1.
Amo
l'Eterno, mio soccorritor,
poiché
Egli ha udito, l'alto mio lamento
e
ai miei sospir, l'orecchio porse attento,
tutti i miei giorni, loderò il Signor
2.
M'aveva
indotto, quel mio vano errar,
in
angosciosa, tragica distretta,
e
della morte, preso nella stretta,
così il Signor mi volsi a supplicar.
3.
"L'anima
mia, Tu, libera o Signor,
m'asciuga
il pianto, mi rafferma il piede,
camminerò
davanti a Te con fede,
T'esalterò tra i vivi con fervor.
4.
Da
morte a vita, mi condusse allor,
l'Eterno
giusto, misericordioso,
poiché
protegge gli umili, pietoso,
sempre
li guida, forte Redentor.
5.
A
Te, Signor, che render mai potrò?
Dei
Tuoi preziosi, doni sovrabbondo.
Vo'
salmeggiare e proclamare al mondo
che
la Tua grazia sola mi salvò.