Preghiera/Meditazioni quotidiane Proverbi/Dicembre: differenze tra le versioni
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== 20 Dicembre == | == 20 Dicembre == | ||
<blockquote>''"Non si addice ai re, o Lemuel, non si addice ai re bere del vino, né ai prìncipi desiderare bevande inebrianti: che a volte, avendo bevuto, non dimentichino la legge e rinneghino i diritti di tutti gli afflitti. Date della bevanda inebriante a chi sta per morire, e del vino a chi ha l'anima amareggiata; affinché bevano, dimentichino la loro miseria e non si ricordino più dei loro travagli"'' (Proverbi 31:4-7).</blockquote>Davide aveva promesso a Betsabea che suo figlio sarebbe diventato re; così lei lo aveva educato saggiamente in vista delle enormi responsabilità che avrebbe dovuto affrontare. Gli fa notare che bere è un'indulgenza sconveniente per i re. Sebbene bere vino fosse una pratica comune a quei tempi, sapeva che suo figlio avrebbe dovuto rispondere a Dio per tutto ciò che faceva. Lo avverte così che il vino (le bevande alcooliche) è pericoloso, perché offusca la ragione; facendo dimenticare la legge e sbagliando nel giudizio. Un re deve essere razionale, così da poter ricordare le leggi di Dio e giudicare il popolo con giustizia. Deve sempre avere la testa lucida. Che cos'è oggi, oltre al vino, che intorbida la mente? | |||
Secondo questi versetti, gli unici casi in cui è raccomandato l'uso di alcol sono il dolore e l'estrema angoscia. In tali casi, può essere somministrato a scopo medicinale. Paolo ripeté questa istruzione a Timoteo, ordinando l'uso del vino per il suo stomaco e i suoi frequenti disturbi (1 Timoteo 5:23). Ancora oggi, l'alcol può essere usato a scopo medicinale e lo troviamo come ingrediente in numerosi composti da prescrizione. Gli effetti dell'alcool non sono cambiati nel corso dei millenni. Perverte ancora il giudizio delle persone. Molto prima che uno se ne accorga, rallenta le proprie reazioni. A causa della velocità elevata dei veicoli moderni, anche il più piccolo rallentamento delle reazioni di un conducente può causare incidenti mortali. L'alcolismo continua inoltre a generare grande sofferenza per coloro che ne sono schiavi e per le loro famiglie. | |||
La Bibbia ci dice che siamo stati resi un regno di sacerdoti per Dio. ''"Ci ha fatti essere un regno e dei sacerdoti del Dio e Padre suo, a lui siano la gloria e la potenza nei secoli dei secoli"'' (Apocalisse 1:6). Come era indegno per Lemuele indulgere nel vino, così è indegno per noi, come famiglia reale di Dio, farlo. Siamo responsabili davanti a Dio per coloro che ci circondano e per noi stessi. ''"Perché, fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un'occasione per vivere secondo la carne, ma, per mezzo dell'amore, servite gli uni agli altri"'' (Galati 5:13). Come figli di Dio, l'amore dovrebbe motivarci ad astenerci da qualsiasi cosa possa far inciampare qualcuno. | |||
'''Preghiera:''' Caro Padre celeste, che meravigliosi consigli e comandamenti troviamo scritto nelle pagine della Bibbia. Che possiamo tutti aderire alla saggezza che troviamo in essa, e in particolar modo alla saggezza data ai re. Signore, spiritualmente, ci hai resi re e sacerdoti, quindi dobbiamo agire come re e sacerdoti. Dobbiamo essere saggi e santi, così possiamo governare e regnare in un mondo oscuro e malvagio. Liberaci da tutte le cose che ci farebbero avere scarso giudizio e donaci la Tua saggezza. Che io possa vivere una vita retta davanti al mondo ed essere un testimone vero e fedele per Te. Lo chiedo nel nome di Gesù. Amen. | |||
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== 21 Dicembre == | |||
<blockquote>''"Apri la tua bocca in favore del muto, per sostenere la causa di tutti gli abbandonati; apri la tua bocca, giudica con giustizia, fa' giustizia al misero e al bisognoso"'' (Proverbi 31:8-9).</blockquote>Dopo aver avvertito Lemuel (Salomone) delle abitudini che un re deve evitare, Betsabea lo istruisce sulle azioni che un re deve intraprendere per giudicare rettamente il suo popolo. Deve parlare per coloro che non sono in grado di parlare per sé stessi, difendere gli indifesi, giudicare sia i poveri che i ricchi senza pregiudizi e rendere giustizia ai poveri e ai bisognosi. | |||
Era sua responsabilità indagare su entrambi i lati di una questione portata a lui e parlare per coloro che non sono in grado di presentare le proprie ragioni, giudicando senza parzialità. "''Non commetterete iniquità nel giudicare; non avrai riguardo alla persona del povero, né conferirai speciale onore alla persona del potente; ma giudicherai il tuo prossimo con giustizia"'' (Levitico 19:15). | |||
Abbiamo visto che la preoccupazione e l'amore di Dio per i poveri sono espressi in tutta la Scrittura. Il Salmo 140:12 afferma che Dio sostiene la loro causa suscitando persone per aiutarli. L'Antico e il Nuovo Testamento ci insegnano ad aiutare i poveri e a trattare equamente tutte le persone, povere o ricche che siano. Facendo ciò onoreremo Dio. Non fare questo era parte dell'iniquità di Sodoma e Gomorra, la cui gente spendeva la propria ricchezza e il proprio tempo libero nell'autoindulgenza. ''"Ecco, questa fu l'iniquità di Sodoma, tua sorella: lei e le sue figlie vivevano nell'orgoglio, nell'abbondanza del pane e nell'ozio indolente; ma non sostenevano la mano dell'afflitto e del povero. Erano altezzose e commettevano abominazioni in mia presenza; perciò le feci sparire, quando vidi ciò"'' (Ezechiele 16:49-50). Questo versetto ci fornisce una descrizione della loro iniquità che si adatta alla maggior parte dei paesi particolarmente benestanti, la cui ricchezza spesso è guadagnata depredando i paesi poveri delle loro ricchezze naturali e non pagandole adeguatamente: orgoglio; essere sazi a causa dell'abbondanza di cibo; essere pigri; non aiutare i poveri; superbia; e commettere abomini. Quando una nazione esercita l'oppressione e la rapina come stile di vita e maltratta o ignora i poveri e gli forestieri che hanno bisogno di aiuto, pagherà la pena mietendo ciò che ha seminato. ''"Il popolo del paese si dà alla violenza, commette rapine, calpesta l'afflitto e il povero, opprime lo straniero, contro ogni equità. Io ho cercato fra di loro qualcuno che riparasse il muro e stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese, perché io non lo distruggessi; ma non l'ho trovato. Perciò, io riverserò su loro la mia indignazione; io li consumerò con il fuoco della mia ira e farò ricadere sul loro capo la loro condotta”, dice il Signore, l'Eterno"'' (Ezechiele 22:29-31). | |||
Se coloro che sono in autorità fanno ciò che è giusto e difendono i poveri e parlano per coloro che non sono in grado di parlare per sé stessi, come pure i bambini non ancora venuti alla luce le cui vite vengono poste fine dall'aborto, aiuteranno il loro popolo ad allontanarsi dalla malvagità in modo che possano essere benedetti invece che maledetti. | |||
'''Preghiera.''' Caro Padre celeste, sono grato che Tu sia un Dio compassionevole e un difensore dei poveri e dei bisognosi. Signore, fa' che possiamo comprendere le lotte dei poveri, rimediare alla loro situazione e aiutarli anche sostenendo poitiche giuste. Grazie per avermi benedetto con molte benedizioni e fa' che io tenda la mano e benedica coloro che sono meno favoriti di me con i miei beni. Signore, voglio anche condividere Gesù con coloro che sono spiritualmente bisognosi e poveri, perché quando ti conoscono, abbiano sempre qualcuno a cui rivolgerti che non li deluderà mai. Possano trovare pace, amore e gioia in mezzo alle loro circostanze e superare la loro povertà e il loro bisogno. Nel nome di Gesù. Amen. | |||
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== 22 Dicembre == | |||
<blockquote>''"Una donna forte e virtuosa chi la troverà? il suo pregio sorpassa di molto quello delle perle. Il cuore del suo marito confida in lei, ed egli non mancherà mai di provviste. Lei gli fa del bene, e non del male, tutti i giorni della sua vita"'' (Proverbi 31:10-12).</blockquote>'''Audio di questa meditazione:''' https://sfero.me/podcast/-donna-forte-virtuosa-chi-trovera | |||
Il resto di Proverbi 31 riporta le istruzioni di Betsabea a Lemuele (Salomone) nella scelta di una moglie. È tragico che non abbia seguito il suo consiglio. Le mogli di Salomone non conoscevano il Signore e distolsero il suo cuore da Dio per adorare gli idoli quando era vecchio (1 Re 11:1-13). Così, una vita che era iniziata magnificamente finì miseramente. L'uomo che scrisse e predicò mille cose sagge non riuscì a mettere in pratica la saggezza che insegnava. Questo capitolo non è solo un consiglio per scegliere una donna virtuosa, ma è anche un tipo spirituale della chiesa (la sposa di Cristo) che dovrebbe dimostrare al mondo le qualità della donna virtuosa. | |||
La prima cosa che viene stabilita è il prezzo del valore di una donna virtuosa. Come un gioiello costoso, non è facile da trovare. Credo che ogni uomo abbia bisogno dell'aiuto di Dio per trovare questo tipo di donna. Sappiamo che è volontà del Signore che un uomo abbia una compagna se la desidera, perché dopo aver creato Adamo, disse: ''"...Non è bene che l'uomo sia solo; io gli farò un aiuto che gli sia adatto"'' (Genesi 2:18). Il favore di Dio è sull'uomo che prega e aspetta la compagna giusta, così che possano servire Dio insieme. Dio è felice di rispondere alla preghiera di un uomo del genere e porterà la donna giusta nella sua vita al momento stabilito. | |||
Una donna virtuosa, poi, è un conforto per suo marito; lo incoraggia e gli fa del bene tutti i giorni della sua vita. Non lo lascia mai o divorzia. Suo marito può fidarsi completamente di lei, perché lo ama per quello che è e non per quello che può fare per lei. Dal momento che non deve impressionarla con la sua capacità di fare soldi, non è tentato di prendere nulla con un guadagno disonesto. Una donna che sposa un uomo per i suoi soldi o per la sicurezza che fornisce non si sposa per i giusti motivi. Quando due persone si sposano con l'idea di amarsi e servirsi a vicenda, il loro matrimonio sarà benedetto perché non si basa sull'egoismo. | |||
In precedenza avevamo esaminato, in queste meditazioni, l'importanza di essere guidati dallo Spirito Santo nella scelta di un compagno o compagna e di non lasciarci guidare solo dalle nostre emozioni. L'amore è molto più che semplicemente "innamorarsi" di qualcuno e provare un senso di euforia. Il Signore ci dà sicuramente dei sentimenti meravigliosi per la persona che sposeremo. Tuttavia, lasciare che siano solo i sentimenti a guidarci nella scelta di un compagno può essere disastroso. Questa descrizione di una donna virtuosa è una guida per la scelta di una sposa. Il Signore si diletta a portare il miglior partner di vita a coloro che glielo chiedono e aspettano con pazienza e fiducia la Sua scelta. Che piano glorioso Dio ha avuto fin dall'inizio sia per gli uomini che per le donne! | |||
Preghiera. Caro Padre celeste, grazie per avermi mandato un partner meraviglioso. Lasciami essere sempre buona e virtuosa per lui. Signore, prego per tutti coloro che cercano un compagno, affinché Tu mandi loro quello giusto per le loro vite. Sollevo anche coloro che hanno matrimoni in crisi e ti chiedo di guarirli e di ripristinare quel primo amore nei loro cuori l'uno per l'altro. Dona loro il Tuo Amore l'uno per l'altro. Aiutali a superare l'egoismo e guarisci ognuno di loro dalle ferite che si sono inflitti a vicenda con le loro parole arrabbiate e offensive. Tu sei il Dio dei miracoli, compi un miracolo per coloro che ne hanno bisogno nei loro matrimoni. Te lo chiedo nel nome di Gesù Cristo. Amen. | |||
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== 23 Dicembre == | |||
<blockquote>''"Si procura della lana e del lino e lavora volentieri con le proprie mani. È simile alle navi dei mercanti: fa venire il suo cibo da lontano"'' (Proverbi 31:13-14).</blockquote>Questi versetti descrivono la diligenza con cui una donna virtuosa nei tempi biblici adempiva ai suoi doveri. Le sue responsabilità principali erano vestire e nutrire la sua famiglia. | |||
Vestire una famiglia non era un compito facile nei tempi antichi. Tutto veniva fatto in casa con materie prime. Gli articoli "già pronti" erano troppo costosi per l'uomo comune. Lana e lino erano i tessuti principali. Se suo marito non possedeva i suoi greggi per la lana o non raccoglieva il suo lino, sua moglie li comprava al mercato. Il lino doveva essere messo a bagno in acqua prima che le sue fibre fossero pronte per la conocchia; e la lana doveva essere cardata. Questi venivano filati in fili, che venivano intrecciati in tessuti. Con la lana, lei realizzava vestiti e altri articoli per la casa. Il lino veniva utilizzato per realizzare fasce, reti, linee di misurazione e indumenti più pregiati. Mentre i ricchi acquistavano tessuti tinti e pregiati da altri paesi, la filatura e la tessitura erano ancora occupazioni molto importanti anche per le donne e le regine ricche. Quindi, la prima cosa che Betsabea descrive di una donna virtuosa era il suo diligente lavoro nel produrre vestiti. | |||
L'altro compito fondamentale di una donna virtuosa era la preparazione quotidiana dei pasti. Anche questo richiedeva molto tempo e lavoro. Il cibo veniva procurato dai propri greggi e terreni o da un mercato. Il pane era l'alimento base e veniva cotto ogni giorno. Le donne producevano la farina macinando il grano su una piccola macina, quindi schiacciandolo in un mortaio con un pestello. Il latte era l'alimento principale dopo il pane. Le donne mungevano mucche, capre o pecore ogni giorno e preparavano il latte in forme dolci, acide o cagliate. Lo sbattevano per fare burro e formaggio. Raccoglievano olive, uva, datteri, fichi, verdure, frutta ed erbe dai loro campi. La maggior parte delle loro olive veniva spremuta per ottenere olio usato per cucinare e per le lampade. Le uova venivano raccolte dal loro pollame. Sale, spezie e miele potevano essere acquistati nei mercati, spesso provenienti da lontano. Sebbene Betsabea vivesse in un palazzo, sapeva che uno degli attributi di una donna virtuosa era l'operosità, perché esprimeva il suo amore per la famiglia. | |||
I compiti domestici oggi sono diversi da quelli dei tempi antichi, ma l'istruzione di Dio è ancora valida. Tito 2:3-5 istruisce le donne cristiane più anziane a essere esempi per le più giovani, essendo sante, pure e temperanti; non pettegole o oziose - e a insegnare loro ad amare le loro famiglie. Questo amore si esprime con l'azione e deve essere appreso. Come nei tempi antichi, ciò comporta mantenere la casa pulita, fare il bucato e preparare i pasti. La casa è il rifugio di una famiglia. Generalmente parlando, la moglie è incaricata della sua cura e il marito di fornire i mezzi per mantenerla, contribuendo in casa per quanto può ai lavori domestici. I tempi oggi sono cambiati, ma l'impegno domestico rimane inalterato. In ogni caso, le donne più giovani possono risparmiarsi molti dolori ascoltando i consigli delle donne più anziane e più esperte. "Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che l'Eterno, il tuo Dio, ti dà" (Esodo 20:12). | |||
'''Preghiera di una donna'''. Caro Padre celeste, grazie per averci istruito, come donne, nelle Tue vie. Signore, ti chiedo di insegnarmi ad amare mio marito nel modo in cui dovrei. Signore, ti chiedo di darmi il tuo amore e la tua grazia, non solo per amare mio marito, ma anche i miei figli. Che io possa esprimere loro il Tuo amore nelle faccende quotidiane della vita. Dammi la forza di essere una brava casalinga e cuoca, insieme ai miei altri doveri di moglie e madre. Liberami dall'egoismo e fammi considerare la mia famiglia prima dei miei bisogni. Signore, so che quando faccio questo, ti prenderai cura dei miei bisogni. Te lo chiedo nel nome di Gesù Cristo. Amen. [Come potrebbe essere a questo riguardo la preghiera di un uomo? Riportala nei commenti]. | |||
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== 24 Dicembre == |
Versione attuale delle 22:23, 21 dic 2024
Meditazioni quotidiane basate sul libro di Proverbi
1 Dicembre
"Quando il sovrano dà retta alle parole bugiarde, tutti i suoi ministri sono malvagi" (Proverbi 29:12)
Dio ha creato tutto ciò che esiste; ciò che è vero corrisponde alla Sua creazione. Allo stesso modo, ciò che è buono corrisponde alla Sua volontà. Le falsità e le bugie contraddicono sia Dio che la Sua creazione. Quindi, la disonestà non è solo immorale, ma anche inaffidabile. Un buon governante cerca la verità e non ha tempo per bugiardi o adulatori Quando un leader tollera l'inganno, i bugiardi saliranno al potere e alla fine tutti i suoi consiglieri saranno corrotti. I governanti rischiano di essere rovesciati da consiglieri senza scrupoli o di essere uccisi dagli invasori se si affidano ai consigli di uomini immorali. Un governante che ingenuamente si fida di consiglieri bugiardi è probabile che emetta falsi verdetti quando i suoi sudditi si presentano davanti a lui in cause civili e penali. Fortunatamente, Salomone, autore della maggior parte di questi proverbi, era un re giusto e saggio, che emetteva verdetti corretti. Che cosa possiamo dire dei politici della nostra nazione, dei suoi governanti? Quali promesse ci hanno fatto che poi non hanno mantenuto, magari facendo tutto il contrario? La risposta per noi non è astenerci dal voto o disinteressarci della politica, "tanto...", ma impegnandoci e pretendendo verità e fedeltà. Inoltre: sono io stato veritiero e fedele nelle mie responsabilità? Un giorno Gesù sarà re di tutta la terra. Non ascolterà bugie e false accuse. Isaia 11:2–4 promette: "Lo Spirito dell'Eterno riposerà su di lui: Spirito di sapienza e di intelligenza, Spirito di consiglio e di forza, Spirito di conoscenza e di timore dell'Eterno. Respirerà come profumo il timore dell'Eterno, non giudicherà dall'apparenza, non darà sentenze stando al sentito dire, ma giudicherà i poveri con giustizia, prenderà decisioni eque per gli umili del paese. Colpirà il paese con la verga della sua bocca, e con il soffio delle sue labbra farà morire l'empio".
"Il povero e l'oppressore s'incontrano, l'Eterno illumina gli occhi di entrambi" (Proverbi 29:13).
Un tema comune trovato nella Bibbia è che tutte le persone sono ugualmente create come portatrici dell'immagine di Dio (Genesi 1:27). Ciò significa le stesse aspettative morali e lo stesso bisogno dell'influenza di Dio. Qui, il termine "povero" si riferisce direttamente a una mancanza di ricchezza e la frase tradotta "oppressore" implica un usuraio: qualcuno che addebita interessi eccessivi su un prestito.
Il mondo potrebbe non vedere alcuna connessione tra un uomo indigente e debole e uno ricco e potente. Ma essi "si incontrano" nella loro comune umanità e colpevolezza davanti a Dio. La luce che illumina gli occhi è un comune simbolo biblico per verità e bontà che in ultima analisi proviene solo dal Signore.
Paolo disse agli Ateniesi sulla collina di Marte che il Signore del cielo e della terra "[Dio] non è servito dalle mani dell'uomo; come se avesse bisogno di qualche cosa; egli, che dà a tutti la vita, il fiato e ogni cosa. Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate e i confini della loro abitazione, affinché cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benché egli non sia lontano da ciascuno di noi" (Atti 17:25–27). Nessuno dovrebbe discriminare nessuno dei popoli creati da Dio. Galati 3:28 dichiara: "Non c'è qui né Giudeo né Greco; non c'è né schiavo né libero; non c'è né maschio né femmina, poiché voi tutti siete uno in Cristo Gesù". La luce della Parola di Dio è utile ed efficace perb qualsiasi categoria umana e per qualunque livello culturale. Da dove traggo io la sapienza ultima per la mia vita?
"Il re che fa giustizia ai miseri secondo verità, avrà il trono stabile per sempre" (Proverbi 29:14)
Brevi affermazioni di buon senso, o verità di casi generali, sono chiamate "proverbi". Poche sono assolute o garanzie divine. Proprio come un medico potrebbe dire "mangia sano e vivrai più a lungo", questi proverbi esprimono un concetto che è facile da comprendere nel suo significato generale. Questa affermazione è la stessa; un sovrano giusto può essere conquistato o assassinato, ma per la maggior parte coloro che sono noti per l'equità e la giustizia saranno difesi dal loro popolo. I tiranni e i funzionari corrotti hanno molte più probabilità di affrontare l'opposizione.
Questo versetto ripete il comando comune di essere imparziali nel giudizio e prendersi cura di coloro che sono svantaggiati. Utilizza anche una parola ebraica che significa qualcosa di più di una mancanza di denaro. Il termine tradotto "miseri" qui significa qualcosa di debole, umile o impotente. Un buon re, o un buon giudice, non favorirà i ricchi e i potenti rispetto ai deboli o ai poveri.
Il libro dell'Esodo stabilisce delle regole per i giudici. "Non violare il diritto del povero del tuo popolo nel suo processo" (Esodo 23:6). Vieta a un giudice di accettare una tangente, perché una tangente "acceca quelli che ci vedono chiaro, e corrompe le parole dei giusti" (Esodo 23:8). Il Salmo 82:3–4 comanda: "Difendete il debole e l'orfano, rendete giustizia all'afflitto e al povero! Liberate il misero e il bisognoso, salvatelo dalla mano degli empi!". Proverbi 31:9 comanda anche il trattamento appropriato dei poveri: "apri la tua bocca, giudica con giustizia, fa' giustizia al misero e al bisognoso".
Preghiera: Caro Padre celeste, ti ringrazio per i tanti doni che ci hai dato, come Tuoi figli. Apprezzo gli occhi per vedere la Tua meravigliosa creazione. Sono grato che Tu ci abbia dato così tante cose da vedere e di cui godere su questa terra. Ti ringrazio anche per i doni che hai dato a me personalmente. So che mi hai dato il dono della Scrittura e ti sono grato. Sono anche onorato che Tu mi abbia usato per condividere le rivelazioni che mi hai dato con il Tuo popolo. Signore, dedico la mia vita e i miei doni alla Tua opera. Ti prego di usarli per portare gloria al Tuo Nome. Te lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
2 Dicembre
"La verga e la riprensione danno sapienza, ma il fanciullo lasciato a sé stesso fa vergogna a sua madre" (Proverbi 29:15).
Un genitore che pensa che correggere un figlio non sia amorevole fraintende la natura dell'amore. Ebrei 12:5–6 ci ricorda che il nostro Padre celeste disciplina i Suoi figli perché li ama. Questo brano afferma: "“Figlio mio, non fare poca stima della disciplina del Signore, e non ti perdere d'animo quando sei da lui ripreso; perché il Signore corregge colui che egli ama, e flagella ogni figlio che egli gradisce” I figli hanno bisogno di essere guidati amorevolmente, persino puniti quando è necessario, in modo che imparino a evitare conseguenze ancora peggiori. Questi versetti non incoraggiano ritorsioni crudeli o abusive da parte di nessun genitore. È importante abbinare la disciplina all'offesa. Allo stesso modo, è necessario assicurarsi che un figlio sappia perché viene corretto, in modo che possa imparare. Paolo comanda ai padri: "non provocate a ira i vostri figli, ma allevateli in disciplina e in ammonizione del Signore" (Efesini 6:4). Senza disciplina un figlio si impegnerà in un comportamento sbagliato e, così facendo, ferirà gli altri, incluso se stesso, e porterà vergogna ai suoi genitori. In che modo io educo o ho edutato i miei figli e figlie? Ho di cui rammaricarmi per non averlo fatto o averlo fatto in maniera sbagliata? Ho qualcosa di cui chiedere perdono al Signore ed a loro?
"Quando abbondano gli empi, abbondano le trasgressioni, ma i giusti ne vedranno la rovina" (Proverbi 29:16).
"Abbondano", in questo contesto, si riferisce più a un'ascesa al potere che a una crescita numerica. Mettere al potere persone malvagie, o tollerarle mentre prendono il potere, consente sempre più abusi. Quando i re o i funzionari governativi sono immorali, è probabile che consentano lo stesso tipo di immoralità nella nazione stessa. Un proverbio successivo contrappone un popolo privo di guida profetica a coloro che sono leciti (Proverbi 29:18). Altri proverbi notano che coloro che si occupano del male spesso incontrano fini improvvisi e disordinati (Proverbi 28:18, 28). Quando la fine accadrà, coloro che onorano Dio e Gli obbediscono guarderanno i malvagi ricevere le loro conseguenze. In ogni epoca, c'è sempre stato almeno un "resto" di persone devote. Quando la malvagità raggiungerà il suo punto più alto che faremo? I leader mondiali intimamente legati al potere satanico uniranno le forze per far precipitare il mondo nell'oscurità morale e spirituale. Milioni di persone si uniranno a pratiche malvagie come l'adorazione degli idoli e l'illegalità. Ma alla fine Dio giudicherà i leader malvagi e i loro seguaci. I loro imperi crolleranno e i credenti gioiranno (Apocalisse 18-19). Il regno di Cristo sostituirà il regno delle tenebre (Apocalisse 20:1-6).
"Correggi tuo figlio; egli ti darà conforto e procurerà gioie alla tua anima" (Proverbi 29:17).
La disciplina, opportunamente misurata e amministrata, insegna al bambino ad evitare di fare del male e a fare ciò che è gradito al Signore e ai suoi genitori. Un bambino deve imparare presto a distinguere il bene dal male. Questa istruzione deve iniziare in casa. I genitori non devono lasciare la responsabilità agli insegnanti di classe, ai pastori o alla società in generale. I genitori non avranno pace o gioia se non disciplinano il loro bambino fin da piccolo. È inutile e pericoloso aspettare che un figlio o una figlia siano adolescenti per cercare di guidare il loro percorso morale.
Timoteo ricevette un'istruzione morale all'inizio della sua vita. L'apostolo Paolo dice a Timoteo: "Ricordo, infatti, la fede non finta che è in te, la quale abitò prima in tua nonna Loide e in tua madre Eunice e, sono certo, abita anche in te" (2 Timoteo 1:5). Inoltre, in 2 Timoteo 3:15, dice a Timoteo: "... e che fin da fanciullo hai avuto conoscenza degli Scritti sacri, i quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù".
Preghiera: Caro Padre celeste, ti ringraziamo per la benedizione dei bambini. Signore, aiuta tutti i genitori cristiani a seguire le istruzioni della Bibbia per crescere i loro figli. Padre, ci sono molte voci diverse nel mondo che ci dicono come fare le cose; tuttavia, vogliamo sapere cosa dice la Bibbia sull'educazione dei figli. Signore, poiché ci hai creati, allora sicuramente il Tuo consiglio sarebbe il miglior consiglio da seguire, poiché sai come fare tutte le cose in perfezione. Donaci la saggezza divina nell'area dell'educazione dei figli e donaci la grazia di disciplinarei nostri figli quando hanno bisogno di quella disciplina. Lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
3 Dicembre
"Quando non c'è visione, il popolo è senza freno, ma beato colui che osserva la legge!" (Proverbi 29:18)
Questo versetto sottolinea lo straordinario valore della Parola di Dio. Prima che la Bibbia fosse completa, Dio rivelava la Sua volontà tramite i profeti. Essi comunicavano i messaggi di Dio al popolo. Salomone osserva che l'assenza di rivelazione divina porta al declino morale e spirituale. Altri proverbi sottolineano i pericoli che derivano dal rifiuto della saggezza divina (Proverbi 3:1–2; 8:32–36).
Senza rivelazione divina le persone seguono i dettami della loro natura peccaminosa. Invece di fare esperienza di calma, la società si crogiola nel caos. Ciò accadeva nell'era dei Giudici. Primo Samuele 3:1 ci dice: "La parola dell'Eterno era rara a quei tempi e le visioni non erano frequenti". Giudici 21:25 riporta che ai tempi dei giudici, "In quel tempo non c'era re in Israele; ognuno faceva ciò che gli pareva meglio". Invariabilmente, quando le persone fanno ciò che preferiscono, fanno ciò che è sbagliato secondo la volontà del Signore. Oggi, come in ogni epoca della storia, la cultura in cui viviamo ha bisogno di sapere cosa è gradito a Dio; la Bibbia fornisce queste informazioni. Le nostre comunità cristiane insegnano alla società in cui vivono i principi e le leggi di vita del Signore? E' la loro responsabilità, oppure si ritirano nel loro guscio occupandosi sooltanto di "questioni spirituali" irrilevanti per la trasformazione dell'ambiente?
La storia dimostra che i tempi diventano molto bui quando una visione della rivelazione di Dio se ne va. La caduta dell'Impero Romano nel 476 d.C. è generalmente considerata la fine della storia antica e l'inizio dei secoli bui dell'Europa. L'Impero Romano aveva portato pace, prosperità, cultura e apprendimento in Europa. Quando cadde, i Romani furono seguiti da barbari analfabeti. L'Europa occidentale precipitò nel caos politico e nel disordine sociale. La civiltà scomparve quasi completamente. L'analfabetismo e l'ignoranza delle vie di Dio governavano allo stesso modo nobili e contadini. L'istruzione e l'alfabetizzazione furono relegate ai monasteri. Gli ecclesiastici conservarono la Bibbia e altri libri che erano stati scritti in latino prima della caduta di Roma, ma i documenti di questo periodo dei "secoli bui" sono poco chiari. Le opere dei molti chierici di questo periodo sono incoerenti e mostrano una grande ignoranza a causa della loro accettazione di storie fantasiose come verità.
Preghiera. Caro Padre celeste, grazie per averci donato la Tua rivelazione e visione. Apprezzo la luce che mi dai mentre cammino in un mondo oscuro e decaduto. Signore, riempimi dello Spirito Santo così che io sia sempre pieno della Tua luce e del Tuo amore. Attira coloro che non Ti conoscono, verso quella luce. Riempi la mia bocca con le parole giuste così che coloro che non Ti conoscono possano ascoltare il Vangelo e giungere alla conoscenza del Tuo caro Figlio, Gesù. Possa io praticare buone azioni in questa vita, così che gli altri possano vederle e quindi portare gloria a Te. Lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
4 Dicembre
"Hai tu visto un uomo precipitoso nel suo parlare? C'è più da sperare da uno stolto che da lui" (Proverbi 29:20).
Il libro dei Proverbi descrive generalmente uno "stolto" come colui che ignora la verità divina e il buon senso. Questo atteggiamento porta alla tragedia, alla fine. Sia sulla terra, sia nell'eternità, o in entrambi i casi, la persona che ignora la chiamata della saggezza divina soffrirà. Questo proverbio sottolinea che uno stolto "tipico" potrebbe trovare la saggezza e cambiare i suoi modi prima che il disastro colpisca. Se sono aperti ai consigli, hanno almeno una possibilità. Chi non riesce a controllare il proprio temperamento o a regolare le proprie parole, ha molte più probabilità di subire conseguenze immediate e drastiche. Giacomo consiglia che "Questo lo sapete, fratelli miei carissimi, ma sia ogni uomo pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all'ira" (Giacomo 1:19). Diversi proverbi in questo brano collegano il modo in cui si controlla il proprio linguaggio al proprio livello di saggezza. Ciò è parallelo all'insegnamento generale della Scrittura sull'importanza di regolare il proprio temperamento. Dire parole arrabbiate o reagire senza pensare può portare a conseguenze immediate e sfortunate. Pietro spesso parlava impulsivamente senza prima pensare. Aveva rimproverato Gesù quando il Signore aveva predetto il suo tradimento e la sua morte. Si era lamentato: "Dio te ne scampi, Signore; questo non ti avverrà mai” (Matteo 16:22). Gesù rispose: "Vattene via da me, Satana; tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini" (Matteo 16:23). Più tardi, Gesù nota che i Suoi discepoli lo avrebbero abbandonato tutti quando i Suoi nemici sarebbero venuti ad arrestarLo. Pietro sbotta affermando che non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Eppure quella stessa notte, Pietro afferma di non conoscere nemmeno Gesù (Matteo 26:69–75). Mi è mai capitato di reagire così? Cosa ne deduco?
"Uno schiavo non si corregge a parole; anche se comprende, non ubbidisce" (Proverbi 29:19); "Se uno alleva delicatamente da bambino il suo servo, questo finirà per volere essere figlio" (Proverbi 29:21).
Come affermazione di caso generale, il primo proverbio qui ricorda che le parole vuote non sono sufficienti per mantenere l'ordine. Per i servi, o, in un contesto moderno, i dipendenti, un manager deve essere pronto a mettere in atto delle conseguenze. Se diventa chiaro che l'unica risposta alla disobbedienza è una predica, la sfida non farà che aumentare. Un'espressione comune è "parla soltanto". Questo si riferisce a qualcuno che usa parole, ma non le supporta mai con azioni. La Scrittura non offre esempi esatti di disciplina non verbale in questa situazione. Oggi, potrebbero significare riunioni disciplinari, sospensioni, perdita di promozioni o persino perdita del lavoro.
Questo è parallelo all'approccio generale alla disciplina dato altrove nel libro dei Proverbi. Un'applicazione della disciplina ben intenzionata e discernente è nel migliore interesse di tutti i soggetti coinvolti. Le azioni appropriate oltre alle parole possono persuadere una persona ribelle a fare ciò che è giusto.
Quando vengono tradotte figure retoriche, diventano più difficili da interpretare. Il versetto 21 usa due parole ebraiche separate e poco comuni che compaiono solo qui in tutto l'Antico Testamento. Ciò apre la porta a diverse applicazioni.
La parola tradotta "alleva delicatamente" è mepannēq'; gli studiosi sono ragionevolmente certi che si riferisca a un trattamento delicato o a un'indulgenza. Si dice che un servo viziato diventi un mānon'. Questa parola è ancora più oscura e difficile da interpretare. Gli studiosi hanno suggerito significati come "figlio", "erede", "dolore" o "ingrato". Il concetto di "allevare delicatamente o "coccolare" è solitamente negativo, come la moderna frase: "viziare un bambino". È imbarazzante interpretare questo versetto nel senso che se tratti bene un servitore o un dipendente, diventeranno come una famiglia. Ciò che ha più senso è l'avvertimento di Salomone riguardo al fatto di essere sfruttati da servi eccessivamente pacificati. Le figure autoritarie sono elogiate per aver mantenuto un rapporto positivo e giusto con gli altri (Colossesi 4:1). Lasciare che le persone ignorino le proprie responsabilità non aiuta nessuno; le porta a dipendere dalla carità degli altri. L'antica traduzione greca dell'Antico Testamento inquadra questa lezione come "Chi vive sregolatamente da bambino, sarà uno schiavo, e alla fine si addolorerà per se stesso".
Alcuni interpreti applicano questo versetto alla relazione spirito-corpo. Un credente che coccola il proprio corpo invece di disciplinarlo scopre che diventa il padrone dell'anima invece che il servo dell'anima. È disastroso cedere a ogni desiderio del corpo. Paolo scrive: "Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidirgli nelle sue concupiscenze e non prestate le vostre membra come strumenti di ingiustizia al peccato, ma presentate voi stessi a Dio come di morti fatti viventi e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio" (Romani 6:12–13).
Preghiera. Caro Padre celeste, grazie infinite per averci istruito nelle nostre relazioni commerciali. Signore, fa' che possiamo servirci l'un l'altro nell'amore, indipendentemente dalla nostra posizione. Se stiamo lavorando, servendo il nostro datore di lavoro, fa' che possiamo essere i migliori dipendenti possibili, realizzando che il nostro servizio a loro è anche il nostro servizio a Te. Se serviamo nella capacità di un capo, allora fa' che possiamo essere giusti, imparziali e onesti in tutti i nostri modi, trattando i nostri dipendenti con gentilezza e rispetto. Signore, ti invitiamo nei nostri luoghi di lavoro e nelle nostre attività. Possa il nostro lavoro essere un lavoro santo perché Tu sei lì. Lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
5 Dicembre
"L'uomo irascibile fa nascere contese, e l'uomo collerico abbonda in trasgressioni" (Proverbi 29:22).
Questo versetto torna al pericolo cruciale rappresentato da un temperamento collerico. I temperamenti incontrollati causano problemi indipendentemente dalla situazione. Un membro della chiesa irascibile fomenta conflitti nelle riunioni e nelle conversazioni di lavoro: "Ora io vi esorto, fratelli, tenete d'occhio quelli che provocano le divisioni e gli scandali contro l'insegnamento che avete ricevuto e allontanatevi da loro" (Romani 16:17). Il dittatore irascibile fomenta l'ostilità verso altre nazioni e i suoi stessi cittadini. La persona che agisce con rabbia, senza ritegno, rischia un destino improvviso e tragico. Forse Diotrefe, che si opponeva all'apostolo Giovanni, era irascibile. Il suo atteggiamento sembra coerente con una persona che agisca con rabbia, non con ragione: "Diotrefe, che cerca di avere il primato fra loro, non ci riceve. Perciò, se vengo, io ricorderò le opere che fa, sparlando contro di noi con parole maligne; e, non contento di questo, non soltanto non riceve egli stesso i fratelli, ma a quelli che vorrebbero riceverli impedisce di farlo e li caccia fuori dalla chiesa. (3 Giovanni 1:9–10). Calunnia e divisione sono associate a temperamenti incontrollati: Diotrefe aveva mentito su Giovanni e scomunicato coloro che non erano d'accordo con lui. L'ira incontrollata di re Saul si vede nei suoi tentativi di uccidere Davide. In almeno due occasioni, scaglia impulsivamente una lancia contro Davide (1 Samuele 18:11; 19:10). Nonostante si rendesse conto che la sua faida con Davide fosse insensata, Saul torna a dare la caccia a Davide per rabbia irrazionale. Allontanarsi da persone irascibili che si impongono a forza è essenziale. Com'è il mio carattere? Sempre magari polemico oppure... Gesù disse: "Prendete su voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore e voi troverete riposo alle anime vostre" (Matteo 11:29).
"L'orgoglio abbassa l'uomo, ma chi è umile di spirito ottiene gloria" (Proverbi 29:23).
Il proverbio precedente identificava l'ira, ovvero un temperamento incontrollato, come peccaminosa. Questo versetto identifica l'orgoglio come un altro peccato e ne prevede le conseguenze. Alla fine, coloro che agiscono con arroganza saranno umiliati. E' l'umiltà quella che porta onore. Il mondo può premiare gli atteggiamenti empi, brevemente. Ma coloro che ignorano la saggezza e la volontà di Dio si predispongono alla catastrofe. La Scrittura registra le vite di due uomini di nome Saul. Le loro esperienze illustrano queste verità. Saul dell'Antico Testamento era diventato un re orgoglioso. Sebbene fosse piccolo ai suoi occhi quando iniziò il suo regno, diventa arrogante. Non obbediva al Signore e prese la situazione nelle sue mani. Muore di una morte spaventosa. Il Nuovo Testamento Saulo diventa l'apostolo Paolo. Prima di credere in Gesù era un orgoglioso fariseo con un impeccabile pedigree religioso. Tuttavia, quando diventa credente, rinuncia alle sue credenziali e serve umilmente il Signore. Alla fine della sua vita, si aspettava di ricevere una corona dal Signore.
"Chi fa società con il ladro odia la sua anima; egli ode la maledizione e non dice nulla" (Proverbi 29:24).
La Scrittura usa spesso termini tradotti come "amore" e "odio" che hanno significati diversi nel mondo moderno. Nella Bibbia, questi termini hanno meno a che fare con l'emozione che con l'azione, specialmente se confrontati tra loro. Una persona che "odia se stessa", in questi contesti, non prova necessariamente disprezzo per se stessa. Piuttosto, il punto è che le sue azioni sono autolesioniste. Questo versetto lancia un avvertimento a chiunque sia complice di un crimine, in particolare di un furto. Aiutare un trasgressore della legge significa essere in parte responsabili dell'atto criminale. Se qualcuno viene portato in tribunale e accusato di favoreggiamento di un criminale, è nei guai. Il partner di un ladro, quindi, è il suo stesso nemico. La sua collaborazione con una persona immorale mette a repentaglio la sua stessa vita e il suo benessere. "La maledizione" qui menzionata sembra riferirsi alla condanna dei criminali e di coloro che tacciono sui crimini prevista dalla legge dell'Antico Testamento (Levitico 5:1).
Preghiera. Caro Padre celeste, vengo a Te, chiedendoti di liberarmi da ogni orgoglio e rabbia. Voglio davvero essere come Gesù, che era mite e umile. Padre, aiutami a rimanere umile e ad essere sempre disposto ad assumere il posto di un servitore. Che io possa essere sempre sensibile ai bisogni degli altri e cercare modi per aiutarli. Nella Tua Parola mi viene ricordato che ci viene detto, per amore, che dobbiamo servire gli uni gli altri. Riempimi del Tuo amore, così che io possa amare coloro che mi circondano e servirli come faresti Tu. Te lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
6 Dicembre
"La paura degli uomini costituisce una trappola, ma chi confida nell'Eterno è al sicuro" (Proverbi 20:25).
La Bibbia ci dice spesso di "temere" Dio; questo significa più che semplicemente riverirlo, ma non implica terrore o panico. Il timore di Dio è una virtù e conduce alla verità. Tuttavia, la radice ebraica usata qui in relazione alla paura dell'uomo si riferisce specificamente al "tremore" fisico che deriva dalla paura o dalla disperazione. Avere paura delle persone, o dare ad uomini il rispetto e l'obbedienza che dobbiamo a Dio, porta all'inganno, agli intrighi e alla rovina. Invece, dovremmo ricordare che il potere dell'uomo non è nulla in confronto a quello del Signore. Avere più paura delle altre persone che fiducia in Dio ci intrappola in vari modi. Temendo gli uomini, Abramo mente, due volte, sulla sua relazione con Sara. Pietro mente e rinnega Gesù per paura di essere catturato. Innumerevoli soldati israeliti avevano più paura di Golia che di Dio, finché un giovane pastore non si era fatto avanti. Israele resiste alla chiamata di Dio a conquistare la Terra Promessa perché aveva paura dei suoi abitanti. I critici di Gesù temevano la reazione popolare, quindi avevano paura di dare risposte oneste (Marco 11:32). Molti dei leader ebrei credevano a Gesù, ma avevano paura che i farisei li cacciassero dalla sinagoga, il che significava che avrebbero perso la loro posizione sociale, quindi non esprimevano le loro convinzioni. Gesù icosì istruisce i suoi discepoli: "E non temete quelli che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perire l'anima e il corpo nella geenna" (Matteo 10:28). Ebrei 13:5 ci ricorda che il Signore non ci lascerà mai né ci abbandonerà. Il versetto 6 conclude: “Il Signore è il mio aiuto; non temerò. Che mi potrà fare l'uomo?”).
"Molti cercano il favore del principe, ma l'Eterno fa giustizia a ognuno" (Proverbi 20:26).
Quando si cerca giustizia, è comune guardare prima ai leader umani. Governi, governanti, giudici e altri sono stati creati allo scopo di promulgare giustizia (Romani 13:2–5). Tuttavia, queste figure sono fallibili. A volte, sono corrotte. Non è sbagliato "cercare il favore" dei leader o sperare che facciano la cosa giusta. Tuttavia, la fonte ultima di ogni giustizia è Dio. Il suo giudizio, non le azioni di chiunque sulla terra, sarà la correzione definitiva di tutti i torti. I cristiani sono incoraggiati ad avvicinarsi a Dio in preghiera, in parte perché Egli promette di fornire aiuto nei momenti difficili. In 2 Timoteo 4:14 l'apostolo Paolo commentò di essere stato maltrattato da Alessandro il ramaio, ma espresse fiducia che Dio sarebbe stato colui che avrebbe ripagato Alessandro per quel danno. Ogni credente riceve un certo grado di persecuzione, ma il Signore è fedele nell'essere con noi e nel portare alla fine ogni cosa alla giustizia. Gesù disse: "Nel mondo avrete tribolazione. Ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo" (Giovanni 16:33). Paolo scrive in 2 Timoteo 4:18: "Il Signore mi libererà da ogni azione malvagia e mi salverà nel suo regno celeste". In Giacomo 5 leggiamo che il Signore conosce l'ingiustizia che i credenti soffrono per mano degli increduli senza scrupoli, e Giacomo sottolinea che il Signore giudicherà i trasgressori. Egli consiglia: "Siate pazienti, perciò, fratelli, fino alla venuta del Signore".
"L'uomo iniquo è un abominio per i giusti, e chi cammina rettamente è un abominio per gli empi" (Proverbi 20:27).
Questo è l'ultimo proverbio associato a Salomone. Gran parte del libro dei Proverbi contrappone bene e male, peccato e rettitudine, o verità e menzogne. Qui, egli evidenzia il conflitto fondamentale tra coloro che perseguono il male e coloro che perseguono il bene. Questo versetto ripete una radicee ebraica che implica che entrambe le parti guardano l'altra con repulsione e disgusto. Le persone malvagie e le persone devote non sono semplicemente in disaccordo con l'approccio dell'altro, detestano attivamente ciò che vedono. Gesù assicura ai suoi seguaci che avrebbero avuto persecuzioni nel mondo. Egli dice: " Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; siccome non siete del mondo, ma io vi ho scelti in mezzo al mondo, perciò il mondo vi odia. (Giovanni 15:18–19).
Preghiera: Caro Padre celeste, ti ringrazio per la meravigliosa verità che, per grazia tua, sei dalla mia parte. Signore, liberami da ogni traccia di paura dell'uomo. Che io possa piuttosto avere sempre il timore e il rispetto di Dio nel mio cuore, al di sopra di qualsiasi altra persona. So che mi difenderai e ti prenderai cura di me, non importa cosa affronterò; quindi, non temerò ciò che l'uomo può farmi. Grazie perché nulla può separarmi dal tuo amore. Signore, io voglio camminare nelle tue vie e di osservare i tuoi comandamenti. Scelgo la vita e la benedizione per me stesso e per i miei figli. Lo dichiaro nel nome di Gesù. Amen.
7 Dicembre
"Parole di Agur, figlio di Iaché. Massime pronunciate da quest'uomo per Itiel, per Itiel e Ucal. Certo, io sono più ignorante di ogni altro, e non ho l'intelligenza di un uomo. Non ho imparato la sapienza, e non ho la conoscenza del Santo. Chi è salito in cielo e ne è sceso? Chi ha raccolto il vento nel suo pugno? Chi ha racchiuso le acque nella sua veste? Chi ha stabilito tutti i confini della terra? Qual è il suo nome e il nome di suo figlio? Lo sai tu?" (Proverbi 30:1-4).
Audio di questa lettura in: https://sfero.me/podcast/-fonte-vera-sapienza
Non sappiamo chi sia esattamente il menzionato autore di questo capitolo di Proverbi. Un antico scriba israelita e la comunità dei credenti avevano riconosciuto la sapienza delle sue parole, paragonabili a quelle di Salomone. Il santo Spirito di Dio poi, accogliendole per noi come Sua Parola, lo confermano.
Ad Agur alcuni si erano rivolti un giorno per riceverne consiglio, ma lui si schermisce ammettendo umilmente l'umana sua inadeguatezza. Riconosce che guidare altre persone nel trovare il consiglio di Dio sia una responsabilità troppo pesante. Esprime così l'esaurimento emotivo e mentale che lui stesso sentiva di trovare il consiglio di Dio con i suoi propri sforzi. La mente naturale, infatti, non può percepire la verità spirituale senza essere illuminata dallo Spirito Santo. Ciò rende l'esaurimento di Agur più facile da comprendere. L'apostolo Paolo scrive: "Ma l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché sono pazzia per lui, e non le può conoscere, perché si giudicano spiritualmente" (1 Corinzi 2:14). Agur fa così uso di iperbole e domande retoriche che fanno eco ad espressioni dei Salmi e del libro di Giobbe, per dire che rispetto a Dio, la sua mente in sé non è nulla. Si rende conto che la sua comprensione è più vicina a quella di una bestia...
Il vero punto di queste parole è l'impossibilità di comprendere Dio e la verità spirituale usando nient'altro che la propria sapienza imperfetta. Nicodemo, che si era una sera presentato a Gesù, era un rabbino colto e un leader tra gli ebrei. Ma non riusciva ciononostante a comprendere la verità spirituale. Gesù gli dice: "Tu sei il dottore d'Israele e non sai queste cose?" (Giovanni 3:10). Lasciato a sé stesso, infatti, chi non è in autentica comunione con Dio è cieco alla verità spirituale. Agur è consapevole che la sua conoscenza non è nulla in confronto a quella di Dio. Qualunque cosa affermi di sapere può essere solo una frazione di tutto ciò che c'è da sapere sul Signore. La vera e completa sapienza di vita si trova nell'unico che sia disceso dal cielo per noi e che vi sia ritornato: "Colui che è disceso è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa" (Efesini 4:10), il Signore e Salvatore Gesù Cristo, Dio con noi. La vera sapienza sfugge agli esseri umani finché, rinunciando ad ogni loro presunzione, confidano in Cristo Gesù, che disse: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Giovanni 14:6). L'essere umano capace di grandi cose e di grande apprendimento, ma comprendere verità spirituali è possibile solo in Cristo con l'aiuto dello Spirito Santo.
Preghiera. Caro Padre celeste, Ti adoriamo come Dio Onnipotente, Creatore del cielo e della terra! Che noi, come Tuoi figli, possiamo sempre mantenere un atteggiamento di mansuetudine e umiltà davanti al Tuo trono. Signore, se abbiamo saggezza, conoscenza e comprensione, è perché Tu ci hai illuminati. Ti ringrazio per il Tuo dono di Gesù a noi, così che ora possiamo dimorare con Te ora e per l'eternità. Sono eternamente grato per il Tuo amore e sacrificio. Mi fa porre la stessa domanda che aveva fatto Davide: "Che cosa è l'uomo, perché tu te ne prenda cura? E il figlio dell'uomo, perché tu lo visiti?". Ti lodo per averci incoronato con la Tua gloria e onore a causa di Gesù. Amen.
8 Dicembre
"Ogni parola di Dio è affinata con il fuoco. Egli è uno scudo per chi confida in lui. Non aggiungere nulla alle sue parole, perché egli non ti debba rimproverare e tu sia trovato bugiardo" (Proverbi 30:5-6).
Il saggio Agur ribadisce in questi versetti la testimonianza uniforme di tutti gli uomini e le donne della Bibbia che la Parola di Dio, così come in essa si manifesta attraverso le Sacre Scritture, è del tutto degna di fiducia e fonte perfetta di sapienza per la nostra vita. Benché tutte le creature umane portino in sé stesse una certa qual conoscenza del loro Creatore e possano comprendere molto di Lui osservando e riflettendo sul creato, tale conoscenza, nella condizione in cui ci troviamo, non è sufficiente per intendere le verità salvifiche più profonde su di Lui. Benché non siano mai mancati e non ne manchino i denigratori, le Sacre Scritture si sono sempre comprovate veraci come oro affinato dal fuoco e quanto mai atte ad esserci di scudo nelle difficoltà della vita. Questo ci porta ad esclamare: "Sia Dio riconosciuto veritiero, ma ogni uomo bugiardo" (Romani 3:4). Coloro che confidano in Dio, come spiegato nella Sua stessa Parola, trovano in Lui una fonte di forza e salvezza. Questo versetto afferma che Dio protegge coloro che Lo onorano e confidano in Lui. Abraamo riceve la promessa di Dio: "Non temere, Abramo, io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà grandissima". Questa non è una promessa di perfetta sicurezza terrena, ma una garanzia che la volontà di Dio e che le promesse rivolte ai Suoi fedeli non possono essere annullate.
Lo stesso Agur, poi, indica la Parola scritta di Dio come la fonte ultima della verità. Se la Scrittura è, così com'è, la Parola di Dio, cercare di modificare quelle parole significa ignorare a nostro danno il messaggio del Signore stesso. È sbagliato aggiungere speculazioni umane a ciò che Dio ha rivelato. Nessuno può "migliorare" la Parola di Dio. Non ha bisogno di essere modificata, ma solo esposta ed applicata, creduta ed ubbidita fiduciosamente! Il Signore dice a Giosuè: "Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo giorno e notte, avendo cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai" (Giosuè 1:8).
L'avvertimento di Agur qui è relativamente blando. Coloro che deformano la Parola di Dio possono aspettarsi il Suo rimprovero e la Sua correzione, oltre a essere smascherati come bugiardi. Nel Nuovo Testamento, l'apostolo Giovanni fornisce un avviso più terribile: "Io lo dichiaro a ognuno che ode le parole della profezia di questo libro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali le piaghe descritte in questo libro" (Apocalisse 22:18).
Preghiera: Caro Padre celeste, grazie per averci dato la Sacra Bibbia. Dammi il desiderio di studiare la Tua Parola. Purificami da ogni errore e rinnova la mia mente. Signore, desidero conoscere la verità, anche se ciò significa correzione e ammissione di aver sbagliato. Trasforma i miei pensieri e il mio cuore per essere secondo i Tuoi pensieri e il Tuo cuore. Padre, dammi uno spirito ammaestrabile. Purificami da tutto ciò che ti offende. Crea dentro di me un cuore puro, o Signore. Lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
9 Dicembre
" Io ti ho chiesto due cose: non me le rifiutare, prima che io muoia: allontana da me vanità e parola bugiarda; non mi dare né povertà né ricchezze, cibami del pane che mi è necessario, affinché io, essendo sazio, non arrivi a rinnegarti e a dire: “Chi è l'Eterno?” oppure, diventato povero, non rubi e profani il nome del mio Dio" (Proverbi 30:7-9).
Audio di questa meditazione, in: https://sfero.me/podcast/-ti-ho-chiesto-solo-due
Abbiamo già visto come Agur inizi a insegnare a Itiel e Ucal confessando i propri limiti, utilizzando iperbole e domande retoriche che sfociano in dichiarazioni di fede. Poi li istruisce pregando. Il grido del cuore di Agur dimostra quale sia il tipo di preghiera che piace a Dio. Desiderando d'avere un cuore puro, chiede a Dio di rimuovere da lui ogni falsità e menzogna. Le falsità includono superstizioni, false credenze, presupposti fallaci che non abbiamo considerato criticamente. "Tu ami la sincerità nell'intimo; insegnami dunque la sapienza nel segreto del cuore" (Salmo 51:6). La sua preghiera rivela l'importanza di desiderare di conoscere e conformarsi alla verità per non correre il rischio di peccare contro Dio. Poi, Agur chiede a Dio di provvedere ai suoi bisogni in modo tale da non renderlo né ricco né povero, ma di poter avere solo le risorse necessarie per vivere una vita morigerata, rispettosa dei limiti imposti dalla decenza e dall'onestà, aliena da ogni eccesso e sregolatezza. La richiesta del pane che gli è necessario rammenta il Padre Nostro, la preghiera modello che Gesù insegna ai Suoi discepoli: "Dacci oggi il nostro pane necessario" (Matteo 6:11). Così Agur ci Insegna che certe tentazioni arrivano sia con la ricchezza che con la povertà, e, come Gesù, chiede di proteggerlo dal trovarsi in situazioni di tentazione: "E non esporci alla tentazione, ma liberaci dal maligno" (Matteo 6:13), vale a dire di non essere indotti in situazioni in cui si corra il rischio di disonorare Dio. Essere sazi, sia di cibo che di piaceri, infatti, può facilmente farci dimenticare Dio e di distrarci con il piacere e le cose. Porta anche le persone ad avere fiducia e a trovare la loro sicurezza nel denaro invece che in Dio. Il pericolo più grande nella povertà è la disperazione. La povertà incombe sulle persone come una nuvola nera, causando paura, autocommiserazione, scoraggiamento, disperazione e depressione. I disperati sono tentati di ricorrere a cose come il furto, il gioco d'azzardo, la menzogna, lo spaccio di droga o la prostituzione per sopravvivere.
Agur vede così i modi in cui sia la povertà che la ricchezza lo possano tentare ad allontanarsi da Dio. L'apostolo Paolo scopre che attraverso il Santo Spirito di Dio poteva superare quelle tentazioni; che poteva fare tutte le cose attraverso Cristo ed esserne soddisfatto, sia sopportando il bisogno per amore dell'Evangelo, sia godendo dell'abbondanza. "Non lo dico perché io mi trovi in bisogno, poiché ho imparato a essere contento nello stato in cui mi trovo. So vivere nella povertà come anche nell'abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad avere fame; a essere nell'abbondanza e a essere nella penuria. Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica" (Filippesi 4:11-13). Impara a confidare in Dio per soddisfare ogni suo bisogno. Dio desidera che anche noi impariamo ad avere fiducia in Lui in ogni cosa. "Non siate dunque in ansia, dicendo: 'Che mangeremo? Che berremo?' o 'Di che ci vestiremo?'. Poiché sono i pagani che ricercano tutte queste cose e il vostro Padre celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Ma cercate prima il regno e la giustizia di Dio e tutte queste cose vi saranno date in più" (Matteo 6:31-33).
Preghiera. Caro Padre celeste, grazie per la Tua promessa di provvedere ai nostri bisogni. Signore, liberami da ogni preoccupazione o ansietà su cosa mangerò o indosserò, perché so che ti prenderai cura di me. Signore, dammi la grazia e la fede di cui ho bisogno per confidare in Te per soddisfare tutti i miei bisogni. Perdonami quando sono stato sprecone o negligente e aiutami a essere un buon amministratore di tutto ciò che mi hai affidato. Signore, possa io essere come l'apostolo Paolo: accontentarmi di poco o di molto. Mi affido alla Tua forza per superare tutte le situazioni che affronto e sono fiducioso che avrò la vittoria nel nome di Cristo. Amen.
10 Dicembre
"Non calunniare il servo presso il suo padrone, perché egli non ti maledica e tu debba subirne la pena" (Proverbi 30:10).
Questo insegnamento serve anche come una sorta di titolo per i successivi versetti. Nel suo senso più ampio, la lezione che vuole impartire è "pensa ai fatti tuoi". Gli interpreti vedono due modi per rendere questo versetto; entrambi implicano i pericoli di criticare gli altri senza una causa eccezionalmente buona. La lettura più comune di questo versetto condanna le false accuse al riguardo di un servo, di un dipendente. È probabile che il suo padrone riconosca la falsità di tali accuse e reagisca di conseguenza ma non necessariamente che ringrazi il delatore...
"Calunnia" è una critica che è falsa e dannosa. Ciò include l'esagerazione di una situazione o la sua travisazione con l'intento di causare danni. Mentire su qualcosa che un servo ha fatto rende solo la sua vita difficile ancora più dura. Il loro padrone è soggetto a "maledire" il critico e persino a portarlo in tribunale per una falsa accusa. Tale punizione sarebbe ben meritata. Alcuni commentatori hanno collegato il principio di questo proverbio all'idea di essere uno "spione", il "fare la spia" con eccesso di zelo, oppure cercando, con quello, di ingraziarsi il padrone.
Criticare i propri conservi o i servi altrui rammenta l'ammonimento dell'apostolo Paolo: "Chi sei tu che giudichi il domestico altrui? Se sta in piedi o se cade è cosa che riguarda il suo padrone, ma egli sarà tenuto in piedi, perché il Signore è potente da farlo stare in piedi" (Romani 14:4). Non è affar nostro giudicare la fedeltà di un altro cristiano alla sua vocazione: spetta solo al Signore di valutarla e di rispondervi, non a noi! Oppure quando Gesù preannuncia a Pietro "con quale morte egli avrebbe gloricato Dio" e chiede a Gesù al riguardo di Giovanni: "Signore, e di lui che ne sarà?", Gesù gli risponde: "Se voglio che rimanga finché io venga, che t'importa? Tu, seguimi” (Giovanni 21:22). Non è compito dei servi giudicare gli altri servi. Il padrone giudica.
A quanto pare, calunnie e litigi erano comuni nelle chiese della Galazia. L'apostolo Paolo comanda specificamente ai Galati di servirsi l'un l'altro attraverso l'amore (Galati 5:13). Egli li ammonisce così: "Ma se vi mordete e divorate gli uni gli altri, guardate di non essere consumati gli uni dagli altri" (Galati 5:15). Scrivendo agli Efesini, Paolo esorta: "Siate invece gli uni verso gli altri benevoli e misericordiosi, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo" (Efesini 4:32). È stato osservato che l'unico freno che possa frenare la lingua (Giacomo 1:26) è l'amore.
Preghiera: Caro Padre celeste, Ti lodo per tutte le cose che hai fatto per me, ma Ti onoro, per Chi sei, mio Signore e Re. Che io possa sempre mostrare rispetto per l'intera famiglia di Dio, perché so che questo è un modo in cui posso onorarti. Aiutami a essere sensibile e rispettoso verso tutte le persone, indipendentemente dalla posizione che ricoprono. Signore, libera il Tuo popolo da ogni pregiudizio e mancanza di rispetto gli uni per gli altri. Che possiamo obbedire alla Tua Parola che ci dice di mettere gli altri prima di noi stessi, come fratelli e sorelle nel Signore. Che possiamo anche essere particolarmente gentili verso coloro che sono occupati nel settore dei servizi e che possiamo tutti servire gli uni gli altri. Lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
11 Dicembre
"C'è una razza di gente che maledice suo padre e non benedice sua madre. C'è una razza di gente che si crede pura e non è lavata dalla sua lordura. C'è una razza di gente che ha gli occhi molto alteri e le palpebre superbe. C'è una razza di gente i cui denti sono spade e i molari coltelli, per divorare del tutto i miseri sulla terra e i bisognosi fra gli uomini" (Proverbi 30:11-14).
Audio di questa riflessione in: https://sfero.me/podcast/ma-razza-gente-siete-
Forse qualche volta anche noi abbiamo esclamato, osservando esecrabili comportamenti di persone senza scrupoli morali: "Ma che razza di gente siete?". Perseguono i loro obiettivi egoistici "senza guardare in faccia nessuno". Sembra che come un rullo compressore non si fermino di fronte a niente e a nessuno: bambini, donne, anziani, malati... Diciamo che hanno perduto il senso dell'umanità. Da un certo punto di vista è vero, ma quello è il volto della nostra umanità decaduta che, perduto ogni timor di Dio, diventa un mostro abietto non appena gliene si presenta l'occasione. Non facciamoci illusioni: come fuoco che fuoco che cova sotto la cenere, quando è attizzato, il fuoco divampa.
Il versetto 30:1, nell'originale ebraico, definisce meglio le sentenze di Agur come "oracolo profetico", difatti Diodati lo traduce con "sermone profetico" e non a caso. Quando "il fuoco sotto la cenere" non sarà più trattenuto e verrà attizzato? Rammentare che cosa dice l'apostolo Paolo? "Ora sappi questo, che negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili, perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, irreligiosi, senza affetto naturale, inaffidabili, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, avventati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi l'apparenza della pietà, ma avendone rinnegata la potenza. Anche da costoro allontanati!" (2 Timoteo 3:1-5). Le parole di Agur descrivono una generazione che maledice i propri genitori; Paolo afferma che negli ultimi giorni le persone saranno disubbidienti ai propri genitori. Agur descrive una generazione che è orgogliosa e senza senso del peccato; Paolo parla di un popolo altezzoso e che ha solo un'apparenza di pietà. Agur parla di una generazione che si approfitta dei poveri, mentre Giacomo 5:1-5 parla di gente che accumula ricchezze per gli ultimi giorni a spese di coloro che lavorano per loro, pagando loro salari inadeguati.
Indipendentemente dal significato che si possa dare all'espressione "ultimi giorni", da una generazione di quella fatta, da quella "razza di gente", come cristiani siamo chiamati a distinguercene. L'Apostolo pure dice: "... perché siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo a una generazione storta e perversa, nella quale risplendete come astri nel mondo" (Filippesi 2:15). Risplendiamo noi come astri in mezzo ad una generazione storta e perversa?
Preghiera: Caro Padre celeste, grazie per le tue numerose benedizioni. Signore, possa tutto il tuo popolo essere consapevole di onorare e benedire le persone anziane e in particolare i propri genitori. Signore, prego che tu mi usi per raggiungere poveri e bisognosi. Signore, disperdi questa malvagia generazione di persone che sfruttano i poveri e i bisognosi. Manda i tuoi servi a ministrare ai poveri, agli affamati, ai bisognosi, ai sofferenti, ai malati e ai perduti. Mentre usi ognuno di noi per fare la nostra parte, possiamo essere la risposta alle grida dei bisognosi. Soddisfa tutti i loro bisogni. Lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
12 Dicembre
"La sanguisuga ha due figlie che dicono: 'Dammi, dammi!'. Ci sono tre cose che non si saziano mai, anzi quattro, che non dicono mai: “Basta!”. Il soggiorno dei morti, il grembo sterile, la terra che non si sazia di acqua e il fuoco che non dice mai: 'Basta!'” (Proverbi 30:15-16).
Per introdurre quattro cose che non sembrano mai averne abbastanza, Agur descrive la sanguisuga; un verme succhiasangue. Si nutre tramite due ventose, una a ciascuna estremità del corpo, da cui la raffigurazione di "due figlie" che reclamano sangue. Le sanguisughe dei cavalli vivono nell'acqua di pozzo e di sorgente. Quando animali ed esseri umani bevono, piccole sanguisughe entrano nelle loro bocche e si attaccano all'interno della gola o in punti simili. Nutrendosi del sangue del loro ospite, crescono rapidamente e possono causare emorragie, ostruzioni e persino la morte. La sanguisuga presenta un'immagine vivida dei parassiti umani. Si arricchiscono prosciugando gli altri e non danno altro che guai in cambio. Come la sanguisuga, le seguenti quattro cose non sono mai soddisfatte:
La Tomba o Sheol: prende innumerevoli anime ogni giorno ma non è mai piena, l'inferno non si sazia di reclamare le sue vittime. "Perciò il soggiorno dei morti si è aperto desideroso e ha spalancato oltremisura la gola; laggiù scende lo splendore di Sion, la sua folla, il suo chiasso e chi festeggia in mezzo a essa" (Isaia 5:14).
Il grembo sterile. Alcune donne per diversi motivi non hanno o perdono la capacità di concepire. È straziante per una donna che desidera ardentemente avere un figlio non essere in grado di concepire. Non è mai soddisfatta e prova ogni metodo possibile per rimanere incinta. Questo desiderio è spesso così grande che sono anche disposte a pagare molto denaro più o meno legalmente per trovare una donna disponibile ad "affittare il suo utero". Non si rendono conto delle gravi implicazioni di questa pratica e non considerano nemmeno l'adozione, o comunque di cercare in preghiera presso Dio sapienza per fare la scelta migliore al riguardo. Dio potrebbe anche concedere loro di generare esse stesse figlioli, come la biblica Anna, la madre di Samuele..
La Terra: non è mai sazia di acqua. Non importa quanta pioggia cada, la terra diventerà secca e ne avrà bisogno di più. La siccità è una maledizione. Israele fu avvertito che se si fossero allontanati dal Dio vivente per rivolgersi agli idoli, la terra ne avrebbe sofferto (Deuteronomio 11:13-17).
Fuoco: la sua stessa vita dipende dal consumo di tutto ciò che tocca. È devastante vedere le conseguenze di un incendio. In certe circostanze il fuoco divora vaste aree boschive. Quando si guida in queste zone è triste vedere chilometri e chilometri di legname carbonizzato che un tempo era una foresta verde. È molto più triste, tuttavia, vedere la vita delle persone devastata e distrutta dal peccato. Come il fuoco, il peccato non è mai soddisfatto, ma consuma sempre di più l'anima e la vita di una persona.
Dio ha promesso di provvedere a tutti i nostri bisogni. Ci supplica di confidare in Lui. "Non siate amanti del denaro, siate contenti delle cose che avete, poiché egli stesso ha detto: “Io non ti lascerò, e non ti abbandonerò”.(Ebrei 13:5.
Preghiera. Caro Padre celeste, lode al Tuo Nome per averci liberati dalle maledizioni del nemico! Ti ringrazio per le Tue numerose benedizioni e sono grato che Tu ci abbia redenti in Cristo dalla maledizione del peccato che gravava su di noi. Signore, liberaci da ogni insoddisfazione e malcontento. Signore, oggi, possa io trovare la mia pace e soddisfazione in Te. Grazie per aver protetto la mia proprietà dal fuoco e per averci mandato la pioggia al momento opportuno. Ti sono grato per le piogge rinfrescanti che ci mandi e so che anche gli animali, gli alberi, l'erba e la terra sono felici. Ti ringraziamo per le Tue numerose benedizioni e preghiamo nel nome di Gesù. Amen.
13 Dicembre
"L'occhio di chi si fa beffe del padre e non si degna di ubbidire alla madre, lo caveranno i corvi del torrente, lo divoreranno gli aquilotti" (Proverbi 30:17).
Questa sentenza di Agur si colloca in una serie di ammonimenti e insegnamenti pratici, presentando una metafora forte e drammatica per esprimere il pericolo dell'arroganza e della mancanza di rispetto verso i genitori. L’immagine evocativa dei corvi e degli aquilotti che strappano l’occhio di chi disprezza il padre e disobbedisce alla madre sottolinea la gravità del peccato di disonore verso i propri genitori. Nella cultura ebraica antica, l'onore dei genitori era un comandamento fondamentale (Esodo 20:12; Deuteronomio 5:16), legato non solo al benessere individuale ma anche alla stabilità sociale e alla fedeltà a Dio. Questo versetto non deve essere inteso in senso letterale, ma come un potente simbolo della rovina e della maledizione che ricadono su chi viola un principio così sacro.
Il testo dipinge una punizione estrema e simbolica: la perdita dell'occhio rappresenta la distruzione dell'orgoglio e della visione spirituale di chi rifiuta la saggezza dei genitori. I corvi e gli aquilotti, animali impuri nella legge mosaica, rappresentano gli agenti del giudizio divino, che si abbatte su coloro che si ribellano a una delle relazioni più fondamentali stabilite da Dio.
Per i cristiani, il principio dell'onore verso i genitori è confermato nel Nuovo Testamento (Efesini 6:1-3; Colossesi 3:20). Onorare i propri genitori è visto non solo come un dovere familiare, ma come un atto di obbedienza verso Dio. Questo rispetto si estende anche ai genitori imperfetti, benché con discernimento nei casi di abusi o ingiustizie. L'atteggiamento di chi si fa beffe dei genitori riflette arroganza e ribellione. Un cristiano è chiamato a coltivare umiltà e gratitudine, riconoscendo che i genitori rappresentano un’autorità stabilita da Dio. Anche quando i genitori non sono credenti, il loro ruolo è comunque degno di rispetto. Il versetto richiama alla mente la realtà delle conseguenze divine per il peccato. Mentre i cristiani confidano nella grazia di Dio attraverso Cristo, questo non elimina il principio che l'irriverenza e la ribellione conducono al giudizio. La saggezza di Proverbi invita i credenti a scegliere il timore di Dio e l'obbedienza ai Suoi comandamenti. Viviamo in una cultura che spesso minimizza il ruolo dei genitori e promuove l'indipendenza individuale a scapito della responsabilità familiare. Questo versetto invita i cristiani a contrastare questa tendenza, riaffermando l'importanza delle relazioni familiari ordinate e rispettose. Ogni cristiano dovrebbe riflettere su come tratta i propri genitori, non solo nei fatti, ma anche nei pensieri e nelle parole. I genitori cristiani hanno la responsabilità di insegnare ai figli il valore dell’onore e dell’obbedienza, non solo per il benessere familiare, ma come principio spirituale. Onorando i genitori, i cristiani dimostrano al mondo un esempio di vita ordinata secondo la volontà di Dio.
Questo versetto, così, ammonisce con forza contro il disprezzo verso i genitori e invita il cristiano a una vita di rispetto, umiltà e obbedienza, riconoscendo che tali atteggiamenti riflettono la volontà e la santità di Dio.
Preghiera. Ti onoro come mio Padre celeste e mi sottometto volentieri a Te, confidando in Te in ogni cosa. Ti prego di rimuovere ogni traccia di ribellione dal mio cuore. Onoro anche i miei genitori naturali e i miei genitori spirituali. Signore, desidero essere sempre rispettoso verso gli anziani della chiesa e le autorità che hai designato sulla terra. Liberami da ogni rabbia contro coloro che sono in autorità, e se sono stato offeso da qualcuno di loro, confido che Tu li tratterai nel modo giusto. Voglio avere un cuore sottomesso e fiducioso e libero da ogni ribellione. Lo chiedo umilmente nel meraviglioso nome di Gesù. Amen.
14 Dicembre
"Ci sono tre cose per me troppo meravigliose; anzi quattro, che io non capisco: la traccia dell'aquila nell'aria, la traccia del serpente sulla roccia, la traccia della nave in mezzo al mare, la traccia dell'uomo nella giovane" (Proverbi 30:18-19).
Per l'antico Agur vi sono quattro cose che sono meravigliose e tuttavia misteriose: come vola un'aquila; come striscia un serpente; come naviga una nave; e come un uomo e una donna siano attratti l'uno dall'altra. A volte ci chiediamo tutti perché le cose siano come sono. L'unica e definitiva risposta è che Dio le ha create per agire in quel modo secondo le Sue regole..
L'aquila sale sulle correnti d'aria termiche per librarsi a quote sorprendenti. Deve aver lasciato perplessi gli antichi vederli salire, sbattendo appena le ali. Non ha paura delle tempeste, che creano le migliori correnti di vento: vola in alto sopra di esse. L'aquila è un simbolo della fede in Dio che si eleva al di sopra delle tempeste della vita: "quelli che sperano nell'Eterno acquistano nuove forze, si alzano in volo come aquile; corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano" (Isaia 40:31). Sei stato mai così stanco da non pensare di potere più procedere? Questa scrittura afferma che coloro che "sperano nel Signore" acquisiranno nuove forze. Certamente, la prima applicazione di questo sarebbe quella di sperare nei tempi del Signore e di sperare che Lui ci mostri cosa fare; tuttavia, c'è anche un'altra applicazione. Quando ci impegniamo a servire Dio, allora "speriamo in Lui"; pertanto, ci verrà data la forza per il compito che Lui ci ha dato da fare.
Le ossa, i muscoli e le placche sulla pelle del ventre di un serpente gli permettono di muoversi sulla terraferma senza arti. Da Genesi 3 scopriamo che il serpente non strisciava sempre, ma era originariamente creato per camminare. Dopo la sua parte nel tentare Adamo ed Eva a peccare, Dio lo riduce a strisciare sul ventre, mangiando polvere (Genesi 3:14-15). Il diavolo, chiamato "il serpente", depreda gli uomini che sono fatti di polvere e strisciano nella sporcizia del peccato finché non siano rinati spiritualmente. Allora "voleranno come aquile".
La terza cosa che Agur menziona e che lo stupisce è come una nave possa navigare nell'oceano. Ci sono leggi fisiche che Dio ha messo in moto sulla terra che governano tutte le cose. Queste sono leggi verificabili. Nel caso di una nave che galleggia nell'oceano: la legge di gravità; la legge del moto; le leggi della natura; e le leggi dell'universo. Basta guardare le dimensioni e il peso di una grande imbarcazione che galleggia in un liquido come l'acqua - sembra impossibile. Tuttavia, quando si comprendono le leggi invisibili che governano tale impresa, allora comprendiamo come sia possibile. Nella Bibbia, ci viene chiesto di credere in cose spirituali e cose che non possiamo vedere; tuttavia, sappiamo che sono reali, perché comprendiamo la legge della fede e la legge della vita in Cristo Gesù (Matteo 19:26).
Il modo in cui un uomo e una donna sono attratti l'uno dall'altra e "si innamorano" è un dono meraviglioso che Dio ha dato agli uomini e alle donne. L'amore erotico e sessuale è stato progettato da Dio, ma comporta limiti e confini. Deve essere intrapreso solo all'interno dei vincoli del matrimonio. L'avversario di Dio e di ciò che è buono e giusto porta a pervertire ciò che è giusto spingendo a far un uso illecito del rapporto sessuale. Troviamo cfosì adulteri, chi pratica il sesso "casuale" ed omosessuali. Dio è colui che ha stabilito il criterio del rapporto lecito fra i sessi e quando si inizia a cercare di ridefinirli equivocando il concetto di amore, si prende il posto di Dio, il che è idolatria. La bella relazione, di amore e matrimonio, tra un uomo e una donna, è simbolo del nostro rapporto con Cristo; e questa è una cosa molto sacra (Efesini 5:23-27).
Preghiera: Caro Padre celeste, quante meraviglie nel Tuo creato! I Tuoi piani per l'umanità erano buoni e perfetti, e noi li abbiamo rovinati a causa dei nostri peccati. Perdonaci, Signore, e usaci e aiutaci ora a ripristinare e correggere quelle cose che il diavolo ha usato per distruggere la Tua meravigliosa creazione. Donaci la grazia di pregare e di raggiungere coloro che ci circondano con la buona novella dell'Evangelo. Trasformaci per essere come Te e usaci per cambiare questo mondo e manifestare il regno di Dio sulla terra. Lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
15 Dicembre
"Tale è la condotta della donna adultera: essa mangia, si pulisce la bocca, e dice: “Non ho fatto nulla di male!”. Per tre cose la terra trema, anzi per quattro, che non può sopportare: per un servo quando diventa re, per un uomo da nulla quando ha pane a sazietà, per una donna, mai chiesta, quando giunge a maritarsi e per una serva quando diventa erede della padrona" (Proverbi 30:20-23).
Questi versetti descrivono una serie di persone che sono tipi di peccatori ribelli che causano problemi agli altri.
Una donna adultera: questa donna fa semplicemente quello che fa, nello stesso modo in cui una persona mangerebbe un pasto e si pulirebbe la bocca dopo averlo finito. È così indurita che non si sente in colpa e afferma di non aver fatto nulla di sbagliato. La Bibbia ci dice che siamo tutti peccatori bisognosi di un Salvatore e che dobbiamo confessare i nostri peccati e chiedere a Dio di perdonarci; solo allora possiamo essere purificati (1 Giovanni 1:8-10).
Un servo quando regna: le persone soffrono quando un servo che non è addestrato per l'ufficio di un re ottiene quella posizione.
Uno stolto ribelle quando è prospero: la parola ebraica per "stolto" in questo versetto indica una persona vile e empia che rifiuta la Parola di Dio. Solo i ricchi nei tempi antichi avevano un'abbondanza di cibo; quindi "pieno di carne" indica prosperità. Una persona empia usa la posizione e il denaro in modo egoistico e spesso per scopi malvagi. Nabal (1 Samuele 25:2-38) e i gangster moderni sono esempi di questo tipo di stolti.
Una donna odiosa che si sposa: una donna amareggiata con caratteristiche odiose può causare molti problemi e rendere la vita spiacevole per la sua famiglia e per gli altri. Il matrimonio tende a dare a una donna un certo grado di autorità e rispettabilità, aumentando l'orgoglio di una donna con un cattivo carattere. La Bibbia istruisce le donne a non diventare ficcanaso. "...inoltre imparano a essere oziose, andando attorno per le case e non soltanto a essere oziose, ma anche chiacchierone e curiose, parlando di cose delle quali non si deve parlare. Io voglio dunque che le vedove giovani si sposino, abbiano figli, governino la casa, non diano agli avversari alcuna occasione di maldicenza, poiché già alcune si sono sviate per andare dietro a Satana" (1 Timoteo 5:13-15).
Una serva erede della sua padrona: ci sono stati casi nel corso della storia di serve che hanno convinto le padrone a renderle eredi dei loro beni, o di serve che hanno sostituito le padrone nell'affetto dei loro mariti. Quando persone servili e meschine raggiungono una posizione di potere, per quanto minima, sono inclini a diventare orgogliose e a usare qualsiasi vantaggio possibile per promuovere se stesse.
Ogni situazione è abbastanza brutta di per sé, ma se tutte queste fossero vere nella vita di una persona, sarebbe insopportabile. Se la serva che regnava fosse una donna amareggiata e adultera, che era anche una ribelle prospera e aveva ottenuto la sua posizione sostituendo la sua padrona, questa sarebbe una combinazione insopportabile. Dio ci chiama a essere sante, qualunque sia la nostra posizione o stato (1 Pietro 3:3-5).
Preghiera. Caro Padre celeste, grazie per aver liberato le donne affinché siano ciò che le hai chiamate a essere. Signore, fa' che noi donne, ti piacciamo prima di tutto e poi piacciamo ai nostri mariti. Signore, fa' che possiamo avere uno spirito sottomesso verso i nostri coniugi e cercare di ministrare e servire come faresti Tu. Signore, purifica il mio cuore e crea in me uno spirito giusto. Possano i matrimoni cristiani essere un esempio del Tuo amore su questa terra. Liberaci da ogni litigio, amarezza e rabbia e donaci uno spirito mite e tranquillo, che è, ai Tuoi occhi, di grande valore. Lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
16 Dicembre
"Quattro esseri sono fra le cose più piccole della terra, eppure sono i più saggi dei saggi: le formiche, popolo senza forza, che si provvedono il cibo durante l'estate; gli iràci, popolo imbelle, ma che hanno la tana sulle rupi; le cavallette, che non hanno un re, eppure marciano tutte insieme schierate; la lucertola, che si può prender con le mani, ma penetra anche nei palazzi dei re" (Proverbi 30-24-28).
Agur continua qui a insegnare attraverso l'osservazione della natura. Le seguenti creature sono descritte come piccole, e tuttavia dotate di una saggezza unica che conferisce loro un grande vantaggio:
La formica: questa minuscola creatura è applaudita per la sua laboriosità. Durante l'estate, immagazzina cibo per i lunghi mesi invernali. Tutti noi affrontiamo momenti difficili quando abbiamo bisogno di una riserva di denaro su cui contare. Oggi lo chiamiamo "risparmiare per un giorno di pioggia". Risparmiare con prudenza non è la stessa cosa che accumulare. L'accumulo ha un elemento di paura e avidità, mentre prepararsi per il futuro è saggio. Per ordine di Dio, Giuseppe aveva immagazionato grano in Egitto durante sette anni di abbondanza per sfamare l'Egitto e altre nazioni durante sette anni di carestia (Genesi 41).
Gli iràci (o conigliI): sebbene gli studiosi non siano certi di quale animale si intenda con il termine ebraico qui usato, possiamo supporre che fosse un piccolo animale simile a un coniglio e vulnerabile. Tuttavia, raggiunse la sicurezza perché si stabilisce in fortezze rocciose. Gli animali più grandi non riescono a muoversi tra le rocce così come in campo aperto; né potrebbero scoprire la sua dimora nelle rocce. Possiamo imparare da questo animale rendendo sicure le nostre case prima di acquistare altre cose. Molte persone prendono prestiti secondari sulle loro case invece di pagare il mutuo. Questo non è saggio, poiché una casa senza mutuo fornisce sicurezza nei momenti difficili.
Le cavallette (o locuste): anche le locuste sono considerate sagge. Sebbene non abbiano un re o un sovrano, si uniscono in ranghi organizzati quando attaccano un'area. Possono volare per miglia, spesso tutto il giorno, atterrando la sera per formare "accampamenti". Mentre avanzano, spogliano la terra di ogni cosa che cresce. I cristiani potrebbero imparare molto da questo. Se ci unissimo su questioni importanti che vanno contro i nostri principi e diritti cristiani, potremmo devastare il nemico, proprio come le locuste devastano un campo quando attaccano. Ognuna divora il fogliame direttamente intorno a sé e, mentre tutte vanno avanti, presto non rimane più nulla nel campo. Se ogni cristiano attaccasse il campo del male nella propria area, potremmo vincere l'intera battaglia che il diavolo ha assalito contro di noi.
La lucertola (il termine si potrebbe pure tradurre geco, ramarro ed anche ragno). Nemmeno un re può tenere le lucertole fuori dal suo palazzo. Sono in grado di arrampicarsi rapidamente in luoghi elevati o di trovare luoghi bassi nascosti, evitando saggiamente le aree aperte. Come le lucertole, saremmo saggi a essere discreti nei nostri affari. Vantarsi e ostentare senza scrupoli, invita alla caduta. Il re Ezechia era stato rimproverato dal profeta Isaia per aver mostrato i suoi tesori agli inviati di Babilonia. Quegli stessi tesori furono portati via 250 anni dopo dalla stessa nazione a cui li aveva mostrati (2 Re 20:12-17).
La saggezza compensa le creature più piccole, dando loro protezione e grande potere. Credo che questa lista di creature sia inclusa nei Proverbi in modo che possiamo imparare a essere tanto ingegnosi quanto loro in molti ambiti pratici della vita.
Preghiera. Caro Padre celeste, grazie per i meravigliosi insegnamenti che troviamo nella Bibbia. Aiutaci ad applicare queste analogie alle nostre vite personali. Possiamo imparare molto semplicemente osservando la Tua magnifica creazione. Signore, grazie per aver indicato gli esempi di saggezza trovati nelle Tue piccole creature. Insegnaci la Tua saggezza nelle nostre faccende quotidiane, così che impariamo come prevenire i problemi nelle nostre vite. Signore, fa' che possiamo camminare nell'amore in tutte le nostre faccende, poiché questa è una delle cose più sagge che possiamo fare. Chiediamo nel nome del Signore Gesù. Amen.
17 Dicembre
"Queste tre creature hanno una bella andatura, anche queste quattro hanno un passo magnifico: il leone, che è il più forte degli animali e non indietreggia davanti a nessuno; il cavallo dai fianchi serrati, il capro, e il re alla testa dei suoi eserciti" (Proverbi 30:29-31).
Agur qui descrive quattro cose che sono maestose nel loro imcedere; da queste osservazioni possiamo ricavare verità spirituali.
Il leone: Il leone è chiamato il "re delle bestie", ma non è solo la forza a farlo avanzare con maestosa sicurezza. È impavido, non si allontana da nessuna bestia. Anche noi possiamo essere forti e senza paura se camminiamo con Dio e rivendichiamo la Sua forza e la Sua fiducia. "Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo" (Efesini 6:10-11). Dobbiamo essere forti nel Signore e nella potenza della Sua potenza, non nella nostra. Quando indossiamo la nostra armatura spirituale, i dardi infuocati del nemico non possono farci del male. Non dobbiamo temere ciò che l'uomo può fare, perché Dio è più grande di qualsiasi uomo (Salmo 56:11). Se preghiamo per le persone che il diavolo sta usando contro di noi e prendiamo autorità su quei poteri nel nome di Gesù, allora il diavolo dovrà cessare i suoi attacchi contro di loro e contro di noi. Non dobbiamo temere ciò che l'uomo può farci, poiché Dio è più grande di qualsiasi uomo.
Il cavallo (anche tradotto il levriero): aggraziato nel suo passo, il levriero può superare inseguitore o preda. È necessario essere rapidi in alcune cose della vita, mentre lenti in altre. Dovremmo essere rapidi nel ravvederci, rapidi nel perdonare, rapidi nell'obbedire alla voce di Dio, rapidi nel fare del bene. La Scrittura ci dice di essere rapidi nell'ascoltare, ma lenti nel parlare e lenti nell'arrabbiarci (Giacomo 1:19-20). Qualcuno ha detto che Dio ci ha dato due orecchie e una sola bocca, quindi dovremmo ascoltare il doppio di quanto parliamo.
Il capro: il capro di montagna si arrampica maestosamente in alto sulle montagne e salta sui loro ripidi pendii rocciosi. Sicuri e senza paura di cadere, i caproni hanno un passo incredibilmente sicuro. Ci sono molte montagne da conquistare nella vita. Possiamo diventare sicuri e fiduciosi nel nostro cammino di fede applicando le verità bibliche alle nostre vite. Allora non avremo paura delle montagne di difficoltà che dobbiamo superare. Possiamo confidare che il Signore ci dia zampe di cerva spirituali, perché i cervi hanno zampe sicure come le capre. "Egli rende i miei piedi simili a quelli delle cerve, e mi rende saldo sui miei alti luoghi; ammaestra le mie mani alla battaglia e le mie braccia tendono un arco di bronzo" (Salmo 18:33-34).
Un re: l'ultimo esempio parla di un re che ha un regno in pace. È un bel quadro vedere una parata in processione lungo una strada, il re con i suoi armati. Il re, vestito con i suoi abiti migliori, cavalca il cavallo di testa che è armato per l'occasione. Sostenuto dai suoi uomini migliori, cavalca con grande sicurezza, poiché non ci sono rivolte contro di lui con cui deve confrontarsi al momento. Ha un aspetto maestoso, come gli altri animali menzionati in questi versetti. Possiamo anche essere come questo cavaliere, quando lo Spirito Santo operas sovrano per trasformarci. Possiamo avere fiducia in Lui quando preghiamo, sapendo che se Gli chiediamo qualcosa che è la Sua volontà per noi, la riceveremo (1 Giovanni 5:14-15).
Preghiera: Caro Padre celeste, donaci la fiducia di cui abbiamo bisogno per superare le cose che affrontiamo nella nostra vita quotidiana. Liberaci da ogni paura in modo che non permettiamo alla pressione del mondo di farci scendere a compromessi in alcun modo. Che possiamo sempre confidare in Te e avere fiducia in Te, sapendo che non ci deluderai mai, né ci abbandonerai. Camminiamo sempre a testa alta quando si tratta di essere testimoni per Te. Sopporteremo volentieri qualsiasi rimprovero che ci verrà perché siamo cristiani. Portiamo con orgoglio il Tuo nome e chiediamo di poter sempre camminare maestosi e senza paura di fronte ai nostri nemici. Nel Tuo nome ti prego. Amen.
18 Dicembre
"Se hai agito follemente cercando di innalzarti, o se hai pensato del male, mettiti la mano sulla bocca; perché, come chi sbatte la panna ne fa uscire il burro, chi schiaccia il naso ne fa uscire il sangue, così chi spreme l'ira ne fa uscire contese" (Proverbi 30:32-33).
Agur aveva iniziato il suo insegnamento confessando che la sua conoscenza era nulla in confronto a quella di Dio e si conclude qui con un avvertimento contro l'orgoglio e l'autoesaltazione. La Bibbia rivela le conseguenze dell'orgoglio che molte persone, come il re Saul, avevano dovuto affrontare, Quando non era più "piccolo ai suoi occhi" (1 Samuele 15:17), Saul aveva cercato di mascherare la sua ribellione con un'obbedienza parziale. Aveva fatto finta di obbedire a Dio andando contro gli Amaleciti, ma alla fine aveva rifiutato la parola del Signore. Dio gli aveva comandato di sopprimere ogni singolo Amalecita, ma Saul ne aveva lasciato in vita il re. La parola di Dio era di distruggere tutto ciò che possedevano, ma Saul aveva distrutto solo ciò che non valeva nulla e tenuto per sé ciò che era buono. L'obbedienza è fare tutto ciò che ci viene detto di fare. Non dobbiamo cambiare le istruzioni perché pensiamo di saperne meglio.. La disobbedienza di Saul era radicata nell'orgoglio. Come Satana, pensava che la sua via fosse migliore di quella di Dio. Saul affermava di aver tenuto gli animali per offrirli in sacrificio al Signore, come se offrire ciò che aveva guadagnato peccaminosamente non fosse anch'esso un peccato. A causa della sua ribellione, Saul in seguito perde sia il trono che la vita. "Allora Samuele disse: “L'Eterno gradisce gli olocausti e i sacrifici quanto l'ubbidire alla sua voce? Ecco, l'ubbidienza è meglio del sacrificio, e dare ascolto vale più del grasso dei montoni; poiché la ribellione è come il peccato della divinazione, e l'ostinatezza è come l'adorazione degli idoli e degli dèi domestici. Poiché tu hai rigettato la parola dell'Eterno, anch'egli ti rigetta come re” (1 Samuele 15:22-23).
Agur paragona poi il forzare l'ira allo sbattere il latte o al torcere violentemente il naso di qualcuno. Così come l'uno produce burro e l'altro sangue, chi forza una questione susciterà guai. Questo proverbio consiglia sempre il mantenere la calma, sennò può essere peggio. "La risposta dolce calma il furore, ma la parola dura eccita l'ira. La lingua dei saggi è ricca di scienza, ma la bocca degli stolti sgorga follia" (Proverbi 15:1-2).
Agur in questo capitolo risponde a Ithiel e Ucal con diverse forme di istruzione. In un certo senso, siamo tutti insegnanti. Altri (soprattutto i bambini, i nuovi credenti e i non credenti) imparano soprattutto dal nostro modo di parlare, dalle domande che poniamo, da ciò che facciamo, da come usiamo la Parola di Dio e dal modo in cui preghiamo, più che da ciò che insegniamo consapevolmente.
Preghiera. Caro Padre celeste, grazie per averci insegnato la saggezza della Tua Parola. Signore, aiutami a sorvegliare la mia bocca e a non avere pensieri che mi facciano pensare troppo bene di me stesso. Desidero rimanere umile ai Tuoi occhi e agli occhi della gente. Signore, non sono niente senza di Te e le cose che realizzo sono semplicemente fatte dalla Tua grazia nella mia vita. Signore, fa' che io risponda dolcemente anche a coloro che cercano di farmi arrabbiare. Aiutami a tacere quando non dovrei parlare e a parlare quando dovrei. Possano le mie parole essere come le Tue. Te lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
19 Dicembre
"Parole del re Lemuel. Massime con le quali sua madre lo ammaestrò. Che ti dirò, figlio mio? che ti dirò, figlio del mio grembo? che ti dirò, o figlio dei miei voti? Non dare il tuo vigore alle donne, né i tuoi costumi a quelle che corrompono i re" (Proverbi 31:1-3).
Il capitolo 31, l'ultimo capitolo dei Proverbi, è stato scritto dal re Lemuel. Si pensa che "Lemuel" fosse un altro nome per Salomone, un appellativo affettuoso che usava sua madre. Da giovane, era una persona dal carattere splendido e devoto. Ciò può essere attribuito non solo a suo padre Davide, le cui istruzioni a Salomone sono riportate in Proverbi 4, ma anche a Betsabea, sua madre, le cui istruzioni sono riportate in questo capitolo. Chiama Salomone "figlio dei suoi voti". Come il nome "Lemuel", questa frase significava che lo aveva dedicato al Signore. Questo capitolo rivela il suo scopo di insegnargli le responsabilità che avrebbe avuto come re, affinché potesse piacere a Dio, al quale lo aveva dedicato.
Nel corso dei secoli, molte madri hanno dedicato i loro figli a Dio e Lui ha usato quei bambini potentemente. Anna, un'altra grande donna di fede e preghiera, aveva dedicato suo figlio al Signore, e lui sarebbe stato usato potentemente durante un periodo della storia di Israele in cui la luce della rivelazione di Dio ardeva fiocamente. Suo figlio fu il grande profeta Samuele (1 Samuele 3:20-21).
Più di recente, abbiamo l'esempio di Susanna Wesley. Dio usò i suoi due figli, John e Charles, per toccare la vita di molte persone per Cristo. John Wesley fondò il Metodismo, mentre suo fratello Charles scrisse oltre 9.000 inni e poesie. John Wesley ricevette gran parte della sua prima formazione spirituale e accademica da sua madre. La sua vita influenza ancora le persone oggi, per cui molto merito va alla fedeltà e alla dedizione di sua madre nell'insegnare ai suoi figli le vie del Signore.
La donna devota che affida i suoi figli al Signore li istruirà anche nelle Sue vie. La prima istruzione che Betsabea aveva dato a Lemuel era stata quella di rifiutare le donne dissolute, le cattive compagnie e lo stile di vita promiscuo. Si era resa conto della tremenda responsabilità che suo figlio avrebbe avuto come re. Sapeva che se voleva piacere a Dio, doveva imparare a temere il Signore. Questo lo avrebbe reso un uomo integro e lo avrebbe aiutato a resistere alle tre più grandi tentazioni di coloro che sono in autorità: l'abuso della ricchezza; cedere all'orgoglio; o cedere alla lussuria. Mentre queste sono particolarmente allettanti per coloro che sono in autorità, tutti noi affrontiamo le stesse tentazioni a vari livelli. Dobbiamo ricordare, come fece Betsabea, la nostra responsabilità di mettere in guardia i nostri figli dai pericoli del peccato e di insegnare loro a camminare nella riverenza di Dio.
Preghiera. Caro Padre celeste, grazie per le tante donne che nel corso degli anni hanno dedicato i loro figli al Signore e quei figli, a loro volta, Ti hanno servito. Che tutte le madri possano realizzare la tremenda responsabilità e opportunità che hanno di crescere i loro figli nell'educazione e nell'ammonimento del Signore. Usa i nostri figli nel Tuo regno e fa' che diventino forti testimoni cristiani. Possano parlare la Parola del Signore, proprio come noi parliamo e insegniamo loro la Parola. Usali come Tuoi umili servitori e tienili lontani dal male. Lo chiedo nel nome del Signore, Gesù. Amen.
20 Dicembre
"Non si addice ai re, o Lemuel, non si addice ai re bere del vino, né ai prìncipi desiderare bevande inebrianti: che a volte, avendo bevuto, non dimentichino la legge e rinneghino i diritti di tutti gli afflitti. Date della bevanda inebriante a chi sta per morire, e del vino a chi ha l'anima amareggiata; affinché bevano, dimentichino la loro miseria e non si ricordino più dei loro travagli" (Proverbi 31:4-7).
Davide aveva promesso a Betsabea che suo figlio sarebbe diventato re; così lei lo aveva educato saggiamente in vista delle enormi responsabilità che avrebbe dovuto affrontare. Gli fa notare che bere è un'indulgenza sconveniente per i re. Sebbene bere vino fosse una pratica comune a quei tempi, sapeva che suo figlio avrebbe dovuto rispondere a Dio per tutto ciò che faceva. Lo avverte così che il vino (le bevande alcooliche) è pericoloso, perché offusca la ragione; facendo dimenticare la legge e sbagliando nel giudizio. Un re deve essere razionale, così da poter ricordare le leggi di Dio e giudicare il popolo con giustizia. Deve sempre avere la testa lucida. Che cos'è oggi, oltre al vino, che intorbida la mente?
Secondo questi versetti, gli unici casi in cui è raccomandato l'uso di alcol sono il dolore e l'estrema angoscia. In tali casi, può essere somministrato a scopo medicinale. Paolo ripeté questa istruzione a Timoteo, ordinando l'uso del vino per il suo stomaco e i suoi frequenti disturbi (1 Timoteo 5:23). Ancora oggi, l'alcol può essere usato a scopo medicinale e lo troviamo come ingrediente in numerosi composti da prescrizione. Gli effetti dell'alcool non sono cambiati nel corso dei millenni. Perverte ancora il giudizio delle persone. Molto prima che uno se ne accorga, rallenta le proprie reazioni. A causa della velocità elevata dei veicoli moderni, anche il più piccolo rallentamento delle reazioni di un conducente può causare incidenti mortali. L'alcolismo continua inoltre a generare grande sofferenza per coloro che ne sono schiavi e per le loro famiglie.
La Bibbia ci dice che siamo stati resi un regno di sacerdoti per Dio. "Ci ha fatti essere un regno e dei sacerdoti del Dio e Padre suo, a lui siano la gloria e la potenza nei secoli dei secoli" (Apocalisse 1:6). Come era indegno per Lemuele indulgere nel vino, così è indegno per noi, come famiglia reale di Dio, farlo. Siamo responsabili davanti a Dio per coloro che ci circondano e per noi stessi. "Perché, fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un'occasione per vivere secondo la carne, ma, per mezzo dell'amore, servite gli uni agli altri" (Galati 5:13). Come figli di Dio, l'amore dovrebbe motivarci ad astenerci da qualsiasi cosa possa far inciampare qualcuno.
Preghiera: Caro Padre celeste, che meravigliosi consigli e comandamenti troviamo scritto nelle pagine della Bibbia. Che possiamo tutti aderire alla saggezza che troviamo in essa, e in particolar modo alla saggezza data ai re. Signore, spiritualmente, ci hai resi re e sacerdoti, quindi dobbiamo agire come re e sacerdoti. Dobbiamo essere saggi e santi, così possiamo governare e regnare in un mondo oscuro e malvagio. Liberaci da tutte le cose che ci farebbero avere scarso giudizio e donaci la Tua saggezza. Che io possa vivere una vita retta davanti al mondo ed essere un testimone vero e fedele per Te. Lo chiedo nel nome di Gesù. Amen.
21 Dicembre
"Apri la tua bocca in favore del muto, per sostenere la causa di tutti gli abbandonati; apri la tua bocca, giudica con giustizia, fa' giustizia al misero e al bisognoso" (Proverbi 31:8-9).
Dopo aver avvertito Lemuel (Salomone) delle abitudini che un re deve evitare, Betsabea lo istruisce sulle azioni che un re deve intraprendere per giudicare rettamente il suo popolo. Deve parlare per coloro che non sono in grado di parlare per sé stessi, difendere gli indifesi, giudicare sia i poveri che i ricchi senza pregiudizi e rendere giustizia ai poveri e ai bisognosi.
Era sua responsabilità indagare su entrambi i lati di una questione portata a lui e parlare per coloro che non sono in grado di presentare le proprie ragioni, giudicando senza parzialità. "Non commetterete iniquità nel giudicare; non avrai riguardo alla persona del povero, né conferirai speciale onore alla persona del potente; ma giudicherai il tuo prossimo con giustizia" (Levitico 19:15).
Abbiamo visto che la preoccupazione e l'amore di Dio per i poveri sono espressi in tutta la Scrittura. Il Salmo 140:12 afferma che Dio sostiene la loro causa suscitando persone per aiutarli. L'Antico e il Nuovo Testamento ci insegnano ad aiutare i poveri e a trattare equamente tutte le persone, povere o ricche che siano. Facendo ciò onoreremo Dio. Non fare questo era parte dell'iniquità di Sodoma e Gomorra, la cui gente spendeva la propria ricchezza e il proprio tempo libero nell'autoindulgenza. "Ecco, questa fu l'iniquità di Sodoma, tua sorella: lei e le sue figlie vivevano nell'orgoglio, nell'abbondanza del pane e nell'ozio indolente; ma non sostenevano la mano dell'afflitto e del povero. Erano altezzose e commettevano abominazioni in mia presenza; perciò le feci sparire, quando vidi ciò" (Ezechiele 16:49-50). Questo versetto ci fornisce una descrizione della loro iniquità che si adatta alla maggior parte dei paesi particolarmente benestanti, la cui ricchezza spesso è guadagnata depredando i paesi poveri delle loro ricchezze naturali e non pagandole adeguatamente: orgoglio; essere sazi a causa dell'abbondanza di cibo; essere pigri; non aiutare i poveri; superbia; e commettere abomini. Quando una nazione esercita l'oppressione e la rapina come stile di vita e maltratta o ignora i poveri e gli forestieri che hanno bisogno di aiuto, pagherà la pena mietendo ciò che ha seminato. "Il popolo del paese si dà alla violenza, commette rapine, calpesta l'afflitto e il povero, opprime lo straniero, contro ogni equità. Io ho cercato fra di loro qualcuno che riparasse il muro e stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese, perché io non lo distruggessi; ma non l'ho trovato. Perciò, io riverserò su loro la mia indignazione; io li consumerò con il fuoco della mia ira e farò ricadere sul loro capo la loro condotta”, dice il Signore, l'Eterno" (Ezechiele 22:29-31).
Se coloro che sono in autorità fanno ciò che è giusto e difendono i poveri e parlano per coloro che non sono in grado di parlare per sé stessi, come pure i bambini non ancora venuti alla luce le cui vite vengono poste fine dall'aborto, aiuteranno il loro popolo ad allontanarsi dalla malvagità in modo che possano essere benedetti invece che maledetti.
Preghiera. Caro Padre celeste, sono grato che Tu sia un Dio compassionevole e un difensore dei poveri e dei bisognosi. Signore, fa' che possiamo comprendere le lotte dei poveri, rimediare alla loro situazione e aiutarli anche sostenendo poitiche giuste. Grazie per avermi benedetto con molte benedizioni e fa' che io tenda la mano e benedica coloro che sono meno favoriti di me con i miei beni. Signore, voglio anche condividere Gesù con coloro che sono spiritualmente bisognosi e poveri, perché quando ti conoscono, abbiano sempre qualcuno a cui rivolgerti che non li deluderà mai. Possano trovare pace, amore e gioia in mezzo alle loro circostanze e superare la loro povertà e il loro bisogno. Nel nome di Gesù. Amen.
22 Dicembre
"Una donna forte e virtuosa chi la troverà? il suo pregio sorpassa di molto quello delle perle. Il cuore del suo marito confida in lei, ed egli non mancherà mai di provviste. Lei gli fa del bene, e non del male, tutti i giorni della sua vita" (Proverbi 31:10-12).
Audio di questa meditazione: https://sfero.me/podcast/-donna-forte-virtuosa-chi-trovera
Il resto di Proverbi 31 riporta le istruzioni di Betsabea a Lemuele (Salomone) nella scelta di una moglie. È tragico che non abbia seguito il suo consiglio. Le mogli di Salomone non conoscevano il Signore e distolsero il suo cuore da Dio per adorare gli idoli quando era vecchio (1 Re 11:1-13). Così, una vita che era iniziata magnificamente finì miseramente. L'uomo che scrisse e predicò mille cose sagge non riuscì a mettere in pratica la saggezza che insegnava. Questo capitolo non è solo un consiglio per scegliere una donna virtuosa, ma è anche un tipo spirituale della chiesa (la sposa di Cristo) che dovrebbe dimostrare al mondo le qualità della donna virtuosa.
La prima cosa che viene stabilita è il prezzo del valore di una donna virtuosa. Come un gioiello costoso, non è facile da trovare. Credo che ogni uomo abbia bisogno dell'aiuto di Dio per trovare questo tipo di donna. Sappiamo che è volontà del Signore che un uomo abbia una compagna se la desidera, perché dopo aver creato Adamo, disse: "...Non è bene che l'uomo sia solo; io gli farò un aiuto che gli sia adatto" (Genesi 2:18). Il favore di Dio è sull'uomo che prega e aspetta la compagna giusta, così che possano servire Dio insieme. Dio è felice di rispondere alla preghiera di un uomo del genere e porterà la donna giusta nella sua vita al momento stabilito.
Una donna virtuosa, poi, è un conforto per suo marito; lo incoraggia e gli fa del bene tutti i giorni della sua vita. Non lo lascia mai o divorzia. Suo marito può fidarsi completamente di lei, perché lo ama per quello che è e non per quello che può fare per lei. Dal momento che non deve impressionarla con la sua capacità di fare soldi, non è tentato di prendere nulla con un guadagno disonesto. Una donna che sposa un uomo per i suoi soldi o per la sicurezza che fornisce non si sposa per i giusti motivi. Quando due persone si sposano con l'idea di amarsi e servirsi a vicenda, il loro matrimonio sarà benedetto perché non si basa sull'egoismo.
In precedenza avevamo esaminato, in queste meditazioni, l'importanza di essere guidati dallo Spirito Santo nella scelta di un compagno o compagna e di non lasciarci guidare solo dalle nostre emozioni. L'amore è molto più che semplicemente "innamorarsi" di qualcuno e provare un senso di euforia. Il Signore ci dà sicuramente dei sentimenti meravigliosi per la persona che sposeremo. Tuttavia, lasciare che siano solo i sentimenti a guidarci nella scelta di un compagno può essere disastroso. Questa descrizione di una donna virtuosa è una guida per la scelta di una sposa. Il Signore si diletta a portare il miglior partner di vita a coloro che glielo chiedono e aspettano con pazienza e fiducia la Sua scelta. Che piano glorioso Dio ha avuto fin dall'inizio sia per gli uomini che per le donne!
Preghiera. Caro Padre celeste, grazie per avermi mandato un partner meraviglioso. Lasciami essere sempre buona e virtuosa per lui. Signore, prego per tutti coloro che cercano un compagno, affinché Tu mandi loro quello giusto per le loro vite. Sollevo anche coloro che hanno matrimoni in crisi e ti chiedo di guarirli e di ripristinare quel primo amore nei loro cuori l'uno per l'altro. Dona loro il Tuo Amore l'uno per l'altro. Aiutali a superare l'egoismo e guarisci ognuno di loro dalle ferite che si sono inflitti a vicenda con le loro parole arrabbiate e offensive. Tu sei il Dio dei miracoli, compi un miracolo per coloro che ne hanno bisogno nei loro matrimoni. Te lo chiedo nel nome di Gesù Cristo. Amen.
23 Dicembre
"Si procura della lana e del lino e lavora volentieri con le proprie mani. È simile alle navi dei mercanti: fa venire il suo cibo da lontano" (Proverbi 31:13-14).
Questi versetti descrivono la diligenza con cui una donna virtuosa nei tempi biblici adempiva ai suoi doveri. Le sue responsabilità principali erano vestire e nutrire la sua famiglia.
Vestire una famiglia non era un compito facile nei tempi antichi. Tutto veniva fatto in casa con materie prime. Gli articoli "già pronti" erano troppo costosi per l'uomo comune. Lana e lino erano i tessuti principali. Se suo marito non possedeva i suoi greggi per la lana o non raccoglieva il suo lino, sua moglie li comprava al mercato. Il lino doveva essere messo a bagno in acqua prima che le sue fibre fossero pronte per la conocchia; e la lana doveva essere cardata. Questi venivano filati in fili, che venivano intrecciati in tessuti. Con la lana, lei realizzava vestiti e altri articoli per la casa. Il lino veniva utilizzato per realizzare fasce, reti, linee di misurazione e indumenti più pregiati. Mentre i ricchi acquistavano tessuti tinti e pregiati da altri paesi, la filatura e la tessitura erano ancora occupazioni molto importanti anche per le donne e le regine ricche. Quindi, la prima cosa che Betsabea descrive di una donna virtuosa era il suo diligente lavoro nel produrre vestiti.
L'altro compito fondamentale di una donna virtuosa era la preparazione quotidiana dei pasti. Anche questo richiedeva molto tempo e lavoro. Il cibo veniva procurato dai propri greggi e terreni o da un mercato. Il pane era l'alimento base e veniva cotto ogni giorno. Le donne producevano la farina macinando il grano su una piccola macina, quindi schiacciandolo in un mortaio con un pestello. Il latte era l'alimento principale dopo il pane. Le donne mungevano mucche, capre o pecore ogni giorno e preparavano il latte in forme dolci, acide o cagliate. Lo sbattevano per fare burro e formaggio. Raccoglievano olive, uva, datteri, fichi, verdure, frutta ed erbe dai loro campi. La maggior parte delle loro olive veniva spremuta per ottenere olio usato per cucinare e per le lampade. Le uova venivano raccolte dal loro pollame. Sale, spezie e miele potevano essere acquistati nei mercati, spesso provenienti da lontano. Sebbene Betsabea vivesse in un palazzo, sapeva che uno degli attributi di una donna virtuosa era l'operosità, perché esprimeva il suo amore per la famiglia.
I compiti domestici oggi sono diversi da quelli dei tempi antichi, ma l'istruzione di Dio è ancora valida. Tito 2:3-5 istruisce le donne cristiane più anziane a essere esempi per le più giovani, essendo sante, pure e temperanti; non pettegole o oziose - e a insegnare loro ad amare le loro famiglie. Questo amore si esprime con l'azione e deve essere appreso. Come nei tempi antichi, ciò comporta mantenere la casa pulita, fare il bucato e preparare i pasti. La casa è il rifugio di una famiglia. Generalmente parlando, la moglie è incaricata della sua cura e il marito di fornire i mezzi per mantenerla, contribuendo in casa per quanto può ai lavori domestici. I tempi oggi sono cambiati, ma l'impegno domestico rimane inalterato. In ogni caso, le donne più giovani possono risparmiarsi molti dolori ascoltando i consigli delle donne più anziane e più esperte. "Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che l'Eterno, il tuo Dio, ti dà" (Esodo 20:12).
Preghiera di una donna. Caro Padre celeste, grazie per averci istruito, come donne, nelle Tue vie. Signore, ti chiedo di insegnarmi ad amare mio marito nel modo in cui dovrei. Signore, ti chiedo di darmi il tuo amore e la tua grazia, non solo per amare mio marito, ma anche i miei figli. Che io possa esprimere loro il Tuo amore nelle faccende quotidiane della vita. Dammi la forza di essere una brava casalinga e cuoca, insieme ai miei altri doveri di moglie e madre. Liberami dall'egoismo e fammi considerare la mia famiglia prima dei miei bisogni. Signore, so che quando faccio questo, ti prenderai cura dei miei bisogni. Te lo chiedo nel nome di Gesù Cristo. Amen. [Come potrebbe essere a questo riguardo la preghiera di un uomo? Riportala nei commenti].