1.
Ascoltate, o popoli tutti,
abitanti di tutta la terra,
voi nobili e gente del popolo,
si, uditemi, ricchi e poveri!
2
Io vi dico parole sapienti,
il mio cuore ispiri saggezza,
ai proverbi io tendo l’orecchio,
sulla cetra vi spiego l’enigma.
3
Dovrei forse temere i malvagi
se nei giorni infelici mi assediano?
Essi al proprio potere si affidano,
delle loro ricchezze si vantano.
4
Mai nessuno riscatta se stesso
o può dare a Dio il suo prezzo;
per il molto che costa una vita
mai che basti a fuggirne la fine:
5
evitare la fossa, impossibile!
Ognun vede che muoiono i saggi,
che periscono stolti e malvagi,
i lor beni lasciando agli altri.
6
Loro casa per sempre è la tomba,
la dimora per tutti i secoli
anche se eran grandi e famosi
che a paesi han dato il lor nome
7
Ma se prospera, l’uomo non pensa,
egli e come animale in declino:
chi presume di sè o si vanta,
chi si gonfia avrà questa sorte.
8
Sono greggi cacciati agli inferi,
sarà loro pastore la morte:
scenderanno di corsa le fosse,
svanirà ogni loro parvenza:
9
li divora il cupo sepolcro!
Ma Iddio potrà riscattarmi,
solo lui può strappar la mia vita
dalla mano feroce di morte.
10
Non temere se uno arricchisce,
se aumenta di gloria la casa:
nulla porta con sè quando muore,
neppur scende con lui la sua gloria.
11
Si diceva beato da vivo:
“Quante lodi, o quanta invidia
per aver procurato i tuoi beni!”
Se ne va anche lui come tutti.
12
Dei suoi padri raggiunge la serie:
non vedremo la luce in eterno.
No, se prospera, l’uomo non pensa,
egli è come animale in declino.