timoteo di mettere in guardia la chiesa di Efeso dall'influenza di tali persone (1 Timoteo 4:1–3). Dice a Timoteo: "''Esponendo queste cose ai fratelli, tu sarai un buon ministro di Cristo Gesù, nutrito delle parole della fede e della buona dottrina che hai seguita da vicino"'' (1 Timoteo 4:6). | |||
La Scrittura non dice che tutte le forme di prestito sono sbagliate. Piuttosto, sottolinea i rischi coinvolti. Nel versetto 15, Salomone sta specificamente avvertendo i suoi discepoli di non cofirmare un prestito, o di assumersi altri debiti o obblighi, per conto di uno sconosciuto. Aveva già affrontato questo problema nel capitolo 6, ma la menzione di esso mostra ancora una volta la serietà della transazione. Se la prima parte del prestito rinnega il suo obbligo di effettuare i pagamenti, il cofirmatario è ritenuto responsabile. Questa responsabilità potrebbe mandarlo in bancarotta e fargli perdere tutti i suoi beni. Proverbi 22:26–27 consiglia allo stesso modo: ''"Non essere di quelli che danno la mano, che si fanno garanti per debiti. Se non hai di che pagare, perché esporti a farti portare via il letto?''" Salomone sottolinea che c'è sicurezza nell'evitare del tutto di cofirmare. È sempre saggio riconoscere Dio come il proprietario di tutto ciò che abbiamo; siamo semplicemente amministratori di ciò che Lui ci ha dato. Pertanto, dovremmo stare attenti a usare i nostri fondi nel modo che Lui ci indica. | |||
'''Preghiera'''. Caro Padre celeste, grazie per le tante cose da cui mi hai liberato. Sono molto grato di essere libero da quelle cose che mi stavano distruggendo. Padre, aiutami a essere paziente con coloro che mi circondano e che stanno lottando con i loro peccati. Ricordami di pregare per loro e aiutami a non parlarne nel modo sbagliato. Signore, ho bisogno anche del Tuo consiglio, perché ho molte decisioni da prendere e non voglio prendere quelle sbagliate. Aiutami a riconoscere e ad apprezzare i consigli divini che provengono dagli altri. Mi umilio e ti chiedo di guidarmi in tutte le Tue vie. Prego anche per i miei fratelli e sorelle in fede. Possiamo tutti sottometterci alla Tua volontà in ogni cosa. Lo chiedo nel nome di Gesù. Amen. | |||
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== 14 Marzo == | |||
<blockquote>''"La donna gentile riceve onore, e gli uomini forti ottengono la ricchezza. L'uomo buono fa del bene a sé stesso, ma il crudele tortura la sua propria carne. L'empio realizza un guadagno illusorio, ma chi semina giustizia ha una ricompensa sicura. Così la giustizia conduce alla vita, ma chi va dietro al male si avvia verso la morte. I perversi di cuore sono un abominio per l'Eterno, ma gli integri nella loro condotta gli sono graditi"'' (Proverbi 11:16-20).</blockquote>La saggezza biblica ci insegna che la vera grandezza non si misura con la forza o con il possesso di beni materiali, ma con il carattere e la giustizia. Il testo di Proverbi 11:16-20 mette in contrasto la sorte di chi agisce con rettitudine e quella di chi segue la via del male. La donna gentile riceve onore, mentre gli uomini forti ottengono ricchezze: questo non significa che la gentilezza sia debolezza o che la forza sia di per sé malvagia, ma che il valore più grande, agli occhi di Dio e degli uomini, è la dignità che deriva da un cuore nobile e compassionevole. | |||
L'uomo buono fa del bene a sé stesso, perché la giustizia e la bontà non solo beneficiano il prossimo, ma portano pace e benedizione anche a chi le pratica. Al contrario, il crudele infligge tormento a sé stesso, perché la malvagità corrode l’anima e porta rovina. Spesso il mondo premia chi agisce con astuzia e inganno, ma la Scrittura ci avverte che il guadagno dell’empio è illusorio: le ricchezze ottenute senza giustizia sono precarie e, alla fine, portano solo danno. | |||
Il principio della semina e della raccolta è chiaro: chi semina giustizia raccoglie una ricompensa sicura. Questo non significa che la retribuzione sia sempre immediata o visibile, ma che Dio è fedele e non lascia senza frutto l’opera dei giusti. La giustizia conduce alla vita, perché è in armonia con la volontà divina, mentre il male è una strada che porta alla morte spirituale ed eterna. La scelta tra queste due vie non è solo una questione di azioni, ma di orientamento del cuore. | |||
Dio non guarda soltanto ciò che facciamo, ma ciò che siamo nel profondo. I perversi di cuore sono un abominio per il Signore, perché la loro vita è una ribellione contro la sua santità. Gli integri, invece, gli sono graditi, perché riflettono il suo carattere e camminano nella sua verità. Questa è la nostra chiamata: vivere con giustizia, fidandoci della promessa di Dio, certi che, anche se il mondo può non riconoscerci, il nostro Padre celeste ci onorerà nel tempo e nell’eternità. | |||
'''Preghiera'''. Caro Padre celeste, grazie per le tante cose da cui mi hai liberato. Sono molto grato di essere libero da quelle cose che mi stavano distruggendo. Padre, aiutami a essere paziente con coloro che mi circondano e che stanno lottando con i loro peccati. Ricordami di pregare per loro e aiutami a non parlarne nel modo sbagliato. Signore, ho bisogno anche del Tuo consiglio, perché ho molte decisioni da prendere e non voglio prendere quelle sbagliate. Aiutami a riconoscere e ad apprezzare i consigli divini che provengono dagli altri. Mi umilio e ti chiedo di guidarmi in tutte le Tue vie. Prego anche per i miei fratelli e sorelle in fede. Possiamo tutti sottometterci alla Tua volontà in ogni cosa. Lo chiedo nel nome di Gesù. Amen. | |||
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== 15 Marzo == | |||
<blockquote>"No, certo, il malvagio non rimarrà impunito, ma la discendenza dei giusti scamperà. Una donna bella, ma senza giudizio, è un anello d'oro nel grugno di un porco. Il desiderio dei giusti è il bene soltanto, ma la prospettiva degli empi è l'ira." (Proverbi 11:21-23).</blockquote>Vers. 21. Un presupposto comune per coloro che fanno il male è che nessuno lo saprà, o che non ci saranno conseguenze. Un tema comune del libro dei Proverbi è che le conseguenze del peccato sono garantite per coloro che ignorano Dio (Proverbi 10:16, 28). Nella maggior parte dei casi, ciò significa gli effetti naturali della crudeltà, dell'avidità e della depravazione. La Scrittura riconosce che la pietà nella vita terrena non arriva con una promessa assoluta di salute e prosperità (Salmo 4:1–3; 73:1–3). Tuttavia, il risultato dell'onorare Dio in genere porta a una maggiore sicurezza terrena e porta assolutamente alla vita eterna (Salmo 112:2; Giovanni 3:16–18; 6:29). Una persona malvagia può continuare nelle sue vie malvagie, pensando che non sarà punita, ma questo versetto promette che sarà punita. Nel giardino dell'Eden Dio disse ad Adamo di non mangiare dall'albero della conoscenza del bene e del male. La disobbedienza avrebbe comportato la pena di morte (Genesi 2:17). Purtroppo, Adamo ed Eva disobbedirono e in seguito morirono. Prima morirono spiritualmente e alla fine morirono fisicamente. Genesi 5 registra la morte dei discendenti di Adamo. Nonostante la longevità, morirono tutti. Ebrei 9:27 promette che ogni persona morirà e affronterà il giudizio. Un giorno, ogni non credente sarà giudicato al Grande Trono Bianco e sarà consegnato alla punizione eterna (Apocalisse 20:10–15), ma come insegna questo versetto, coloro che seguono la giustizia e la pietà rimarranno impuniti. Romani 8:1 ci assicura: ''"Non c'è dunque ora alcuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù".'' | |||
Vers. 22. Le donne in Israele spesso indossavano anelli al naso per scopi ornamentali, come è comune in molte culture. Il paragone fatto qui vuole essere leggermente scioccante, poiché i maiali erano considerati animali impuri. La bellezza è rappresentata da qualcosa di piccolo e insignificante, rispetto al disgustoso, sporco ed enorme problema dell'indiscrezione. La virtù elogiata qui è ciò che i moderni chiamerebbero "buon gusto". Questa è la consapevolezza di una persona di ciò che è appropriato, rispettabile, ben educato o dignitoso. Una donna con "discrezione", in questo caso, è colei che agisce con buonsenso e autocontrollo, al contrario di una che è rozza, offensiva o "pacchiana". Proverbi 31:10 descrive una donna veramente virtuosa come "molto più preziosa delle gemme". L'apostolo Pietro sottolinea che la vera attrattiva non si ottiene adornando il corpo, ma adornando "q''uello che è intimo e nascosto nel cuore, la purezza incorruttibile di uno spirito dolce e pacifico, che agli occhi di Dio è di grande valore"'' (1 Pietro 3:4). La morte della regina Gezabele ha fornito un macabro esempio della differenza tra bellezza esteriore e discrezione interiore. Si ritiene tradizionalmente che fosse molto bella, ma che fosse chiaramente priva di carattere morale. Tutto sommato, agli occhi di Dio, era brutta come un maiale (Proverbi 6:16–19). Uccise malvagiamente i profeti del Signore (1 Re 18:4), condusse Israele all'adorazione di Baal (1 Re 21:25–26) e mise un contratto sulla vita del profeta Elia (1 Re 19:1–2). L'ultima occhiata di Gezabele sulla terra la vide con il viso dipinto e la testa adornata (2 Re 9:30). Ma pochi istanti dopo, fu gettata da una finestra, calpestata dai cavalli e mangiata dai cani (2 Re 9:31–37). La sua mancanza di moralità la portò a una fine orribile. | |||
Vers. 23. Sembra esserci un doppio significato: riguarda sia le intenzioni che le conseguenze della moralità dell'uomo. Coloro che sono "giusti" perseguono la verità di Dio (Proverbi 1:7), e coloro che sono malvagi cercano le proprie preferenze (Proverbi 5:22). Ciò porta a conseguenze sia terrene che eterne. I risultati mondani non sono garantiti (Salmo 73:1–3), sebbene sia più comune che le persone immorali soffrano a causa delle loro scelte. I fini eterni, tuttavia, sono assoluti: coloro che rifiutano Dio non hanno speranza dopo la morte (Proverbi 11:7). La prima implicazione di questo versetto è terrena. Gli sforzi di una persona giusta creano bontà nel mondo. Ciò corrisponde alla tipica reputazione delle persone buone: sono celebrate e apprezzate per aver migliorato la vita degli altri (Proverbi 11:10). Il contrario è vero per le persone malvagie, la cui avidità e malizia generano miseria. Di conseguenza, la loro morte è spesso celebrata dal mondo. Cercare Dio produce buoni risultati, per sé e per gli altri (Proverbi 1:7), e rifiutare Dio porta alla rovina (Proverbi 11:6). La seconda implicazione è eterna. Coloro che cercano sinceramente Dio lo troveranno (Matteo 7:7–8), il che significa trovare la vita eterna (Giovanni 3:16–18). Coloro che rifiutano Dio, abbracciando il proprio peccato, si troveranno soggetti all'ira di Dio (Giovanni 3:36). Nel Salmo 23 Davide descrive la sua relazione personale con il Signore come quella di una pecora con il suo pastore. Come una pecora che segue la guida del suo pastore, Davide seguì il Signore e godette di pascoli verdi e acque tranquille (Salmo 23:2). Egli anticipò la benedizione del Signore per tutta la vita. I credenti in Cristo hanno una ferma speranza di benedizione futura. Paolo si riferisce ad essa in Colossesi 1:27 come ''"Cristo in voi, speranza della gloria"''. In Colossesi 3:4 scrive: ''"Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria"''. Gli empi possono solo anticipare il giudizio e la distruzione di Dio. | |||
'''Preghiera'''. Caro Padre Celeste, grazie per essere così buono con noi. Quando conto le mie benedizioni, sono tante! Signore, mentre Ti cerco ogni giorno, fa' che io sia sempre disposto a cambiare quelle cose che non Ti piacciono. So che se le abbandono a Te, Tu mi darai il potere di superare le cose che non sono come Te. Aiuta tutti noi che siamo chiamati con il Tuo nome affinché possiamo riflettere il Tuo amore a un mondo che ha così tanto bisogno di Te. Grazie per la Tua forza di compiere la Tua volontà ogni giorno. Ti ringrazio perché hai promesso di non lasciarmi mai, né di abbandonarmi. Non sono solo. Chiedo queste cose nel nome di Gesù. Amen. | |||
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== 16 Marzo == |
Versione attuale delle 23:01, 12 mar 2025
Meditazioni quotidiane basate sul libro di Proverbi
1 Marzo
"Benedizioni vengono sul capo dei giusti, ma la violenza copre la bocca degli empi. La memoria del giusto è in benedizione, ma il nome degli empi marcisce. Il cuore saggio accetta i precetti, ma le labbra stolte vanno in rovina. Chi cammina nell'integrità cammina sicuro, ma chi va per vie tortuose sarà scoperto. Chi ammicca con l'occhio causa dolore, e chi ha le labbra stolte va in rovina. La bocca del giusto è una fonte di vita, ma la bocca degli empi nasconde violenza" (Proverbi 10:6-11).
Questo brano di Proverbi mette in contrasto il destino dei giusti e quello degli empi, mostrando come la giustizia conduca alla benedizione e alla vita, mentre la malvagità porti rovina e vergogna. Il giusto è ricordato con onore perché la sua vita lascia un'eredità di bontà e verità, mentre il nome dell'empio scompare come qualcosa di marcio e privo di valore. Questo ci invita a riflettere sulla traccia che lasciamo nel mondo: stiamo costruendo una memoria che sarà una benedizione per gli altri o qualcosa che si perderà nel nulla?
L'integrità è la via della sicurezza, mentre la falsità e la doppiezza portano inevitabilmente alla scoperta e alla rovina. L’inganno e la malizia non possono rimanere nascosti per sempre: Dio, che è giusto, rivela la verità e giudica con equità. Camminare nella giustizia non significa essere perfetti, ma avere un cuore che desidera sinceramente seguire il Signore, accettando la sua Parola e vivendo secondo i suoi precetti. La vera sicurezza non si trova nell'astuzia o nell’inganno, ma nell’essere fedeli a Dio e alla sua volontà.
Infine, le parole hanno un potere enorme: la bocca del giusto è una “fonte di vita”, mentre quella degli empi è piena di violenza. Questo ci richiama alla responsabilità del nostro parlare: usiamo le nostre parole per edificare, incoraggiare e trasmettere la verità? Oppure le nostre labbra diffondono maldicenza, menzogna e discordia? Gesù ha detto che dalla pienezza del cuore la bocca parla (Luca 6:45), perciò se desideriamo che le nostre parole siano fonte di vita, dobbiamo permettere a Dio di trasformare il nostro cuore con la sua grazia.
Preghiera. Caro Padre celeste, oggi ti amo e ti sono grato per tutta la Tua bontà verso di me. Ti prego di perdonarmi quando non ho parlato gentilmente degli altri. Aiutami a proteggere la mia bocca dal dire qualsiasi tipo di male. Possano le parole della mia bocca e le meditazioni del mio cuore essere accettabili al Tuo cospetto. Signore, annullo tutte le parole che ho detto che non erano in accordo con la Parola di Dio. Cancello anche tutte le parole malvagie che sono state dette contro di me, la mia famiglia o il mio ministero. Signore, per favore perdona coloro che vorrebbero parlare male di noi. Possa il Tuo popolo ovunque stare attento a tenere a bada la propria lingua. Aiutaci tutti a dire le Tue parole e ad essere cortesi e gentili gli uni con gli altri. Te lo chiedo nel Santo nome di Gesù. Amen.
2 Marzo
"L'odio provoca liti, ma l'amore copre ogni errore. Sulle labbra dell'uomo intelligente si trova la sapienza, ma il bastone è per il dorso di chi è privo di senno. I saggi tengono in serbo la scienza, ma la bocca dello stolto è una rovina imminente" (Proverbi 10:12-14).
Il versetto 12 è un principio chiave dell'etica biblica. L'idea generale è ripetuta spesso nell'Antico Testamento (Levitico 19:18; Proverbi 15:1) ed è citata nel Nuovo (Giacomo 5:20; 1 Pietro 4:8). In breve, la ricerca della vendetta non porta mai a un buon fine. Non fa che moltiplicare la rabbia e intensificare un ciclo di rappresaglie. Scegliere di rispondere con amore, invece, è molto più potente. Quando le persone si disprezzano a vicenda, cercano di farsi del male a vicenda. Litigano e si distruggono a vicenda. Questa tragedia può verificarsi purtroppo anche in una comunità cristiana. L'odio divide e interrompe la comunione. L'odio distrugge la testimonianza di una comunità e fa sì che i non credenti screditino la nostra fede. L'odio serve il maligno. L'amore, d'altra parte, copre colpe e peccati. È importante notare che l'amore non trascura nessuno e ogni peccato, non importa quanto grave possa essere. Questo versetto non si riferisce all'ignorare il peccato o a nasconderlo!. Ma l'amore continua a cercare di trovare un terreno comune e modi per lavorare insieme. Aspetta pazientemente che un trasgressore veda l'errore della sua via e si penta. È disposto a perdonare. Nella misura in cui è possibile e ragionevole, l'amore ci porta a ricercare l'unità (Giovanni 17:21). Gesù identifica l'amore come prova di appartenenza a Lui (Giovanni 13:34–35).
Uno dei temi principali del libro dei Proverbi, come ribadisce il versetto 13, è il pericolo di ignorare la saggezza divina. Ascoltare coloro che insegnano la verità è un percorso verso la saggezza, e vale la pena seguire quegli insegnamenti. Coloro che rifiutano tali saggi consigli sono destinati a subirne le conseguenze, alla fine. Un detto popolare dice: "la vita è dura, ma è più dura quando fai cose stupide". Sia attraverso causa ed effetto, relazioni o governo, coloro che mancano di buon senso possono aspettarsi difficoltà. Quando Gesù svolse il suo ministero sulla terra, parlò saggiamente e le Sue parole portavano autorità divina. Moltitudini si radunarono per ascoltarlo insegnare perché parlava con autorità. Marco 1:22 racconta che, quando Gesù insegnò nella sinagoga di sabato, la gente si stupiva del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi. Marco 12:37 riporta che in un'altra occasione, la grande folla lo ascoltava volentieri. Coloro che Lo seguono riconoscono che le Sue parole sono quelle che portano la vita eterna (Giovanni 6:66–69). Al contrario, negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando ascolto a spiriti seduttori e a dottrine di demoni (1 Timoteo 4:1). Al Suo ritorno, il Signore punirà coloro che hanno pronunciato parole dure contro di Lui (Giuda 1:14–15). Il destino eterno di coloro che ignorano la Parola di Vita, Cristo, sarà tragico.
Un aspetto chiave della saggezza è la preparazione (versetto 14): la ricerca di ciò che è necessario prima che le difficoltà o la crisi siano a portata di mano. Coloro che cercano sinceramente la verità e la saggezza cercheranno di comprendere la volontà di Dio (Proverbi 1:7) in modo da essere pronti per le sfide della vita (Ebrei 5:14; 1 Corinzi 10:13). Inoltre, la persona con un deposito di saggezza ha buoni consigli da dare agli altri quando l'occasione lo richiede (Proverbi 11:14). Giacomo 1:5 promette che Dio fornirà saggezza a coloro che la chiedono con fede in modo che possano comprendere lo scopo delle loro prove. Ciò rende l'umiltà un aspetto chiave dell'"accumulare" saggezza, che può sfuggire a una persona anche se la sua istruzione è ammirevole. Sebbene i discepoli di Gesù non avessero un'istruzione formale, erano sapienti, perché conoscevano Cristo e predicavano il Vangelo in modo chiaro. Quando rappresentarono Cristo a una riunione del consiglio ebraico, i membri del consiglio erano rimasti stupiti, perché si eran resi conto che i discepoli erano uomini comuni e senza istruzione, ma "riconobbero che erano stati con Gesù" (Atti 4:13). Coloro che preferiscono spendere i loro sforzi resistendo alla saggezza o odiando coloro che la offrono tendono a chiacchierare con arroganza, mentre avvicinano ancora di più la propria rovina.
Preghiera. Caro Padre celeste, oggi Ti lodo per la mia salvezza. Grazie per avermi liberato dall'odio e dal male e per avermi riempito del Tuo amore. Signore, aiutami a testimoniare a chi mi sta intorno il Tuo amore per loro. Dammi la grazia di essere sempre amorevole e gentile con tutti, anche quando gli altri si comportano diversamente nei miei confronti. Aiutami a non ripetere i peccati degli altri di cui sono a conoscenza, ma piuttosto a coprirli con la preghiera, per non essere tentato anch'io. Comune nella nostra società è il gusto per il pettegolezzo e la sua sgradevole sete di scoprire il male degli altri. Che così non sia fra di noi.Signore, hai detto che ti saresti occupato tu dei malvagi. Non dobbiamo farlo noi. Hai detto che la vendetta era Tua e poiché sei giusto, farai in modo che alla fine saremo trattati equamente, se semplicemente preghiamo e confidiamo in Te. Donaci a tutti la grazia di fare questo. Nel nome di Gesù Ti prego. Amen.
3 Marzo
"I beni del ricco sono la sua città forte; la rovina dei poveri è la loro povertà. Il salario del giusto serve alla vita, le entrate dell'empio servono al peccato. Chi tiene conto della correzione, segue il cammino della vita; ma chi non fa caso della riprensione si smarrisce" (Proverbi 10:15-17).
La Scrittura non nega che ci sia un certo valore nella ricchezza mondana, ma nota solo che questo valore è temporaneo e inaffidabile. Né ignora le lotte di coloro che sono nel bisogno, sebbene non attribuisca valore a qualcuno in base al suo conto in banca (Matteo 6:19–24). Qui, come in molti proverbi, il commento di Salomone è semplicemente un riconoscimento della realtà. A volte si dice che per fare soldi, bisogna spenderli. Ecco perché il "ciclo della povertà" è difficile da spezzare: essere poveri, di per sé, crea sfide che possono essere difficili da superare. La fortuna di un uomo ricco può fornire una certa quantità di sicurezza. Ad esempio, se una tragedia colpisce e danneggia la sua casa, ha le risorse per riparare il danno. Se un nemico lo minaccia, ha le risorse per difendersi. La povertà può rendere una persona indifesa. Non è in grado di difendersi da un nemico o impotente nel migliorare la sua sorte nella vita. Il denaro non è destino, ovviamente, ma è una triste verità che essere poveri rende tutto il resto più difficile nella vita. La Bibbia mette in guardia dal confidare nelle proprie ricchezze invece che in Dio. Paolo da a Timoteo la responsabilità di incaricare i ricchi "che non siano d'animo altero, che non ripongano la loro speranza nell'incertezza delle ricchezze, ma in Dio, il quale ci fornisce abbondantemente ogni cosa perché ne godiamo" (1 Timoteo 6:17). Non è sbagliato avere ricchezze. Giuseppe di Arimatea era un uomo ricco, ma dimostrò coraggiosamente la sua lealtà a Gesù fornendo una tomba per la sepoltura di Gesù (vedere Luca 23:50–53). Tuttavia, è sbagliato che le ricchezze abbiano noi.
La parola tradotta "salario" nel versetto 16 non è sempre un riferimento letterale al denaro. Invece, si riferisce ai risultati naturali di qualcosa. In questo senso, il "salario" di accendere un fiammifero è il fuoco, e il "salario" di spegnerlo è il fumo. La ricerca della pietà, della rettitudine, conduce naturalmente a una vita significativa. Dio sorride ai giusti e gli dà una vita piena e significativa. Una persona giusta sperimenta personalmente ciò che Gesù intendeva quando disse: "Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza" (Giovanni 10:10). Morendo per i nostri peccati e risorgendo dalla tomba, Gesù ha reso possibile ai credenti di avere una quantità di giorni, persino la vita eterna, ma anche di godere della qualità dei giorni, ovvero una vita abbondante. Gesù ha paragonato la vita che dà a coloro che credono in Lui all'acqua che disseta completamente e per sempre. È un'acqua zampillante che soddisfa l'anima (Giovanni 4:13–14). Gli empi conducono una vita che produce solo peccato (Romani 6:23). Possono abbandonarsi alle passioni della loro natura peccaminosa (1 Pietro 4:2–3), ma non possono soddisfare il bisogno del loro cuore di una relazione intima con Dio (Apocalisse 7:15–17).
La persona che ascolta i consigli di Dio (v. 17) si dà una maggiore probabilità di successo e longevità rispetto a coloro che ignorano la saggezza. Coloro che seguono gli insegnamenti di Cristo possono godere di una vita veramente significativa ora (Giovanni 10:10) e della vita eterna oltre la tomba (Giovanni 10:28). La persona che rifiuta di essere corretta (Proverbi 9:7–8) e continua sulla strada sbagliata per tutta la vita dà un cattivo esempio. In molti casi, altri saranno tentati di seguire quel modello. Per questo motivo, la Scrittura mette in guardia dal diventare intimi con coloro che odiano Dio e la Sua verità (Proverbi 13:20). Sebbene le verità contenute nella Parola di Dio offrano perdono e vita (1 Corinzi 6:9–11), le persone definite "schernitori" (Proverbi 1:22) fanno una litania di scuse per rifiutare quel messaggio. Ciò avviene sotto forma di false accuse di contraddizione, critiche fuorvianti, rifiuto della moralità biblica o affermazioni di irrilevanza. Alcuni semplicemente rifiutano la Bibbia perché espone il loro peccato e li mette a disagio (Efesini 5:11–13; 2 Pietro 1:19; Salmo 119:105). Sfortunatamente, molti autoproclamatisi "esperti" con poca conoscenza legittima della Bibbia la ridicolizzano e la sostituiscono con ragionamenti umani errati. Apparentemente istruiti o meno, tali critici della Bibbia conducono gli altri fuori strada.
Preghiera. Caro Padre, sei misericordioso con tutti i Tuoi figli e Ti ringrazio per tutte le benedizioni materiali che ci hai dato. Signore, aiutaci a essere buoni amministratori di queste cose e a non usarle in modo sconsiderato. Aiutaci a essere generosi nel nostro dare e a seguirTi, per quanto riguarda le persone e le opere che vorresti che aiutassimo. Aiutaci a non essere così impegnati a godere delle nostre benedizioni, da dimenticare Colui che ci ha dato quelle benedizioni. Liberaci dallo spirito di Mammona e da ogni traccia di amore per il denaro. Signore, aiutami a prendere le mie decisioni non in base al fatto che io abbia o meno i soldi per fare qualcosa, ma piuttosto in base al fatto che sia Tua la volontà che io faccia questa cosa. So che se vuoi che io faccia qualcosa che è la Tua volontà per me, mi fornirai i mezzi per farlo, se confido e obbedisco a Te. Grazie per la fede per fare la Tua volontà. Lo chiedo nel nome di Gesù Cristo. Amen.
4 Marzo
"Chi maschera l'odio ha labbra bugiarde, e chi sparge la calunnia è uno stolto. Nella moltitudine delle parole non manca la colpa, ma chi frena le sue labbra è prudente. La lingua del giusto è argento scelto; il cuore degli empi vale poco. Le labbra del giusto nutrono molti, ma gli stolti muoiono per mancanza di senno" (Proverbi 10:18-21).
Le parole rivelano ciò che è nel cuore. Questo passo di Proverbi ci mette in guardia contro l’inganno dell’odio mascherato e il pericolo della calunnia. Chi cela rancore dietro parole false o diffonde menzogne dimostra stoltezza e distruzione. Dio ci chiama invece alla verità e all’amore sincero, affinché le nostre parole non siano strumenti di divisione, ma di edificazione e pace. Esaminiamo il nostro cuore: le nostre parole riflettono la grazia di Dio o nascondono sentimenti di rancore e inganno?
La prudenza nel parlare è segno di saggezza. Troppe parole portano spesso all’errore, mentre chi sa frenare la propria lingua dimostra discernimento. In un mondo dove si parla troppo e si ascolta poco, il credente è chiamato a praticare la saggezza del silenzio e a parlare solo con rettitudine e amore. Le nostre parole dovrebbero essere misurate e guidate dallo Spirito Santo, affinché siano strumenti di verità e non di peccato.
Infine, il passo sottolinea il valore della lingua del giusto, paragonandola all’argento scelto. Le parole del giusto hanno un peso, nutrono e incoraggiano molti, mentre gli stolti, privi di discernimento, si autodistruggono. La vera ricchezza non è nell’abbondanza delle parole, ma nella loro qualità. Che possiamo essere tra coloro che parlano con saggezza, offrendo parole di vita, conforto e verità a chi ci circonda.
Preghiera. Caro Padre, ti ringrazio per tutta la Tua bontà verso di noi come Tuoi figli. Siamo molto grati per la Tua pazienza e comprensione nei nostri confronti. Aiutaci ad avere lo stesso atteggiamento e la stessa grazia verso coloro che ci infastidiscono o ci turbano. Signore, aiutami a dire cose gentili e cortesi sugli altri. Ho letto in Isaia 6 come quando ebbe una visione della Tua santità, gridò: "Guai a me! Sono perduto; perché sono un uomo dalle labbra impure, e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; perché i miei occhi hanno visto il Re, il Signore degli eserciti". Signore, perdonaci tutti per le cose impure che abbiamo detto e che non Ti sono piaciute. Perdonaci per averci ferito a vicenda con parole scortesi e cattive. Padre, purifica i nostri cuori dalle cose che sono impure, perché le nostre labbra hanno espresso il peccato che è ancora lì. Rimuovi quelle cose e purificaci da ogni male. Chiedo questo nel nome del nostro Signore, Gesù Cristo. Amen.
5 Marzo
"Ciò che fa ricchi è la benedizione dell'Eterno e il tormento che uno si dà non le aggiunge nulla. Commettere un delitto, per lo stolto, è come uno spasso; così è la sapienza per l'uomo accorto. All'empio succede quello che teme, ma ai giusti è concesso quello che desiderano. Come tempesta che passa, l'empio non è più, ma il giusto ha un fondamento eterno. Come l'aceto ai denti e il fumo agli occhi, così è il pigro per chi lo manda" (Proverbi 10:22-26).
La vera ricchezza non viene dallo sforzo umano, ma dalla benedizione di Dio. Possiamo affannarci e cercare con ogni mezzo di accumulare beni, ma senza la grazia del Signore ogni nostro sforzo è vano. La vera prosperità non si misura in possedimenti materiali, ma nella pace e nella gioia che solo Dio può dare. Gesù stesso ci ricorda che non possiamo aggiungere un’ora alla nostra vita con le nostre preoccupazioni (Matteo 6:27), ma siamo chiamati a confidare nel Signore, sapendo che Egli provvede a ciò di cui abbiamo bisogno.
L’empio vive nella paura, e alla fine ciò che teme si abbatterà su di lui, mentre il giusto, riponendo la sua fiducia in Dio, riceverà ciò che desidera. Il contrasto tra il destino dell’empio e quello del giusto è netto: il primo è come una tempesta passeggera, destinata a svanire, mentre il secondo ha un fondamento eterno. Questa verità ci invita a costruire la nostra vita su Cristo, la Roccia sicura, anziché su ciò che è instabile e passeggero.
Infine, il pigro è paragonato all’aceto sui denti e al fumo negli occhi, immagini che evocano fastidio e danno. La pigrizia spirituale è altrettanto dannosa: chi non è diligente nel cercare Dio e nel servirlo diventa un peso, anziché una benedizione, per gli altri. Il Signore ci chiama a essere operosi nella fede, non per guadagnarci il suo favore, ma per vivere nella sua volontà, portando frutto per il suo Regno.
Preghiera. Caro Padre, grazie per averci dato un consiglio così buono nella Bibbia. Donaci la grazia di ascoltarlo. Signore, aiutami a fare un buon lavoro in ogni compito che mi si presenta. Voglio che le opere delle mie mani ti glorifichino. Signore, ti chiedo di tenere la tua mano protettiva su me, sulla mia famiglia e sui miei cari. Prego per tutti coloro che leggono questa riflessione affinché tu li protegga e li guidi. Rivelati a loro in un modo più profondo. Toccali, guariscili e benedici ognuno di loro in questo stesso giorno. Donaci la grazia di superare le cose nelle nostre vite che non ti piacciono. Sei così buono con noi, Signore. Sono molto grato per tutto ciò che stai facendo nella mia vita e per il meraviglioso lavoro che stai facendo nelle vite della tua gente in tutto il mondo. Nel nome di Gesù prego. Amen.
6 Marzo
"Il timore dell'Eterno accresce i giorni, ma gli anni degli empi saranno accorciati. L'attesa dei giusti è gioia, ma la speranza degli empi perirà. La via dell'Eterno è una fortezza per l'uomo integro, ma una rovina per i malfattori. Il giusto non sarà mai smosso, ma gli empi non abiteranno la terra" (Proverbi 10:27-30).
Il timore del Signore è fonte di vita e di longevità. Non si tratta solo di anni aggiunti alla nostra esistenza, ma di una vita vissuta nella pienezza della comunione con Dio. Chi cammina nella giustizia trova sicurezza e stabilità, mentre la vita dell’empio, priva di fondamento, è destinata a svanire. La vera felicità non si trova nelle illusioni del mondo, ma nell’intima relazione con il nostro Creatore, che guida e protegge coloro che lo temono.
La speranza dei giusti è solida e porta gioia, perché è radicata nella fedeltà di Dio. L’empio, invece, ripone le sue attese in ciò che è fragile e destinato a perire. Questo ci invita a riflettere su dove stiamo ponendo la nostra speranza: confidiamo nelle promesse del Signore o nelle incertezze del mondo? Solo chi ripone la propria fede in Dio sperimenterà una gioia che non viene meno, anche nelle difficoltà.
La via del Signore è una fortezza per i giusti e una rovina per i malvagi. Il giusto, fondato sulla Parola, non sarà mai smosso, perché Dio stesso è la sua roccia e il suo rifugio. L’empio, invece, non avrà stabilità né dimora duratura. Questo ci ricorda che solo la fedeltà al Signore garantisce una vita solida e sicura, sia in questo mondo che nell’eternità.
Preghiera. Caro Padre, grazie per le tante promesse che ci hai fatto nella Bibbia. Grazie per aver vegliato su di noi, sui nostri figli e nipoti e per averci dato una lunga vita. Signore, dammi la grazia di vivere la mia vita in accordo con la Tua Parola. Perdona i miei peccati e tienimi lontano dalla tentazione. Rafforzami per fare le cose che Ti piacciono. Voglio essere una benedizione per gli altri, quindi aiutami a essere sensibile verso coloro che mi circondano e che potrebbero aver bisogno del mio aiuto e incoraggiamento. Grazie per avermi guidato nella giusta direzione e per avermi dato la volontà di fare sempre la Tua volontà. Te lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
7 Marzo
"La bocca del giusto sgorga sapienza, ma la lingua perversa sarà soppressa. Le labbra del giusto conoscono ciò che è gradito, ma la bocca degli empi è piena di perversità" (Proverbi 10:31-32).
Proverbi collega la saggezza legittima con un'umiltà riverente davanti a Dio (Proverbi 1:7, 10:27). Il buon senso indica che ciò in cui una persona crede influenzerà il modo in cui parla e agisce (Luca 6:43–45). Proprio come un campo produttivo genera buoni raccolti, le labbra di una persona saggia producono parole preziose e veritiere. Una persona saggia dà buoni consigli. Aiuta a guidare le azioni di coloro che cercano una direzione nella vita. Loda Dio, Lo ringrazia per le Sue benedizioni, incoraggia i deboli, conforta gli afflitti e corregge coloro che si stanno allontanando. Indica la via verso Dio presentando Gesù Cristo come "la via, la verità e la vita" (Giovanni 14:6). Insegna la Parola di Dio così com'è alle persone così come sono. La persona malvagia manca di saggezza. Il suo discorso è descritto qui come "perverso". Questo deriva da una parola ebraica usata altrove nei Proverbi per indicare qualcosa di contorto, immorale o distorto (Proverbi 2:12; 6:14; 8:13; 10:32). Profana Dio e insulta gli altri. Impreca e racconta barzellette che sembrano divertenti solo perché sono sporche. Mente e distorce la verità per guadagno personale. Spaccia false dottrine. Tuttavia, un giorno il discorso di queste persone senza Dio e malvagie sarà messo a tacere e le loro parole perverse finiranno. I malvagi saranno ritenuti responsabili di ciò che dicono. Gesù disse: "Io vi dico che di ogni parola oziosa che avranno detta gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio, poiché dalle tue parole sarai giustificato e dalle tue parole sarai condannato" (Matteo 12:36-37). Ancora più drammatico è il fatto che coloro che usano le loro parole per insultare Dio saranno un giorno costretti a confessare la Sua sovranità (Isaia 45:23; Romani 14:11–12).
Nel vers. 32, ci sono due modi per interpretare il termine "conoscere" in questo contesto. Uno è l'idea di informazione e consapevolezza, l'altro è di esperienza. Entrambi si applicano alle parole che provengono naturalmente da coloro che sono spiritualmente saggi e da coloro che sono stolti. Le persone sagge sanno le cose giuste da dire (Proverbi 10:13) e quando è meglio non parlare, per niente (Proverbi 10:19). Le persone malvagie sono inclini a dire cose odiose o incendiarie (Proverbi 10:18), sapendo benissimo di essere irragionevoli (Proverbi 10:23). Quando Gesù parlò nella sinagoga di Nazareth, le Sue parole impressionarono molto gli ascoltatori. "Tutti gli rendevano testimonianza, si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca" (Luca 4:22). La Bibbia ci ha dato sufficienti insegnamenti sul parlare di grazia da sapere quali parole Gli piacciono e benedicono gli altri. Il linguaggio peccaminoso non deriva da una mancanza di conoscenza, ma da un cuore disobbediente. Anche i malvagi sanno cosa sia il linguaggio cortese, ma scelgono di usare un linguaggio perverso. Poiché i loro cuori sono corrotti, le loro bocche pronunciano un linguaggio corrotto. Il problema di questo tipo di peccato non riguarda le sillabe o i suoni. Ciò che costituisce un linguaggio inappropriato varia drasticamente a seconda della cultura e della regione. L'intento è ciò che conta, e questo è un problema importante della cultura moderna. Oggi, il linguaggio nei film, nella musica e in televisione è spesso offensivo per il gusto di essere offensivo. Lo stesso vale spesso per il linguaggio ascoltato in pubblico. La saggezza produce un linguaggio accettabile, mentre una mancanza di saggezza produce un linguaggio offensivo e perverso. Il fatto che così tante persone nel mondo moderno facciano affidamento su parole distorte è un'accusa alla salute spirituale della cultura.
Preghiera. Caro Padre, grazie per tutto quello che hai fatto per me. Signore, ti chiedo di perdonarmi per averti deluso. Signore, voglio che le mie parole siano come le tue parole. Signore, non dici mai cose scortesi. Sei gentile e amorevole. Le tue parole sono sempre la verità. Possiamo contare su di te e confidare che ciò che hai detto è la verità. Non menti mai. Signore, fa' che io sia buono per la mia parola. Aiutami a non darla alla leggera e quando dico a qualcuno che farò qualcosa, ricordami se non mantengo la mia parola così posso rimediare. Nella nostra società sembra che così tante persone, specialmente nel mondo degli affari, siano molto negligenti riguardo alle loro parole. Aiutami a essere un testimone per te come uno che mantiene la sua parola proprio come fai tu. Nel nome di Gesù Ti prego. Amen.
8 Marzo
"La bilancia falsa è un abominio per l'Eterno, ma il peso giusto gli è gradito. Venuta la superbia, viene anche il disonore; ma la sapienza è con gli umili. L'integrità degli uomini retti li guida, ma la perversità dei perfidi è la loro rovina" (Proverbi 11:1-3).
Dio ha un forte disappunto per gli affari disonesti; approva coloro che sono onesti nelle loro professioni. Amos 8:5 cita uomini d'affari disonesti che aspettano con ansia la fine delle festività religiose per poter continuare le loro pratiche commerciali disoneste. Chiedono: "Quando finirà il novilunio, perché possiamo vendere il grano? Quando finirà il sabato, perché possiamo aprire i granai, diminuire l'efa, aumentare il siclo, falsificare le bilance per frodare?". Al tempo di Salomone, le bilance venivano usate nelle transazioni commerciali e sulle bilance venivano poste delle pietre per pesare ciò che veniva venduto o acquistato. Gli uomini d'affari disonesti usavano pietre leggere quando vendevano e pietre più pesanti quando acquistavano per determinare il costo di un prodotto. Oggi, un equivalente potrebbe essere una bilancia disonesta in una macelleria o delle pompe truccate in una stazione di servizio. Spiritualmente parlando, qualsiasi atto deliberato per "approfittare" degli altri rientrerebbe nella stessa categoria. Le pratiche commerciali disoneste non sfuggono all'attenzione del Signore.
Il vers. 2 contrappone orgoglio e umiltà. La parola per "orgoglio" usata qui è zā'don, che significa anche "arroganza". Questa è una persona che non vede la necessità di Dio nella sua vita. La sua eccessiva sicurezza si trasforma in una vita autoindulgente ed egocentrica. Crede di essere padrone del suo destino, ma non riesce a capire che l'orgoglio precede una caduta. Alla fine, sperimenterà l'umiliazione della realtà. Atti 12:21–23 riporta gli effetti terribili dell'orgoglio sul re Erode. Indossò le sue vesti regali, si sedette sul trono, si rivolse a una grande folla e ricevette l'adorazione della folla. Tutti gridarono che era un dio e non un uomo. Invece di deviare tali lodi, Erode le abbracciò. Immediatamente l'orgoglio di Erode si trasformò in disgrazia: "In quell'istante un angelo del Signore lo colpì, perché non aveva dato a Dio la gloria, e morì roso dai vermi" (Atti 12:23). Michea 6:8 cita uno dei requisiti del Signore per il Suo popolo: camminare umilmente con il nostro Dio. Salomone osserva qui che umiltà e vera saggezza vanno di pari passo.
Secondo il vers 3 le persone morali conducono vite condotte con onore, onestà e affidabilità. La radice ebraica per "integrità" è tummah, tradotta anche "irreprensibile" in altri passaggi. Ciò indica completezza morale o assenza di qualsiasi macchia morale. Ciò non significa che una persona sia perfettamente libera da ogni peccato, di ogni tipo. Significa qualcuno la cui vita non lascia spazio alle critiche degli altri. Questa fiducia nel vivere con integrità mantiene la persona moralmente retta sulla retta via. Ciò la aiuta a evitare gran parte dei problemi che il peccato porta con sé. La completezza morale, come quella che deriva dall'onorare Dio, conduce a pascoli verdi e protegge da sentieri secondari pericolosi (Salmo 23:1–4). Tuttavia, la persona disonesta è rovinata dal proprio inganno. Il termine "corrotto" oggi implica qualcuno che mente o distorce per il proprio profitto, specialmente per quanto riguarda il denaro. Giuda Iscariota è un esempio di persona ingannevole che ha distrutto se stesso. Fingeva di amare Gesù baciandolo (Matteo 26:48–49), ma era una bugia. Il suo vero scopo era di far riconoscere Gesù ai soldati, che poi lo arrestarono e lo portarono via per processarlo e crocifiggerlo. Soffrendo di ripensamenti, ma non di un pentimento divino, Giuda gettò il denaro che gli era stato dato ai piedi dei capi religiosi che lo avevano assunto. Poi Giuda scappò per impiccarsi (Matteo 27:3–5). Proverbi 13:15 ci dice che "la via dei perfidi è la loro rovina".
Preghiera. Caro Padre, grazie per l'amore e il perdono che ci mostri ogni giorno. Signore, aiutaci a superare qualsiasi peccato in cui il nemico ci tenta a impegnarci. Signore, perdonaci per le volte in cui ti deludiamo. Perdoniamo anche coloro che ci hanno ferito e hanno peccato contro di noi. Possano giungere al pentimento affinché possano conoscere anche il tuo amore perdonatore. Abbiamo tutti bisogno del tuo amore e della tua misericordia. Signore Gesù, sii misericordioso con la nostra famiglia e i nostri amici. Veglia sui nostri figli e sui nostri nipoti e tienili lontani dal male. Guidaci ogni giorno sulla retta via affinché non ci allontaniamo dalla retta via. Lo chiedo nel nome di Gesù Cristo. Amen.
9 Marzo
"Le ricchezze non servono a nulla nel giorno dell'ira, ma la giustizia salva da morte. La giustizia dell'uomo integro gli appiana la via, ma l'empio cade per la sua empietà. La giustizia degli uomini retti li libera, ma i perfidi restano presi nella loro malizi" (Proverbi 11:4-6).
Nessuno può comprarsi la strada per il paradiso. La ricchezza è inutile quando Dio dirige la sua ira sui non credenti. Quando oggi si dice "non puoi portarla con te" questo trasmette solo una parte del problema. Coloro che contano sul denaro, invece che su Dio, non solo perderanno la loro ricchezza nell'eternità, perderanno tutto. Luca 16:19–31 racconta la storia di un uomo ricco che indossava abiti costosi e mangiava molto cibo di lusso ogni giorno, ma quando morì, andò in un luogo di tormento. Il suo destino era segnato e il denaro che aveva guadagnato in vita era inutile. L'ira di Dio era scesa su di lui. In una parabola simile, Gesù raffigura un ricco stolto che si consola con il suo denaro, solo per scoprire che la sua anima è in pericolo (Luca 12:13–21). Apocalisse 18 descrive la caduta della prospera Babilonia sotto l'ira di Dio. I mercanti, "che sono stati arricchiti da lei, se ne staranno lontani per timore del suo tormento, piangendo, facendo cordoglio" (Apocalisse 18:15). Gridano: "Ahi! ahi! La grande città che era vestita di lino fino, di porpora e di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle! Una così grande ricchezza è stata annientata in un momento" (Apocalisse 18:16). Tuttavia, i credenti non devono temere la morte (Giovanni 3:36). Rivestiti della giustizia di Cristo (2 Corinzi 5:21), godono della vittoria sulla morte e quando muoiono, entrano alla presenza di Cristo (2 Corinzi 5:8; Filippesi 1:21–23).
Il versetto 5 contrappone lo stile di vita di coloro che perseguono la pietà a coloro che si abbandonano al peccato. Il significato è simile al versetto 6. La Scrittura parla spesso di una vita sincera e devota usando l'immagine di un sentiero dritto e chiaro (Proverbi 3:6; Isaia 26:7). Questo è il significato del termine "irreprensibile": nessuno può legittimamente accusare i giusti di aver commesso un errore. Sebbene non siano perfetti, vivono al di sopra di ogni rimprovero. Camminano con Dio in umile dipendenza da Lui. Gesù disse che le Sue pecore, coloro che sono veri credenti, conoscono la Sua voce e Lo seguono. Prendono la stessa strada che prende Lui (Giovanni 10:4). Le persone veramente giuste camminano nello Spirito (Galati 5:16). Camminano in modo degno della loro chiamata (Efesini 4:1). Camminano nell'amore (Efesini 5:1) e camminano con attenzione (Efesini 5:15). Al contrario, i malvagi si comportano in un modo che è giusto ai loro occhi, ma sbagliato agli occhi del Signore (Proverbi 14:12). Perseguono il male e sono inimicizia con Dio. Quel rifiuto della verità e della pietà spesso conduce i malvagi alla distruzione. In molti casi, se non nella maggior parte, coloro che perseguono il male nella vita subiscono le conseguenze di quei peccati. La loro malvagità porta inquietudine come le onde agitate del mare. Dio dice: "'Gli empi sono come il mare agitato, quando non si può calmare e le sue acque cacciano fuori fango e pantano. 'Non c'è pace per gli empi', dice il mio Dio" (Isaia 57:20-21). Gli empi hanno inquietudine in questa vita e anche nell'eternità.
Come per il versetto precedente, il vers. 6 esprime un concetto molto simile, usando frasi diverse. Una persona giusta sfugge ai guai e alla morte. I guai non possono intrappolarla o sconfiggerla. Condurre una vita devota significa non impegnarsi nei peccati tortuosi e ingannevoli che portano a conseguenze naturali. La devozione non lascia spazio alle critiche, rendendo più difficile per le persone malvagie dire bugie sulla persona devota. La sua ricerca della rettitudine gli consente di trionfare su entrambi. Scrivendo alla chiesa di Corinto, l'apostolo Paolo promette: "Nessuna tentazione vi ha colti, che non sia stata umana; ma Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d'uscirne, affinché la possiate sopportare" (1 Corinzi 10:13). La persona giusta può confidare nel Signore affinché gli fornisca la grazia per aiutarla nel momento del bisogno (Ebrei 4:16), ma il peccatore e l'egoista non confidano in Dio. Di conseguenza, è impotente quando i guai e la morte lo colpiscono. I suoi desideri malvagi tessono una ragnatela che lo intrappola e non ha via di fuga. Giacomo scrive: "Ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo adesca. Poi la concupiscenza, avendo concepito, partorisce il peccato e il peccato, quando è compiuto, produce la morte" (Giacomo 1:14-15). È fin troppo comune che coloro che si abbandonano al peccato vengano distrutti dalle conseguenze di quel vizio.
Preghiera. Caro Padre celeste, sono così grato che Tu sia mio Padre. Sei così gentile e paziente con me. Signore, voglio che Tu operi nella mia vita e mi liberi da ogni debolezza e peccato. Purifica il mio cuore e liberami da tutto ciò che Ti offende. Dammi un cuore di perdono per coloro che mi hanno ferito. Signore, voglio che la tua natura si formi in me. Ti offro di nuovo la mia vita oggi per morire al mio modo e vivere al Tuo. Confido che Tu abbia il piano migliore per me e che mi darai la grazia e la fede per camminare in quel piano. Riempimi del tuo amore oggi e usa la mia vita per portarti gloria. Te lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
10 Marzo
"Quando un empio muore, la sua speranza perisce, e l'attesa degli empi è annientata. Il giusto è tratto fuori dall'avversità, e l'empio ne prende il posto. Con la sua bocca l'ipocrita rovina il suo prossimo, ma i giusti sono liberati dalla loro scienza" (Proverbi 11:7-9).
Secondo il versetto 7, la persona empia non ha speranza di sopravvivere alla morte. La morte pone fine alla sua ricerca di ricchezza e la sua speranza di diventare ricca muore con lei. Peggio ancora, la persona empia precipita in un'eternità senza speranza o redenzione (Giovanni 3:36). Gesù pose a una folla due domande di vitale importanza. Chiese: "E che giova all'uomo se guadagna tutto il mondo e perde l'anima sua? Infatti, che darebbe l'uomo in cambio dell'anima sua?" (Marco 8:36-37). Se fosse possibile accumulare e possedere tutta la ricchezza del mondo, il suo valore non sarebbe pari al valore dell'anima di una persona. La ricchezza non durerà per sempre, ma l'anima vive oltre la tomba, in cielo o all'inferno. Nessuna somma di denaro può acquistare la vita eterna. Pietro ricorda ai suoi lettori in 1 Pietro 1:18-19 che non sono stati redenti "non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai padri, ma con il prezioso sangue di Cristo, come d'agnello senza difetto né macchia" (1 Pietro 1:18-19).
Nel versetto 8, ancora una volta, Salomone contrappone il modo in cui le persone giuste e malvagie affrontano i problemi della vita. Questo usa lo stile tipico di un "proverbio", che è un caso generale, un'affermazione di buon senso. Qui, il modello tipico è che una vita morale generalmente tiene una persona fuori dai guai, mentre una vita peccaminosa spesso porta conseguenze terribili. L'obbedienza ai comandamenti di Dio, in particolare (Proverbi 1:7), aiuta una persona devota a evitare il pericolo. Coloro che ignorano questa saggezza vanno dritti verso la propria rovina. Il libro di Ester illustra questa verità. Mardocheo, un giusto ebreo, fu liberato dalla forca che il malvagio Haman aveva costruito per lui, ma Haman fu impiccato lì (Ester 9:24–25). Uno stile di vita malvagio porta ai guai. Contaminando il corpo con droghe e sesso illecito, una persona sperimenta cattiva salute. Commettendo un crimine, una persona corteggia guai con la legge ed è probabile che finisca dietro le sbarre. Violando il comando di Dio di non commettere adulterio, una persona incontrerà problemi coniugali e potrebbe sperimentare la disgrazia pubblica. È sempre saggio obbedire a Dio e vivere sotto il sorriso della Sua approvazione.
Secondo il versetto 9, coloro che rifiutano Dio e la Sua saggezza (Proverbi 1:7) lanciano attacchi verbali ai loro simili. La parola ebraica tradotta "ipocrita" è hā'nēp, che significa anche qualcosa di profano o deliberatamente opposto a Dio. È comune vedere coloro che esprimono aperto odio per Dio indulgere anche nell'odio per le altre persone. Così facendo, una persona del genere viola il comandamento di amare gli altri (Levitico 19:18). Quando un avvocato chiese a Gesù di identificare il grande comandamento nella legge, Gesù rispose: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente" (Matteo 22:37), e aggiunse: "Il secondo, simile a esso, è: 'Ama il tuo prossimo come te stesso'" (Matteo 22:39). L'uomo empio non pecca solo contro il suo prossimo profanandolo, ma pecca anche contro Dio infrangendo il secondo più grande comandamento. Al contrario, la conoscenza della persona giusta la libera dal peccato contro il suo prossimo. Sa che Dio comanda di amare il suo prossimo (Giovanni 13:34). Dovrebbe essere incline a trattare gli altri equamente (Giovanni 7:24), piuttosto che trarre conclusioni affrettate basate sulle accuse di un uomo senza Dio (Proverbi 18:13, 17).
Preghiera. Caro Padre, grazie per questa giornata. Trovo che molte delle mie giornate siano difficili nel trattare con certe persone nella mia vita. Aiutami a essere sempre gentile e premuroso, e a non rispondere nel modo sbagliato alle persone che dicono cose che mi danno fastidio. Aiutami ad avere la Tua compassione per loro e a pregare per loro invece di criticarli. Inoltre, Signore, trovo che molte volte, cerco di giustificare la mia posizione in situazioni che sarebbero migliori se solo lasciassi che Tu mi difendessi. Aiutami a tenere a freno la mia lingua. Usa le mie parole per essere una benedizione per gli altri. Aiutami a superare ogni tentazione di parlare male di chiunque. Aiutami in particolar modo a essere gentile con coloro che sono nella mia famiglia e sul posto di lavoro in modo che possiamo tutti lavorare in pace e armonia. Te lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
11 Marzo
"Quando i giusti prosperano, la città gioisce, ma quando periscono gli empi sono grida di esultanza. Con la benedizione degli uomini giusti si innalza una città, ma con la bocca degli empi va in rovina" (Proverbi 11:10-11).
Un "proverbio" è una breve e ampia dichiarazione di buon senso. Queste brevi espressioni di saggezza spiegano il normale e previsto modo delle cose. In questo caso, le persone buone si ritrovano solitamente celebrate dagli altri, e le persone malvagie vedono il mondo festeggiare quando cadono. Ai tempi dell'Antico Testamento, l'impatto di poche persone ricche su una città era notevolmente moltiplicato, rispetto al mondo moderno. Quando quella ricchezza era nelle mani di persone devote, il loro potere d'acquisto faceva prosperare la loro città e faceva gioire la sua gente. Inoltre, coloro che perseguono la rettitudine non commettono crimini e quindi portano un senso di sicurezza e stabilità alla loro comunità. Geremia 22:1–4 racconta la promessa di Dio di stabilità e sicurezza se il re di Giuda avesse "praticato il diritto e la giustizia, liberato dalla mano dell'oppressore colui al quale è tolto il suo, non fatto torto né violenza allo straniero, all'orfano e alla vedova e non sparso sangue innocente in questo luogo" (Geremia 22:3). È anche generalmente vero che i residenti di una città celebrano apertamente la morte o la rovina di coloro che considerano malvagi. La morte dei malvagi pone fine alla loro calunnia terrena, alle loro bugie e ai loro discorsi d'odio (Proverbi 11:9). I malvagi possono tradire la loro città e divulgare informazioni segrete a un nemico (Proverbi 11:11), o partecipare a crimini o affari disonesti (Proverbi 11:1), ma tutti questi peccati finiscono quando i malvagi muoiono.
Il versetto 11 continua i pensieri espressi nel versetto precedente. Una città gode di buona reputazione a causa del carattere e della condotta dei suoi cittadini giusti. I giusti pregano per la loro città. Genesi 18 mostra Abramo che prega per Sodoma dopo che il Signore disse: "Se trovo nella città di Sodoma cinquanta giusti, perdonerò a tutto il luogo per amor loro" (Genesi 18:26). Geremia 29:7 riporta le istruzioni di Geremia agli ebrei a Babilonia. Egli comanda: "Cercate il benessere della città dove io [Dio] vi ho mandati in esilio, e pregate il SIGNORE per essa, perché nel suo benessere troverete il vostro benessere". Allo stesso modo, l'apostolo Paolo ci istruisce in 1 Timoteo 2:1–2 a pregare per i nostri funzionari governativi affinché "possiamo condurre una vita pacifica e quieta, pia e dignitosa in ogni modo". Egli indica: "Questo è buono e gradito agli occhi di Dio, nostro Salvatore" (1 Timoteo 2:3). Mentre i giusti esaltano una città, i malvagi residenti la distruggono rimproverando i suoi funzionari (Proverbi 11:9), diffondendo bugie e dicerie e commettendo crimini e affari disonesti (Proverbi 11:1).
Preghiera. Caro Padre, grazie per tutte le benedizioni che ci hai dato in questo giorno. Anche quando affrontiamo problemi, sappiamo di poterli affrontare con la Tua guida su come risolverli. Grazie per la promessa che sei con noi in ogni cosa. Ti amo e ti apprezzo, Signore. Sei molto buono e misericordioso con noi. Aiutami a vivere una vita retta davanti a coloro che mi hai permesso di influenzare. Che io non porti mai rimprovero alcuno di Te, Signore. Aiutami a cambiare il mio angolo di mondo in meglio attraverso il Tuo potere e il Tuo aiuto. Lo chiedo umilmente nel nome di Tuo figlio, Gesù. Amen.
12 Marzo
"Chi disprezza il prossimo è privo di senno, ma l'uomo avveduto tace" (Proverbi 11:12).
Proverbi è un ottimo libro per aiutarci a imparare come avere buoni rapporti con le persone. Chi è il mio prossimo? Generalmente pensiamo ai prossimo come ai vicini, coloro che vivono accanto a noi. La definizione di "prossimo" della Bibbia include certamente questo, ma si spinge anche oltre per includere tutti coloro con cui le nostre vite entrano in contatto. Se ci rivolgiamo a Luca 10:25-29, leggeremo come Gesù ha definito chi è il nostro prossimo, condividendo una parabola. In questa storia, sentiamo parlare di un viaggiatore che è stato aggredito dai ladri e lasciato quasi morto lungo la strada. Un sacerdote che stava passando di lì vide l'uomo, ma andò dall'altra parte della strada in modo da non doverlo aiutare. Un altro uomo religioso, un levita, passò di lì e fece la stessa cosa. Infine, arrivò un samaritano. I samaritani erano degli emarginati. Gli ebrei non volevano avere niente a che fare con loro. Nonostante l'ospitalità tra gli ebrei e la sua gente, il samaritano ebbe compassione per l'ebreo ferito, curò le sue ferite e lo portò in una locanda per essere curato a sue spese. Ebbe più compassione degli ipocriti che sostenevano di essere seguaci di Dio. Dopo aver raccontato questa parabola, Gesù chiese al dottore della legge: "Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s'imbatté nei ladroni?”. E quello rispose: “Colui che gli usò misericordia”. E Gesù gli disse: “Va' e fa' anche tu la stessa cosa" (Luca 10:36-37). Dopo aver stabilito chi è il nostro prossimo, facciamo riferimento ai Dieci Comandamenti per ulteriori istruzioni su come relazionarci correttamente con il nostro prossimo. Se rispettiamo qualcuno, non mentiamo su di lui né desidereremo ciò che è suo. Fare entrambe le cose significa disprezzarlo. Non dobbiamo permetterci di desiderare le cose che appartengono ad altri. Dio ha una generosa riserva per tutti i Suoi figli. Se Lo cerchiamo, Egli ci elargirà le nostre benedizioni speciali.
Da cui, è sciocco deridere il prossimo. Questo deriva dal termine ebraico buwz, che implica disprezzo o una forma sprezzante di dispetto. Atteggiamenti sprezzanti e denigratori verso le altre persone causano attriti e risentimenti. Se un uomo ha buon giudizio, rimarrà in silenzio invece di deridere il suo vicino. Una raffica di insulti non porta mai pace; rifiutarsi di dire cose cattive su un vicino contribuisce a una relazione buona e pacifica (Proverbi 10:19; 29:20). Come minimo, la scelta di tenere a freno la lingua offre l'opportunità di ripensare prima di dire qualcosa che non può essere ritirato. L'apostolo Paolo consiglia: "Non rendete ad alcuno male per male. Applicatevi alle cose buone davanti a tutti gli uomini. Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti (...) Non essere vinto dal male, ma vinci il male con il bene" (Romani 12:17–18, 21). Nel capitolo seguente, scrive: "... qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola: “Ama il prossimo tuo come te stesso”. L'amore non fa alcun male al prossimo; l'amore, quindi, è l'adempimento della legge" (Romani 13:9–10). È stato osservato che le buone recinzioni creano buoni vicini; un certo livello di separazione e calma è importante per andare d'accordo con gli altri. Rifiutarsi di affrontare verbalmente un vicino e tenere a freno atteggiamenti come la derisione o l'arroganza è ancora più efficace di una recinzione.
Preghiera. Caro Padre celeste, grazie, Signore, per essere così amorevole e gentile con noi. Sei pieno di misericordia e desideri tanto benedire ognuno di noi che è chiamato dal Tuo nome. Perdonaci per le volte in cui non siamo riusciti a essere il "Buon Samaritano". Sappiamo di aver camminato dall'altra parte della strada, perché eravamo egoisti e semplicemente non volevamo essere coinvolti nell'aiutare gli altri. Aiutami a usare qualsiasi talento e abilità che ho per essere un servitore buono e fedele nel mio lavoro, a casa e in qualsiasi situazione mi possa trovare. Aiutami a trattare gli altri come vorrei essere trattato. Signore, dai al mio corpo fisico l'energia e la forza per i compiti quotidiani che ho davanti. Nel nome di Gesù prego. Amen.
13 Marzo
"Chi va sparlando svela i segreti, ma chi ha lo spirito leale tiene celata la cosa. Quando manca una saggia direzione, il popolo cade, ma nel grande numero dei consiglieri sta la salvezza. Chi si fa garante per un estraneo ne soffre danno, ma chi odia stringere la mano come garanzia è tranquillo" (Proverbi 11:13-15).
La Scrittura condanna con forza il pettegolezzo. Una persona a cui è stato confidato un segreto, ma infrange quella confidenza condividendolo con altri, è un pettegolo. Così come la persona che passa informazioni che non sono sue o di cui non ha conoscenza personale. La Bibbia non suggerisce che non ci sia mai un momento per condividere informazioni: pastori e altri consiglieri devono a volte condividere "segreti" in casi di abuso. Tuttavia, sono anche responsabili di mantenere la fiducia di coloro che consigliano nella maggior parte dei casi. Romani 1:29 include i pettegoli in un elenco di coloro la cui mente è degradata, e Paolo insiste in 1 Timoteo 3:11 che la moglie di un diacono non deve essere una pettegola. L'apostolo Giacomo arriva a dire: "Se uno pensa di essere religioso e non tiene a freno la sua lingua ma seduce il cuor suo, la religione di quel tale è vana" (Giacomo 1:26). A differenza di un pettegolo che non riesce a mantenere un segreto è la persona che "tiene celata la cosa". Egli è descritto nel versetto 13 come una persona dallo "spirito leale". La migliore risposta all'ascolto di informazioni scandalose, imbarazzanti o personali sugli altri è tenerle per noi.
Il versetto 14 elogia la ricerca di consigli da parte degli altri; fare il passo di confrontarsi con altre persone rende molto più probabile raggiungere una buona conclusione. Quando le persone si rifiutano di accettare buoni consigli e si rivolgono a "camere di risonanza", dove tutto ciò che sentono è la ripetizione delle proprie opinioni, sono più vulnerabili a bugie ed errori. La parola tradotta con "saggia direzione" qui deriva da un termine applicato alla guida di una nave. Una nave senza una guida adeguata rischia di schiantarsi sugli scogli, di scontrarsi con un'altra nave o di arenarsi. Allo stesso modo, le persone senza consigli validi (Proverbi 27:17) sperimentano un disastro. I re dell'Antico Testamento si circondavano di consiglieri. I consiglieri saggi davano buoni consigli su come affrontare un nemico, ma i consiglieri poco saggi portavano guai al re e alla nazione. Più consiglieri saggi un credente può contare su consiglieri, più forte e ricca è la sua vita. È guidato nella giusta direzione. Occasionalmente, un consiglio saggio può evidenziare le debolezze di una persona e la sua tendenza a fare la cosa sbagliata. Un buon consiglio non è sempre un consiglio piacevole, ma i veri amici non si limiteranno a dire a una persona ciò che vuole sentirsi dire. Dare cattivi consigli solo per fare amicizia è il segno di un falso insegnante. Paolo consiglia a Timoteo di mettere in guardia la chiesa di Efeso dall'influenza di tali persone (1 Timoteo 4:1–3). Dice a Timoteo: "Esponendo queste cose ai fratelli, tu sarai un buon ministro di Cristo Gesù, nutrito delle parole della fede e della buona dottrina che hai seguita da vicino" (1 Timoteo 4:6).
La Scrittura non dice che tutte le forme di prestito sono sbagliate. Piuttosto, sottolinea i rischi coinvolti. Nel versetto 15, Salomone sta specificamente avvertendo i suoi discepoli di non cofirmare un prestito, o di assumersi altri debiti o obblighi, per conto di uno sconosciuto. Aveva già affrontato questo problema nel capitolo 6, ma la menzione di esso mostra ancora una volta la serietà della transazione. Se la prima parte del prestito rinnega il suo obbligo di effettuare i pagamenti, il cofirmatario è ritenuto responsabile. Questa responsabilità potrebbe mandarlo in bancarotta e fargli perdere tutti i suoi beni. Proverbi 22:26–27 consiglia allo stesso modo: "Non essere di quelli che danno la mano, che si fanno garanti per debiti. Se non hai di che pagare, perché esporti a farti portare via il letto?" Salomone sottolinea che c'è sicurezza nell'evitare del tutto di cofirmare. È sempre saggio riconoscere Dio come il proprietario di tutto ciò che abbiamo; siamo semplicemente amministratori di ciò che Lui ci ha dato. Pertanto, dovremmo stare attenti a usare i nostri fondi nel modo che Lui ci indica.
Preghiera. Caro Padre celeste, grazie per le tante cose da cui mi hai liberato. Sono molto grato di essere libero da quelle cose che mi stavano distruggendo. Padre, aiutami a essere paziente con coloro che mi circondano e che stanno lottando con i loro peccati. Ricordami di pregare per loro e aiutami a non parlarne nel modo sbagliato. Signore, ho bisogno anche del Tuo consiglio, perché ho molte decisioni da prendere e non voglio prendere quelle sbagliate. Aiutami a riconoscere e ad apprezzare i consigli divini che provengono dagli altri. Mi umilio e ti chiedo di guidarmi in tutte le Tue vie. Prego anche per i miei fratelli e sorelle in fede. Possiamo tutti sottometterci alla Tua volontà in ogni cosa. Lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
14 Marzo
"La donna gentile riceve onore, e gli uomini forti ottengono la ricchezza. L'uomo buono fa del bene a sé stesso, ma il crudele tortura la sua propria carne. L'empio realizza un guadagno illusorio, ma chi semina giustizia ha una ricompensa sicura. Così la giustizia conduce alla vita, ma chi va dietro al male si avvia verso la morte. I perversi di cuore sono un abominio per l'Eterno, ma gli integri nella loro condotta gli sono graditi" (Proverbi 11:16-20).
La saggezza biblica ci insegna che la vera grandezza non si misura con la forza o con il possesso di beni materiali, ma con il carattere e la giustizia. Il testo di Proverbi 11:16-20 mette in contrasto la sorte di chi agisce con rettitudine e quella di chi segue la via del male. La donna gentile riceve onore, mentre gli uomini forti ottengono ricchezze: questo non significa che la gentilezza sia debolezza o che la forza sia di per sé malvagia, ma che il valore più grande, agli occhi di Dio e degli uomini, è la dignità che deriva da un cuore nobile e compassionevole.
L'uomo buono fa del bene a sé stesso, perché la giustizia e la bontà non solo beneficiano il prossimo, ma portano pace e benedizione anche a chi le pratica. Al contrario, il crudele infligge tormento a sé stesso, perché la malvagità corrode l’anima e porta rovina. Spesso il mondo premia chi agisce con astuzia e inganno, ma la Scrittura ci avverte che il guadagno dell’empio è illusorio: le ricchezze ottenute senza giustizia sono precarie e, alla fine, portano solo danno.
Il principio della semina e della raccolta è chiaro: chi semina giustizia raccoglie una ricompensa sicura. Questo non significa che la retribuzione sia sempre immediata o visibile, ma che Dio è fedele e non lascia senza frutto l’opera dei giusti. La giustizia conduce alla vita, perché è in armonia con la volontà divina, mentre il male è una strada che porta alla morte spirituale ed eterna. La scelta tra queste due vie non è solo una questione di azioni, ma di orientamento del cuore.
Dio non guarda soltanto ciò che facciamo, ma ciò che siamo nel profondo. I perversi di cuore sono un abominio per il Signore, perché la loro vita è una ribellione contro la sua santità. Gli integri, invece, gli sono graditi, perché riflettono il suo carattere e camminano nella sua verità. Questa è la nostra chiamata: vivere con giustizia, fidandoci della promessa di Dio, certi che, anche se il mondo può non riconoscerci, il nostro Padre celeste ci onorerà nel tempo e nell’eternità.
Preghiera. Caro Padre celeste, grazie per le tante cose da cui mi hai liberato. Sono molto grato di essere libero da quelle cose che mi stavano distruggendo. Padre, aiutami a essere paziente con coloro che mi circondano e che stanno lottando con i loro peccati. Ricordami di pregare per loro e aiutami a non parlarne nel modo sbagliato. Signore, ho bisogno anche del Tuo consiglio, perché ho molte decisioni da prendere e non voglio prendere quelle sbagliate. Aiutami a riconoscere e ad apprezzare i consigli divini che provengono dagli altri. Mi umilio e ti chiedo di guidarmi in tutte le Tue vie. Prego anche per i miei fratelli e sorelle in fede. Possiamo tutti sottometterci alla Tua volontà in ogni cosa. Lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
15 Marzo
"No, certo, il malvagio non rimarrà impunito, ma la discendenza dei giusti scamperà. Una donna bella, ma senza giudizio, è un anello d'oro nel grugno di un porco. Il desiderio dei giusti è il bene soltanto, ma la prospettiva degli empi è l'ira." (Proverbi 11:21-23).
Vers. 21. Un presupposto comune per coloro che fanno il male è che nessuno lo saprà, o che non ci saranno conseguenze. Un tema comune del libro dei Proverbi è che le conseguenze del peccato sono garantite per coloro che ignorano Dio (Proverbi 10:16, 28). Nella maggior parte dei casi, ciò significa gli effetti naturali della crudeltà, dell'avidità e della depravazione. La Scrittura riconosce che la pietà nella vita terrena non arriva con una promessa assoluta di salute e prosperità (Salmo 4:1–3; 73:1–3). Tuttavia, il risultato dell'onorare Dio in genere porta a una maggiore sicurezza terrena e porta assolutamente alla vita eterna (Salmo 112:2; Giovanni 3:16–18; 6:29). Una persona malvagia può continuare nelle sue vie malvagie, pensando che non sarà punita, ma questo versetto promette che sarà punita. Nel giardino dell'Eden Dio disse ad Adamo di non mangiare dall'albero della conoscenza del bene e del male. La disobbedienza avrebbe comportato la pena di morte (Genesi 2:17). Purtroppo, Adamo ed Eva disobbedirono e in seguito morirono. Prima morirono spiritualmente e alla fine morirono fisicamente. Genesi 5 registra la morte dei discendenti di Adamo. Nonostante la longevità, morirono tutti. Ebrei 9:27 promette che ogni persona morirà e affronterà il giudizio. Un giorno, ogni non credente sarà giudicato al Grande Trono Bianco e sarà consegnato alla punizione eterna (Apocalisse 20:10–15), ma come insegna questo versetto, coloro che seguono la giustizia e la pietà rimarranno impuniti. Romani 8:1 ci assicura: "Non c'è dunque ora alcuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù".
Vers. 22. Le donne in Israele spesso indossavano anelli al naso per scopi ornamentali, come è comune in molte culture. Il paragone fatto qui vuole essere leggermente scioccante, poiché i maiali erano considerati animali impuri. La bellezza è rappresentata da qualcosa di piccolo e insignificante, rispetto al disgustoso, sporco ed enorme problema dell'indiscrezione. La virtù elogiata qui è ciò che i moderni chiamerebbero "buon gusto". Questa è la consapevolezza di una persona di ciò che è appropriato, rispettabile, ben educato o dignitoso. Una donna con "discrezione", in questo caso, è colei che agisce con buonsenso e autocontrollo, al contrario di una che è rozza, offensiva o "pacchiana". Proverbi 31:10 descrive una donna veramente virtuosa come "molto più preziosa delle gemme". L'apostolo Pietro sottolinea che la vera attrattiva non si ottiene adornando il corpo, ma adornando "quello che è intimo e nascosto nel cuore, la purezza incorruttibile di uno spirito dolce e pacifico, che agli occhi di Dio è di grande valore" (1 Pietro 3:4). La morte della regina Gezabele ha fornito un macabro esempio della differenza tra bellezza esteriore e discrezione interiore. Si ritiene tradizionalmente che fosse molto bella, ma che fosse chiaramente priva di carattere morale. Tutto sommato, agli occhi di Dio, era brutta come un maiale (Proverbi 6:16–19). Uccise malvagiamente i profeti del Signore (1 Re 18:4), condusse Israele all'adorazione di Baal (1 Re 21:25–26) e mise un contratto sulla vita del profeta Elia (1 Re 19:1–2). L'ultima occhiata di Gezabele sulla terra la vide con il viso dipinto e la testa adornata (2 Re 9:30). Ma pochi istanti dopo, fu gettata da una finestra, calpestata dai cavalli e mangiata dai cani (2 Re 9:31–37). La sua mancanza di moralità la portò a una fine orribile.
Vers. 23. Sembra esserci un doppio significato: riguarda sia le intenzioni che le conseguenze della moralità dell'uomo. Coloro che sono "giusti" perseguono la verità di Dio (Proverbi 1:7), e coloro che sono malvagi cercano le proprie preferenze (Proverbi 5:22). Ciò porta a conseguenze sia terrene che eterne. I risultati mondani non sono garantiti (Salmo 73:1–3), sebbene sia più comune che le persone immorali soffrano a causa delle loro scelte. I fini eterni, tuttavia, sono assoluti: coloro che rifiutano Dio non hanno speranza dopo la morte (Proverbi 11:7). La prima implicazione di questo versetto è terrena. Gli sforzi di una persona giusta creano bontà nel mondo. Ciò corrisponde alla tipica reputazione delle persone buone: sono celebrate e apprezzate per aver migliorato la vita degli altri (Proverbi 11:10). Il contrario è vero per le persone malvagie, la cui avidità e malizia generano miseria. Di conseguenza, la loro morte è spesso celebrata dal mondo. Cercare Dio produce buoni risultati, per sé e per gli altri (Proverbi 1:7), e rifiutare Dio porta alla rovina (Proverbi 11:6). La seconda implicazione è eterna. Coloro che cercano sinceramente Dio lo troveranno (Matteo 7:7–8), il che significa trovare la vita eterna (Giovanni 3:16–18). Coloro che rifiutano Dio, abbracciando il proprio peccato, si troveranno soggetti all'ira di Dio (Giovanni 3:36). Nel Salmo 23 Davide descrive la sua relazione personale con il Signore come quella di una pecora con il suo pastore. Come una pecora che segue la guida del suo pastore, Davide seguì il Signore e godette di pascoli verdi e acque tranquille (Salmo 23:2). Egli anticipò la benedizione del Signore per tutta la vita. I credenti in Cristo hanno una ferma speranza di benedizione futura. Paolo si riferisce ad essa in Colossesi 1:27 come "Cristo in voi, speranza della gloria". In Colossesi 3:4 scrive: "Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria". Gli empi possono solo anticipare il giudizio e la distruzione di Dio.
Preghiera. Caro Padre Celeste, grazie per essere così buono con noi. Quando conto le mie benedizioni, sono tante! Signore, mentre Ti cerco ogni giorno, fa' che io sia sempre disposto a cambiare quelle cose che non Ti piacciono. So che se le abbandono a Te, Tu mi darai il potere di superare le cose che non sono come Te. Aiuta tutti noi che siamo chiamati con il Tuo nome affinché possiamo riflettere il Tuo amore a un mondo che ha così tanto bisogno di Te. Grazie per la Tua forza di compiere la Tua volontà ogni giorno. Ti ringrazio perché hai promesso di non lasciarmi mai, né di abbandonarmi. Non sono solo. Chiedo queste cose nel nome di Gesù. Amen.