Dal più profondo (Salmo 103)

1.
Dal più profondo del mio cuor si leva
l'umile e grato cantico d'amore.
Non voglio certo mai dimenticar
quanto benigno fu per me il Signore,
che d'ogni pena sempre mi solleva,
e i miei peccati vuole cancellar.

2.
Egli i Suoi figli colma d'ogni bene,
sempre gli oppressi libera e sostiene,
clemente e giusto, ricco di bontà.
Né sdegno eterno serba all'uomo errante;
a Sé lo chiama con amor costante,
poiché ben sa che siamo vanità.

3.
Del Dio nostro la paterna cura
dona a ciascuno vita fiduciosa.
poiché sappiamo ch'Egli regna in ciel,
e che sul mondo la sua man si posa.
Del cielo e della terra o creature,
un inno innalzate verso il Dio fedel.

spartito NWC - Midi - File *.sxw (OpenOffice) - Salmi e cantici (Vicosoprano 1952) -

Tempo di Riforma - a cura del past. Paolo Castellina  - Scrivici cliccando qui