Amo l'Eterno, mio soccorritor (Salmo 116)

1.

Amo l'Eterno, mio soccorritor,

poiché Egli ha udito, l'alto mio lamento

e ai miei sospir, l'orecchio porse attento,

tutti i miei giorni, loderò il Signor

 

2.

M'aveva indotto, quel mio vano errar,

in angosciosa, tragica distretta,

e della morte, preso nella stretta,

così il Signor mi volsi a supplicar.

3.

"L'anima mia, Tu, libera o Signor,

m'asciuga il pianto, mi rafferma il piede,

camminerò davanti a Te con fede,

T'esalterò tra i vivi con fervor.

 

4.

 

Da morte a vita, mi condusse allor,

l'Eterno giusto, misericordioso,

poiché protegge gli umili, pietoso,

sempre li guida, forte Redentor.

5.

 A Te, Signor, che render mai potrò?

Dei Tuoi preziosi, doni sovrabbondo.

Vo' salmeggiare e proclamare al mondo

che la Tua grazia sola mi salvò.

 

 


salmi/spartiti/ic050-116.nwc

 Il canto dei salmi nella Chiesa cristiana